Si salvi chi può – La lotta salvezza in Serie A

Per la prima volta da quando io ricordi (frase che di per sé garantisce autorità ed alibi) non si giocherà il sabato di Pasqua. È quindi l’occasione per fare un attimo il punto della situazione del campionato, ma siccome 1-per la lotta scudetto sono troppo coinvolto per dare un parere analitico: 2-per le posizioni UEFA l’ultimo turno (dalla terza classificata alla ottava hanno pareggiato tutte, giusto il Chievo, al momento nono, ha inspiegabilmente vinto) ci permette di guadagnare tempo per scriverci sopra, allora mi limiterò a ragionare sulla lotta salvezza che vede il Carpi per la prima volta dall’inizio del suo primo campionato in A sopra le ultime tre posizioni e “se il campionato finisse ora sarebbe salvo” (cit.)

Il fatto è che dire “se il campionato finisse ora” equivale a dire “se avessi i soldi di Inzaghi“: non ce li ho, inutile ascoltare il resto della frase. Mancano ancora 8 partite e spesso è proprio la conformazione del calendario dell’ultimo quarto di stagione che storicamente pone i presupposti per incredibili rincorse salvezza: i tempi in cui la Reggina viaggiava a ritmo scudetto a marzo/aprile hanno segnato tutti i trentenni come me. Giusto per restare in clima pasquale: delle resurrezioni che avrebbero sorpreso pure il Padre Eterno. Amen.

Ma procediamo con ordine: per salvare l’Hellas Verona al momento più che un miracolo servirebbe una epidemia altrui. E non è tanto una questione di punti da recuperare, ma proprio di atteggiamento mostrato specie nella sfida di domenica che poteva dare insperate speranze. Quando poi a fine partita il tuo leader emotivo (Luca Toni) getta la spugna (“Abbiamo fatto ridere”) capisci che questa stagione disgraziata non ha più nulla da dare.

Toni non ride.

Toni non ride.

Si può dire che l’Hellas abbia compromesso questa stagione quando ha continuato ad insistere un po’ troppo con un allenatore che agli scaligeri ha dato davvero tanto (e forse non aveva più nulla da dare): Mandorlini ha salvato il suo posto in panchina sino alla quattordicesima giornata grazie ad un moto di riconoscenza quasi romantico da parte della socità, ma ha lasciato una squadra che ha impiegato ben 23 giornate per raggiungere la prima vittoria (e da lì ne ha vinta solo un’altra: il derby), è già un miracolo parlare di lotta salvezza con questi presupposti. Con Delneri si è visto qualcosa di diverso, ma se titubare nel cambio di allenatore può aver compromesso la stagione, va onestamente detto che un organico del genere non avrebbe permesso molti voli pindarici a nessun altro coach.

Chi sta facendo di tutto per retrocedere e do quasi per certo ci riuscirà è il Palermo di Zamparini, che al momento sembra più preoccupato di vendere Vazquez a qualche squadra inglese o inventarsela per far salire il prezzo, piuttosto che pensare ad una lotta salvezza molto molto calda.

Sulla gestione allenatori stendo un velo pietoso, è inutile starli ad elencare tutti, tra gente poi rispedita in Sudamerica e altra scongelata dal freezer c’è materiale a sufficienza per una domanda da 50mila euro nel quiz sportivo del futuro: “Gli 8 allenatori, o presunti tali, che guidarono il Palermo nella stagione 2015/2016?”. Peraltro, come ormai da tradizione, il cambio di allenatore è toccato a tutte le ultime 6 squadre: si è aggiunta al gruppo l’Udinese di Colantuono prima e De Canio ora, un altro che era stato nel freezer negli ultimi 2 anni.

Partendo dal basso le prime squadre con lo stesso allenatore da inizio stagione sono Atalanta e Torino (entrambe a 33 punti): Reja e Ventura dovrebbero farcela almeno a finire la stagione…ed anche a restare fuori dalla lotta salvezza con la retrocessione al momento che dista però solo 5 punti, ma dovrebbe prevedere il sorpasso di ben 4 squadre nei loro confronti: non so come si dica harakiri in bergamasco o torinese, nel caso mi informerò nelle prossime settimane dovesse essere necessario farlo.

Intanto salviamoci, poi si vedrà...

Intanto salviamoci, poi si vedrà…

Nel mezzo ci sono Frosinone (27 punti), Carpi (28 punti, appaiato al già analizzato Palermo ma, a parità di scontri diretti, 2-2 e 1-1, con una miglior differenza reti al momento rispetto ai siciliani: -18 vs -23), Udinese (31 punti) e Sampdoria (32 punti).

Posto che harakiri in palermitano sembra si dica proprio “zamparini”, inseriamo anche la squadra siciliana nel pentolone della retrocessione e vediamo i calendari delle 5 squadre che si lotteranno gli ultimi due infausti posti con biglietto d’andata per la serie B.

Frosinone (27 punti): @ Genoa, vs Inter, @ Hellas, @ Chievo, vs Palermo, @ Milan, vs Sassuolo, @ Napoli. Le due milanesi e il Napoli sono sfide improponibili sulla carta, ma almeno il viaggio a San Siro potrebbe regalare punti insperati con i rossoneri che a 9 punti dalla fine potrebbero essere già certi della posizione in classifica ed avere la mente e le gambe già proiettate alla finale di Coppa Italia; mentre la sfida finale contro il Napoli è il classico esempio in cui tutto dipende dalla classifica a quel punto del torneo, ma ci sono buone possibilità che non sia il classico avversario in pantofole. Un solo scontro diretto (in casa contro il Palermo), ma molto se non tutto passa dalle trasferte una dietro l’altra a Verona (peraltro giocate a distanza di 3 giorni) precedenti alla sfida contro i siciliani: 6 punti lì per una squadra che sinora ha raccolto solo 5 punti in trasferta (considerando solo le partite in casa i frusinati sarebbero a metà classifica), sommati a qualche pareggio racimolato qua e là, aumenterebbero a dismisura le chance di una salvezza sorprendente. Punti fatti all’andata nelle ultime 8: 5.

Palermo (28 punti): @ Chievo, vs Lazio, @ Juventus, vs Atalanta, @ Frosinone, vs Sampdoria, @ Fiorentina, vs Verona. Se già il quadro complessivo non era dei migliori arriva un calendario spigoloso a confermare la preoccupazione dei tifosi palermitani. La gita post pasquale a Verona contro il Chievo dirà molte cose se non tutte. Non è un mistero che giunti in questa parte di stagione la seconda squadra di Verona con la salvezza in tasca (38 punti quest’anno) sia solita regalare punti, non dovessero arrivarne 3 poi si farà davvero dura per Sorrentino e compagni. Anche la Lazio non avrà molto da chiedere, poi però ci sono sfide con una Juventus in piena corsa per lo scudetto e un trittico Atalanta-Frosinone-Sampdoria con partite che rischiano di essere sfide in cui il pareggio smuovi classifica (stile Empoli sabato scorso…) non basta più. Punti fatti all’andata nelle ultime 8: 10.

Carpi (28 punti): vs Sassuolo, @ Chievo, vs Genoa, @ Milan, vs Empoli, @ Juventus, vs Lazio, @ Udinese. Le prossime tre partite faranno la differenza: il Carpi è l’unica delle 5 contendenti ad averle tutte e tre contro avversari che non hanno più nulla da chiedere (in questo la Sampdoria, vedremo tra poco, è la più sfortunata). Parliamo pur sempre del Carpi e 9 punti sono oltre i limiti della fantasia, bisognerà però farne non meno di 5 considerando che la sfida a Torino con la Juventus arriva troppo presto per sperare in un avversario distratto, come invece potrebbe essere la Lazio la settimana successiva. Giocarsi il tutto per tutto ad Udine è possibile, ma poi dipenderà molto da come arriveranno i ragazzi di De Canio a quella sfida. Punti fatti all’andata nelle ultime 8: 8.

Udinese (31 punti): vs Napoli, @ Sampdoria, vs Chievo, vs Fiorentina, @ Inter, vs Torino, @ Atalanta, vs Carpi. Male male male: Napoli, Fiorentina ed Inter arrivano quando saranno ancora in piena lotta per gli obiettivi stagionali. Con la Sampdoria l’eventuale pareggio da “meglio due feriti, che un morto” potrebbe rivelarsi un boomerang in poche settimane. Torino ed Atalanta potrebbero venir buone per mettere dei punti in classifica al di là dei propri meriti, ma stando alla classifica attuale i 3 punti di vantaggio attuali potrebbero essere un bonus già speso…ed a quel punto arriverà il Carpi. De Canio dovrà riorganizzare le idee in tutta fretta in queste prime settimane di lavoro. Punti fatti all’andata nelle ultime 8: 12.

Udinese-Sampdoria, all'andata finì 1-0, Badu

Udinese-Sampdoria, all’andata finì 1-0, Badu

Sampdoria (32 punti): @ Fiorentina, vs Udinese, vs Milan, @ Sassuolo, vs Lazio, @ Palermo, vs Genoa, @ Juventus. Come accennavo prima le prossime 3 partite (Milan incluso, forse) vedono squadre ancora in lotta per qualcosa. Poi da questo punto di vista il calendario si fa più facile con Sassuolo e Lazio. Dunque il Palermo, che pur allo sbando, verosimilmente si troverà comunque a lottare in casa a 3 partite dalla fine e la settimana dopo c’è un derby dalla tensione e dal nervosismo alle stelle. Infine, come per il Frosinone, l’ultima di campionato non è la classica partita da ultimo giorno di scuola. Dalla sua ha però quel punticino in più che alla lunga potrebbe far comodo. Punti fatti all’andata nelle ultime 8 (Montella è arrivato dalla trasferta ad Udine): 12.

Tirando le somme, intanto la curiosità sul fattore Chievo che risulterà inefficace o quantomeno è presente nel calendario di tutte e 5 contendenti, tranne in quello della Sampdoria la quale però c’ha appena perso. Visto che non sono ancora in grado di prevedere la classifica tra un mese, a giudicare solo le prossime 3 partite il calendario che sembra migliore è quello del Carpi. Mentre Udinese e Sampdoria pur avendo 3 e 4 punti di vantaggio, rischiano davvero di essere risucchiate nella lotta, almeno una delle due, visto che lo scontro diretto se vinto potrebbe dare ossigeno determinante per arrivare sino alla fine senza troppi nervosismi suppletivi.

Se invece siete estremamente scaramantici e tifate per una di queste squadre non continuate a leggere, perché ora sto per dirvi chi saranno le tre squadre che secondo me abbandoneranno la Serie A (v’ho dato abbastanza tempo per smettere di leggere…): Hellas, Palermo e Sampdoria. Poi magari tra un mese le cambio….

azazelli

Da giovane registravo su VHS tutte le finali di atletica, mondiali ed olimpiadi, poi m'hanno cancellato il record di Donovan Bailey con Beautiful e mi sono dato al download. Vivo di sport, cerco di scriverne.

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