The one who types (out) #5 – UFC Sale

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Era il 2001 quando Dana Frederick White Jr. convinse i suoi ricchi amici Frank e Lorenzo Fertitta ad acquistare la Ultimate Fighting Championship per un valore complessivo di 2 milioni di dollari. Oggi, lunedì 11 luglio 2016, quindici anni dopo, la UFC viene venduta per 2000 volte il suo valore iniziale: 4 miliardi di dollari.

Tutti erano scettici, nel 2001, quando i Fertitta crearono la Zuffa LLC e acquisirono la promotion dalla SEG, la società detenente i diritti all’epoca. Lorenzo Fertitta, però, sapeva già che quelle tre lettere, UFC, avrebbero cambiato la sua vita e la vita di tanti fan. Sotto la sua guida e quella del suo amicone pelato, Dana White, la UFC è diventata il colosso che tutti oggi conosciamo, un logo riconoscibile non solo nel mondo degli sport da combattimento, ma nel mondo sportivo in generale.

La nuova società, la WME-IMG, prenderà il controllo della UFC nei prossimi mesi, durante i quali ci sarà un periodo transitorio che vedrà ancora per poco i fratelli Fertitta al comando. Dana White, d’altro canto, rimarrà socio minoritario e presidente della compagnia, continuando a fare quello che a sempre fatto: “Continuerò a farmi il culo, semplicemente lo farò senza il mio migliore amico”. Bisognerà vedere se il buon Dana riuscirà a compiere gli stessi miracoli compiuti finora, perché sappiamo tutti che Lorenzo non era solo un manichino, ma era il cuore vibrante della società.

Se Ronda e Conor sono diventati le superstar che sono ora, è proprio merito suo. Se la UFC, da promotion sull’orlo del fallimento si è trasformata in una macchina sforna soldi, è merito di Lorenzo, che con fare lungimirante ha acquisito tutte le promotion rivali, diventando la più grande lega di MMA nel mondo. Certo, Dana White non è un fesso, ma al contrario di Fertitta ha dalla sua una personalità strabordante, che non sempre è un bene quando sei la faccia di una società.

In linea del tutto teorica, nulla dovrebbe cambiare, quanto meno nulla dovrebbe peggiorare. La società è stata venduta, dicono loro, per permettere allo sport di crescere ancora di più a livello mondiale, di espandersi e di diventare una realtà importante in tutto il globo terracqueo. Bisognerà vedere se effettivamente la società cinese lascerà a White potere decisionale totale o se, con il passare del tempo, verrà ridimensionato.

Sono fiducioso, ma al contempo un po’ triste. Mi sono innamorato di questo sport proprio sotto il regime Zuffa, l’ho visto crescere, trasformandosi da uno sport di nicchia in un’icona pop, che nulla ha da invidiare al resto delle altre leghe sportive mondiali.

Zuffa è morta. Lunga vita a Zuffa.

So long, Zuffa

So long, Zuffa (da www.thekingmaker.me)

Phre

Misantropo, cinico e sociopatico. Traduco serie TV. Marito di mio figlio, padre dei miei cani, figlio di mia moglie. Knickerbocker. Mi fingo esperto di MMA.

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