Calimero Kaepernick

Tutti i training camp delle franchigie NFL sono iniziati, ma in nessuno di questi è stato invitato Colin Kaepernick. Nessuno. E al di là di quello che potreste pensare sulla qualità del suo gioco questo è, quanto meno, assurdo.

Ma tranquilli, non è per le sue idee politico/sociali e perché ha scelto di protestare in modo plateale.

Lasciate perdere che in questi giorni anche Adam Schefter ha detto che ci sono diversi proprietari che hanno posto il veto su un eventuale firma di Kaepernick nonostante GM e coaching fossero molto interessati, Albert Breer, Pete Prisco e Peter King sono mesi che ci dicono altro, devono per forza aver ragione loro.

E poi sicuramente vorrà un contratto da primo quarterback ad una grossa cifra. Peccato che stando a Michael Silver di NFL.com non c’è stata una singola franchigia che abbia parlato di soldi con lui e quindi sia potuta scappare per le richieste, richieste che anche lui, fosse pure l’ultimo dei pirla, sa che al momento non potrebbe fare.

Ma poi siamo sicuri che voglia effettivamente giocare? Che la sua priorità sia il football? In fondo è sempre stato tra i primi a presentarsi al campo di allenamento a San Francisco, anche quando era infortunato, ed è andato a Seattle per un provino (beh certo…serve un provino per lui no?), con per altro la certezza di partire dietro a Russell Wilson, solo per scroccare un pasto gratis no?

Ma poi dai…come pretende di poter giocare? Per Breer e Prisco lui non è materiale da titolare ed è troppo limitato per essere un backup affidabile. Per Greg Bedart ci sono almeno 15 attuali backup più forti di lui, e tra questi aveva messo anche Geno Smith: affermazioni del genere non meritano neanche di essere commentate per quanto idiote siano.

E poi i proprietari NFL hanno ragione, dai! I tifosi non vogliono gente del genere: neri, anche se per qualcuno non troppo neri per poterne essere un rappresentante (vero Rodney Harrison?) che protestano per i propri diritti! C’è stato un sondaggio che ha detto la ragione principale per cui i tifosi hanno guardato meno football l’anno scorso è proprio la protesta durante l’inno! Peccato che poi se vai a leggere il sondaggio dica effettivamente che il 27% asserisce di averne guardato di più, il 12% di meno, e che poi il 26% di questi (ossia il 3.1% dell’intero campione del sondaggio) dica che ne ha guardato di meno per “colpa di Kaepernick” (lasciando perdere tutti gli altri giocatori che si sono uniti nella sua protesta).

Mi verrebbe da chiedere poi se effettivamente tutti abbiano capito il perché della protesta dell’ex quarterback di San Francisco e degli altri giocatori (la brutalità dei comportamenti di parte della polizia contro soprattutto la gente di colore) ma questo sinceramente m’interessa poco perché vivendo da questa parte dell’oceano non pretendo assolutamente di giudicare le loro recriminazioni sia perché non ne sarei in grado ma soprattutto perchè non dovrebbero essere prese in considerazione in quanto ognuno di noi dovrebbe poter esprimere liberamente il proprio pensiero nei limiti della legge.

Ma come ha detto il povero Mara, proprietario dei New York Giants, ha ricevuto tante (il numero è meglio non precisarlo però no?) lettere da tifosi che dicevano che avrebbero smesso di andare alle partite dei Giants se uno dei loro giocatori avesse protestato durante l’inno. Chissà quante lettere di protesta dai tifosi sono giunte al povero Mara quando hanno tenuto a roster, nonostante tutte le evidenze e i comportamenti schifosi che uscivano, il kicker Josh Brown reo-confesso (quando ormai non ne poteva fare a meno in verità) di violenze domestiche contro la moglie reiterate nel tempo.

Ma poi si sa no? I proprietari NFL seguono sempre le indicazioni dei tifosi come per es. quelle sul prezzo dei biglietti, del cibo negli stadi, dei costi del merchandising, etc.

Ci sarebbe poi quel piccolo particolare che a settembre, quando era da poco iniziata la protesta dei giocatori, la maglietta di Kaepernick era la più venduta dell’NFL e che a maggio di quest’anno, quando ormai Colin era da 3 mesi senza squadra, la sua maglietta ai Niners (quindi una maglietta che già si sapeva “vecchia”) era la 17sima in assoluto più venduta di tutta l’NFL!

Ma Kaepernick sarebbe una distrazione troppo grande da gestire…in NFL si vuole sempre parlare di football e con lui non sarebbe possibile per quanto? Due o tre giorni?

Marshawn Lynch vuole solo parlare di football e non glielo permettono! Bill Belichick ama rispondere alle domande dei giornalisti. Kaepernick porterebbe solo distrazione.

Forse ha ragione Michael Vick e il buon Colin dovrebbe semplicemente tagliarsi i capelli?

Ormai da quando a marzo Kaepernick ha deciso di uscire dal contratto dei 49ers (ed esclusivamente perché questi gli avevano comunicato che lo avrebbero tagliato il giorno seguente) sono state usate tutte le scuse possibili per spiegare un comportamento delle franchigie NFL che è semplicemente squallido comunque lo si guardi. E direi anche autolesionistico perché molte franchigie stanno castrando le loro possibilità di miglioramento o maggiori vittorie nel prossimo campionato solo per punire un giocatore per il suo comportamento “fuori le righe”.

Non dare un posto da titolare in NFL a Kaepernick? Dissento ma lo potrei capire nonostante alcuni titolari siamo ormai da definire improponibili.

Non dare la possibilità di giocarsi il posto da titolare? Dissento ancor di più e ancor più inspiegabilmente.

Non considerarlo come backup perché troppo limitato ad alcuni schemi di gioco? Magari comprensibile per i tifosi, ma non certo per gli addetti ai lavori perché nell’ultima stagione Kap ha mostrato di aver migliorato sensibilmente in alcuni degli aspetti del gioco che più gli venivano criticati come la capacità di stare nella tasca, la capacità di andare oltre la prima lettura, la precisione di lancio sul breve, sintomo di una ritrovata tranquillità e fiducia in se stesso che era stata alla base del crollo delle sue prestazioni 2 anni fa.

Non firmarlo neanche come “arm camp”? Allora ci state prendendo per culo? Nel football si dice sempre che l’obiettivo è aumentare la competitività in squadra perché stimolare tutti a migliorare e poi non si firma un quarterback del genere perché, parole di John Harbaugh “è troppo bravo per poter essere solo un braccio da training camp”? Si ha la possibilità di aggiungere a roster un ottimo QB, che ha giocato e quasi vinto un Super Bowl e non lo si fa perché sarebbe troppo bravo?

“Non sei tu, sono io!”

“Ti lascio perché meriti di meglio!”

Ma stiamo sulla pagina facebook “E anche oggi si tromba domani…”?

In questi giorni sono stati firmati Luke McCown, Dan “Wrong way” Orlovsky, un certo Olson che fino a ieri giocava in Arena League e aveva un lavoro normale dalle 9 alle 15 ogni giorno (evidentemente lui desiderava molto più di Kap giocare in NFL…), si dà ancora fiducia da titolare a Bortles che lancia intercetti come se piovesse in allenamenti normali senza protezioni o come backup a Mallett che ne ha lanciati 5 in una singola sessione di allenamento ed il problema sarebbe che Kap è troppo buono per essere firmato con un contratto minimo? Ma l’obiettivo in NFL non dovrebbe essere quello di vincere? E poi magari ci si lamenta che vincono sempre i Patriots.

Bisciotti, proprietario dei Ravens, che dice di “pregare per noi” nel mentre decidono se offrire un contratto a Kap non so se fa più ridere o piangere. Lo stesso che poi ha dichiarato di aver chiesto consiglio a riguardo a Ray Lewis, lo stesso uomo (giocatore grandissimo eh) condannato per intralcio alla giustizia in un caso di doppio omicidio, ma che non ha mai osato inginocchiarsi durante l’inno. Ma si dai, preghiamo per lui, povero Bisciotti.

E questo è un discorso che rimarrà valido anche se fra qualche giorno qualcuno si deciderà ad offrire un contratto al Calimero dell’NFL perché almeno una ventina di squadre stanno limitando le loro possibilità di vittoria non cercando di avere a roster, come primo, secondo o anche terzo QB a roster, uno come Kaepernick (che, ricordiamolo a fine articolo, aveva comunque già detto che quest’anno non avrebbe più protestato durante l’inno pur continuando la sua attività sociale in altre forme).

E se qualcuno ha ancora dei dubbi sul fatto che veramente i proprietari NFL stiano boicottando Kap per mandare un segnale anche a tutti gli altri giocatori beh…mi dispiace per lui.

angyair

Tifoso dei 49ers e dei Bulls, ex-calciatore professionista, olimpionico di scherma, tronista a tempo perso, candidato al Nobel e scrittore di best-seller apocrifi. Ah, anche un po' megalomane.

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