Conor vs Floyd: The Fight is on

Mercoledì sera mi trovavo in quel di Firenze per il concerto dei Radiohead (una bomba) quando a circa metà dello show il mio telefono ha iniziato a vibrare all’impazzata.

Dopo questo tweet mi ha scritto tutto il mondo, soprattutto gente che non segue né le MMA né la boxe. E questo indica già che hanno vinto. Ha vinto Dana White, ha vinto Conor McGregor, ha vinto Floyd. Hanno dovuto iniziare a parlare di MMA anche i quotidiani nostrani (a modo loro) tanto è stato il battage intorno a questo evento. Quindi il 26 agosto, dalla T-Mobile arena di Las Vegas, vedremo finalmente (almeno si smetterà di parlarne) questo scontro epocale attorno al quale gireranno cifre da capogiro. Avevo già parlato tempo fa di chi ne guadagnava da questo match e mi ero espresso riguardo la parte tecnica su Twitter. Ha detto la sua anche il mio amico e collega Phre in un video. Ora mi toccherà dire la mia su questo match. Più che un articolo vero e proprio sono miei pensieri sparsi su questo match.

Premessa d’obbligo: io nasco praticante (molto, molto scarso) e appassionato di boxe. Da lì arrivo alle MMA in un momento in cui la boxe mi annoiava particolarmente. In quel periodo il dominatore della scena pugilistica mondiale era tale Floyd “Money” Mayweather Jr. E dominatore non è un termine buttato là a caso. Mayweather ha dominato il pugilato mondiale per almeno tre lustri. Dominio carismatico, dominio tecnico, dominio economico. Mayweather è il più grande pugile del nuovo millennio, e se proprio dobbiamo fare una classifica all-time è difficile tenerlo fuori dai primi 5 di sempre. Floyd va messo nella stessa frase di gente come Alì, Marciano, Joe Louis. Nomi di un discreto peso.

Per alcuni aspetti Mayweather è il miglior pugile “difensivo” di sempre. Notare bene, non un incassatore, ma un difensore. In questo è accomunabile con il Cassius Clay della prima parte di carriera (quella pre-stop forzato per diserzione). Se Floyd non vuole farsi colpire semplicemente non lo colpisci.

Lui decide il ritmo dell’incontro. Puoi attaccarlo quanto vuoi ma tanto non decidi tu, decide lui. Nei suoi 49 incontri da Pro ha prima di tutto dominato mentalmente i suoi avversari, portandoli nell’arco del match alla frustrazione prima ancora che alla sconfitta. Ha vinto titoli in cinque categorie di peso, dai 57Kg ai 70Kg, ha battuto i migliori della sua generazione soffrendo veramente poco. Non date retta a chi parla di giudici compiacenti, Floyd ha vinto tutti i suoi incontri meritatamente. Ha scherzato per 12 riprese con Pacquiao, con De La Hoya, con Canelo Alvarez (ora 6° nella classifica Pound for Pound che nella boxe, rispetto alle MMA, conta e anche parecchio). In pratica ha battuto tutti i migliori della sua generazione e nettamente.

Quindi perché Floyd ha accettato questa sfida? Tralasciando l’aspetto economico (comunque motivazione primaria) principalmente ha visto la possibilità di arrotondare a 50-0 il suo record in maniera anche abbastanza semplice. Dopo aver raggiunto Rocky Marciano a 49 vittorie senza sconfitte può superarlo e entrare definitamente nella storia (come se già non ci fosse).

E come può perderlo invece questo incontro? Premettendo che Conor ha una cifra vicina alle zero come possibilità di vittoria, l’unica chance è sfruttare l’anomalia. Anomalia tecnica, posturale, mnemonica. Conor McGregor non è un pugile. Ripetiamolo per i meno attenti: Conor non è un pugile. Nelle MMA è uno striker formidabile per rapidità ed efficacia dei colpi. Ma la boxe è un’altra storia. La boxe vive di combinazioni di colpi che vengono apprese, immagazzinate e memorizzate su cui ogni pugile basa la propria carriera. Conor nasce con la boxe (e la kickboxing) ma passando alle MMA ha dovuto cambiare totalmente stile. Ed è qui l’anomalia. Potrebbe portare attacchi che Floyd non ha recepito nei 49 incontri precedenti. Non li ha immagazzinati nella memoria fisica e potrebbe non esser pronto ad affrontarli. Ma questa resta l’unica possibilità che ha, ed è veramente poca cosa. Nessuno sa realmente cosa sia il Conor pugile anche se pure chi fa sparring con lui pone dei dubbi sulle sue qualità. Gira un video di Conor mentre è sul ring a fare sparring e i dubbi sono legittimi ed enormi. Conor non ha né la tecnica né la postura per stare su un ring con Mayweather. Da quel che si vede, mantenendo quello stile di attacco e di difesa Mayweather giocherà come il gatto col topo. Bisognerà solo vedere se Floyd vorrà vincere per KO (cosa che non avviene dal 2011) o tirarla per le lunghe e dare una lezione a McGregor.

Quindi qual è la mia speranza per questo incontro? Che arrivi il 26 agosto il prima possibile così dal giorno dopo tutti e due torneranno alle loro vite e magari Conor rientrerà dentro un ottagono entro la fine dell’anno per difendere il suo titolo (cosa che gli riesce decisamente meglio). L’unica attesa che ripongo per questo match è per la conferenza stampa di presentazione. Conoscendo i personaggi quello sì che sarà uno degli eventi dell’anno.

Chi mi conosce sa che sono solito sbagliare in maniera clamorosa i pronostici ma concedetemelo: sul vincitore credo di essermi già espresso abbastanza in precedenza. Ma l’unica, vera, certezza che ho è che sarà un incontro particolarmente brutto. In barba ai milioni di persone che acquisteranno il PPV.

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3 risposte

  1. angyair ha detto:

    L’unica cosa positiva per McGregor sarà che guadagnerà un botto di soldi e il suo nome diventerà famoso anche tra chi non segue le MMA.

  2. azazelli ha detto:

    Ho davvero paura sia una grossa pagliacciata, attendo con impazienza le borse ufficiali. Spero che poi Conor presa la “fraccata di soldi” (e non lo biasimo…) torni a fare MMA al suo massimo, perché per il poco che ne capisco lì è davvero uno spettacolo.

  3. All’inizio pensavo anche io che poteva essere una pagliacciata, ora sono convinto che sarà brutto. Conor si sta attirando non poche antipatie pure tra i fans delle MMA, se non sarà solido al rientro rischia di fare un Ronda-bis

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