Diario Atletico – Day 10: Fine marcia

Come per le Olimpiadi e gli Europei dell’anno scorso, il gruppo di visione virtuale via whatsapp si riunisce nuovamente e seguirà per voi i Mondiali di Atletica di Londra (tra virgolette proprio gli estratti tratti da whatsapp).

Nella marcia 50km femminile al debutto mondiale ovviamente si tifa “squalifica”: sono partite in 7 e al 40esimo km sono rimaste in 5, stile 10 piccoli indiani. “Il colpevole sarà sicuro una delle cinesi….”, “altre 3 eliminate e squalifica va a podio”, “puntiamo all’oro…”

“Si son fermate da Harrods?“, “Che poi nella marcia non c’è limite di tempo per arrivare. Lo shopping puoi pure farlo, basta che blocchi la gamba.”

A proposito della novità femminile, gara inserita all’ultimo nel calendario e per la quale ha combattuto molto una delle 7 partecipanti: Erin Talcott….

“A pensar male si fa peccato, ma….”

Niente medaglia per l’atleta squalifica, “ero curioso di vedere la bandiera e in caso sentire l’inno”, “Questo si che era Despacito“. Vince la portoghese Henriques con il record del mondo la migliore prestazione mondiale*, essendo una disciplina riconosciuta come tale dal 1° gennaio 2017 non era nemmeno così difficile….

“Ma la 20km quando parte, alle 13 con il fresco?”, vabbè che Londra è sempre fresca….

“Finalmente Ponchio critica qualcuno”, “La sua logorrea?”, “No gli allenatori dei giovani marciatori, devono puntare a farli crescere non a vincere i premi allievi”, che è il problema di ogni settore giovanile di ogni sport e non è solo una questione educativa, ma anche sportiva.

Marcia sempre più criticatissima, cerchiamo di migliorarla? “Se vogliamo dare un senso alla marcia, facciamola diventare come il biathlon”, “spariamo a chi sbaglia? Mi piace”, “Zaino e fucile in spalla, e ogni 5 km devi sparare a dei bersagli”, “Ci può stare invece, tanto immagino abbiamo una genesi militare come disciplina”

De Luca crolla nella parte finale, esce dai primi 8 posti: “niente seconda finale per noi”. “E se fosse Di Luca?”, “sarebbe primo e poi squalificato”, “andrebbe come una moto (cit.)”

Crolla ma c’è una spiegazione: “ha provato a fare il suo personale, ha dato tutto, ci sta”, “nemmeno la Caporale è riuscita a dargli addosso”

“Dall’alto sembra davvero tutta gente che sta correndo in bagno“, e con Diniz la cosa non è mai solo una sensazione. Il francese comunque vola, fermate in bagno incluse, li sta doppiando tutti.

Anche se c’è confusione: “sto facendo zapping tra RAI ed Eurosport: da una parte Cova parla di Diniz in crisi, che non può tenere certi ritmi e sta calando, dall’altra danno i riferimenti cronometrici e non sembra proprio così”, chi avrà ragione?

Considerando che chiude in 3h33m11s a 38 secondi dalla miglior prestazione mondiale* (sua) abbiamo scoperto a chi sta antipatico Diniz.

A proposito dello zapping, chi più chi meno, tra una pubblicità e l’altra, abbiamo avuto modo di seguirli un po’ sulla RAI un po’ su Eurosport. Anche a voi sono sembrati due mondiali diversi? Dico proprio negli interpreti: ci fosse stato un atleta chiamato allo stesso modo. Considerando la maniacalità di Bragagna, lasciamo a voi ogni conclusione.

*Per noi marcia (lunga o corta che sia) e maratona (e tutte i suoi derivati) restano discipline che non possono avere il record del mondo come definizione, siamo di vecchia scuola…o anche solo “vecchi”…cresciuti con quel concetto di miglior prestazione mondiale e tali restiamo. Il record del mondo della marcia esisteva ed esiste solo per la 10km che si corre(va) in pista (si anche alcune 20 le hanno corse in pista, ma volevamo fare i nostalgici…).

Il podio lo completano 2 giapponesi: “Essendo giapponesi faranno allenamenti tipo 275km al giorno”, “e quello che arriva quarto fa harakiri”, i trials più temuti al mondo. “Ricordiamo che la cultura giapponese prevede che se sei cardiopatico puoi rischiare l’infarto per vincere il campionato giovanile di calcio”, Holly e Benji è una storia vera.

Il filmato RAI che riassume le finali di questo mondiale, bella idea, come riempitivo nelle ultime giornate, ma perché farlo senza il commento di Bragagna? In RAI non sono abituati a fare le cose perfette, a volte si ingegnano proprio per non farle.

Ci siamo: per tutti quelli che non credevano in Marco Lingua (vergognatevi), Antonella Palmisano è la nostra unica reale chance di medaglia.

“Ancora marcia? Che è il giorno della marmotta?”

Antonella subito davanti nel primo terzo di gara a tirare il gruppo: “Palmisano troppo in mostra, ocio”, “sei geloso?”, “no è che se ti metti in mostra i giudici ti rompono il cazzo”. Che astio i giudici, li vedi che stanno lì e ti scrutano mani dietro alla schiena, peggio dei berretti gialli.

IN Ancona c’è il berretto giallo

Ecco il giudice della marcia che nei giorni in cui non ci sono le corse, si mantiene in forma come ausiliario del traffico.

Da voi come li chiamano? “Da noi hanno solo la pettorina gialla”, “credo che nel resto d’Italia siano i berrettini bianchi”, “Qua li chiamiamo solo ‘nfami“, “Ma se a Roma sono tutti posteggiatori abusivi?!”

“Questa (Afanaseva, ndr) è squalificata da 3 minuti e nessuno glielo diceva? Sono pure sadici

Poco dopo metà gara restano in 7 davanti, ci sono 3 cinesi:”Veloci le cinesi. Come sono brave le cinesi“, poco dopo se ne stacca una: “si saranno accorte di essere troppo brave?”, “fanno la conta il giorno prima a chi tocca staccarsi per non provocare troppa invidia nelle altre.”

Dopo un’ora di gara siamo in 5 a guidare la corsa: “Cina fa 1 e 2, noi ci giochiamo il bronzo con la portoghese”, ansia. “Non la vedo per niente bene a Nelly (Antonella, ma siamo intimi ormai)”, “era solo in fase di rifornimento che si è sfilata dai, non facciamo terrorismo!”

“Da come ne parla Bragagna la nostra stilisticamente è la migliore, ma le altre sono più forti”, “ah come quando andiamo contro il Real Madrid in Europa e diciamo di essere più bravi tatticamente?”, “danno la medaglia a chi marcia meglio?”, dopo la medaglia del pubblico, perché no?! “Gliela consegna la Capizzi appena rientra in Italia”

Se ne vanno in 3 e noi non ci siamo: “si ma come se ne stanno andando?! Cazzo stanno scattando, ma che senso ha?!, “dai…è una pagliacciata e non perché c’è una nostra che viene penalizzata”.

Alla fine una delle tre viene placcata da uno degli ausiliari del traffico che a fine giornata segna pure +1 nella colonnna dei tackle. Almeno la nostra si piazza terza ed è la “prima” (come dice Bragagna) ed “unica” (come aggiungiamo tutti noi) medaglia di questa spedizione mondiale. Grazie Antonella. “Abbiamo salvato l’atletica.”

“Ma hanno fermato quella che marciava meno peggio?”, “Perché tu capisci chi marcia meno peggio? Dai è come il puck nell’hockey, non si vede”, “Io sì, lo vedo”, “Ausiliario del traffico”. Palese che si sono accorti che la stavano facendo troppo grossa “dai squalifichiamo una a caso così quella che marcia almeno prende il bronzo”. “In una gara di corsa il primo vince e basta. Qui troppe variabili“.

Meraviglioso il tecnico intervistato alla fine, guardando il monitor: “Questa (riferendosi ad una cinese inquadrata) che è stata squalificata….è stata squalificata giustamente”, “Uhm…in realtà questa è quella che non è stata squalificata”, “Ops….”

Così comunque non ha senso, o mettono qualcosa di elettronico, almeno per valutare i tempi di sospensioni oppure “L’unica consolazione è che Tokyo 2020 sarà l’ultima medaglia di marcia delle Olimpiadi”.

La 20km maschile non l’abbiamo seguita, siamo usciti a sbronzarci per festeggiare la medaglia, stando bene attenti a bloccare il ginocchio.

Per noi la finale dell’alto si sarebbe dovuta concludere direttamente nel riscaldamento:

Dhalsim Barshim.

“Ribadisco: per me medaglia a chi salta 2,32 alla prima”., errore….il bronzo è andato a chi ha saltato 2,29 alla seconda, ovvero al siriano Ghazal.

L’oro è ovviamente di Barshim, non è che ha saltato tutte le misure sino a 2,35 alla prima misura, è che non ha mai sfiorato l’asticella, non ci è andato nemmeno vicino. Sfortunati invece i 3 tentativi a 2,40.

Lysenko ha pure sfiorato due volte l’impresa di costringere il qatariota a dover saltare 2,37 per vincere.

Non è un mondiale per gli imbattibili: Ayana non riesce nella doppietta 10.000-5.000, ora però basta che non sparisce un altro anno prima di farsi rivedere in giro. Obiri maestosa nel cambio secco a -250 metri, l’ha fulminata.

Molto più difficile rispondere alle domande della Caporale per lei che vincere l’oro: “You did the best time in Rome”, ma che razza di domanda è?

Si conclude con un sesto posto il mondiale della Muir. I QCP favourite non fortunatissimi…sarà mica colpa nostra?!

800m F: Caster Semenya con gli ultimi 50m con il 53×13, più potente di Kittel.

Ordine di arrivo senza le atlete “attenzionate dalla IAAF per i livelli del testosterone un po’ alto”: 1) Wilson, 2) Bishop, 3) Cichocka. Ecco la Cichocka la attenzionerei in un certo senso.

Si va verso la conclusione, ultimo “Ally ❤(cit.)” del mondiale. Peraltro primi 100 metri della sua frazione con il teletrasporto e vittoria facile USA nella 4×400.

“Stasera la Felix e Lingua hanno vinto insieme 15 medaglie ai mondiali”

Giamaica: il ritiro per infortunio del loro quartetto chiude alla “perfezione” un mondiale molto deludente. Il dopo Bolt è già iniziato nel peggiore dei modi.

Si chiude tutto con la 4×400 maschile e non si poteva che chiudere con una sorpresa in questo che è stato il mondiale delle sorprese: Trinidad & Tobago!!

Fred Kerley conclude una settimana pessima per lui, dopo una stagione collegiale da incorniciare.

Mentre nello studio RAI post gare va in scena un’intervista al presidente della FIDAL che ci spiega il perché il movimento dell’atletica italiano ha toccato il fondo e non si rialzerà mai, noi siamo ai saluti. È stato un mondiale divertente, sicuramente senza prestazioni singolari sbalorditive a livello assoluto, ma con tante lotte, gare molto combattute e vittorie sorprendenti.

Noi ci siamo divertiti, l’atletica italiana un po’ meno. Ma queste cose le sapevamo già, speriamo sia stato divertente anche per voi leggerci.

Se volete rileggervi quanto è successo day by day o semplicemente vi siete persi qualche pagina del diario atletico:

Day 1 – Just say Mo
Day 2 – Surreale
Day 3 – Il giudice del nullo
Day 4 – Siamo uomini o Caporale?
Day 5 – Free Makwala
Day 6 – Lingua Show
Day 7 – L’incoscienza ha due bandiere
Day 8 – Rocky Balboa
Day 9 – La caduta degli dei

TITOLI ASSEGNATI

100m M: 1) Justin GATLIN (USA), 2) Christian COLEMAN (USA), 3) Usain BOLT (JAM)
200m M: 1) Ramil GULIYEV (TUR), 2) Wayde VAN NIEKERK (RSA), 3) Jereem RICHARDS (TTO)
400m M: 1) Wayde VAN NIEKERK (RSA), 2) Steven GARDINER (BAH), 3) Abdalelah HAROUN (QAT)
800m M: 1) Pierre-Ambroise BOSSE (FRA), 2) Adam KSZCZOT (POL), 3) Kipyegon BETT (KEN)
1500m M:
5000m M: 1) Muktar EDRIS (ETH), 2) Mohamed FARAH (GBR), 3) Paul Kipkemoi CHELIMO (USA)
10.000m M: 1) Mo FARAH (GBR), 2) Joshua Kiprui CHEPTEGEI (UGA), 3) Paul Kipngetich TANUI (KEN)
Maratona M: 1) Geoffrey Kipkorir KIRUI (KEN), 2) Tamirat TOLA (ETH), 3) Alphonce Felix SIMBU (TAN)
20km marcia M: 1) Eider ARÉVALO (COL), 2) Sergei SHIROBOKOV (ANA), 3) Caio BONFIM (BRA)
50km marcia M: 1) Yohann DINIZ (FRA), 2) Hirooki ARAI (JPN), 3) Kai KOBAYASHI (JPN)
110h M: 1) Omar MCLEOD (JAM), 2) Sergey SHUBENKOV (ANA), 3) Balázs BAJI (HUN)
400h M: 1) Karsten WARHOLM (NOR), 2) Yasmani COPELLO (TUR), 3) Kerron CLEMENT (USA)
3000siepi M: 1) Conseslus KIPRUTO (KEN), 2) Soufiane ELBAKKALI (MAR), 3) Evan JAGER (USA)
4×100 M: 1) GBR, 2) USA, 3) JAP
4×400 M: 1) TTO, 2) USA, 3) GBR
Alto M: 1) Mutaz Essa BARSHIM (QAT), 2) Danil LYSENKO (ANA), 3) Majd Eddin GHAZAL (SYR)
Lungo M: 1) Luvo MANYONGA (RSA), 2) Jarrion LAWSON (USA), 3) Ruswahl SAMAAI (RSA)
Triplo M: 1) Christian TAYLOR (USA), 2) Will CLAYE (USA), 3) Nelson ÉVORA (POR)
Asta M: 1) Sam KENDRICKS (USA), 2) Piotr LISEK (POL), 3) Renaud LAVILLENIE (FRA)
Peso M: 1) Tom WALSH (NZL), 2) Joe KOVACS (USA), 3) Stipe ZUNIC (CRO)
Giavellotto M: 1) Johannes VETTER (GER), 2) Jakub VADLEJCH (CZE), 3) Petr FRYDRYCH (CZE)
Disco M: 1) Andrius GUDŽIUS (LTU), 2) Daniel STÅHL (SWE), 3) Mason FINLEY (USA)
Martello M: 1) Pawel FAJDEK (POL), 2) Valeriy PRONKIN (ANA), 3) Wojciech NOWICKI (POL)
Decathlon: 1) Kevin MAYER (FRA), 2) Rico FREIMUTH (GER), 3) Kai KAZMIREK (GER)

100m F: 1) Tori BOWIE (USA), 2) Marie-Josée TA LOU (CIV), 3) Dafne SCHIPPERS (NED)
200m F: 1) Dafne SCHIPPERS (NED), 2) Marie-Josée TA LOU (CIV), 3) Shaunae MILLER-UIBO (BAH)
400m F: 1) Phyllis FRANCIS (USA), 2) Salwa Eid NASER (BRN), 3) Allyson FELIX (USA)
800m F: 1) Caster SEMENYA (RSA), 2) Francine NIYONSABA (BDI), Ajee WILSON (USA)
1500m F: 1) Faith Chepngetich KIPYEGON (KEN), 2) Jennifer SIMPSON (USA), 3) Caster SEMENYA (RSA)
5000m F: 1) Hellen Onsando OBIRI (KEN), 2) Almaz AYANA (ETH), 3) Sifan HASSAN (NED)
10.000m F: 1) Almaz AYANA (ETH), 2) Tirunesh DIBABA (ETH), 3) Agnes Jebet TIROP (KEN)
Maratona F: 1) Rose CHELIMO (BRN), 2) Edna Ngeringwony KIPLAGAT (KEN), 3) Amy CRAGG (USA)
20km marcia M: 1) Jiayu YANG (CHN), 2) Maria Guadalupe GONZÁLEZ (MEX), 3) Antonella PALMISANO (ITA)
50km marcia M: 1) Inês HENRIQUES (POR), 2) Hang YIN (CHN), Shuqing YANG (CHN)
100h F: 1) Sally PEARSON (AUS), 2) Dawn HARPER NELSON (USA), 3) Pamela DUTKIEWICZ (GER)
400h F: 1) Kori CARTER (USA), 2) Dalilah MUHAMMAD (USA), 3) Ristananna TRACEY (JAM)
3000siepi F: 1) Emma COBURN (USA), 2) Courtney FRERICHS (USA), 3) Hyvin Kiyeng JEPKEMOI (KEN)
4×100 F: 1) USA, 2) GBR, 3) JAM
4×400 F: 1) USA, 2) GBR, 3) POL
Alto F: 1) Maria LASITSKENE (ANA), 2) Yuliia LEVCHENKO (UKR), 3) Kamila LICWINKO (POL)
Lungo F: 1) Brittney REESE (USA), 2) Darya KLISHINA (ANA), 3) Tianna BARTOLETTA
Triplo F: 1) Yulimar ROJAS (VEN), 2) Caterine IBARGÜEN (COL), 3) Olga RYPAKOVA (KAZ)
Asta F: 1) Ekaterini STEFANIDI (GRE), 2) Sandi MORRIS (USA), 3) Robeilys PEINADO (VEN), 3) Yarisley SILVA (CUB)
Peso F: 1) Lijiao GONG (CHN), 2) Anita MÁRTON (HUN), 3) Michelle CARTER (USA)
Giavellotto F: 1) Barbora ŠPOTÁKOVÁ (CZE), 2) Lingwei LI (CHN), 3) Huihui LYU (CHN)
Disco M: 1) Sandra PERKOVIC (CRO), 2) Dani STEVENS (AUS), 3) Mélina ROBERT-MICHON (FRA)
Martello F: 1) Anita WŁODARCZYK (POL), 2) Zheng WANG (CHN), 3) Malwina KOPRON (POL)
Eptathlon: 1) Nafissatou THIAM (BEL), 2) Carolin SCHAFER (GER), 3) Anouk VETTER (NED)

azazelli

Da giovane registravo su VHS tutte le finali di atletica, mondiali ed olimpiadi, poi m'hanno cancellato il record di Donovan Bailey con Beautiful e mi sono dato al download. Vivo di sport, cerco di scriverne.

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