Europei di Tbilisi: Italia in vetta

Aperti lunedì con un podio tutto Italiano, e proseguiti martedì con lo stesso successo: la gara individuale del fioretto femminile vedeva, come un anno fa a Torun, trionfare Arianna Errigo. L’Azzurra approda alla semifinale dopo aver battuto la greca Kontochristopoulou, poi la russa Zagidullina, fino ad incontrare Ysaora Thibus in semifinale, fiorettista che io apprezzo molto. La francese lotterà con determinazione fino alla fine, non celando, soprattutto verso la fine dell’assalto, la frustrazione. Gli attacchi dell’Errigo, resi ancora più aggressivi ed effettivi dalla sciabola, annichiliscono anche la russa Deriglazova, prima nel ranking. Alice Volpi conquista il bronzo battendo prima la nederlandese Rentier, poi la russa Martyanova, la tedesca Ebert, fino ad essere fermata in semifinale dalla Deriglazova. La scherma piena di grazia della Volpi, però, grazioso è anche il modo in cui esulta e persino il disappunto con l’arbitro nel chiedere il video check, regala sempre begli assalti e questa medaglia fa ben sperare in vista delle prossime gare.
Martina Batini era stata fermata ai quarti proprio dalla Deriglazova, Camilla Mancini ai sedicesimi dalla Francese Blaze.

Lo stesso giorno, unico successo della spedizione italiana di spada per questi Europei, Paolo Pizzo vinceva una medaglia d’argento, superando con forza e determinazione tutti gli avversari della giornata e fermato solo dal francese Yannick Borel.

Arianna Errigo ed Alice Volpi oro e bronzo, Paolo Pizzo argento

Mercoledì è stata la volta delle prove a squadre di fioretto maschile e sciabola femminile. La squadra formata da Giorgio Avola, Alessio Foconi, Daniele Garozzo e Lorenzo Nista supera agevolmente il Belgio ma appare già lottare più faticosamente con l’Ucraina, riuscendo comunque ad approdare alla semifinale con la Russia. Gli azzurri perderanno per 5 stoccate regalandoci comunque qualche emozione, soprattutto, quando tutto sembrava già perduto, una rimonta eccezionale di un Garozzo in piena rabbia agonistica, gestita con sangue freddo e mantenuta dagli altri tiratori. E’ mancata “la zampata vincente” come la definisce proprio Daniele, zampata che è riuscita però a regalarci un bel bronzo nella finalina con la Germania.
Martina Criscio, Rossella Gregorio, Loreta Gulotta ed Irene Vecchi, dallo stop ai piedi del podio a Rio ad oggi, ci hanno regalato un sogno. Dopo una stagione che faceva ben sperare ed un oro in coppa del mondo a Tunisi, le sciabolatrici accedono alla finale di Tbilisi superando Spagna e Francia. La finale le vede tirare splendidamente con la Russia, sempre in vantaggio finché la temibile Egorian non registra una grande rimonta che porta le due squadre in parità a 44. Una sola stoccata a decidere chi avrebbe vinto l’oro dunque, ed è Rossella Gregorio a metterla per l’Italia, con un gesto che è tutto istinto. Vedere le sciabolatrici cantare l’inno felici sul gradino più alto del podio sarà uno dei momenti più belli di questi Europei, nei loro sorrisi e nella loro commozione tutto il sudore e la fatica finalmente ripagati.

Sciabolatrici dopo l’ultima stoccata

Giovedì salivano in pedana sciabolatori e spadiste. Tra i primi sarà solo Luca Curatoli ad andare oltre gli ottavi ed a vincere una medaglia di bronzo, battendo prima il rumeno Badea, poi il georgiano Bazadze e l’ucraino Yagodka prima di essere fermato in semifinale dal campione olimpico Szilágyi in un assalto comunque equilibrato in cui il giovane atleta italiano dà prova di tutta la sua forza.
Prova non esaltante per le spadiste, tutte fuori prima dei quarti, con Giulia Rizzi unica ad avanzare agli ottavi.

Luca Curatoli con la sua medaglia di bronzo

La penultima giornata dei Campionati Europei era tutta dedicata allo splendido oro del Dream Team nostrano, Martina Batini, Arianna Errigo, Camilla Mancini ed Alice Volpi. Dopo aver battuto agevolmente la Germania in semifinale, arriva la Russia a lottare per l’oro, le fiorettiste però non lasciano spazio alle russe, che tentano di tenere il ritmo ma sono costrette ad arrendersi al punteggio di 31 a 45.
Quello che era stato il Dream Team a Rio, invece, sembra faticare un po’ già con la Romania agli ottavi, con un assalto caratterizzato dalle non-combattività e vinto per 19 a 16, e perde con la Repubblica Ceca, che li costringe ad un parziale negativo, anche se loro arrivano vicini alla rimonta.

oro del Dream Team

Dulcis in fundo l’argento della squadra degli sciabolatori, sabato Enrico Berrè, Luca Curatoli, Aldo Montano e Luigi Samele superavano la Georgia ai quarti, nonostante l’esultanza del pubblico di casa, la Germania in semifinale, infine fermati solo dalla Russa in finale per 4 stoccate. Il loro argento è particolarmente brillante però, frutto sicuramente di una stagione dal rendimento positivo costante e da un gruppo solido.

Le spadiste purtroppo vivono una gara non brillante registrandosi al nono posto.

argento degli sciabolatori

foto di Augusto Bizzi per FederScherma

In attesa del mondiali, salutate la capolista!

medagliere degli Europei di Tbilisi

Arianna Scarnecchia

Ho 26 anni, vivo a Roma, studio Lingue all'Università e nel frattempo m'intrattengo con una serie di attività ricreative che comprendono passare più tempo possibile con fioretto e spada, mangiare, gestire una webradio che si chiama Polutropia, sfrecciare per le strade con la mia bici laVipera, imparare tutti i dialetti del mondo.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *