Giovanni Melillo firma con la Cage Warriors

La Cage Warriors Fighting Championship (d’ora in poi CWFC) è una fra le promotion europee più importanti in assoluto. Se pensiamo che il suo roster ha vantato nomi come Dan Hardy, Ross Pearson, Gegard Mousasi, ma soprattutto gli attuali campioni UFC dei pesi medi e dei pesi leggeri, Michael Bisping e Conor McGregor, la notizia che Giovanni Melillo ha firmato con la CWFC non può che fare piacere ai fan italiani delle MMA.

Il contratto appena firmato è per un singolo incontro, carpe diem.

Il mio contratto con la CWFC è di un singolo incontro, ma sono pienamente soddisfatto visto che sicuramente non è un palcoscenico per tutti. Il solo pensiero che nello stesso circuito abbiano combattuto atleti come Conor McGregor e Michael Bisping mi fa venire i brividi. Mi sento sulla soglia dell’ottagono UFC, perché per me è quello che sarà, un trampolino verso la UFC.

The Punisher sarà impegnato il prossimo 6 maggio al Newport Centre, nel Galles, nella main card dell’evento numero 83 della sopracitata promotion britannica. Il suo avversario è il norvegese Mohsen Bahari, veterano CWFC. Bahari, tra le altre cose, ha avuto anche la possibilità di un incontro titolato per il titolo welter CWFC, perdendo contro il precedente campione Nicolas Dalby.

Giovanni (6-1-0 di cui 5 vittorie prima del termine) ha inanellato due vittorie importanti, l’ultima lo scorso 11 marzo e si ritroverà, quindi, a combattere due volte nell’arco di due mesi. Al contrario, il suo avversario ha combattuto tre volte negli ultimi tre anni, quindi anche se avrà bisogno di scrollarsi di dosso un po’ di ruggine, sarà sicuramente il più riposato dei due.

Non importa quanto tempo di preavviso mi abbiano dato, di certo sarò pronto a punire il mio avversario. Con tutto il rispetto, Bahari dovrà rassegnarsi a far spazio a The Punisher.

Le opportunità che si aprono per Il Punitore in caso di vittoria sono molteplici, a partire da un rematch con l’attuale campione CWFC dei pesi welter, Karl Amossou, l’unico in grado di sconfiggere Melillo, fino ad un ritorno in Venator, magari in un evento estero.

La mia unica sconfitta è stata con il campione attuale della categoria welter, Karl Amossou, un grande fighter, ma di certo non mi farò indietro in caso di un eventuale rematch. La sua cintura potrebbe diventare mia.

In Italia non c’è nessuno che possa battermi o che sia alla mia altezza. Tra i fighter internazionali, invece, ce ne sono un po’ che vorrei incontrare, ma per ora sono focalizzato sul mio attuale sfidante. Vi dico, però, che dopo la vittoria lancerò una sfida.

Venator per me è stato un bel palcoscenico, un grandissimo evento organizzato alla perfezione. Credo che ad oggi sia fra le promotion più prestigiose d’Europa, a differenza di altre organizzazioni nate senza un perché. Non so se un giorno combatterò nuovamente per Venator, non dipende da me, ma se accadrà è certo che sarò fiero di farlo.

Parlando di differenze fra le MMA in Italia e all’estero, abbiamo inoltre affrontato due argomenti caldi: le borse e i camp.

Il mio camp lo finirò in Italia, come ho sempre fatto. In futuro valuterò, fra le altre cose, se è arrivata l’ora di spostarsi all’estero.

Le borse in Italia non sono all’altezza di quelle estere per un atleta che vuole fare un camp degno di questo nome, soprattutto per chi non ha un buon record.

Quest’anno l’estate arriverà prima, maggio sarà bollente per le MMA italiane con Melillo a CWFC, Scatizzi a The Golden Cage e il primo Venator Fight Night. Noi siamo già in costume da bagno — anzi in short da combattimento — pronti a tifare i nostri fighter.

Phre

Misantropo, cinico e sociopatico. Traduco serie TV. Marito di mio figlio, padre dei miei cani, figlio di mia moglie. Knickerbocker. Mi fingo esperto di MMA.

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