Mondiali Scherma 2017 – Mettiamoci il cuore

Sciabola maschile

La mia sveglia suona ad un orario scolastico per permettermi di arrivare all’arena in tempo per i primi assalti della giornata, ad iniziare sono Enrico Berrè e Luca Curatoli.
Curatoli batte più che agevolmente il Thailandese Kitsiriboon per l’emblematico punteggio di 15 ad 1.
Berrè dal vantaggio acquisito nella prima frazione subirà una rimonta, regalando comunque tre stoccate emozionanti in cui sembra riportarsi in parità, prima della quindicesima dell’iraniano.

Luigi Samele batte l’atleta di Hong Kong dopo qualche indugio iniziale. A Curatoli tocca dunque un match col tedesco Wagner, la tribuna davanti la pedana gialla è gremita ed è quasi impossibile trovare posto. Sull’11 – 5 il Tedesco tenta una rimonta, incitato dal pubblico di casa, e sale ad 8, la superiorità di Luca è però innegabile e lo porta velocemente a 15-10.

Ad aspettare Samele ci sarà poi l’ungherese Decsi, un uomo robusto con l’aria da vichingo ed i capelli lunghi, commenti tecnici a parte, Samele si tiene in vantaggio costante, e l’assalto si conclude 15 a 5.
Aldo Montano subirà tutto il tifo per il Tedesco Szabo che riesce a portarsi in vantaggio per 11 a 5. Alla quattordicesima stoccata del tedesco, Montano tenterà di interrompere il ritmo impostogli con una grande rimonta che lo porterà a 12, non riuscendo comunque a vincere.

Il derby tra Samele e Curatoli per i quarti di finale è doloroso quanto bello, i due si tengono in sostanziale parità: Curatoli in vantaggio di due stoccate, Samele subito ricuce. I due discutono spesso e tentano di dimostrare all’arbitro che l’altro è per qualche motivo in difetto, dimostrazione che la scherma è uno sport intrinsecamente individuale, che sia il tuo compagno di squadra o il tuo migliore amico in pedana è sempre un avversario. Curatoli riesce velocemente a portarsi ad 11 stoccate a 8, sul nono punto per Samele i due si esibiscono in un delizioso diverbio in italiano con annessa gestualità che tanto diverte gli stranieri che infatti ridono compiaciuti. 12 a 14 per Curatoli e Samele spinge l’avversario a fondo pedana ed assegna un punto pieno di forza e determinazione. Sono due atleti molto diversi a gareggiare, Luigi Samele, ormai quasi veterano della nazionale, e Luca Curatoli, giovane promessa. Il risultato è sul 13 a 14 quando Luca assegna quella che crede essere l’ultima stoccata e sentiamo le sue urla liberatorie ed esultanti. Il pubblico, in maggioranza tedesco, si esalta ed applaude, l’arbitro però decide di decretarla simultanea e l’annulla. Il pubblico allora, ormai coinvolto, fischia e rumoreggia. La stoccata successiva sarà comunque di Curatoli, a cui andrà la vittoria, ormai amato dal pubblico tedesco cui lancerà dei baci, un vero divo.
Il suo avversario successivo sarà il coreano Gu, che dopo una fase di parità, segna un vantaggio di 13 ad 8 che Curatoli tenta di sovvertire. Purtroppo il coreano vincerà 15 ad 11.

Samele e Curatoli
Foto di Bizzi per FIE

Fioretto femminile

Alice Volpi apre le danze per le italiane, nel primo assalto si tiene in parità con la Coreana Kim fino alle 5 stoccate, poi prende il largo alternando attacchi efficaci alla sua scherma difensiva.
Tra Arianna Errigo e la cinese Wu non c’è storia, e l’assalto è vinto per 15 a 4.
Anche Martina Batini supera agevolmente l’atleta di Hong Kong Lee per 15 a 9.
Camilla Mancini riesce a strappare l’accesso nelle 32 per una stoccata alla tedesca Golubytskyi, l’italiana lotta con coraggio con tutto il rumoroso tifo di casa contro.

Il premio drama queen della mattina se lo aggiudica la cinese Fu che si rotolerà urlando sulla pedana dopo la sua ultima stoccata.

Per Alice Volpi c’è l’ungherese Mohamed. L’italiana riesce inizialmente a tenersi in vantaggio ma Mohamed la raggiunge, non sembra intenzionata a cedere neppure quando Alice mette due stoccate consecutive, e si riporta in parità. Alice spinge dunque l’avversaria a fondo pedana e mette la tredicesima, cambia il fioretto ed assegna le due stoccate che la portano alla vittoria.

Nel frattempo andava in scena una clamorosa potenziale sconfitta della russa Inna Deriglazova, campionessa del mondo ed olimpica in carica, che ha tenuto incollati ai sedili ed alle transenne a bordo pedana spettatori, atleti e tecnici di tutte le nazionalità. Alla fine è riuscita a portarsi in parità e vincere per una stoccata l’assalto.

Purtroppo ho dovuto spendere metà dell’assalto successivo di Arianna Errigo a discutere con la sicurezza che non voleva farmi sedere in posti vuoti riservati ai VIP e neppure ad i tavoli neri della stampa non riservati.
Quando sono riuscita ad ottenere un posto, l’italiana aveva comunque un vantaggio schiacciante e vincerà 15 ad 8 mettendo a segno una stoccata finale quasi inginocchiata in cui l’arma sembra l’estensione naturale del suo braccio.
Camilla Mancini contemporaneamente batteva agevolmente la cinese Fu.
È Martina Batini a dover fare I conti col tifo di casa a questo punto, e purtroppo perderà, non senza lottare, 10 a 15.

Alice agli ottavi è contro il bronzo olimpico di Rio Ines Boubakri, la tunisina inizia dominando l’assalto e raggiungendo un parziale di 5 ad 1, Alice comincerà dunque una lenta rimonta che le porterà in parità, la tunisina però ha tutta la rabbia agonistica di chi vuole davvero vincere. Dopo la decima stoccata di vantaggio si toglierà la maschera urlando verso Alice, gesto che sembra finalmente animare in Alice la stessa rabbia. La Volpi si porta prima in parità e poi la supera di di una stoccata, Ines ricuce e si trovano 13 a 13. Sarà Alice a mettere la quattordicesima e la quindicesima stoccata ed accedere ai quarti di finale.
Arianna Errigo batte senza eccessiva preoccupazione la giapponese Nishoka, mentre anche Camilla Mancini entra con le altre due italiane ai quarti di finale battendo la coreana Nam, che mondiale per l’esordiente italiana!

Ai quarti vi saranno dunque tre italiane ancora in corsa. Arianna Errigo con la francese Guyart, Alice Volpi con la polacca Walczyk e Camilla Mancini con la russa Deriglazova.
Arianna prende presto il largo e si trova 10 a 3, Camilla sembra soffrire un po’ con la russa ed Alice punto a punto, con la sua scherma paziente, si porta 11 a 6. Alla fine vincerà 15 a 6.
Mancini perderà 9 a 15 ma senza smettere di lottare con un’avversaria così difficile, Volpi strapperà l’ingresso in semifinale per 15 a 9.

La gigante Arianna Errigo, dopo aver fatto sembrare passeggiate tutti i suoi assalti di giornata, cederà solo con la Deriglazova, perdendo 15 a 6 in semifinale.

L’avversaria di Alice Volpi in semifinale è Ysaora Thibus, le due combattono punto a punto. “mettiamoci il cuore” urla la sua maestra, ed Alice si porta in vantaggio di tre stoccate, a solo 5 dalla vittoria, la Thibus inesorabile prova a rimontare, e si porta ad un punto sotto quando Alice con un bel colpo di fluetto sulla schiena mette a segno l’undicesima stoccata, tra le due continua un lungo fraseggio ed uno studio reciproco, Ysaora riesce a tornare in parità. Un altro bellissimo colpo di Alice sulla schiena della francese, ed un altro sul fianco dal basso. Sul 14 – 12 la tensione è alta per un assalto che potrebbe finire ancora bene per entrambe, Alice attira Ysaora a fondo pedana e lì con un colpo veloce e deciso si aggiudica la finale.

La finale è una lunga agonia, dopo un’iniziale parità, la Deriglazova è in vantaggio 11 a 3 su Alice. Con fermezza e decisione però, Alice riuscirà a fare una rimonta incredibile, applaudita dall’intero palazzetto e con la pelle d’oca che solo alcune imprese sportive sanno dare. Purtroppo la Deriglazova vincerà per un punto all’ultimo secondo.

Non si può dire però, che non sia stato messo il cuore.

Alice con la sua maestra e grande campionessa Giovanna Trillini foto di Bizzi per FIE

Arianna Scarnecchia

Ho 26 anni, vivo a Roma, studio Lingue all'Università e nel frattempo m'intrattengo con una serie di attività ricreative che comprendono passare più tempo possibile con fioretto e spada, mangiare, gestire una webradio che si chiama Polutropia, sfrecciare per le strade con la mia bici laVipera, imparare tutti i dialetti del mondo.

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2 risposte

  1. Luigi Pazienza ha detto:

    Grazie Arianna per la tua cronaca. Povera Alice, si è battuta come una leonessa. Peccato che nella stoccata finale abbia messo troppe gambe e che la Deriglazova l’abbia punita. Comunque un argento meritatissimo. Speriamo di vedere la rinvincita delle azzurre su Inna nella gara a a squadre.

    Mitica Camilla che ha fatto una prova individuale splendida!

    • Arianna Scarnecchia ha detto:

      grazie a te Luigi per il commento. C’è un nuovo report sulla gara di ieri.
      Peccato per l’ultima stoccata per Alice ma la rimonta è stato uno dei momenti più emozionanti vissuti fin’ora al mondiale.

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