MotoGP 2017 – Preview

Ultimo articolo di presentazione per i campionati motoristici del 2017: dopo quello sulla Formula 1 e quello sulle classi Moto2 e Moto3, oggi analizzerò cosa vedremo in classe regina in questo campionato. Disporrò i 23 piloti che parteciperanno al mondiale in un’ipotetica griglia di partenza, secondo le gerarchie che, secondo me, vedremo quest’anno, analizzando tutti i piloti presenti al via quest’anno.

1 Marc Marquez

2 Maverick Vinales

3 Valentino Rossi

Il pilota da battere sarà il campione del mondo in carica, quel Marc Marquez capace di vincere 3 campionati in 4 anni di MotoGP. Il suo talento è incredibile e sa portare la moto oltre ogni limite, nonostante nei test non abbia brillato come la concorrente Yamaha. C’è da dire che anche l’anno scorso lui e la Honda sembravano partire dietro la Yamaha, ma la stagione ci ha detto tutt’altro. Chi può impensierirlo maggiormente sono proprio i due centauri del team ufficiale della casa di Iwata. Vinales e Rossi sono forse il duo con più talento dell’intero campionato, ma al momento partono un gradino sotto al pilota di Cervera. Per Maverick l’incognita sarà l’adattamento alla nuova moto, non sempre così immediato. Valentino invece dovrà fare i conti con l’età: il talento non si discute, è il più forte pilota negli ultimi 20 anni, ma ha appena compiuto 38 anni, prevedo una stagione difficile nel reggere i duelli ravvicinati contro i ragazzini spagnoli.

4 Jorge Lorenzo

5 Andrea Dovizioso

6 Daniel Pedrosa

In seconda fila troviamo le due Ducati ufficiali e la seconda Repsol Honda. Questi tre piloti hanno sicuramente ambizioni da titolo ma, per un motivo o per l’altro, risultano sfavoriti rispetto ai tre in prima fila. Per Lorenzo si tratta della sfida più grande della sua carriera: lascia la Yamaha per la casa di Borgo Panigale, emulando le gesta del suo rivale Rossi, sperando ovviamente di non avere gli stessi risultati. Nei test è andato molto forte, risultando anche il più veloce in assoluto a Losail, ma la Ducati storicamente è una moto difficile da gestire e, eccezion fatta per Stoner, nessuno che l’abbia guidata ha mai portato un titolo a casa. Discorso molto simile per Dovizioso, ormai da anni alla guida della rossa, senza mai grossi acuti. Per Pedrosa i problemi sono altri: anche lui ha un talento straordinario, ma è sempre stato sfortunato nella sua carriera in MotoGP. Infortuni, cadute, ma soprattutto la nomea dell’eterno secondo, perché, volente o nolente, ogni stagione c’è sempre stato almeno un pilota più forte di lui, e da 4 anni ha il migliore nella sua stessa scuderia, il massimo della malasorte.

7 Andrea Iannone

8 Cal Crutchlow

9 Alvaro Bautista

Altro pilota che dovrò dimostrare molto quest’anno è Iannone. Lasciata la Ducati, approda in Suzuki come pilota di punta del team, voglioso di ottenere quanti più podi possibili, sperando anche di salire sul gradino più alto del podio in caso di errori altrui. Crutchlow e Bautista sono invece due piloti esperti nella categoria, Cal vuole migliorare le 2 vittorie dell’anno scorso ed aumentare la costanza, evitando le troppe cadute in cui è incappato nel 2016. Bautista invece sale su una Ducati decisamente più competitiva della sua vecchia Aprilia e vorrà essere costantemente in top 10, tenendo il passo avuto nella seconda metà della scorsa stagione.

10 Johann Zarco

11 Alex Rins

12 Jonas Folger

Questa è la fila dei debuttanti, senza troppi obiettivi se non quello di mettersi già in mostra quest’anno per poi essere tra i favoriti dei prossimi anni. Zarco sbarca in MotoGP da bi-campione della Moto2 e guiderà la Yamaha del team Tech 3, si è già dimostrato a suo agio nei test e potrebbe essere un osso duro per tutto sin dalla prima gara. Rins affiancherà Iannone al team Suzuki e dovrà compensare col suo talento la mancanza di prestazioni della moto, al momento ancora meno potente delle rivali Honda e Yamaha. Folger nei test è andato molto veloce, a volte anche più del compagno di scuderia Zarco, ma il suo palmares mi fa indugiare su di lui, quest’anno per lui sarà un apprendistato nella nuova categoria.

13 Danilo Petrucci

14 Scott Redding

15 Jack Miller

Petrucci e Redding partono leggermente attardati rispetto alla concorrenza: sono entrambi talentuosi e hanno dimostrato che, se in giornata, possono competere contro chiunque. Il problema sembra ancora essere la Ducati Pramac, velocissima a Losail grazie alla potenza del motore Ducati ma non ancora pronto per affrontare al meglio i circuiti più tecnici presenti in calendario. Chi invece può fare un ulteriore passo avanti ed entrare nella top 10 a fine stagione è Jack Miller, capace di vincere ad Assen nel 2016, ma ancora senza la maturità necessaria per affrontare al meglio determinate situazioni. D’altronde, ha 21 anni, la classe c’è, il ragazzo si farà e son sicuro che tra qualche anno sarà tra i piloti da battere, magari in un team ufficiale.

16 Hector Barbera

17 Tito Rabat

18 Aleix Espargaro

La grande qualità di Barbera è la costanza: solo due ritiri negli ultimi 2 anni, arrivare sempre in fondo al traguardo nel 90% dei casi vuol dire conquistare punti. L’altra faccia della medaglia ci dice però che Hector non ha quel killer instinct tipico degli altri piloti del campionato, unendo questo al fatto che la Avintia non è un team competitivo, risulta che difficilmente vedremo lo spagnolo nella top 10. Rabat ha faticato molto nel 2016, ma un anno in più d’esperienza e il motore Honda dovrebbero permettere all’ex campione di Moto2 di migliorare i suoi risultati. Chiude la fila Aleix Espargaro, che ha lasciato la Suzuki per approdare in Aprilia. Nei test ha, tutto sommato, ben figurato, ma il team di Noale dovrà fare ancora molti passi avanti per raggiungere le altre scuderie in termini prestazionali: prevedo un anno difficile per il più vecchio dei fratelli Espargaro.

19 Bradley Smith

20 Pol Espargaro

21 Sam Lowes

Se Atene piange, Sparta non ride. Anche Pol Espargaro dovrà lottare molto per entrare in zona punti, causa il suo passaggio alla KTM. Il team austriaco debutta nella classe regina quest’anno e, similmente all’Aprilia due anni fa, partirà con moltissimi problemi, tipici delle squadre al primo anno in una nuova categoria. Pol e il suo compagno Bradley Smith si ritrovano dopo l’esperienza al team Tech3, ma probabilmente si ritroveranno spesso anche nelle retrovie di ogni gran premio. Lowes è il quarto debuttante di quest’anno, farà coppia con Aleix Espargaro al team Aprilia e, come i test hanno fatto vedere, non si è ancora ben adattato allo stile della MotoGP, vedremo quanto saprà crescere in questo suo primo anno nella massima categoria.

22 Loris Baz

23 Karel Abraham

Chiudono lo schieramento Loriz Baz, francese che mai è ruscito a fare la differenza nel mondo delle due ruote, e Karel Abraham, tipico “pilota pagante” che gareggerà anche quest’anno nel team gestito da suo padre, probabilmente l’unico che vede delle potenzialità nel 27enne nativo di Brno.

Per quanto riguarda gli appuntamenti televisivi:

Giovedì 23 marzo ore 17:55 Prove Libere 1

Venerdì 24 marzo ore 16:00 Prove Libere 2, ore 18:55 Prove Libere 3

Sabato 25 marzo ore 17:55 Prove Libere 4, ore 18:35 Qualifiche

Domenica 26 marzo ore 20:00 Gara

Anche per questa preview è tutto, buon campionato di MotoGP a tutti!

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *