Perché guarderò #UFCKansasCity

Inizierò questo pezzo con delle scuse.
Esatto, delle scuse; rivolte ad un atleta che stimo, trovo simpatico e fondamentalmente invidio, per quanto sia bravo a fare ciò che a lui piace fare: Demetrious Johnson.
Quindi, perché mi dovrei scusare con lui?
Perché non sarà il suo incontro a farmi sintonizzare su Fox Sports per seguire UFC Kansas City.
Mi dispiace, ormai non ho più motivo per seguire le sue difese titolate, sono troppo scontate, troppo a senso unico.
Poi diciamocelo, Wilson Reis non è nemmeno uno di quei avversari che fa presagire un upset o quantomeno una sfida combattuta; l’ultimo che mi pareva avere queste caratteristiche, Henry Cejudo, ha perso senza nemmeno scalfire il Pound-for-Pound King.
Quindi, di nuovo, scusa “Mighty Mouse”, ti guarderò impartire una master class di tecnica ancora una volta, ma lo farò solo perché prima di te ci saranno incontri che reputo molto più interessanti.

Ora che sapete quali sono i motivi che non mi spingeranno a guardare UFC Kansas City, posso elencarvi invece i motivi per cui lo guarderò con massima attenzione:

  1.  Cosa ne sarà di Aljamain Sterling?
    Era stato additato da molti come la next big thing della divisione Bantamweight poco più di un anno fa, allenato da una palestra di assoluto livello come la Serra-Longo, imbattuto e dotato di un allungo fenomenale; poi qualcosa si è rotto. Due sconfitte consecutive, contro avversari sì abili, ma non inarrivabili (Bryan Caraway e Raphael Assunção) che lo hanno ridimensionato notevolmente, anche in quello che dovrebbe essere il suo territorio di caccia, ossia il wrestling. È l’ultima chiamata questa per dimostrarsi un top fighter per lui e ad aspettarlo troverà Augusto Mendes, grande esperto di submission, sconfitto in passato da Cody Garbrandt.
    Certo, una vittoria contro di lui non sarà mai un trampolino di lancio, ma se “The Funk Master” vuole riprendere la sua corsa deve dimenticare le ultime due scialbe prestazioni e ritornare alla vittoria in modo convincente come nei suoi primi 4 incontri in UFC.
  2. Tim Elliott vs Louis Smolka
    Per descrivere la divisione flyweight, l’aggettivo adatto è “confusa”; al di sotto del campione, tanti fighter sono difficili da valutare, sia in valore assoluto, sia in relazione ad altri. Questi due ragazzi sono forse l’esempio più chiaro.
    Il primo ha il merito di aver portato alla distanza il sopracitato Demetrious Johnson, cosa che atleti più quotati non sono riusciti a fare (Joseph Benavidez, Henry Cejudo, Kyoji Horiguchi, per citarne alcuni), ma fondamentalmente ha perso tutti i round tranne il primo.
    Il secondo era considerato da molti il talento nascente della division, prima di incappare in 2 sconfitte consecutive (una per mano di Brandon Moreno, uscito sconfitto proprio dall’edizione di TUF vinta da Elliott), che di fatto ne hanno messo in dubbio le qualità che fino a prima sembravano lampanti.
    Due oggetti misteriosi, quindi, che, forse, si riveleranno un po’ dopo questo match.
  3. E’ arrivato il “FireKid”
    Ecco, questo punto per me è tra i più importanti dell’intera lista. A UFC Kansas City esordirà Tom Duquesnoy, un nome che gira tra le bocche degli amanti delle MMA europee da un bel po’ di tempo. Dicono sia il prossimo golden boy delle MMA e porta con sé un hype che non si sentiva da un po’ in UFC; nonostante il viso da modello, non parliamo di un Sage Northcutt 2.0, bensì di un ragazzo già campione sia Bantamweight che Featherweight nella promotion britannica BAMMA, già temprato, quindi, da battaglie degne di questo nome, reso ancora più letale dagli insegnamenti della Jackson-Wink.
    Si sa, gli hype-train in UFC hanno vita dura, ma questa volta sembra davvero che si tratti di un ragazzo fuori dall’ordinario.

  4. Ronaldo Souza vs Robert Whittaker
    E’ il match che più mi interessa dal punto di vista stilistico/qualitativo.
    Nell’introduzione parlavo di persone che ispirano upset; ecco, Robert Whittaker, per quanto mi riguarda, rientra in questa categoria. Sono certo che tutti sul loro account Verdict avranno puntato i loro punti sull’Alligatore Souza e che dire, razionalmente fanno bene; ma per quanto fatto vedere finora nella divisione pesi medi, Whittaker quantomeno una chance merita di averla. Non solo, credo che il suo striking possa mettere a dura prova Souza che, però, rimane di un altro pianeta quando si tratta di lottare a terra.
    Avendo Souza appena rifirmato con UFC per 8 incontri, ci troviamo davanti ad un bivio, sia per la sua carriera che per la divisione.
  5. Thug Rose vs Karate Hottie
    Uno dei match più esaltanti che le divisioni femminili UFC possano proporre in generale; entrambe le ragazze in questione hanno mandato a scuola la super fan-favourite Paige VanZant e promettono di non risparmiarsi nemmeno in questa occasione. Sia Rose Namajunas che Michelle Waterson sono completissime e, per quanto mi riguarda, le uniche nella divisione che possono mettere in difficoltà l’attuale campionessa Joanna Jędrzejczyk. Si andrà forte con le submission, anche se Michelle Waterson potrebbe tentare di sfruttare il suo striking superiore. Nell’attesa di divisioni femminili più profonde, non vedo l’ora di godermi questo spot per le WMMA.

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