Quel che Recap – F1 Midseason Review

Rieccomi tornato sulle pagine di Quel che passa lo sport, sono ormai 4 mesi che non scrivevo di quello che succede nel mondo della Formula 1. L’obiettivo di oggi sarà quello di parlare di (quasi) tutto quello che è accaduto in questa prima metà di stagione di F1. Inoltre, la Formula 1 sarà, da adesso fino a novembre, più presente su questo sito: infatti dopo ogni gara verranno pubblicate le pagelle sulla gara appena disputata. Fatta questa doverosa premessa, cominciamo a parlare di quello che queste prime 10 gare ci hanno offerto.

CLASSIFICHE

Devo essere onesto, rispetto alle previsioni che avevo fatto a marzo, non ci sono grandi sorprese. O meglio, ce n’è una bella grossa, e riguarda la testa della classifica. Sebastian Vettel al momento guarda tutti dall’alto in basso, issato al primo posto della graduatoria con appena 1 punto di vantaggio su Lewis Hamilton. Come si evince, il loro rendimento è stato molto simile: 7 podi per il tedesco, solo 6 per Lewis ma più significativi (4 vittorie per l’inglese contro le 3 del ferrarista). La sensazione però è che Hamilton e la Mercedes siano in crescita, in particolare dopo Montecarlo, ultima vittoria di Vettel. Nei successivi 4 appuntamenti infatti Lewis ha vinto 2 volte conquistando 72 punti, Seb invece ne ha raccolti 48, con appena un podio, il secondo posto conquistato in Austria. La lotta per il titolo però non sembra solo a beneficio di questi due piloti. Bottas infatti non è così distante, appena 23 punti di distanza da Vettel e reduce da 4 podi consecutivi, con tanto di gradino più alto del podio raggiunto nell’appuntamento dell’A1 Ring. Grazie alla sua costanza e alla forza della sua macchina, Valtteri difficilmente sarà relegato a seconda guida nelle prossime gare: se dovesse continuare a ottenere questi risultati potremmo tranquillamente assistere a una lotta a 3 nelle ultime gare di campionato.

Dietro di loro poca roba: Ricciardo ha ottenuto 4 podi grazie soprattutto alle sfortune altrui, al momento la Red Bull non garantisce prestazioni a livello di Ferrari e Mercedes e solo la classe dell’australiano ha permesso alla scuderia austriaca di ottenere più punti di quanto effettivamente meriti. Raikkonen ha fatto un ottima gara a Silverstone ma è stato l’unico caso in questo 2017 in cui ha dimostrato lo smalto dei suoi anni migliori, negli altri appuntamenti è sempre stato troppo distante rispetto ai primi. Al momento ingiudicabile l’enfant prodige Verstappen, per 5 gare senza punti a causa di problemi meccanici/incidenti sfortunati, vedremo se la seconda parte di stagione gli regalerà qualche soddisfazione.

Per  quanto riguarda gli altri team al momento la quarta forza del mondiale è la Force India, abile ad avere ingaggiato due buonissimi piloti a inizio anno che sanno sfruttare al meglio la monoposto rosa, nonostante il poco budget del team. Dietro il team indiano la lotta per il quinto posto in classifica costruttori può ancora riservare molte sorprese, con 4 team secondo me ancora in lotta per questa importante posizione specie dal punto di vista economico. Al momento quella posizione è occupata dalla Williams, grazie soprattutto all’exploit ottenuto a Baku da Lance Stroll, anche se nelle altre gare i punti sono arrivati grazie ai piazzamenti del solo Massa. Poco dietro troviamo la Toro Rosso, partita bene ma poi crollata a causa dei problemi interni tra i suoi due piloti (Kvyat disastroso), la Haas e la Renault, o per meglio dire Hulkenberg, unico pilota della scuderia francese a lottare costantemente nella zona punti, a differenza di Palmer, capace al massimo di arrivare 11esimo. In fondo a tutti troviamo la Sauber (Wehrlein ha raccolto 4 punti dopo aver saltato le prime due gare) e la Mclaren dei poveri Alonso e Vandoorne, capace di portare 2 punti grazie al nono posto di Baku.

QUALIFICHE

Quest’anno il turno di qualifiche del sabato sembra essere il momento più spettacolare del weekend. Mentre l’anno scorso era una lotta a 2 ogni volta tra Rosberg e Hamilton, quest’anno abbiamo già visto 4 piloti diversi partire davanti a tutti, i 2 Mercedes e i 2 Ferrari. Vero, la Mercedes continua ad avere la meglio con ben 8 pole su 10 gran premi, ma non assistiamo più agli 1-2 delle frecce d’argento degli anni scorsi. Oltre a vedere spesso una rossa inserirsi in prima fila tra le 2 monoposto tedesche, osserviamo anche come il gap sia sempre molto ridotto, con pochi centesimi a differenziare le due scuderie nel giro secco del sabato. Questo formato inoltre (Q1, Q2, Q3) favorisce anche delle belle battaglie nei primi due turni tra le scuderie medio-piccole, con scuderie diverse ogni volta pronte a “sgusciare” nella top 10 a discapito di piloti sulla carta più veloci. Purtroppo però l’ora di battaglia del sabato è spesso il momento più eccitante del week end, molto più della gara di domenica.

GARE E SPETTACOLO (?)

Siamo onesti, il 2017 non verrà ricordato come la stagione più avvincente della storia. Riassumendo i vari appuntamenti in poche parole:

  • Australia: Hamilton parte in pole, viene superato da Vettel con la strategia dei pit stop, solo 6 piloti a pieni giri, momento più bello della gara: lotta a 3 in rettilineo Ocon-Hulkenberg-Alonso
  • Cina: si parte con l’asfalto bagnato, due safety car normalizzano la situazione. Hamilton domina, Vettel sorpassa Kimi e Ricciardo per arrivare secondo, Verstappen recupera 13 posizioni e completa il podio, momento più bello: il sorpasso di Vettel su Ricciardo in curva 6
  • Bahrain: Hamilton parte male e si fa superare da Vettel, il quale va a vincere grazie ad un undercut, Hamilton sorpassa Bottas per la seconda posizione grazie a un bel sorpasso in curva 13, momento più bello: il suddetto sorpasso tra i due Mercedes
  • Russia: eccezion fatta per quelli iniziali dopo la partenza, nessun sorpasso visto durante la gara, Bottas si conferma veloce in Russia e ottiene la sua prima vittoria in carriera davanti ai 2 ferraristi, momento più bello: la partenza
  • Spagna: un incidente alla prima curva elimina Raikkonen e Verstappen, Vettel supera incrediilmente Bottas sul rettilineo principale per la leadership momentanea, poi Hamilton ritorna sul tedesco, lo sorpassa e va a vincere, 2o Seb, 3o Ricciardo, approfittando del ritiro di Bottas, solo il podio a pieni giri, 13 piloti concludono doppiati, momento più bello: il piccolo tifoso di Raikkonen chiamato ai box Ferrari (qui l’incontro tra i 2)
  • Monaco: come ormai da parecchi anni la gara più noiosa dell’anno per ovvie ragioni. 1-2 Ferrari in qualifica, risultato confermato in gara con Vettel davanti a Raikkonen (tedesco favorito dalla strategia decisa ai box), completa il podio Ricciardo, Hamilton parte 13o e rimonta fino alla settima posizione, Button torna solo per causare l’incidente più spettacolare dell’anno, momento più bello: Ericsson che sbatte alla prima curva… durante la safety car (come faccia ad avere ancora un sedile non me lo spiego)
  • Canada: Hamilton parte primo e viene raggiunto sul podio da Bottas e Ricciardo, Verstappen costretto al ritiro quando era secondo, Vettel supera i problemi iniziali e con un’ottima rimonta chiude quarto, favorito anche dalla lotta intestina tra Perez e Ocon, momento più bello: Alonso in mezzo ai tifosi dopo l’ennesimo ritiro
  • Austria: Bottas parte dalla pole e vince con merito, solo gli ultimi 2 giri Vettel lo impensierisce appena, ancora a podio Ricciardo che resiste a Hamilton, quest’ultimo partito 8o a causa di una penalità, solo 6 piloti a pieni giri, momento più bello: boh, forse gli ultimi giri, ma in generale abbastanza noiosa anche questa gara
  • Gran Bretagna: Kvyat e Sainz si eliminano da soli al primo giro, Hamilton parte in pole e vince realizzando un grand chelem, seguono Bottas e Raikkonen. Ultimi giri caratterizzati dai problemi alle gomme avuti da Kimi, Verstappen e Vettel, quest’ultimo solo 7o, momento più bello: la rimonta di Ricciardo, da 19o a 5o

Come potete notare, in poche righe son riuscito a sintetizzare 9 Gran Premi di questa stagione, caratterizzati soprattutto dal dominio di Mercedes e Ferrari e da poco altro, solo una gara merita qualche riga d’approfondimento, quella svoltasi in Azerbajan. Nel 2016 non era stata una bellissima gara, addirittura qualcuno già richiedeva che il circuito di Baku fosse tolto nel calendario, ma quest’anno la gara è stata la più ricca di emozioni di tutta la stagione. In curva 2 dopo la partenza Raikkonen e Bottas si toccano dopo che Valtteri prova una difesa troppo aggressiva nei confronti del ferrarista: gara rovinata per entrambi, specie per Bottas, che rientra per sostituire lo pneumatico bucato e rientra in gara con un giro di ritardo. La gara prosegue regolarmente, con Hamilton e Vettel davanti che fanno il vuoto, poi verso il 12o giro entra la safety car a causa del ritiro a bordo pista di Kvyat. Giro di pit stop per tutti, Bottas ringrazia, durante la SC può infatti sdoppiarsi. Prima che la safety car rientri ecco il fattaccio: Vettel si scontra con il retro della macchina di Hamilton (secondo il tedesco Lewis ha volontariamente rallentato) e per vendicarsi gli da una “sportellata” rischiando di compromettere la gara di entrambi.

Il duello Hamilton-Vettel a Baku (con Perez e Ocon nella parte di Gaspare e Orazio)

Neanche il tempo di ripartire dopo il rientro della SC che i due della Force India decidono di rovinare una bella gara per il team con un contatto dopo curva 2, danneggiando gravemente le loro vetture e costringendo i commissari ad esporre la bandiera rossa a causa dei troppi detriti in pista. Alla seconda ripartenza tutto sembra procedere per il meglio: Hamilton e Vettel sempre davanti a tutti cercano di scappare, Ricciardo sfrutta la scia e passa terzo davanti alle Williams e ad un sorprendente Hulkenberg. Quest’ultimo va poi a sbattere al giro 25 nella sezione della città vecchia, andando quindi a parcheggiare la sua vettura a causa della grave rottura della sospensione. Tutto ok adesso fino alla bandiera a scacchi giusto? Neanche un po’: al giro 31 Hamilton è costretto a rientrare nei box a causa del “poggiatesta” non del tutto fissato, rientrando in pista 8o. Al giro 33 è invece Vettel a entrare in corsia box per scontare la stop&go da 10 secondi a causa della sua guida pericolosa (decisione più che giusta). Il tedesco riesce comunque a rientrare davanti all’inglese in 7a posizione. In quel momento la classifica recitava Ricciardo. Stroll (ma che davvero?). Magnussen (ma che davvero davvero?), Ocon (nonostante l’incidente col compagno), Bottas (vi ricordate che era doppiato dopo 3 giri?) e poi un trio di campioni del mondo, nell’ordine Alonso, Vettel e Hamilton (prima e unica volta che vedremo la Mclaren davanti al cavallino e alla freccia d’argento, almeno nel 2017). Finalmente dopo 40 giri di caos la gara torna ad essere normale: Bottas, Vettel e Hamilton sorpassano le vetture più lente, Ricciardo riesce a trionfare davanti a Bottas e Stroll (sorpassato dal finlandese solo sulla linea del traguardo), subito dietro Vettel e Hamilton. Gara sicuramente spettacolare e piena di colpi di scena, ma per arrivare a godere di una bella gara sono serviti 2 incidenti, un contrattempo a Hamilton, una penalità per Vettel, un rettilineo lunghissimo per vedere dei sorpassi. Le altre gare hanno visto Ferrari o Mercedes davanti con le altre scuderie dietro anni luce senza grandissimi sorpassi, a vedere i circuiti che ci aspettano da qui in avanti prevedo ancora noia. A proposito di questo…

COSA CI ASPETTA

Il calendario prevede le ultime 3 gare in territorio europeo, con Ungheria già questo week-end, seguita da due dei più longevi e belli dei circuiti del circus: Spa-Francorchamps e Monza. Poi si vola in Asia con i gran premi a Singapore, in Malesia e in Giappone, trasferta americana con Austin, Città del Messico e San Paolo prima del gran finale ad Abu Dhabi. Circuiti con caratteristiche molto diverse l’uno dall’altro: Hungaroring stop&go, la lunghezza di Spa, la velocità di Monza, il cittadino di Marina Bay, insomma chi vorrà vincere il titolo dovrà avere una macchina che saprà adattarsi al meglio ad ognuno di questi. Se dovessi puntare 2 centesimi tra Hamilton o Vettel scommetterei sull’inglese: la Mercedes si è dimostrata la vettura più costante rispetto alla Ferrari, caratterizzata da più alti e bassi quest’anno. Proprio per questo motivo vedo come rivale principale di Hamilton il suo compagno di scuderia Bottas, sempre molto veloce e che senza il ritiro patito in Spagna sarebbe ancora più vicino ai due rivali. Per il titolo costruttori dovrebbe esserci poche discussioni: nell’ordine Mercedes, Ferrari, Red Bull, Force India, dietro le Big 4 la spunterà la scuderia che sfrutterà meglio i problemi degli altri. La mia speranza sarebbe vedere più avanti in classifica Alonso, ma sarà dura visti i continui problemi dei motori Honda.

Adesso tappa in Ungheria, per non perdervi neanche un “Wow” detto da Marc Gene ecco tutti gli orari del week end motoristico:

Venerdì 28 luglio:
Prove libere 1: 10.00-11:30 – diretta su Sky SportF1 HD e Rai Sport HD
Prove libere 2: 14.00-15:30 – diretta su Sky SportF1 HD e Rai Sport HD

Sabato 29 luglio:
Prove libere 3: 11:00-12:00 – diretta su Sky SportF1 HD e Rai Sport HD
Qualifiche: 14:00-15:00 – diretta su Sky SportF1 HD e Rai 2

Domenica 30 luglio:
Gran Premio: ore 14:00 – diretta su Sky SportF1 HD e Rai 1

Per oggi è tutto, la F1 su Quel che passa tornerà settimana prossima con le pagelle della gara dell’Hungaroring.

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