Riflessioni pre-UFC 210

La copertina ufficiale di UFC 210 (clicca per credit)

Ogni evento sportivo porta con sé interrogativi, dubbi e più in generale incognite sui più svariati argomenti: UFC 210, evento della top promotion mondiale di MMA che si terrà a Buffalo, New York, non fa eccezione.
Talenti emergenti che si sfidano, atleti in cerca di conferme e soprattutto l’impressione che l’unico titolo in palio della serata, quello di campione Light Heavyweight, non possa essere legit sino al momento in cui questo non verrà conquistato ai danni dell’ex-campione Jon Jones, a cui è stato strappato a causa di problemi relativi a test anti-doping.
Dato che noi di MMA QCP non ci facciamo mancare nulla, abbiamo deciso sia di porci tutti gli interrogativi che UFC210 solleva, sia provato a rispondere, nella maniera più sincera possibile, arrivando a volte anche a conclusioni contrastanti tra di loro.
Pretendere di giungere alla verità assoluta non è da noi e aspetteremo come tutti, trepidanti, l’unico verdetto che davvero conta: quello dell’ottagono.

Mia impressione. La UFC propone PPV numerati “alterni”. Ultimamente propone un pay per view con card della madonna (UFC209 – UFC211) e uno con card più debole (UFC208 – UFC210). Sbaglio io il giudizio o è una costante che dobbiamo tenere in considerazione? (Domanda di Francesco)

La card ufficiale per UFC 210 (clicca per credit)

Phre: “Non mi trovi d’accordo. Non vedo tutta questa differenza sulla carta fra il 210 e il 211, anzi, forse ho più hype per l’evento di Buffalo. Inoltre, il prossimo evento pari, il 212, ha main e co-main fotonici.

La verità è che, come ho detto più volte, il livello dei fighter di MMA si è uniformato parecchio, rendendo quindi molto più difficile il matchmaking. Altra conseguenza diretta dell’uniformità è la diminuzione di star, abbassando, quindi, l’hype generale per tutte le card.”

Lorenzo: UFC 211 è senza dubbio la miglior card UFC annunciata al momento, ma per quanto mi riguarda la considerazione si conclude qua. UFC 212 è la seconda migliore per distacco e in generale direi che solo UFC208 era sottotono. Ancora ho il rammarico per il fatto che abbiano cancellato Ferguson vs Khabib a UFC209, altrimenti non sarei così convinto della frase con cui ho aperto la mia risposta.”

Quale match dei prelims vi interessa di più e perché? (Domanda di Lorenzo)

Francesco: “Poco, pochissimo interesse per i prelims di questo evento. E quando è così mi appassiono ai personaggi. Questo giro vado con Jenel Lausa, ventinovenne filippino al secondo match in UFC dopo il debutto di novembre a Melbourne. Un fighter che fino all’ingresso in UFC ha portato avanti anche la carriera di pugile (7W-0L) e che nel primo incontro nella più grande compagnia del mondo quasi scappava dalla lotta a terra.
Stavolta se la vedrà contro l’imbattuto russo Magomed Bibulatov. Ovviamente sarà un incontro terribile, ma la mia sete di lottatori asiatici deve essere placata in qualche modo.”

Phre: “Sono curioso di rivedere Usman in azione, mi aveva positivamente impressionato a UFN 100, non tanto per il match dominante, quanto per la sicurezza e la sfrontatezza avuta nello sfidare Demian Maia. Il ragazzo ha un futuro promettente davanti a se.”

Stefano: “Mi intriga il ritorno di Miles Jury. Un talento che sembrava in rampa di lancio verso gloriosi lidi, scottato dal primo incontro d’elite (Cerrone), condizionato da infortuni, apparso non ancora a suo agio tra i pesi piuma. Il match up con De la Torre è l’ideale per testare le sue credenziali dopo un’assenza dalle scene lunga 16 mesi.”

Will Brooks è stato il campione dei pesi leggeri in Bellator, ma arrivato in UFC non ha propriamente brillato. Una vittoria ai punti contro Ross Pearson e una brutta sconfitta per knockout contro Alex Oliveira. È l’ennesima prova che Bellator, la diretta concorrente territorio americano, è molte spanne sotto la UFC? Domanda bonus: Perché fanno combattere Brooks solo contro gli Oliveira? (Domanda di Phre)

Francesco: “No, non ha brillato. Ma io ancora ci credo. Risposta bonus: I matchmaker sono pigri.
Per quel che riguarda Bellator il discorso rischia di essere lungo e complesso. Credo che la differenza tra le due promotion sia ben più ampia di quanto si possa pensare. La Bellator ha il vantaggio di essere trasmessa in chiaro il che gli consente di raggiungere una fetta di pubblico molto ampia e generalista, il che la fa rimanere ancora a galla. Per un non appassionato tra un evento gratis e uno al costo di 60$ penso che la scelta sia molto facile. Poi nomi come Bader, MacDonald, Henderson, Fedor, Tito Ortiz, Sakara e tanti altri ex UFC hanno comunque ancora appeal sul pubblico, ma in fatto di competizione sono quel che sono. In questa situazione è più facile per un giovane emergere ed apparire migliore di quello che realmente è.
Sotto tanti punti di vista la distanza tra UFC e Bellator è di anni luce, dall’organizzazione ai roster fino anche al controllo antidoping. Ma qua rischiamo di fermarci per giorni a parlarne. Fatto sta che sono il primo che si vede gli eventi Bellator, e mi ci diverto anche.”

Stefano: “Eddie Alvarez perde al debutto in UFC e conquista vittorie piuttosto insipide con Melendez e Pettis. Poi batte un Dos Anjos sin lì in stato di grazia, in maniera netta e convincente. Tralasciando la successiva sconfitta con Conor, all’epoca avrebbe avuto senso dire “la Bellator è molte spanne sopra la UFC”? No, come non ce l’ha affermare il contrario oggi a riguardo di Brooks Ill. Will è un lottatore talentuoso a prescindere dal palcoscenico in cui si esibisce, a penalizzarlo in UFC è stato il fatto di essere un fighter abituato a prendersi i suoi tempi, perfetto per i 5 round. Con i dovuti aggiustamenti, Brooks è in grado di essere competitivo anche in UFC, magari non a livello dei top-5.”

Lorenzo: “Quando Brooks firmò per UFC io dissi che per lui mi aspettavo un percorso addirittura migliore di quello che aveva fatto precedentemente l’ex-campione Lightweight Eddie Alvarez e in un certo senso sono ancora d’accordo con ciò che dissi. La cosa che, però, non ho preso in considerazione è il tempismo, oserei dire perfetto di Alvarez, che ha perso contro un Cerrone in stato di grazia, ha sconfitto a fatica due fighter in declino (o quasi), ma ancora quotatissimi, come Pettis e Melendez e contro Dos Anjos ha estratto la prestazione della vita; ecco, Will Brooks non avrà lo stesso percorso, semplicemente perché ad ora al top della divisione non ci sono più i Pettis e i Melendez, bensì i Ferguson e i Nurmagomedov (e Barboza, Diaz, Chiesa, ecc.). Quindi ritratto dicendo che Brooks non vincerà il titolo, a causa dell’evoluzione vertiginosa della divisione, ma rimane nel mio immaginario un lottatore migliore di Alvarez, contro cui spero combatterà prima o poi.
Qualitativamente, poi, UFC e Bellator non sono comparabili, ma Brooks è un’eccezione, un bel fighter che farebbe bella figura in qualsiasi promotion. Sugli Oliveira non saprei davvero cosa dire, forse c’è una questione familiare di cui nessuno sa nulla.”

Chris Weidman è in declino o ha toppato due incontri? Se vincesse cosa prevedete per lui? E se perdesse? (Domanda di Lorenzo)

(clicca per scoprire fonte foto)

Francesco: “Io non sono neanche sicuro che Weidman si sia ancora ripreso dalla ginocchiata di Romero di UFC205.
Questo match è probabilmente il più importante della sua carriera. Trentadue anni non sono affatto tanti per un fighter, resta da capire se il suo prime è già passato o se ancora è in corso. Di certo negli ultimi due incontri non ha destato una grandissima impressione, soprattutto contro Romero (senza contare il KO da highlight) aveva fatto un match molto sotto le aspettative.
Una vittoria o una sconfitta non credo cambi di molto la sua prospettiva visto che nella categoria le gerarchie sono più o meno delineate. Tra i top è sicuramente dietro a Romero, Jacare, Rockhold e Mousasi. E tra chi arriva da dietro giusto Gastelum sembra ben lanciato. Ecco, forse il futuro gli riserverà proprio Gastelum.”

Phre: “Chris è salito agli onori di cronaca per aver battuto per due volte consecutive l’uomo che ha dominato la divisione dei pesi medi per più di un lustro: Anderson “The Spider” Silva. Da uno che ha battuto Silva per due volte, per di più sottraendogli quella cintura che aveva difeso per 10 volte senza mai perdere, ti aspetti tanto. Forse è per quello che siamo rimasti delusi dalle sue due ultime sconfitte. Non credo si possa parlare ancora di declino, anche perché l’incontro contro Romero è stato perso più per merito di Yoel che per demerito di Weidman. Certo, Mousasi è tutt’altro che un avversario facile, ma sono fiducioso che Chris possa vincere sfruttando la sua superiorità nella lotta. In caso di vittoria lo vedrei bene in un rematch vs Romero per giocarsi la possibilità di un altro match titolato, mentre in caso di sconfitta, non so perché, ma ho il sentore che beccherà il vincente fra Silva e Gastelum.”

Stefano: “Il caso Weidman è esemplare dell’atteggiamento fortemente assertivo con cui si valutano vittorie e sconfitte nelle MMA. Vince due volte di fila contro Anderson Silva, seppur con finali sorprendenti, “è un fenomeno da qui agli anni a venire”. Perde due incontri di fila contro mostri della categoria, “sarà mica un brocco?”. La verità sta nel mezzo. I successi contro Silva sono indelebili per prestigio, ma forse vanno rivisti più come l’inizio della parabola discendente del brasiliano che non altro. D’altro canto, quando si parla degli incontri contro Rockhold e Romero, non bisogna dimenticare che in essi Weidman s’è comportato egregiamente prima di subire il colpo del KO. Qualora dovesse tornare alla vittoria, l’ex campione potrebbe rimettersi in carreggiata per un altro incontro prodromico a un match titolato. In caso contrario, dovrebbe pensare a qualche cambio drastico nella sua carriera, come una nuova categoria di peso o un diverso training camp.”

Mousasi. A distanza di un anno e mezzo si può dire che la sconfitta con Hall è stata abbastanza casuale. È uno degli atleti più in rampa di lancio nel roster UFC. A quando un match titolato? (Domanda di Francesco)

Phre: “L’olandese è davvero uno che ultimamente sta impressionando positivamente. Il problema è che la divisione dei medi attualmente è un puttanaio — scusate il francesismo — nei piani alti. Romero meriterebbe una chance, così come Weidman in caso di vittoria, per non parlare di Jacaré. Se ci aggiungiamo che GSP, appena tornato, competerà per il titolo, la situazione non è per nulla semplice per Gegard, anche perché ha ormai superato i 30 e l’incontro contro Weidman sarà il cinquantesimo. Diciamo che non è più freschissimo, ecco. La finestra temporale per ottenere una chance titolata è molto piccola, quindi il match a Buffalo è una must win per lui.”

Lorenzo: “Gegard Mousasi secondo me è la realizzazione perfetta dell’idea di Dark Horse, un atleta che ha sempre lavorato nelle retrovie, quasi nell’ombra, costruendo un record che, dal mio punto di vista, è uno dei più impressionanti dell’intera UFC. Inoltre è un classe ’85, quindi tutt’altro che vecchio; ha il difetto di essere poco vendibile, probabilmente solo nella sua terra d’origine ha buon seguito, il che, in un periodo in cui UFC punta forte sui money fights non sembra essere abbastanza. In una divisione diversa, come ad esempio nei Light Heavyweight (in cui tra l’altro ha combattuto), probabilmente vincendo sabato lotterebbe per il titolo. Nei Middleweight, invece, penso che davanti di lui ci siano, oltre a GSP, anche Romero e il vincente tra Whittaker e Souza. Un po’ mi dispiace per lui, perché una shot la meriterebbe.”

Rumble ha rivelato a Okamoto di ESPN di non aver approfittato del training camp completo per allenarsi di più sul wrestling. È un errore? (Domanda di Stefano)

Phre: “Probabilmente sì, anche perché non arrivi ai livelli di lotta di Cormier in un paio di mesi. Affrontarlo nel suo territorio, quindi, sarebbe uno svantaggio. Se poi ci aggiungiamo James Lynch che dice di averlo visto parecchio disidratato e malaticcio a causa del taglio di peso in corso (come diavolo faceva a competere nei welter?!), inizio a pensare che vedremo un replay del primo match.”

Francesco: “Sarebbe servito più di tanto? Johnson sta andando contro uno dei lottatori migliori che ci sono in UFC e non penso che 6-8 settimane in più di allenamento nel wrestling avrebbero cambiato più di tanto la disparità tra i due.
Penso sia corretto cercare di limare le differenze con gli avversari durante i camp, ma è utile quando il livello è similare. Quando c’è un abisso come in questo caso è meglio concentrarsi sui propri punti di forza e fare affidamento su quelli. Poi oh, Rumble c’ha i pugni nelle mani e la chiude al primo colpo pulito (pronostico che potrete rinfacciarmi).”

Lorenzo: “Secondo me più che nel wrestling vero e proprio Rumble avrebbe dovuto impegnarsi molto sulla lotta a terra, in particolare in difesa da sottomissioni e transizioni difensive, perché per quanto mi riguarda, l’unico modo che DC ha di vincere, è un match fotocopia del primo scontro, ovvero cercare di centrare delle proiezioni (contro le quali Johnson avrebbe vita dura anche dopo un anno di allenamento focalizzato unicamente al wrestling) e trasformarle in submission. Se Rumble non si fa sottomettere, poi può anche concedere qualche takedown a Cormier, come d’altronde hanno fatto anche Jones e Gustafsson, in attesa di scatenare il suo striking.”

A prescindere da chi vinca fra Cormier e Rumble, daranno subito il match titolato a Jones al suo ritorno? Se sì, lo vedete ancora favorito a prescindere da chi dei due sarà il suo avversario? (Domanda di Phre)

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Francesco: “Beh, Bones il titolo non lo ha mai perso. Gli spetterebbe quindi di diritto subito il match titolato. Però, sì c’è un però, non mi stupirei se la UFC gliela facesse “pagare” per quello che ha combinato negli ultimi due anni. Non una punizione severa, ma magari prima di andare per il titolo passare per una sorta di one contender match. Anche perché la categoria Light Heavyweight è quella che è e non penso possano permettersi di tenere Bones lontano dai match titolati per troppo tempo.
Per l’ultima domanda. Sì. Jon Jones è favorito. Sempre. Contro tutti quelli della categoria.”

Stefano: “WME-IMG s’è preso un grosso rischio nel comprare la UFC a quella cifra, senza la sicurezza di potersi incamerare introiti sufficienti per ripianare i debiti contratti. Credete che, con la prospettiva di un Cormier vs. Jones II (uno dei pochi incontri che può assicurare ottimi buyrate senza coinvolgere Ronda e Conor), non si possa prendere un altro rischio nel promuovere Jones a main eventer di un PPV? Jones tornerà in un match titolato, sicuramente contro Cormier, probabilmente anche contro Johnson. Ritengo che Bones rimanga il favorito in entrambi i casi. Anche se DC potrebbe sorprenderci se si approccerà al match in maniera più lucida e meno emotiva rispetto alla prima volta.”

Lorenzo: “È quasi brutto da dire, ma davvero, a chi dovrebbero darla? Manuwa viene da qualche buona prestazione, forse anche ottima, ma di fatto in precedenza ha perso male contro gli altri due top-contender Gustafsson e Johnson, non abbastanza per meritarsi questa chance. Gustafsson sembra quasi abbia deciso di ricominciare da capo la sua carriera, risalendo la divisione con step intermedi (ma ad esempio, nel caso di una vittoria di Johnson lui potrebbe essere uno sfidante sensato). Teixeira penso abbia poco da dire alla divisione.
Quindi sì, Jones va per il titolo. E vince. Senza dubbio vince.

Avevamo anche una bella domanda relativa a Cynthia Calvillo, ma sembra che delle protesi al seno si siano intromesse tra lei e il suo match.
E Thiago Alves e Patrick Coté, perdonateci se non vi abbiamo considerato minimamente, so che ci soprenderete con un match da paura.

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