Road to Venator Kingdom: Intervista ad Angelo Rubino

Se pensate all’associazione MMA italianespettacolo uno dei primi nomi che vi verranno in mente è con tutta probabilità Angelo Rubino.

L’atleta lucano, già ospite di queste pagine, ci ha sempre regalato fortissime emozioni nella gabbia sia in caso di sconfitta che in caso di vittoria e siamo certi che non sarà da meno anche nel suo prossimo match contro Gheorghe Gritko, in occasione del torneo tutto in una notte per l’assegnazione della cintura Venator dei pesi welter.

Rubino e Gritko prenderanno parte alla prima semifinale di riserva. Chi vincerà fra i due sostituirà uno dei protagonisti del torneo in caso di infortunio.

Abbiamo raggiunto Angelo e scambiato due parole con lui in vista del suo prossimo match.

Quel che passa: Cosa ne pensi del formato torneo?

Angelo Rubino: Penso che sia mentalmente molto duro da accettare per un fighter, anche perché va molto contro tendenza nelle MMA moderne. Io non ho di questi problemi, comunque, in quanto in passato ho già partecipato a due tornei; so cosa significa.

QCP: Come cambia la preparazione per una formula del genere?

AR: La preparazione non cambia molto, è come preparare un match titolato sulla distanza delle 5 riprese. Quello che cambia è lo studio degli avversari poiché non sai chi puoi trovare in finale.

QCP: Essendo nella semifinale di riserva, cambia qualcosa nella preparazione del match? Hai pensato a come ti terrai pronto fisicamente e mentalmente nel corso della serata all’opportunità che tu possa andare in finale?

AR: Per me non significa nulla essere una riserva, sto preparando il torneo come se non lo fossi.

QCP: Cosa ne pensi della scelta della promotion di metterti nella seminale di riserva, preferendo sì un veterano UFC, ma che viene da 3 sconfitte consecutive? (Araujo non parteciperà più al torneo per infortunio, ndr) 

AR: Non sono uno che fa critiche, lascio che siano i fatti a parlare per me.

QCP: In caso di vittoria, quale sarà la tua posizione all’interno della divisione di peso? Immediato #1 contender o ancora un gradino sotto?

AR: Mi sembra più che logico che, in caso di vittoria, sia io il contender numero 1 al titolo!

QCP: Quando leggiamo il tuo nome nelle card Venator (o partner) già siamo pronti allo spettacolo; pensi che questa caratteristica, tanto amata dai fan, possa darti quel qualcosa in più per farti notare da promotion internazionali? Oppure ci dobbiamo aspettare prima o poi una evoluzione in un Rubino più “calcolatore”?

AR: Il fatto che la gente, da me, si aspetti spettacolo, mi gasa tantissimo! Sono pronto, come ogni volta, a non deludere le aspettative e questa volta, più che mai, ne darò dimostrazione! I calcoli li lascio fare a tutti quei fighter a cui piace la matematica. (ride, ndr)

QCP: Sembra che tu non abbia mai avuto problemi ad accettare qualsiasi tipo di incontro, contro qualsiasi tipo di avversario. È un’affermazione nella quale ti rivedi?

AR: Tutto dipende dal tuo tipo di carattere, ma soprattutto dalle tue caratteristiche morali e da come intendi l’arte del combattimento e dell’essere un combattente. Io, sin dal mio debutto da pro, non ho mai cercato alibi o cose del genere, basta fare una ricerca su Sherdog per rendersene conto. Ci sono alcuni miei colleghi (senza fare nome per non alzare polveroni), invece, che non ragionano in questo modo e pensano solo a “pompare” il record contro avversari di dubbio livello. Questo tipo di ragionamento è da codardi e non si sposa con l’ideologia e la moralità di un vero combattente. Prima o poi la prova decisiva arriverà per tutti e lì che si vedrà il vero valore di ognuno di loro. Hai voglia a nascondersi dietro un dito, e a dir cose come “se non hai un buon record non arriverai mai in UFC”. Tutto ciò che conta è il tuo valore.

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