Semifinale Champions League – Preview Monaco vs Juventus

Dopo la roboante vittoria del Real Madrid nel derby contro l’Atletico, che ha di fatto sancito la prima finalista di questa edizione della Champions League, questa sera saranno Monaco e Juventus ad affrontarsi al Louis II di Montecarlo, per cercare di guadagnare tra questa partita e quella di ritorno il biglietto per volare a Cardiff a giocarsi il titolo continentale più importante.

Oppure potrebbero fare come i Blancos di Zidane, che hanno dominato in lungo e in largo una semifinale d’andata che alla vigilia quasi nessuno pensava potesse concludersi con un 3-0 così rotondo e umiliante per i colchoneros del Cholo Simeone.

Tutto quello che l’Atletico non doveva fare, anche forse nelle scelte iniziali, è stato fatto, a partire dall’inserimento di Lucas Hernandez come laterale basso di destra, invece del più propositivo Thomas, che avrebbe garantito più sbocchi di manovra per mantenere un possesso qualitativo ed evitare di venire schiacciati dal Real, come successo fin dai primi minuti.

E proprio i primi minuti dovevano essere quelli in cui Simeone non voleva subire il goal che avrebbe dato tutta l’inerzia della partita al Real, ma Cristiano Ronaldo ha deciso di dimostrare subito chi è il vero fuoriclasse siglando il primo dei suoi tre goal, con i quali ha raddoppiato la tripletta segnato nel ritorno contro il Bayern Monaco e raggiunto Messi (guarda caso) nella classifica delle triplette segnate nella Champions League.

Il ritorno sembra una formalità, anche per la capacità del Real di segnare sempre almeno un goal nelle partite disputate in questa edizione. Sarà la quindicesima finale di Champions, la terza negli ultimi quattro anni, ma soprattutto li mette ad un passo dalla seconda consecutiva che potrebbe garantire alla Casa Blanca l’ennesima pagina di storia del calcio, come prima squadra a vincere due Champions League in back to back.

Questa però è la preview di Monaco-Juventus, perciò archiviamo la partita di ieri sera e concentriamoci su quella estremamente importante di stasera, che per gran parte dei tifosi italiani può significare l’emozione di poter assister ad un’altra finale con una squadra italiana protagonista, dopo tanti anni di vacche magre dovuti alla crisi del nostro calcio.

La Juve arriva da favorita in questa semifinale, forte della prova superlativa offerta nel quarto di finale contro il Barcellona, tenuto incredibilmente a zero goal segnati ed è la naturale scelta per la finale di Cardiff contro il Real Madrid dell’ex Zinedine Zidane, ma non deve assolutamente sottovalutare il Monaco di Jardim, che in questa Champions ha dimostrato di poter battere e segnare a chiunque, in qualunque stadio.

Nella sfida di stasera al Louis II il Monaco arriva forte di un’imbattibilità stagionale casalinga nella competizione e del fatto di aver sempre segnato tre goal nelle due partite della fase ad eliminazione diretta.

La squadra di Jardim è sempre molto spettacolare da vedere, perchè all’interno della partita può dimostrare di poter giocare come una grandissima squadra, ma anche di subire come una piccola, senza preoccuparsi troppo di quale potrà essere l’andamento della gara, consapevole della propria forza offensiva in grado di far male a qualsiasi avversario.

La stella indiscussa di questa stagione è sicuramente Mbappè, salito alla ribalta negli ultimi mesi, come uno dei possibili crack del calcio mondiale nel futuro prossimo e a soli 18 anni è già paragonato ai più grandi campioni del passato, quali Henry, Ronaldo e Weah. Il giovane francese ha segnato cinque goal tra ottavi e quarti e sedici negli ultimi tre mesi in cui è diventato titolare indiscusso dell’attacco monegasco, superando nelle gerarchie anche un campione come Radamel Falcao.

Mbappe si sta prendendo l’Europa (foto REUTERS)

La coppia d’attacco che si completa in maniera perfetta è la punta dell’iceberg del sistema creato dal tecnico portoghese, che si sviluppa in un 442 offensivo, che ha nella mediana composta da Bakayoko e Fabinho due giocatori abili al recupero palla, all’interdizione e alla giocata veloce di apertura della manovra, mentre sugli esterni con Bernardo Silva e Lemar due giocatori di fantasia e imprevedibilità, ma con caratteristiche diverse che mettono sempre in apprensione le difese, il primo più manovriero con la palla e abile a rientrare dentro al campo per occupare la zona di trequarti dove servire il filtrante, il secondo più abile nel gioco classico da ala, sfruttando gli 1vs1 e i cross sempre molto pericolosi.

Dietro la squadra è sicuramente più vulnerabile, nonostante un buon portiere come Subasic, ma visto che in Champions ha tenuto inviolata la porta solo una volta, ci aspettiamo che possa soffrire il quadrilatero offensivo della Juve, soprattutto se Jardim manterrà lo schieramento con due terzini più abili nella fase offensiva come Mendy e Dirar, anche se l’acciaccato Tourè e il nostro vecchio Raggi potrebbero essere della alternative concrete in grado di dare più peso alla fase difensiva. Al centro la coppia collaudata formata da Jemerson e dall’ex capitano granata Glik è in grado di mantenere l’equilibrio difensivo all’interno dell’area sfruttando le caratteristiche fisiche e aree, ma spesso va in difficoltà se chiamata ad uscire a turno sul movimento delle punte.

Per i monegaschi sarà fondamentale segnare in questa partita d’andata, superando il grande muro della difesa juventina e tenendo aperta la qualificazione per il match di ritorno dove in caso di vittoria potrebbero aprirsi numerosi varchi dove Mbappè può fare molto male.

Allegri dall’altra parte deve fare solo un cambio rispetto alla formazione abituale dell’ultimo periodo, ma non snatura il sistema 4231 offensivo, creato negli ultimi mesi, e che ha portato i bianconeri a dominare in Italia, ma anche in Europa. Khedira è squalificato e la sua assenza non è da sottovalutare visto l’apporto nelle due fasi che può garantire il tedesco, pertanto la scelta più ovvia è quella di inserire Marchisio a far coppia con Pjanic in mediana, che ha dimostrato di non aver recuperato a pieno il grave infortunio al ginocchio, ma che ha esperienza e senso della posizione per non incrinare i meccanismi perfetti del sistema di gioco.

In difesa, oltre al trio delle meraviglie Buffon-Bonucci-Chiellini che ha chiuso a chiave la porta bianconera per otto volte negli ultimi dieci incontri e nelle due partite contro il Barcellona di Messi-Suarez e Neymar, ci sarà sicuramente Alex Sandro e probabilmente Dani Alves, apparso in ottima forma nell’ultimo periodo, ma sempre un po’ deficitario nella fase difensiva, in una zona dove Lemar potrebbe attaccarlo spesso in 1vs1 e sfornare numerosi cross pericolosi all’interno dell’area. Il compito dei terzini sarà importante proprio per frenare il gioco del Monaco che si sviluppa molto dalle due fasce, con sovrapposizioni continue e movimenti vari di 1vs1 e taglio verso il centro del campo, che non potranno essere schermati dalla coppia centrale di difesa, impegnata nella marcatura delle due punte.

L’importanza di Alex Sandro (foto LAPRESSE)

Probabilmente Allegri vorrà controllare in maniera assidua il possesso della palla, evitando errori nella propria metà campo, e costruendo una specie di esagono difensivo molto compatto, che non permetta di lasciare spazi agli avanti del Monaco, cercando maggiormente rispetto al solito di servire velocemente i quattro giocatori offensivi per creare azioni veloci in grado di sfruttare la poca disciplina tattica difensiva della squadra del Principato.

Le sovrapposizioni di Alves e Alex Sandro con Cuadrado e Mandzukic saranno estremamente importanti perchè garantirebbero molti cross all’interno dell’area, sia verso la porta che a rimorchio (vedi goal di Dybala contro il Barça), oltre a garantire maggiore spazio centralmente a Dybala per ricevere palla e puntare la porta, inventando una delle sue giocate che ha fatto impazzire i blaugrana nei quarti.

Davanti a tutti il Pipita Higuain è chiamato a dimostrare di non essere solo una macchina da goal nelle competizioni nazionali, ma di poter essere un fattore decisivo anche nelle grandi partite internazionali. Il centravanti argentino è a secco nella fase ad eliminazione diretta e contro il Barcellona è parso un po’ fuori dal contesto di superiorità dimostrato da Dybala e dal resto della squadra, perciò fin da questa stasera dovrà sfatare questo tabù e lanciare la Juve verso la finale di Cardiff.

Il Monaco non ha mai perso in casa in Champions, la Juve è imbattuta in trasferta, il Monaco ha segnato 12 goal nelle ultime 4 partite, la Juve non ne ha subiti nelle stesse.

È una sfida tra opposti, vedremo chi riuscirà a prevalere, già stasera o lasciando tutto aperto per il ritorno di Torino.

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