UEFA Champions League – Preview PSG-Barcellona, Benfica-Borussia

Ritorna la Champions League. Ritorna la più importante manifestazione per club del mondo, che dopo aver lasciato spazio ai vari campionati in questi due mesi, riprende la supremazia assoluta del calcio europeo proponendo, fin da queste prime partite degli ottavi di finale, sfide che difficilmente si possono perdere e che sicuramente daranno molti spunti sia dal punto di vista spettacolare/emozionale, che da quello prettamente tecnico/tattico.

Si parte martedì sera con una sfida inedita, Benfica-Borussia Dortmund e un grande classico degli ultimi anni, PSG-Barcellona, che hanno il compito di portare il livello ad un punto decisamente superiore a quello visto nei gironi di qualificazione, dove tolte alcune partite c’è stato poco da ricordare, se non una differenza alquanto imbarazzante tra le grandi d’Europa e il resto delle squadre qualificate, che ha portato molta acqua al mulino di chi vuole la Super Lega europea.

Partiamo dal confronto più affascinante, che ormai è diventato un appuntamento consueto nelle edizioni recenti della Champions, visto che il doppio PSG-Barcellona di questi ottavi sarà il quarto negli ultimi cinque anni, dopo i quarti di finale del 2013 e del 2015 e la fase a gironi del 2014.

I francesi sono arrivati ai quarti di finale nelle ultime quattro edizione, ma l’ingaggio di un guru delle notti europee come Emery è stato fatto proprio per dare finalmente quel qualcosa in più che permetta ai campioni di Francia di arrivare a giocarsi la Coppa a Cardiff.

L’allenatore spagnolo che ha dominato l’Europa League con il Siviglia, vuole dimostrare di poter vincere anche nella competizione più importante e l’ottavo con il Barcellona è sicuramente un banco di prova importante per le ambizioni sue e del club.

Per la partita d’andata Emery ha parecchi dubbi legati alla formazione, soprattutto per le gravi assenze di Thiago Silva e Thiago Motta, infortunato il primo, squalificato il secondo, che diminuiscono notevolmente l’impatto difensivo da contrapporre allo strapotere offensivo del Barça.

Saranno il giovane Kimpembe e Marquinos a proteggere la porta difesa presumibilmente da Trapp (ritornato in auge dopo le brutte prestazioni di Areola), mentre a centrocampo Verratti potrebbe tornare al suo ruolo di origine di mediano basso con Rabiot e Matuidi ai lati, anche se la maggiore fisicità del primo è un’idea da non scartare per coprire la zona di trequarti dove spesso il Barça fa male.

In avanti tutto ruota attorno alla grande stagione di Cavani, che privato del peso ingombrante di Ibrahimovic è tornato ai livelli di Napoli, segnando già 33 goal in stagione, 9 nelle ultime 6 partite e 6 nel girone di qualificazione. La sfida con il suo compagno d’attacco in Nazionale, Suarez, mette ancora più pepe a questa sfida, e sicuramente darà ulteriore motivazione al centravanti dei parigini per dimostrare di essere migliore del centravanti del Barcellona.

Oltre a Cavani una chiave di lettura importante per il PSG saranno le ali, con Di Maria sicuro partente su di un lato, che può variare a seconda di quale sarà l’altra scelta, con il nuovo arrivo di gennaio Draxler che ama partire sul lato sinistro, mentre Lucas Moura può essere la scelta per il lato destro. Tutti e tre gli esterni possono creare molti pericoli alla difesa del Barça, soprattutto dalla parte di Sergi Roberto che ama attaccare, ma è alquanto lacunoso in fase difensiva.

Per la partita del Parco dei Principi l’imperativo dei francesi sarà evitare di subire più di un goal e approfittare della fragilità difensiva del Barça di questa stagione, per arrivare al ritorno al Camp Nou in vantaggio e poter giocare con l’inerzia giusta in grado di fare l’impresa.

Il Barcellona di Luis Enrique dall’altra parte dovrà cercare di mettere in chiaro fin dalla partita in Francia chi è il favorito del confronto, anche se come il PSG deve annotare un’assenza importante come quella di Mascherano al centro della difesa, che dà il via all’inserimento di Umtiti a fianco di Pique, chiamato all’arduo compito di arginare la potenza offensiva del Cavani extralusso di questa stagione.

L’altro infortunio, molto più grave, di Aleix Vidal, che sembrava tornato quello di Siviglia, costringe il tecnico catalano a ridare fiducia a Sergi Roberto, che si è dimostrato alquanto fragile nell’1vs1 difensivo e dovrà sicuramente essere aiutato dagli scivolamenti laterali di Pique, ma soprattutto dal raddoppio della mezzala di riferimento, che proprio per questo motivo potrebbe essere Rakitic, visto in buona forma nella scintillante vittoria esterna di Alaves. In caso sia Andre Gomes, con Iniesta e Busquets, probabilmente sarà proprio quest’ultimo a dare manforte a Sergi, visto che il PSG preferisce sviluppare la manovra sulle fasce piuttosto che sulla trequarti centrale.

Davanti i tre tenori possono decidere la partita e la qualificazione attaccando con continuità una difesa che ha tenuto inviolata la porta in Champions League solo una volta quest’anno. Soprattutto Suarez, che nei gironi ha siglato solo due reti, sarà motivato dal confronto con Cavani per la supremazia uruguaiana all’interno della sfida, e Neymar fermo a soli 8 goal stagionali e da troppi problemi fisici, deve tornare sui livelli dello scorso anno per non caricare troppo Messi della pressione di dover risolvere la contesa.

L’altra sfida che inizia questi ottavi è un esordio europeo tra il Benfica e il Borussia Dortmund, con le due squadre che arrivano in una forma decisamente differente alla partita del Da Luz di Lisbona, visto che i lusitani hanno vinto sette delle ultime nove partite dalla fine dei gironi di qualificazione, mentre il Dortmund ha centrato la vittoria solo due volte da quel momento, perdendo sabato un match decisamente deludente contro il fanalino di coda della Bundesliga, il Darmstad.

Tuchel ha molti problemi di formazione, vista l’assenza di Goetze e gli infortuni da valutare di capitan Schmelzer e di Plicszek, il cui recupero è in dubbio. In più le prestazioni altalenanti delle tante giovani stelle in maglia giallonera non rendono sicuramente sereno il tecnico tedesco, che può assistere ad uno spettacolo da applausi da parte dei vari Dembelè, Guerreiro, Pulisic e Mor, come visto nel girone, chiuso con 21 goal, di cui 4 al Real Madrid, o ad una serie di errori imperdonabili e giocate superficiali.

Il Dortmund si è spesso schierato con la difesa a tre, ma il sistema di gioco è da valutare proprio in caso di presenza o meno di Schmelzer, che garantisce entrambi le fasi sulla fascia. Se il capitano non sarà della partita, Tuchel potrebbe decidere per uno schieramento con il trio Bartra, Sokratis, Ginter dietro, una mediana centrale di equilibrio con il rientrante Castro e Weigl e due esterni offensivi come Guerreiro e Reus. Davanti il dubbio è legato all’utilizzo di Dembelé, che ha dimostrato di poter essere un crack offensivo in qualsiasi partita, ma ha alti e bassi anche all’interno della singola partita che devono essere valutati, soprattutto in una trasferta come quella di Lisbona.

Tuchel potrebbe lanciare la sua giovane stella a supporto di Aubameyang, oppure accentrare Guerreiro e mettere Pulisic sulla fascia opposta di Reus.

Il Benfica ha sicuramente ancora tanto da dimostrare in questa edizione di Champions, visto che nel girone ha chiuso con 8 punti, passando grazie al suicidio del Besiktas che si è fatto travolgere dalla Dinamo Kiev già eliminata e non ha approfittato della sconfitta casalinga dei lusitani contro il Napoli.
Proprio il Napoli di Sarri ha messo in luce tutte le lacune della squadra di Rui Vitoria, che concede molti spazi alla fase offensiva avversaria, soprattutto nella transizione negativa, con una zona centrale molto statica vista la presenza di due totem difensivi come Luisao e Lindelof. In più la lunga assenza di Grimaldo nella zona bassa di sinistra, ha costretto Vitoria a spostare Andre Almeida dalla zona centrale, con tutti i problemi dovuti all’adattamento di un giocatore non abituato a giocare in quella zona.

Il Borussia Dortmund fa degli attacchi in campo aperto il suo marchio di fabbrica e questo sicuramente mette molta pressione sull’impostazione della partita del Benfica, visto l’importanza storica di non subire goal nelle partita casalinghe in Europa, in particolare se poi il ritorno si dovrà giocare nella bolgia del Westfalenstadion.

I lusitani dovranno approfittare della scarsa forma degli avversari, aggredendoli fin dall’inizio, restando compatti in fase difensiva e sperare che Salvio e Jonas siano della contesa, vista la loro grande importanza sia dal punto di vista tecnico che da quello di leadership, con il vecchio bomber che vuole essere in campo a fianco di Mitroglou ed essere ancora decisivo nella corsa europea del Benfica.

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