UFC 214 Preview

Finalmente ci siamo. Mancano ormai poche ore a quello che potrebbe essere il PPV dell’anno per quanto riguarda la UFC. Main Card pazzesca, tre titoli in palio, undercard con tanti nomi interessanti, il ritorno di Jon Jones e tanto altro. UFC214 rischia di essere il primo, vero, grande evento da quando la UFC è passata di mano e potrebbe iniziare a far diventare realtà le promesse fatte dalla nuova proprietà.

Come per ogni evento numerato la redazione MMA si riunisce in una Marzulliana psicanalisi facendosi domande e dandosi risposte.

Renato Moicano, Brian Ortega, Andre Fili e Jason Knight. 4 talenti in rampa di lancio della divisione piuma, tutti impegnati questo weekend nell’ottagono. Scommettete su uno di questi nomi e ditemi il perché. (Domanda di Lorenzo)

Stefano: Jason Knight. La sfida contro Ricardo Lamas rappresenta l’occasione perfetta per reclamare un posto nell’elité della propria divisione di peso, qualora dovesse confermare la sua capacità di migliorare aspetti del proprio gameplan a ogni incontro.

Francesco: La scelta più semplice sarebbe Jason Knight, lanciatissimo e con il match-up che potrebbe far più clamore in caso di vittoria. Io però vado con Andre Fili. Fili ancora non ha mostrato in UFC tutto quello che ha lasciato intravedere a inizio carriera. Record di 4-3 da quando è arrivato nella maggiore federazione al mondo ma di queste 3 sconfitte due rimediate contro Holloway (attuale campione dei Piuma) e Yair Rodriguez (forse il giovane più lanciato nella categoria). Arrivando da una vittoria, potrebbe essere il match di sabato il vero punto di svolta della sua carriera.

Phre: Inutile negarlo, ho un debole per il surfer Brian Ortega. Sin da quando seguo le MMA i miei pupilli sono quasi sempre stati fighter con background nel BJJ e si da il caso che Brian si alleni proprio sotto Rorion Gracie alla Gracie Jiu-Jitsu Academy in California. Negli ultimi incontri poi mi ha gasato parecchio, in particolare l’ultimo, quello contro Clay Guida, che probabilmente avrebbe perso ai punti se non avesse tirato fuori dal cilindro un hail-mary-knee a venti secondi dalla fine.

Renan Barao: da campione dei pesi gallo alla undercard. Cos’è successo al brasiliano? (Domanda di Phre)

Francesco: Barao è uno dei figli della vecchia UFC. Ora che il sapersi vendere è diventato uno degli aspetti fondamentali per un atleta, Barao è rimasto indietro. Aggiungiamoci il ricambio generazionale e un calo, forse più psicologico che fisico, che lo hanno un po’ tagliato fuori dalle parti alte della categoria. Ma parliamo di un trentenne e andrei cauto a darlo per finito, visto che non sono pochi i casi di atleti che hanno vissuto una seconda giovinezza.

Stefano: La combinazione di un importante declino psico-fisico, forse un po’ prematuro visto che stiamo parlando di un atleta di 30 anni, e una commerciabilità carente, dovuta anche alla sua protervia nel non aver mai curato il lato promozionale al di fuori della gabbia, non sforzandosi neppure di imparare l’inglese.

Lorenzo: Renan Barao è stata la grossa vittima sacrificale dell’evoluzione della divisione Bantamweight degli ultimi anni. Vincente contro buoni atleti, ma mai eccezionali (ancora spero che organizzino prima o poi Barao-Cruz) , durante la sua carriera, non appena il livello della competizione si è alzato, il brasiliano ha perso due volte contro lo sfavoritissimo Dillashaw per poi decidere di cambiare categoria. Ora torna nella sua “casa” (più o meno, dato che l’incontro si svolge al limite delle 140 lbs) e trova di nuovo un atleta buono, ma non eccezionale, come Aljamain Sterling. Il problema è che, nella divisione, nel frattempo sono arrivati, oltre al sopracitato Dillashaw, altri atleti di alto livello (Cruz, Rivera, ma anche Lineker e Moraes), contro i quali lo vedo sfavorito. A UFC214 probabilmente vincerà, ma credo che, come molti altri ex-campioni, dovrà arrendersi al fatto che il livello della sua divisione di appartenenza si è alzato molto rispetto ai tempi in cui la dominava.

Oezdemir era un semi-sconosciuto fino al suo precedente match, ora sembra poter essere una forza nella divisione LHW. Dove lo collocate all’interno della divisione? (Domanda di Lorenzo)

Stefano: In una categoria di peso dove mancano tanti “gatekeeper” tra i pochi contendenti al titolo e numerosi mestieranti, Oezdemir ha l’opportunità di ritagliarsi una posizione del genere nella light heavyweight division. Una performance gagliarda contro Manuwa, anche nella sconfitta, sarà fondamentale in tal senso.

FrancescoLa storia di Oezdemir rischia di essere la migliore in UFC da parecchio tempo a questa parte. Arrivato in fretta e furia in UFC ha portato a casa due vittorie sorprendenti nel giro di tre mesi. Però stavolta avrà contro uno con le mani davvero pesanti che rischia di porre fine a questo magic moment. Di certo si è guadagnato una credibilità che gli garantirà ancora dei match di livello abbastanza alto in una divisione che ha tre o quattro posizioni saldamente in pugno ai rispettivi proprietari.

Phre: Lo svizzero è sicuramente un buon fighter, ma per dire la sua nella divisione dei massimi leggeri dovrebbero accadere molte cose: Jones dovrebbe vincere la cintura e salire nei massimi, Cormier dovrebbe ritirarsi e Gustafsson dovrebbe rimanere nuovamente fuori molto tempo per infortunio. Il punto di questa pappardella è che la LHW division ha i primi tre posti talmente saldi che tutto ciò che succede in basso è quasi superfluo ai fini di una corsa al titolo, almeno nell’immediato. Detto ciò, non escludo che Oezdemir possa regalarci match spumeggianti contro tutta la top 10 dei massimi leggeri.

Manuwa arriva da 2 W con 2 performance of the night ed al momento è 3° nel ranking Light Heavyweight. Eventualmente una vittoria potrebbe lanciarlo come prossimo sfidante al titolo? (Domanda di Francesco)

Lorenzo: Lo meriterebbe, senza dubbio. Ci sono alcuni dubbi, però. Innanzitutto poniamoci nel caso di vittoria di Jones, cosa ci aspetta? In molti vorrebbero vedere il tanto agognato rematch con Gustafsson, altrettanti lo vorrebbero vedere salire nei pesi massimi, entrambe idee più appetibili (e redditizie per UFC) che un match con Manuwa. Vincesse Cormier, invece, le sue possibilità titolate crescerebbero notevolmente, in quanto unico contender al titolo che ancora non ha avuto la sua occasione contro DC.

Phre: In realtà, secondo me, dipende anche da come andrà il match da DC e Jones. In caso di vittoria di Cormier e di Manuwa, sì, vedo quest’ultimo come prossimo contendente al titolo. Nel caso in cui Jones, invece, dovesse riprendersi quella cintura che non ha mai perso, no. Credo che prima faranno sempre Cormier vs Manuwa per decidere chi andrà al titolo. Tutto questo giro di parole per dire che il match che il pubblico vuole è quello contro Cormier.

Stefano: Tutto dipende da alcune dinamiche al di fuori del suo controllo. Qualora Cormier dovesse realizzare l’upset e non ci dovesse essere un’immediata “bella” con Jones, Manuwa può considerarsi tranquillamente il #1 contender. In caso di vittoria di JBJ, invece, si potrebbero verificare tali scenari per il campione in carica: o un secondo match con Gustafsson o l’approdo nella divisione pesi massimi, qualora l’ipotesi di un confronto con Brock Lesnar a inizio 2018 dovesse diventare realtà. In tal caso, l’inglese potrebbe aspettare il suo turno oppure, nel caso Jones venisse privato della cintura per l’avvenuto cambio di categoria, partecipare a un match per la riassegnazione della stessa, sempre contro Gustafsson.

Robbie Lawler ha vissuto un lungo periodo di pausa dopo un triennio pieno di battaglie, alcune vinte, altre perse, tutte combattute al massimo delle possibilità. Tale prolungata inattività nella gabbia inciderá nella sua performance contro Cerrone? (Domanda di Stefano)

Lorenzo: Lawler è uno di quegli atleti che ha basato fortemente la sua carriera sul suo fisico e sulla sua resistenza mentale; un periodo di pausa, quindi, dopo il tour de force di match durissimi che ha dovuto affrontare penso sia quanto di più intelligente potesse fare. Proverà ora a ripartire con la sua marcia che, per un bel periodo, è sembrata inarrestabile. Il match con Cerrone promette scintille e l’unico dubbio riguardante la sua performance è quanto il pugno di Woodley ancora abbia ripercussioni sulla sua mandibola. Se il periodo di pausa avrà guarito a fondo tale problema, avremo bisogno del miglior Cowboy di sempre per metterlo in difficoltà.

Francesco: Lawler aveva assolutamente bisogno di una pausa. Il match perso contro Woodley (che gli costò anche il titolo) arrivava alla fine di una serie di battaglie interminabili contro atleti di spessore (4 W consecutive arrivando al 5° round contro MacDonald, Condit, Hendricks).
Un anno senza combattere creerà qualche problema a Robbie visto anche l’avversario molto aggressivo e fantasioso nello striking. Bisogna anche considerare i 35 anni che potrebbero iniziare a farsi sentire. L’unica cosa certa per me è che se Lawler sta bene questo rischia di essere lo show stealer della serata.

Phre: In realtà la risposta è nella domanda stessa. Ciò che inciderà nella sua performance sono proprio tutte le guerre alle quali Senzapietà ha partecipato. Credo proprio che quella contro Cowboy sia una delle ultime alle quali parteciperà visto che anche Padre Tempo inizia a remargli contro.

Tonya Evinger ha i mezzi necessari per battere Cyborg? Se sì, quale strategia dovrà adottare per metterli a frutto? (Domanda di Stefano)

Lorenzo: Faccio enorme fatica a fare previsioni sulle divisioni femminili. È troppo facile confondere meriti di un’atleta con demeriti della competizione da questa affrontata. Cris Cyborg non si discute, è a dir poco paurosa. Teoricamente anche Tonya Evinger non si discute, in quanto imbattuta da 10 match, principalmente nella prestigiosa promotion femminile Invicta. Eppure ancora una volta non posso che essere dubbioso al riguardo, vedendo che in passato tale atleta ha perso contro le non irresistibili Alexis Davis e Sara McMann (nonché l’indimenticabile Gina Carano). Dai, ho già parlato troppo, sarà un’altra carneficina da parte della Cyborg.

Francesco: L’unica vera domanda da farsi per questo match è: Cyborg vorrà solamente vincere o vorrà stravincere? Non vedo una singola situazione in cui la Evinger possa portarla a casa (tranquilli, da domenica potrete rinfacciarmelo) contro la brasiliana. Un’altra domanda da farsi è che cosa succederà dopo questo match. Cyborg vs chi? Difenderà la cintura contro sé stessa?

Demian Maia è uno dei pochi grappler (quasi) puri rimasti in un mondo dove il BJJ è sempre meno influente nelle MMA, quando agli albori, invece, era l’arte che ti permetteva di dominare l’avversario. Quante chance ha contro il campione considerando anche la differenza d’età fra i due? (Domanda di Phre)

Francesco: Match in piedi vince Woodley, match a terra stravince Maia. Il cammino di Demian, a partire dall’infausto match contro Anderson Silva, meriterebbe però un premio. Ha dimostrato di essere un atleta vero andando a lavorare e a migliorare sempre di più su quelli che erano i suoi punti deboli, cosa che vediamo sempre più raramente nelle MMA. Da essere esclusivamente un grappler è diventato un fighter che si difende più che bene nello striking e spero vivamente che alla soglia dei quarant’anni abbia la soddisfazione di indossare quella cintura.

Stefano: Evitare i potenti ma non precisissimi contrattacchi di Woodley (48% di “accuracy” rispetto al 45% del brasiliano per FightMetric) e approfittare di ogni occasione possibile per arrivare a terra e mettersi al lavoro nel suo habitat naturale. Solo così Demian Maia può sperare di conquistare la cintura.

Lorenzo: Match difficile da leggere questo, semplicemente perché Maia è unico nel suo genere. Se l’incontro dovesse spostarsi a terra, è l’indiscusso favorito, se il match rimarrà in piedi, prevedo un epilogo simile ai suoi match con Rory MacDonald o (ahinoi spettatori) Anderson Silva. Dal lato di Woodley, invece, il match è molto semplice: cercare di non finire a terra e utilizzare il suo KO power per mettere al tappeto un avversario resistente ma senza dubbio meno atletico. Il problema è che con Maia spesso e volentieri non si ha voce in capitolo sul dove si svolgerà il match. Per questo, secondo me, dobbiamo aspettarci una vittoria per submission da parte del brasiliano.

Cormier vs Jones. Bones si riprenderà la sua cintura? Quante chance date a Cormier di mantenere il titolo? (Domanda di Francesco)

Lorenzo: Se Bones è il Bones di sempre, non c’è storia. È il più forte di sempre, migliore di Cormier in tutto e per tutto.
Quel “se” ad inizio frase pesa come un macigno, però. Sono stati anni difficili per Jonny questi e, soprattutto da un punto di vista psicologico, potremmo trovarci di fronte un lottatore diverso, magari meno sicuro di sé, meno spavaldo.
Cormier dal canto suo può affidarsi solo al suo wrestling ed al suo indiscutibile cardio, sicuramente più rodato di quello di Jones negli ultimi anni. Previsione secca? Bones per decisione unanime.

Phre: Per quanto mi riguarda vicine allo zero. O meglio, tutto dipenderà da quanta ruggine abbia addosso Jon anche se dalle foto che circolano in rete è in una forma fisica assolutamente stellare. Aggiungici poi che Jones avrà una voglia matta di riabilitare il suo nome dopo tutti i pasticci — permettetemi l’eufemismo — combinati fuori dalla gabbia… Insomma, sarà una mattanza.

Stefano: Per Daniel Cormier sarà durissima ma non impossibile battere Jon Jones. Per farcela, dovrà innanzitutto dosare bene le proprie energie lungo le 5 riprese (difficile che possa chiudere la contesa anzitempo, a meno di un infortunio grave di “Bones”). Poi, sarà fondamentale evitare di ripetere un errore madornale da lui commesso nel primo match: la costante ricerca del takedown, un dannoso dispendio di risorse fisiche e mentali che ha contribuito alla sua sconfitta. Dal punto di vista strategico, Cormier dovrebbe portare la lotta al centro dell’ottagono, puntando sul proprio footwork per mandare a vuoto gli attacchi di Jones e contrattaccando immediatamente non appena il rivale manca il bersaglio. Dove colpire? Il corpo, particolarmente scoperto quando JBJ estende le sue lunghe braccia, e le gambe, in particolarmente le tibie, un potenziale punto debole del suo acerrimo nemico. DC dovrà, inoltre, scansare i pericolosi calci alle ginocchia di Jones e segnalare immediatamente e in maniera plateale qualsiasi eye poke.

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