UFC Denver – Il Ritorno di Di Chirico e Preview della Main Card

#iotifoDiChirico  by Phre
Devo essere sincero, sono una delle persone meno patriottiche che conosca. Anche nello sport, difficilmente tifo a prescindere per i miei connazionali solo e soltanto perché condividiamo la parola Italiana sotto la voce Nazionalità sulla carta d’identità. Ad esempio, e chi mi conosce lo sa, ho odiato il periodo Bargnani ai Knicks. Sì, perché quando ci sono gli italiani di mezzo nello sport, tutta la nostra obiettività va a farsi benedire. Mi sono dovuto subire mesi di “Knicks perdono nonostante Bargnani” o “I Knicks di Bargnani sbancano Dallas”. Ecco, anche no.

Quando tifo, lo faccio perché quella determinata squadra, o atleta nel caso delle MMA, mi piacciono, mi trasmettono qualcosa.

Nelle MMA, però, sto facendo lo sforzo opposto, ossia sto cercando di non avere pregiudizi e di non odiare a prescindere gli italiani in UFC.

Uno dei suddetti italiani, Alessio Di Chirico, competerà proprio nella card di questa notte, precisamente nei prelims.

Il nostro Manzo è ad un punto decisivo della sua carriera, in quanto il suo attuale record UFC recita 1-1, quindi l’incontro di questa notte (il terzo dei quattro del contratto standard), potrebbe decretare un suo eventuale futuro rinnovo di contratto. Diciamo che una L, di certo, non giocherebbe a suo favore (bravo Capitan Ovvio!).

Il suo debutto nella Ultimate Fighting Championship non è stato dei migliori in quanto è subito arrivata una sconfitta per decisione unanime contro il fighter serbo Bojan Velickovic (anche lui al suo debutto UFC), nonostante la gran parte degli addetti ai lavori avrebbe dato la W all’atleta romano.

Qui sotto si può notare come, osservando SOLO i crudi numeri, la bilancia della vittoria pendeva dal lato di Alessio. 

Courtesy of FightMetric LLC

Nel secondo incontro è finalmente arrivata la tanto agognata vittoria nella lega di MMA più famosa al mondo, ma — permettetemi di dirlo — non è arrivata nel modo propriamente necessario a conquistare fan e dirigenza. Di Chirico ha affrontato il sudafricano Garreth McLellan vincendo per split decision, quindi, ancora una volta, non convincendo del tutto.

Courtesy of FightMetric LLC

Questa notte si troverà di fronte Eric Spicely, fighter che condivide la città natale con H.P. Lovecraft.

Il record dei due atleti è pressoché identico, 10-1 per Di Chirico, 9-2 per Spicely (anche se sia Sherdog che Tapology riportano 9-1). 5 delle 9 vittorie di Zebrinha sono arrivate per sottomissione, quindi Manzo dovrà stare ben attento a non concedere nulla (citofonare Thiago Santos).

https://vine.co/v/5vQIiuEWUbv

Alessio dovrà cercare di andare oltre i primi 5 minuti dell’incontro per testare il cardio del suo avversario, poiché in carriera è andato solo due volte oltre il primo round. Se la mia supposizione è giusta, Di Chirico dovrebbe poi ritrovarsi avvantaggiato nei round successivi e provare a chiudere l’incontro prima dei 15 minuti, in modo da dimostrare che può rimanere in UFC.

Noi, egoisticamente, incrociamo le dita, augurando ai nostri due ambasciatori di rimanere in UFC quanto più a lungo possibile e di portare Dana White & co qui da noi.

Preview della Main Card by MMA Amphitheatrum

Anche gli eventi UFC targati Fox faranno il loro esordio nel 2017 questo sabato, precisamente al Pepsi Center di Denver, Colorado.
Questo format, che oltreoceano è l’unico trasmesso sulla volpe sportiva (a differenza che qua in Italia), ha sempre portato con se card belle dense e ripiene di nomi importanti.
“UFC on Fox 23” non fa differenze, proponendo addirittura un ex-campione UFC, 2 ex contendenti ai titoli e un match che probabilmente decreterà il prossimo sfidante per un titolo. Niente male, ma andiamo con ordine.

Il main-event propone un match femminile dall’indubbio valore tecnico; nella divisione Pesi Gallo (61kg) si affronteranno la peruviana (ma di chiare origini russe) Valentina Shevchenko e l’americana Julianna Peña.
Attualmente le due occupano rispettivamente le posizioni #1 e #2 nei ranking di cateogoria all’interno di UFC, rendendo tale match di fatto un incontro decisivo per stabilire il prossimo avversario della campionessa in carica, Amanda Nunes.
La Shevchenko, in realtà, ha già affrontato la attuale campionessa, perdendo per decisione unanime a UFC196 del 5 Marzo 2016; dopo quella sconfitta si è, però, ampiamente rialzata, andando a vincere, sempre per decisione unanime, contro la ex-campionessa Holly Holm il 23 Luglio a Chicago.
Un buon striking e un cardio sopra la media sono le sue armi principali, anche se nel suo record sono presenti ben 5 vittorie per submission, dato che sottolinea quanto sia completa come atleta.
Nell’altro angolo troviamo, invece, Juliana Peña, vincitrice della diciottesima edizione di The Ultimate Fighter (dedicata alla divisione pesi gallo femminile, appunto) e proveniente da una striscia vincente di ben 4 incontri, nei quali ha collezionato vittorie ai danni di fighter del calibro di Cat Zingano e Jessica Eye, grazie a performance solide da ogni punto di vista; in particolare a UFC200, contro Cat Zingano, ha mostrato ottime doti nel wrestling e nella lotta a terra.
In un match potenzialmente molto equilibrato, prevedo un match abbastanza “noioso” per il pubblico occasionale, mentre potrebbe riservare qualche ottimo spunto per gli amanti del grappling, nel quale vedo leggermente favorita l’atleta americana.

Nel co-main si affronteranno, invece, il fan-favourite Donald “Cowboy” Cerrone e l’esperto Jorge Masvidal, entrambi ex-lightweight, per l’occasione si affronteranno al limite dei 77kg, pesi Welter. Cowboy Cerrone, messa in chiaro già dai primi giorni di questo anno la volontà di puntare al titolo della divisione entro i prossimi 12 mesi, si presenta all’incontro con 4 vittorie consecutive all’attivo, tutte per stoppage; il suo avversario, di contro, arriva da una superlativa vittoria per TKO ai danni del veterano Jake Ellenberger. Cerrone ha dimostrato nei match contro Côté, Story(TKO) e Brown(KO) di possedere la potenza per mettere a dormire avversari che teoricamente appartengono ad una categoria di peso superiore alla sua usuale; Masvidal,invece, ha già dimostrato di faticare contro avversari di calibro elevato (Henderson, Larkin), nonostante il suo livello negli ultimi incontri si sia alzato notevolmente.
Masvidal è un atleta interessante, ma, personalmente, ritengo il Cowboy di un’altra caratura, sotto tutti i punti di vista, in particolare nello striking, il cui fiore all’occhiello sono i suoi letali high kick.
Qualcuno ha detto Cerrone per KO?

Altro match molto interessante della card è quello tra Andrei Arlovski e Francis Ngannou, nella categoria dei pesi massimi.
Per questo incontro sarò tremendamente ermetico: non credo l’ex campione, Arlovski, abbia alcuna possibilità.
Perché? Semplicemente perché la sua chin è ormai troppo provata, troppo sensibile per i devastanti colpi del suo avversario francese.
Dando un’occhiata al record di quest’ultimo si nota una streak di 8 vittorie, tutte giunte entro il limite (con tanto di 3 sottomissioni, di cui una, ai danni diAnthony Hamilton, a dir poco impressionante) si capisce subito che se il fighter europeo metterà a segno anche solo pochi colpi, il verdetto sarà chiaro.
L’unica possibilità per Arlovski è utilizzare tutta la sua, immensa, esperienza, cercando di portare il suo avversario a faticare e rimanere senza energie, permettendogli una vittoria ai punti.
Penso che, però, almeno un colpo significativo Ngannou lo porterà, e tanto basterà per chiudere il match.

Apre la main card un match che definirei spumeggiante: Alex Caceres, con il suo ciuffo afro, affronterà Jason Knight, promettente fighter di soli 24 anni. Rivedendo alcuni match di Knight si può vedere in lui un interessante talento da sgrezzare che, però, non ritengo ancora pronto ad affrontare un fighter esperto come “Bruce Leeroy” che, per quanto perennamente altalenante, ha già sfidato atleti del calibro di Urijah Faber e Yair Rodriguez.
Quindi, per un semplice dislivello di esperienza, vedo favorito Alex Caceres che potrebbe estrarre dal cilind..dalla folta chioma una bella submission, per rilanciarsi nella categoria dei pesi piuma.

Da non perdere, infine, il match, nella categoria dei Pesi Gallo maschili, tra Raphael Assunção e Aljamain Sterling, gemma nascosta tra dei prelims nel complesso abbastanza anonimi.

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