Vuelta a Espana 2017 – I corridori

Al di là del percorso molto intrigante (trovate tutte le tappe presentate qui), alla Vuelta come di consuetudine arriva una marea di gente in cerca di riscatto e con una condizione approssimativa per la generale. Alla fine della stagione delle corse a tappe c’è ancora chi cerca il guizzo per dare un senso all’annata e chi semplicemente mette fondo in cascina in vista del mondiale. Le forze ormai quasi finite fanno venire fuori grosse crisi e grossi rimescolamenti. Insomma, ci aspettiamo di vedere tutto quello che non abbiamo visto tra Giro e Tour.

E poi c’è Froome che prova la doppietta.

FAVORITI

Chris Froome (Sky) – Riuscirà prima o poi il nostro eroe a vincere anche la Vuelta? Per ora nelle 5 partecipazioni ha collezionato 3 secondi posti (2011 dietro a Cobo…per 13″, 2014 dietro a Contador, l’anno scorso dietro a Quintana). Quest’anno ha detto che ha organizzato la preparazione proprio per arrivare più brillante in Spagna. A giudicare dal suo Tour potremmo anche credergli, ma questa cosa l’abbiamo sentita dire da tanti così tante volte che…boh. Vincere Tour-Vuelta nello stesso anno sarebbe storico, farlo in due edizioni che assieme sommano solo 85 km a cronometro individuale, descriverebbe bene la sua forza.

Vincenzo Nibali (Bahrein Merida) – Non è stata una gran stagione per lo squalo dello Stretto (e quindi nemmeno per la Bahrein che per il primo anno di vita aveva legato quasi tutto ai suoi successi). Poco impiegato e mai brillante, ultimamente ci stiamo abituando a vederlo protagonista solo nei GT. Ad ogni modo fosse in buona condizione questa è una Vuelta che si adatta molto alle sue caratteristiche, ci arriva anche più fresco dei suoi avversari principali per la vittoria. Quindi, perché no?

CACCIA DEL PODIO

Fabio Aru (Astana) – Il 2017 del cavaliere dei quattro mori è stato piuttosto turbolento: il Giro che salpava dalla sua Sardegna saltato per problemi fisici, un Delfinato spettacolare, la maglia gialla vestita due giorni a contorno di un Tour quasi improvvisato e chiuso con un buonissimo quinto posto e forse il contratto con una nuova squadra per il 2018. Aru non s’è fatto mancare nulla. Per uno che non ha potuto programmare bene la sua condizione la Vuelta 2017 pare molto dura, per questo lo considero un gradino più in basso rispetto ai due favoriti. E se le cose dovessero andare male per la generale, aspettiamocelo protagonista per avere qualche scalpo di tappa.

Alberto Contador (Trek) – Non ce ne frega nulla che ormai dall’anno scorso Alberto abbia perso ogni speranza di vittoria di un GT (lui che è stato il più grande corridore da tre settimane del nuovo millennio), questa è la sua ultima corsa e in un modo o nell’altro (magari vincendo una tappa) la onorerà da par suo. Sarà commovente, un ringraziamento lungo 3 settimane. Omaggio della Vuelta: in assenza del campione uscente Quintana, correrà con il numero 1.

Rafal Majka (Bora) – Stando alla mia “simpatia” per il suo modo di correre, mi pesa mettere Majka in lizza per il podio. Il polacco però ha dimostrato di stare molto bene. Top 3 forse sarebbe troppo (anche se qui 2 anni fa finì terzo), ma lotterà per una top 5 (e preparatevi a bestemmiargli contro, perché quando lotta per la classifica ve le tira fuori dalla bocca).

Ilnur Zakarin (Katusha) – Non torniamo sul discorso delle cadute ormai arcinoto, ma Ilnur è uno che non si fa pregare ad attaccare e qua di terreno per vederlo all’opera ce n’è. Troppo focoso e indisciplinato, per fare podio gliene devono andare dritte a lui (e storte agli altri) sin troppe. Ma se si tratta di andare a caccia, lui c’è.

QUELCHEPASSA OUTSIDER

Carlos Betancur (Movistar) – Bananito!! Voi non potete immaginare da quanto aspettavo questo momento. Poterlo scrivere in una delle tante preview che abbiamo fatto in questi anni. Esce da un Tour sorprendente, chiuso al 18esimo posto della generale, corso in appoggio a Quintana (con una manciata di tappe in cui è sembrato andare anche di più). Forse è presto per fare due GT di fila, ma la Movistar si presenta orfana di Valverde e Quintana e ha già dichiarato che Carlos sarà il capitano. Obiettivo top 10! Crediamoci!

La mitologica Parigi-Nizza del 2014

Johan Esteban Chaves (Orica) – La voglio sparare grossa, mi voglio prendere questo rischio e farmi guidare dall’incoscienza: a Madrid sarà sul podio. Sì lo so il suo 2017 è stato da amatore sinora, sparito sino a poco prima del Tour per un problema fisico ed alla corsa francese è andato a spasso per 21 giorni. Da lì non ha più corso. E in Spagna spianerà le montagne.

Al di là di questa mia visione tutta da scoprire la gerarchia in Orica: mezza squadra aiuterà Cort Nielsen nelle poche volate, nell’altra mezza oltre al fedele Verona, ci sono entrambi i gemelli Yates, qualcuno dovrà sacrificarsi oppure saranno “cani sciolti” per le tappe?

Bob Jungels (Quick-Step) – Percorso troppo duro per le sue caratteristiche e pochissima cronometro per farlo restare agganciato in classifica. Lo metto solo perché la sua crescita è molto interessante e sono curioso di vedere se mi smentirà.

LA MEGLIO GIOVENTÙ

Miguel Angel Lopez (Astana) – A proposito di colombiani con un 2017 difficile: Superman si è rotto una gamba a dicembre 2016 e ha passato tutta la stagione a guarirsi, per poi ricadere. È tornato ai primi di giugno e sinora ha solo 18 giorni di corsa (non tutti conclusi). Questo sarà il suo primo GT, probabilmente dovrà correre in appoggio ad Aru (ed imparare a stare in sella), ma se c’è da scalare non rimane certo anonimo. Ed in questa Vuelta c’è molto da scalare.

Sam Oomen (Sunweb) – Meno (molto meno) cronoman del suo connazionale Dumoulin, ma potenzialmente più scalatore. Oomen è un corridore completo che in una stagione in cui la Sunweb ha dominato in lungo e in largo potrebbe mettere la ciliegina sulla torta. Certo parliamo di un giovanissimo (22 anni ieri, auguri) alla prima esperienza in un GT. Avrà i suoi passaggi a vuoto ma non basteranno le dita di una mano per contare le tappe dure in cui lo sentiremo nominare.

Richard Carapaz (Movistar) – La Movistar con Betancur capitano un po’ particolare potrebbe trovarsi per la prima volta dopo tanto tempo a poter correre senza troppi pensieri. Occhio allora a questo ecuadoriano classe ’93, che se becca la fuga giusta poi in salita è un tipetto tosto.

Enric Mas (Quick-Step) – Per un Contador che si ritira, un “Contador wannabe” che correrà il suo primo GT. Mas da dilettante ha anche corso per la squadra di Alberto, prima di passare al team satellite della Quick-Step. Quest’anno bene al Paesi Baschi e molto bene alla Vuelta Burgos. Se lasciato libero può togliersi qualche soddisfazione in una delle tante tappe di montagna.

Maestro e allievo

Jaime Roson (Caja Rural) – Le sue prestazioni perentorie in corse a tappe minori come Algarve, Croazia, Castilla y Leon e Burgos non sono per nulla passate inosservate e la Movistar per i prossimi due anni lo ha già messo sotto contratto. La Caja Rural quest’anno è stata sostanzialmente lui, siamo certi che ha tenuto altre cartucce per la corsa di casa più importante.

Hugh Carthy (Cannondale) – Secondo GT della stagione per il 23enne britannico: forse un po’ troppo. Stagione abbastanza deludente sinora la sua, ma ovviamente serve pazienza, tanta pazienza con i giovani, specie con uno come lui abbastanza sui generis. In salita prima o poi lo vedremo protagonista. EDIT. Non inserito nella lista ufficiale della Cannondale, ultima a consegnare i suoi 9.

CACCIATORI DI TAPPE

C’è pochissima trippa per i gatti veloci in questa Vuelta. Non a caso, con il mondiale in Norvegia a loro dedicato, sono davvero pochi gli sprinter che hanno deciso di venire in Spagna: Cort Nielsen (che da qui l’anno scorso iniziò a togliersi qualche soddisfazione), Degenkolb, Modolo e Debusschere poi sono qui più per loro stessi che in ottica corsa iridata. In queste condizioni per i rari arrivi in volata aspettiamoci quindi qualche sorpresa.

Più soddisfazioni invece per chi ha la classe e il coraggio di anticipare gli uomini di classifica nelle tante tappe ad alto dislivello e soprattutto in quelle di media montagna: De Gendt guida da par suo la fila di chi ci proverà spesso e volentieri (la Lotto Soudal peraltro cerca rivalsa in un 2017 sotto le aspettative), occhio però anche ad Atapuma che prima o poi azzeccherà la zampata giusta e verrà ripagato di tutte le volte che è stato ripreso a poche centinaia di metri dalla vittoria.

Dal mazzo dei possibili attaccanti di giornata pesco altri tre nomi: il potente, ma sinora mai costante, Lutsenko, il coraggioso Gougeard e l’astuto Fraile, vincitore della tappa di Bagno di Romagna al Giro che ricorda alcune di quelle che troverà nelle prossime settimane.

Chi non ha bisogno di attaccare per vincere qualche tappa, ma può aspettare i consueti arrivi su “rampa di garage” della Vuelta sono Alaphilippe, che sta recuperando una condizione apprezzabile dopo uno stop per infortunio di tre mesi, e Bardet. In condizioni ottimali quest’ultimo potrebbe anche lottare per la classifica in un percorso del genere, ma dopo un Tour che l’ha visto finire al gancio l’intento pare proprio quello di togliersi qualche soddisfazione di tappa nel primo GT in carriera che non sia la sua corsa di casa.

Meritano infine una menzione Barguil e Rui Costa. Il francese al Tour si è ritrovato e qui s’era messo sulla mappa del ciclismo mondiale giovanissimo 4 anni fa. La sua è una testa molto particolare (la firma con la Fortuneo per i prossimi 3 anni dice molto a riguardo), ma in un modo o nell’altro ce lo aspettiamo protagonista. Il portoghese ex campione del mondo ha la classe per azzeccare la fuga giusta e vincere anche una tappa regina di un GT, ma dopo 9 tentativi mai conclusi meglio di un 17esimo posto ci viene difficile crederlo uomo da classifica.

ITALIANS DO IT BETTER?

I due uomini per la classifica (Nibali e Aru) ve li abbiamo presentati, peraltro sarà la prima occasione in cui gareggeranno contro, sarà divertente e curioso. Anche Pozzovivo potrebbe aspirare ad una top 10. Il suo 2017 è stato eccelso, andando a memoria il migliore mai avuto: 9° all’Abu Dhabi Tour, 10° alla Tirreno, 3° al Tour of the Alps, 12° alla Liegi, 6° al Giro, 4° al Tour de Suisse (con anche vittoria di tappa), e 6° in Polonia. Una costanza, una solidità e una brillantezza impressionante. Se non dovesse essere sfinito, con Bardet eventualmente a suo servizio può divertirsi e divertirci.

Attenzione anche a Formolo, che dopo un periodo di appannamento, quest’anno è sembrato più presente e il decimo posto al Giro è lì a dimostrarlo. Sull’onda dell’entusiasmo post Giro aveva posto come obiettivo della seconda parte di stagione una top 5 alla Vuelta. Nel mezzo ha corso solo un pezzo di Delfinato. EDIT: alla fine Formolo non è stato portato dalla Cannondale.

Sempre da tenere in considerazione per ogni evenienza il solito trio della BMC: Caruso (meraviglioso tra Tour de Suisse e Tour de France), De Marchi (in ripresa) e Daniel Oss (fresco di nuovo contratto, ma con la Bora).

Farà molto piacere vedere su un palcoscenico così appariscente un corridore meraviglioso come il trattore della Val di Non, Gianni Moscon. Purtroppo per lui ci sarà solo lavoro di gregariato per Froome, che se già non se ne è innamorato presto lo farà.

ALBO D’ORO (recente)

2016 | Nairo Quintana
2015 | Fabio Aru
2014 | Alberto Contador
2013 | Chris Horner
2012 | Alberto Contador
2011 | Juan Jose Cobo
2010 | Vincenzo Nibali
2009 | Alejandro Valverde
2008 | Alberto Contador
2007 | Denis Menchov
2006 | Aleksandr Vinokurov
2005 | Roberto Heras
2004 | Roberto Heras
2003 | Roberto Heras

IN TV

Come ormai da qualche anno questo è l’unico GT visibilmente esclusivamente su Eurosport. La speranza (spesso vana) è che le influenze della regia spagnola nella produzione della corsa si facciano sentire il meno possibile. Chi ha seguito in questi anni le classiche di San Sebastian e altre corse “minori” spagnole sa di cosa stiamo parlando.

TWITTER

L’account twitter ufficiale della corsa è @lavuelta, per l’hashtag ufficiale seguire #LV2017. Mentre come al solito sul nostro account @quelchepassa cercheremo di commentare, seguire, interagire live durante le tappe. Per info più approfondite e raccolta di account dedicati al ciclismo consigliamo questa lista.

I VOSTRI PRONOSTICI

Come già fatto per gli altri GT, anche per la Vuelta saremo molto contenti di raccogliere le vostre previsioni per il podio finale ed inserirle qui sotto: tra twitter, facebook, commenti qui sotto, ecc ecc…avete l’imbarazzo della scelta su quale mezzo usare per farci sapere la vostra. Intanto do il buon esempio (e un suggerimento su cosa NON giocare) ed inizio io:

aza: 1) Chaves, 2) Froome, 3) Nibali
@viverestanca: 1) Froome, 2) Nibali, 3) Chaves
@BottaDavide: 1) Nibali, 2) Aru, 3) Froome
@AIvise: 1) Froome, 2) Chaves, 3) Nibali
Luketto: 1) Nibali, 2) Froome, 3) Aru
@fedemauri5: 1) Froome, 2) Nibali, 3) Majka
@scimonji: 1) Froome, 2) Zakarin, 3) Nibali
@mlbarza: 1) Froome, 2) Chaves, 3) Majka
Safebet: 1) Chaves, 2) Froome, 3) Majka
nico.ragni: 1) Froome, 2) Majka, 3) Nibali
@AndreaRo85: 1) Froome, 2) Nibali, 3) A. Yates
Fabio Panchetti: 1) Aru/Nibali, 2) Nibali/Aru, 3) Froome
@SimoBernardini: 1) Froome, 2) Chaves, 3) Contador
@MazzoliFranco: 1) Froome, 2) Chaves, 3) Nibali
@LucaGiangrande: 1) Froome, 2) Nibali, 3) Aru
@simo102031: 1) Chaves, 2) Nibali, 3) Froome
Pelo: 1) Froome, 2) Aru, 3) Nibali
@Angyair: 1) Nibali, 2) Froome, 3) Chaves

…to be continued…

BETTING (da bet365)

azazelli

Da giovane registravo su VHS tutte le finali di atletica, mondiali ed olimpiadi, poi m'hanno cancellato il record di Donovan Bailey con Beautiful e mi sono dato al download. Vivo di sport, cerco di scriverne.

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