Diario Russia 2018: day 6 – cccccezzionale

I nostri lettori affezionati sanno già di cosa si tratta, ma per i nuovi arrivati o per i più smemorati, il diario non è nient’altro che una raccolta quasi random di commenti nostri (di ragazzi ormai cresciuti che straparlano su una chat di whatsapp), per di più anonimi, riportati così come sono usciti, registrati durante le partite/eventi. A questi andremo ad aggiungere quanto di più interessante troviamo sui nostri social (in questo caso riportando sempre la fonte, non siamo mica calciatori ignoranti o come si chiamano?!)

Quando ti copiano degli autodefinitesi delinquenti come ti devi sentire? Onorato o imbarazzato?

Ma stiamo sul pezzo: “Quanto ci perderebbe il Milan perdendo l’Europa?”, “La faccia credo”, “quella è già andata da molto”.

Parte la prima gara della giornata: “Finalmente scendiamo in campo. Forza Colombia“, “Il solito ragazzino affascinato da Escobar… un piccolo Saviano.”, “No. Io tifo Ciccio Muriel, lo seguivo da quando non era obeso”

“Forza Ciccio è stata la mia password”, forse per questo parte in panchina?

Subito rigore contro ed espulsione, la Colombia non parte benissimo: “Sanchez non torna a casa”, “A quanto quotata la rapina con Sanchez coinvolto?”

Pardo continua a riscuotere consensi: “Mediaset Extra in streaming non ha commento, Italia 1 purtroppo sì”, basta fare senza telecronaca no? “No, è la mia collega che la vuole. Le donne necessitano di spiegazioni”

“Parti col fuorigioco. Magari entro il weekend ce la fai”

“Solita spettacolare fase difensiva della Colombia”, “Che je ne frega della fase difensiva, c’hanno la bamba“, “Ma infatti…Non vedono l’ora che finisca il primo tempo per “the caldo””, “Cuadrado sembra non aver aspettato”

Nagatomo dominante come all’Inter”, “Ha giocato meglio questi 18 minuti che i 6 anni a Milano”

Ad un certo punto il panico: “Porca troia mi è saltato il PC. Non ha retto alle giocate di Nagatomo”

Questa cosa qua (che solo sotto effetto di allucinogeni possiamo definire tiro) viene commentata dal Pardo di cui sopra come “LARGA DI UN SOFFIO” (ovviamente urlando). Sicuri che i commentatori siano allo stadio? “Secondo me Serena è lì, Pardo in un bordello a San Pietroburgo”. Alla sera poi è a Milano a presentare Tiki Taka, non si nota la differenza.

Osako è il Darko Pancev nipponico”, ma sarà l’eroe del match, oltre al rigore in qualche modo procurato, il hol del 2-1 e il salvataggio-vittoria sul finale.

“Falcao altre 2 sforbiciate estirade (come direbbe Caressa…) così ed esce per stiramento”

All’improvviso arriva il pareggio della Colombia! Ovviamente su punizione (che non c’era…): “Questi infami della Adidas che col nuovo pallone ci negano la gioia dei gol su punizione” #NonFannoPiùPaura quarta punizione segnata finora, erano state tre in tutto il mondiale precedente @OptaChinasky.

“Comunque Benji l’avrebbe parata, lo dico io va…”, “Sceso velocissimo il portiere, sembrava Reina”.

A proposito del portiere: ci vuole coraggio a lamentarsi del “goal/non goal” con la goal line technology, ma poi proprio loro, i giapponesi, che l’hanno “inventata” l’elettronica.

Nel secondo tempo l’uomo in meno si fa sentire e la Colombia soffre…

Goal Giappone: “Ospina male, esce non esce, e alla fine non esce”.

Ma c’è fiducia: “Ma è entrato Bacca. Ci pensa lui”, “Bacca ci mette 2 ore ogni volta a tirare” ed ovviamente ci mostra anche il solito tiro/cross di esterno…non è migliorato di una virgola dai giorni in rossonero.

Pardo è sempre in forma: “La Colombia è spinta da un’enorme macchia gialla….ma anche i giapponesi sono molti”

E arriva un’altra sorpresa! Oddio, la Colombia che delude non si può certo definire una sorpresa…specie se hai un genio che al terzo minuto di partita decide che è meglio rimanere in 10 e concedere un rigore piuttosto che subire gol.

Qualcuno è occupato e chiede aggiornamenti finali: “Ma ha vinto il Giappone“, “Si 2-1, Colombia non ha tirato in porta”, “Abbiamo trovato gli unici colombiani che non tirano?”

Non sembra il Mondiale delle sudamericane: Brasile pareggio, Argentina pareggio, Perù sconfitta, Colombia sconfitta, Uruguay vittoria al 90esimo.

Si parte con l’ultima partita del primo turno, Senegal – Polinia, e la spalla tecnica Fernando Orsi sforna la prima perla: “lo schieramento del Senegal è cangiante rispetto al posizionamento della palla”, peraltro succede sempre a meno che tu non stia giocando al calcio-balilla.

“Perché il Senegal gioca con la maglia della Nigeria?” probabilmente è un modo per confondere gli avversari, l’allenatore della Corea ha già fatto scuola.

Il Senegal gioca meglio, più brillante, ma di inquadrare la porta proprio non c’è verso. Ma come abbiamo già imparato in altre partite (Iran-Marocco), non serve inquadrare la porta per segnare e l’ennesimo tiro sbilenco viene deviato nella propria porta da Cionek: “ma quello che era al Palermo?”, “l’ex Modena?”, “Sì, da gennaio alla Spal ed anni fa al Padova”….minchia che carriera.

Tra l’altro scopriamo essere nato a Curitiba, in Brasile, da lì una serie incredibile di scelte sbagliate insomma, fino alla deviazione che ha spiazzato Szczesny.

Finisce il primo tempo: “Deluso dalla Polonia mi aspettavo di meglio da come avevo letto in giro”.

Il Senegal ha l’arma Keita Balde in panchina: “Keita è una arma di distruzione di macchine, tipo Bruno Peres” #BrunoCeres

Ed a proposito di leggere in giro, durante l’intervallo arrivano le news dall’allenamento del Brasile: “Problemi per Neymar. Potremmo perdere metà dei nostri insulti”.

Secondo tempo che viene illuminato dall’ “azione” del secondo gol: 3 4 ribattute alla “viva il parroco”, Szczesny che si lancia al grido “sietedeicoglioooooooooni” e Niang che ha 3, 4 secondi di tempo per cercare di capire se può svirgolare fuori anche questa, ma alla fine la adagia dentro la porta.

Niang che era appena rientrato in gioco da metà campo.

Il gol di Niang “spiegato bene”

“Come si scrive il portiere della Polonia?”, “Szczesny, è facile, basta ricordarsi di Wally Szczerbiak”

SZCZ che dovrebbe essere una sequenza abbastanza comune in Polonia.

Meteore del calcio internazionale, la parabola di Krychowiak in un tweet

….il tempo di scriverlo e si lancia dal divano come se dall’altra parte ci fosse Melissa Satta e a volo d’angelo la incorna all’angolino. Che poi la moglie di Krychowiak è pure meglio.

Non segnava da tre anni con la maglia della nazionale. Ed è il terzo gol in 52 partite.

Ma è troppo tardi: “solo 4 minuti di recupero, io ne avrei dati 6 o 7”, nella bagarre sguazziamo…e nei minuti finali la bagarre ci ha soddisfatto. Girone H sottosopra, non prendete impegni per domenica prossima ore 17: Senegal vs Giappone.

Ma non guardiamo troppo avanti, torna in campo la Russia e debutta Mohamed Salah.

Orari un po’ scomodi, l’avevamo già detto, inizia la partita e noi si cena: “Io ho lasciato la tv accesa di là e allungo la testa quando sento qualcosa. Non avevo tenuto in considerazione Piccinini… mi è già venuto il torcicollo“.

A proposito di cibo: “In egiziano non esiste la parola vegetariano…che popolo meraviglioso”, ma in campo fanno fatica, Piccinini: “La squadra di Cuper non ha idee”, si sente la mancanza di Ronaldo quello vero il fenomeno il brasiliano.

“Io ho appena preso 7 kg di confetti” per festeggiare i campioni del Mondo mi sembra un po’ presto però.

E si parte con le consulenze per il matrimonio: “Quali sono i confetti più gettonati al nord? Qua vanno quelli di Sulmona“, “Qua quelli costosi”

Ah si, c’è pure la partita, o meglio, il Sandro nazionale: “Piccinini è riuscito a dire cccccezzionale anche dell’applicazione sport Mediaset

“Beh mi immagino quando la scarica e urla NON VAAAA”

“Egypt hasn’t scored a goal in the 1st half of a World Cup match since its 1st ever World Cup match against Hungary in 1934 (was tied 2-2 at half).” (fonte @ESPNStatsINFO) e anche per oggi segniamo domani (o nel secondo tempo).

Altra autorete per il vantaggio russo: “Più autoreti che goal su punizione?” Assieme però fanno più del 50% delle segnature (considerando anche gli sviluppi da calcio da fermo).

“Peccato, le squadre di Hector sono sempre crollate all’ultimo. Mai così presto”, hanno sdraiato l’hombre vertical.

E i padroni di casa iniziano a far paura: “Più che altro la Russia veramente gasatissima. Ok girone da biglie calde, ma sta andando benissimo, poi un qualche Moreno più avanti e potrebbe essere un problema”, “il girone dei diritti umani incrocia quello di Spagna e Portogallo comunque. Servirà un Moreno di qualità, mi sa”

“Io ancora non riesco a sopportare un egiziano che si chiama Trezeguet”, “Anche io”, “Probabilmente loro hanno lo stesso problema con chi si chiama Giulio”.

E alla fine ci vuole un rigore, concesso tramite il VAR, per far si che l’Egitto torni a segnare in un mondiale dopo 80 anni.

“Ma oggi Putin vicino a chi è seduto? In Egitto hanno un presidente? e se ci fosse stata l’Italia, chi avrebbero mandato?”, “L’avrebbero scelto con una votazione su Rousseau”.

Intanto si guarda già a quando finirà questo mondiale: “Ma davvero la finale sarà alle 17?”, “Si, alle 17 e giocano fino a quando non vince la Russia….”, “E ingresso gratuito per gli ultrà. Russi”

“Comunque, alla fine, Capello l’aveva preparata bene la Russia”, “Tutto merito nostro quindi”.

Cuper sembra Karloff nella mummia”, “Più vecchio però”.

Vince la Russia alla fine: “Stasera vodka e puttane per tutti”, assieme ai giocatori del Messico?

“Ma perché dicono che la Russia è qualificata? Se domani l’Arabia vince possono ancora finire in 3 a 6 punti, no?”, “Perché è la Russia e gioca in casa” ci sta dai.

Comunque confermiamo che la Russia ancora non è ufficialmente qualificata. Vero?

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