Categoria: Il mio anno preferito

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L’ultimo uomo

E’ noto che alcune cose, tipo certi vini, debbano invecchiare in botte prima di rendere al meglio e poter essere consumati al massimo della loro ricchezza, riempiendosi di gusti antichi, profumi forti e pieni, colorandosi di un rosso granato che dà un tono di fierezza e compattezza unici. Ci sono cose che vanno invece consumate al volo, alla fonte, nella loro freschezza incontaminata e giovane vitalità. Le delusioni, si sa, è meglio tenerle in botte per giorni, a volte per anni, al fine di non dover ingerire qualcosa di ancora più acido del malessere che si cerca di scacciare. Se...

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Scazzi – (Carpi-Napoli 0-0 e Roma-Carpi 5-1)

Il baratro è vicino, lì a un passo. Dopo la seconda trasferta terminata con una manita (su tre giocate) il destino del Carpi più che difficile appare semplicemente impossibile. Rinfrancati per un punticino preso contro il Napoli giocando col coltello tra i denti e un pullman parcheggiato in area di rigore, i ragazzi di Mister Castori vengono travolti all’Olimpico da una Roma che non deve nemmeno sforzarsi troppo per sfondare il muro difensivo, anche grazie al solito (ormai bisogna dire così) Zeliko Brkic che, come se ce ne fosse bisogno, dà una grossa mano ai giallorossi sulle reti numero 2...

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Viola (Carpi-Fiorentina 0-1)

Il primo storico punto in Serie A propiziato da spunti dell’idolo Jerry Mbakogu e del neoarrivato Marco Borriello aveva ridato vigore a tutte le speranze carpigiane. Sfuggita la vittoria a cinque minuti dalla fine in quel di Palermo, già si pregustava l’impresa contro una squadra di alto livello come quella che arrivava per il week end a Modena dopo un obbligatorio passaggio al Campovolo di Reggio Emilia perché su un po’ di buona musica non ci si sputa mai sopra. La compagine toscana giunge in terra emiliana come cantiere aperto, dotata di qualche talento ma probabilmente ancora lontana dall’essere una...

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Momenti (Carpi-Inter 1-2)

 Il ricordo è lontano ma a sprazzi risulta vivo, nitido come una magnifica fotografia a colori dove ogni ondata di colore risalta alla perfezione nel momento in cui è stata fissata. E’ il settembre 1982, la prima di campionato a Verona tra Hellas e Inter. E’ il primo campionato giocato con l’Italia di nuovo campione del mondo dopo più di quarant’anni e molti bambini di quella generazione hanno da poco scoperto la vera differenza tra un tiro di punizione ed uno di rigore quando Antonio Cabrini ha appoggiato la palla sul dischetto, un paio di mesi prima, a Madrid, contro la...

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Grigio (Sampdoria-Carpi 5-2)

Una vecchia canzone recitava che “la prima volta fa sempre male, la prima volta ti fa tremare” ed anche se il soccer nulla c’entrava con le farneticazioni eroinomani di Giovanni Lindo Ferretti possiamo dirci tranquillamente che la prima volta ha fatto male. Serve però essere onesti: quanti possono dire che la prima volta sia andata bene? Sempre bene? E non solo la prima dai, talvolta si stecca la terza, la quinta, oppure la centesima. Tu, in fondo alla fila, non fare il furbo: tu ne stecchi due su tre ogni volta. Ma la prima, si sa, ha tutto un suo...

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Il mio anno preferito

È difficile spiegare l’anno preferito. È come scegliere il film preferito, il libro migliore, il più grande album di tutti i tempi. Un gioco stupido ed inutile. Come può esserci, in una passione complessa e ampia come può essere la vita, un attimo sportivo, musicale o quel cazzo che vi pare, migliore di altri? Il migliore di tutti? C’è questo ragazzino, avrà sedici anni. Forse uno in meno. Al massimo due, non di più. Non ha barba, non ha peli studenteschi, non ha fisico. Non ha niente. Però lo guardi e pensi che ha un mondo davanti, un mondo da affrontare,...