Taggato: Alberto Contador

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Intervista doppia – Che Giro 2015 è stato?

Sono già passate tre settimane da questa intervista doppia, tre settimane piene di colpi di scena, imprevisti, fatiche, crisi, abbandoni e cadute, alla fine ha vinto il favorito, ma il percorso è stato piuttosto tortuoso, cerchiamo di riviverlo e commentarlo sempre attraverso il doppio punto di vista di Davide “Poz/Baliani” Cavati e Mattia “Safe/Mantieri” Luchetta. E partiamo proprio dal vincitore, che sapore vi lascia questa vittoria di Contador? Davide: Ha vinto il corridore più completo, guardando i risultati a posteriori, la distanza tra Contador e Aru è stata la cronometro dove Albertino è andato fortissimo! Per il Giro è importante...

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Elimination game – La seconda settimana del Giro

Per capire il Giro d’Italia sin qui disputato ed in particolar modo la seconda settimana, bisogna far ricorso a reminiscenze della nostra infanzia, quando alle feste si beveva the al limone bello fresco e tra le varie attività ludiche ci si intratteneva con il gioco delle sedie musicali: le regole sono piuttosto semplici, c’è una musica che suona, ci sono un quantitativo di sedie necessarie per far sedere tutti tranne uno, una volta che la musica si ferma bisogna accaparrarsi la sedia più vicina, chi resta in piedi esce dal gioco e si porta via una sedia….e alla fine ne...

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Pillole di Giro – La prima settimana

Dopo 9 giorni di gara finalmente il gruppo tira il fiato: non è stata la solita prima settimana di un grande giro. Pochissime tappe banali, anche quelle con arrivo in volata comunque presentavano cavilli interessanti ai quali spesso i corridori si sono appigliati per movimentarla un po’. Quattro volte è arrivata la fuga, altrettante (ma non le stesse) le volte che hanno vinto gli italiani. Paradossalmente le tappe più lineari sono state le due con arrivo in salita, ma anche lì non è mancato il divertimento: sull’Abetone, per esempio, l’Astana tirava, Contador attaccava. Non ci sono stati praticamente distacchi tra i 3 favoriti (il...

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Intervista doppia – Che Giro 2015 sarà?

Oggi parte il 98esimo Giro d’Italia, su queste pagine abbiamo ben illustrato percorso e partecipanti, quindi non dovrebbero esserci più segreti per voi, ma per celebrare compiutamente l’avvicinamento alla corsa che romanticamente unisce l’Italia tra sudore e gioia, non solo abbiamo mandato il nostro inviato Mattia “Safebet/Manta” Luchetta (@LuchettaMattia) alla partenza della crono a squadre, ma prima di lasciarlo andare l’abbiamo messo a confronto con Davide “Poz/Baliani” Cavati (@KingBaliani) sui temi più caldi che animeranno le prossime tre settimane e non solo. Il percorso, al di là dei tapponi dolomitici, prevede tappe molto interessanti e quasi mai banali, quante tappe vincerà...

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Giro d’Italia 2015 – I Favoriti

Se il percorso del Giro è nettamente il migliore tra i grandi giri del 2015, non lo stesso si può dire del campo partenti. Il Tour dà maggiore visibilità mediatica, gli sponsor vogliono visibilità, per cui i migliori, a parte gli italiani, vanno al Tour. Con la significativa eccezione di Alberto Contador, che probabilmente è il migliore di tutti, e che quest’anno proverà la leggendaria doppietta Giro – Tour, impensabile per chiunque altro dai tempi di Marco Pantani. Nella corsa al Trofeo senza fine, accanto al Pistolero, ci sono tanti ottimi corridori, qualche giovane di luminose speranze e come sempre...

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Tirreno Adriatico 2015 – Preview

  C’eravamo quasi. Il primo vero scontro tra i Big 4 doveva essere proprio a questa Tirreno Adriatico. Solo che all’ultimo Chris Froome si è chiamato fuori per un malanno. Oh, non ci lamentiamo di Contador, Nibali e Quintana, sia mai. Però allo scontro epico tra tutti i più forti c’avevamo fatto la bocca, e quindi un po’ di rosik rimane. Il percorso di questa edizione non è tra i più accattivanti ed è un peccato perché tra le due coste ci sarebbero infinite possibilità per mettere insieme tappe epiche (basterebbero quelle del 2013, per dire). Si parte dal Lido...

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Il Ciclismo 2015 – Preview della stagione

Quattro mesi. E’ il tempo trascorso dall’ultima gara importante di ciclismo. Un letargo infinito da cui ci stiamo risvegliando in questi giorni. Occhi stropicciati e faccia gonfia, ci guardiamo intorno. Qualcosa è cambiato? Forse qualche maglia, ma i polpacci fibrosi, le costole in vista, i culi a forma di Pacman son sempre gli stessi. Quelli di una vita passata sul sellino a sperare che la crisi non arrivi. Ancora qualche metro poi mollo, ancora un po’, no dai non mollo. E noi lì ad ammirarli per un altro anno.

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L’uomo con la pistola

Al giro del Delfinato s’erano lasciati entrambi con la sensazione di incompiuti, un po’ come quando due ci si prende a botte ma si sa che non s’è finito di darsele. Peraltro entrambi avevano perso: Talansky, nell’ultima tappa, aveva sorpreso Contador e Froome era naufragato, a sottolineare una condizione, giustamente, ancora non perfetta, in attesa di raggiungere le prestazioni massime nelle tre settimane francesi. In realtà poi il loro Tour durò 5 giorni per uno, 10 per l’altro, con cadute, fratture, ritiri e oscurato da un Nibali dominatore sin dalle prime tappe.

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10 tappe: cosa abbiamo perso e cosa ci resta.

Abbiamo vissuto 10 tappe senza respiro, anche le 4 volate non sono state mai banali. Al primo giorno di riposo arriviamo con un Tour stravolto, totalmente diverso da quello che ci aspettavamo: alla quinta tappa si è ritirato Froome, oggi è stata la volta di Contador. I due superfavoriti di questo grande giro, probabilmente i più forti al momento nelle corse di 3 settimane, sono a casa ed è un duro colpo per l’interesse generale della corsa. Il vero dominatore di questo prima metà di corsa è senza ombra di dubbio Vincenzo Nibali: primo nella mini-Liegi, terzo (dietro a Boom...

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Boom e boom: il Tour esplode alla quinta tappa

Oggi, alla 5a tappa, è esploso il Tour de France. Ci aspettavamo una tappa stravagante, sia per la vittoria parziale, sia per uno stravolgimento della classifica. Ma in pochi potevano immaginare che le due cose potessero combaciare sul traguardo all’entrata della foresta di Arenberg. Ma andiamo con ordine, perché prima del pavé il tour aveva già perso il suo protagonista più atteso: Froome non fa più parte della corsa. A meno 80 km dall’arrivo, dopo l’ennessima scivolata odierna (ben 3), è salito in macchina, visibilmente scosso, più che dolorante. Scosso dalla incapacità di restare in sella, più fragile di un...