Taggato: Fabian Cancellara
Non ci sono tutti i big, anzi a guardar bene non ce n’è quasi nessuno, però è un Giro d’Italia interessante, vuoi perché i vecchi leoni non hanno dato segnali entusiasmanti in quest’ultimo mese, vuoi perché qualche giovane rampante ha dato l’idea di voler venire al Giro per stupire. Di potenziali vincitori ne contiamo una manciata, complice un percorso che richiede capacità di sapersi adattare a tutti i terreni, ma gli outsider (alcuni alla loro prima esperienza con la corsa rosa) paiono piuttosto affamati. E poi tanti velocisti e qualche corridore da classiche che comincia a fiutare il potenziale di...
Domenica con la decana s’è chiusa anche per il 2016 la parte di stagione ciclistica più romantica e affascinante. Da ieri, con il giro di Romandia, si è iniziato a fare sul serio per i cacciatori di corse a tappe: per carità ci sono già state la Tirreno-Adriatico e anche altre corse spagnole come il giro di Catalogna o quello dei Paesi Baschi, corse più che altro utili agli scalatori per allenarsi gareggiando in una fase di stagione in cui praticamente tutti guardano al nord, al Belgio ed ai Paesi limitrofi. La prossima corsa in linea del calendario World Tour sarà la Classica...
Vorrei dirvi chi è Mathew Hayman, anzi vorrei saperlo: ma mi viene in mente solo He-Man. E la forza di Grayskull oggi sarebbe anche in tema. Eppure l’australiano corre tra i professionisti da 16 anni e da quando è passato tra i grandi non ha mai saltato nemmeno per sbaglio una edizione della Roubaix, peraltro sempre arrivando al traguardo. Certo mai per primo (un ottavo e un decimo posto i suoi piazzamenti migliori), solitamente arrivava giusto in tempo per vedere il podio. Ma per il resto della sua carriera sino a ieri solo una volta era riuscito a vincere: Paris-Bourges, 06/10/2011, una corsa del...
E’ quasi finito, sì, il Nord è quasi finito. Tra poco arriva la bella stagione: le Ardenne, i Grandi Giri. Ma ancora manca qualcosa, la regina, la Parigi – Roubaix, a chiudere il periodo più bello per ogni amante del ciclismo. Ci sono corridori che a metà a aprile si possono già mettere il cuore in pace, quest’anno è andata male, speriamo nel prossimo. Perché di pavé da qui a ottobre ce n’è poco, e nessuno con il fascino di quello primaverile. Questa è una corsa a parte, una corsa dove se fori a 100 km dal traguardo dentro la...
Ci aspettavamo una gara emozionante ed è andata al di là delle nostre aspettative. Ci aspettavamo il duello Cancellara-Sagan, ma seppur non sia stata una sfida diretta alla fine sul rettilineo ormai famigerato che porta ad Oudenaarde i due sono arrivati entrambi a braccia alzate con Vanmarcke dietro a completare un quadro che sa quasi di arrivo olimpico (cit.). È la prima monumento di uno dei corridori più forti e completi degli ultimi 15 anni di ciclismo. La stagione di Sagan sino ad ieri era già stata qualcosa di impressionante: 2° alla Omloop, 7° alla Kuurne, 4° alla Strade Bianche, nella top...
Quando si arriva a questo punto della stagione di solito si è già capito chi è destinato alla gloria e chi invece a mangiare tanta polvere. Le cose possono cambiare, certo, ma non è al Fiandre che ci s’inventano numeri estemporanei. Questa è una gara in cui vince quasi sempre il più forte e gli altri gli fanno i complimenti. La centesima edizione della Ronde sarà l’ultima di Fabian Cancellara e forse anche l’ultima di Tom Boonen, quindi conviene mettersi seduti e ringraziare, perché due così non passano spesso. Tommeke e Spartacus hanno vinto sei delle ultime 11 edizioni della...
Prima Monumento dell’anno, quella che molti amano chiamare la Classica dei velocisti. Ma io lo ripeto ogni anno: questa non è una corsa per velocisti, è una corsa per gente con un grande motore. E una chance la dà a tutti: al velocista che sa superare qualche colle, al finisseur con la sparata nel finale, al grande discesista che rischia di rompersi il collo nella picchiata verso Sanremo e a qualche scalatore che abbia le gambe per andar via a un gruppo di 50 sulle dolci pendenze di Poggio e Cipressa. Non sottovalutateli, quei 300 chilometri. Non sono roba per...
Lo so, sulla RAI ancora non hanno passato una gara in diretta, ma la stagione ciclistica 2016 è già cominciata. Gare di riscaldamento, buone per gregari e qualche australiano. Buone per farsi un’idea su chi potrebbe essere il prossimo Cavendish o forse il nuovo Ivan Quaranta. Di polvere ne hanno già respirata e ne respireranno ancora nei prossimi giorni. A noi però interessa soprattutto quello che succede da marzo in poi. Si comincia. Grandi Giri Seguo il ciclismo da almeno vent’anni e voglio essere sincero: non mi ricordo un’epoca con così tanti corridori da grandi giri eccezionalmente forti. Nibali e...
WINNER Chris Froome – c’avevano detto che sulle pietre non ci sa andare, che se prende vento vola via, che sui muri non è abbastanza esplosivo, e tante altre cazzate. Infatti è in maglia gialla e guarda tutti dall’alto in basso. Mettici pure la squadra che sembra tornata ai fasti di un paio d’anni fa. Nettamente il favorito a questo punto. Tejay Van Garderen – aza sta gongolando come nemmeno il padre di Macaulay Culkin due settimane dopo l’uscita del film “Mamma ho perso l’aereo”, Tejay nel frattempo si conferma corridore da corse di una settimana. C’è tempo prima che la...
Seconda Monumento dell’anno e già scende una lacrima. Avevamo perso Tom Boonen per infortunio qualche settimana fa e adesso rimaniamo pure senza Fabian Cancellara: due vertebre fratturate per una caduta ad Harelbeke e stagione delle classiche compromessa. Tommeke e Spartacus hanno vinto sei delle ultime dieci edizioni della Ronde, ma non è solo questo: quando corrono loro c’è sempre nell’aria la sensazione dell’impresa, degli attacchi a 50km dal traguardo senza voltarsi indietro. C’è reverenza da parte di tutti gli altri, anche timore. Senza di loro si aprono scenari interessanti: di gente pronta a vincere la prima monumento in carriera ce n’è...