Taggato: Los Angeles Lakers

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Nel 1996…

Nel 1996 usciva il primo modello Startac della Motorola, era il non plus ultra dei modelli con lo sportelletto, ora non solo non c’è più lo sportelletto, ma non c’è più nemmeno la tastiera. In compenso è rimasta la Motorola, grosso modo. Nel 1996 Kabul veniva conquistata dai talebani e Bossi proclamava l’indipendenza della Padania. George W. Bush era semplicemente il governatore del Texas e c’erano ancora le torri gemelle. Ed in Russia c’avevano Boris Eltsin. Si scioglievano i Take That, che poi si sono ricomposti senza che nessuno glielo chiedesse. In macchina si ascoltavano le cassette e la Fiat...

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Se potessi avere…2 milioni di dollari al mese!

Come molti sapranno, pochi giorni fa Kobe Bryant ha firmato un’estensione del suo contratto con i Los Angeles Lakers che gli frutterà 48.5 milioni nei prossimi due anni (23.5 il primo, 25 il secondo) facendolo di fatto rimanere il giocatore più pagato della lega nonostante le sue ormai importanti 35 primavere. Si è parlato molto di questa mossa, di cosa vuol dire per i Lakers e per il loro salary cap. Personalmente di MLE, Bird rights e simili ci capisco molto poco, volevo quindi addentrarmi in una piccola riflessione sul perchè per me quest’estensione non è una buona mossa per...

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Conta solo l’ultima parola

La rubrica torna a formato pieno, dato che stavolta parliamo anche dei Broncos. Prima però due parole sui Lakers la nota lieta della settimana. Non perché siano migliorati anzi hanno fatto schifo come al solito se non peggio. Solo che in confronto a quanto successo a Denver seguire loro è stato come una settimana a Las Vegas con cinque miliardi di conto aperto al Bellagio. Non so se rendo l’idea. Le sconfitte ormai si susseguono come pornoattori in un gangbang e le vittorie con i Cavs e i Bucks (non certo squadre di prima fascia) sanno di pausa tra primo...

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Divagazioni

Non ci sono molte regole per scrivere un pezzo su un blog. Nessun trucco e nessuna abilità particolare, solo alcuni principi basilari dettati dal buon senso. Innanzitutto, anche se non sarebbe necessario precisarlo, bisognerebbe saper scrivere. Se non sai mettere due parole di senso compiuto una dietro l’altra accontentati di parlare di sport al bar o fatti assumere alla Rai, ma non scrivere. Sia chiaro nessuno pretende ricercatezze stilistiche degne di un romanzo russo. Basta che sia scorrevole e non ci siano errori grammaticali e sapere la differenza tra un congiuntivo e una bestemmia. Superato il primo scoglio, bisogno unicamente trovare un...

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I Maya avevano ragione!

Mi scoccia dirlo, perché io ero uno degli scettici. Quando leggevo gli articoli che preannunciavano la fine del mondo o finivo su una di quelle trasmissioni televisive catastrofistiche, mi facevo sempre due risate. Ma chi può essere così stupido da crederci? pensavo e giù altre risate. Invece, alla fine è venuto fuori che lo stupido ero io. Certo, siamo ancora tutti qui, niente cataclismi o sparizione delle stelle, né buchi neri improvvisi o il sole che decide di spegnersi di punto in bianco, ma la fine del mondo è arrivata. Sarebbe inutile negarlo.  In quale altro modo, infatti, si potrebbe...

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Orange & Purple

Parlare dei Broncos o parlare dei Lakers? Insomma la scelta non dovrebbe essere difficile. I primi stanno avendo una stagione come non si vedeva da decenni. 8 vittorie consecutive, titolo di Division conquistato per il secondo anno consecutivo e stavolta dominando, senza i miracoli dell’anno passato (la parola “miracoli” nel caso in cui non crediate che l’Altissimo si interessi di football e abbia favorito il suo prediletto si può tradurre con “colpi di culo”).

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30Kobe

Dici NBA al cosiddetto “uomo della strada”, e con tutta probabilità questo ti risponderà Michael Jordan. Specifica che vuoi sapere un giocatore in attività e probabilmente ti verrà risposto Kobe Bryant. Nel caso risponda con quello là che è andato a Miami, si è liberi di insultare l’uomo della strada.

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Confessione

Il primo pezzo su un nuovo blog non può che essere una presentazione, per cui eccomi qui. Mi chiamo Alvise e sono un uomo innamorato, follemente innamorato. Il mio cuore, infatti, è diviso equamente tra Los Angeles Lakers e Denver Broncos. Equamente nel senso che da settembre a dicembre (ogni tanto fino a gennaio) amo sopra ogni cosa i Broncos; mentre alla conclusione della stagione del football americano (che coincide con l’eliminazione dei Broncos dai play off, quando ci arrivano) il mio cuore dice solo Lakers, tanto prima le partite non contano poi tanto.