Taggato: Parigi Roubaix

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53×11 – S01E08 – Domenica di Roubaix

ATTENZIONE: dalla nona puntata trovate le pubblicazioni del podcast direttamente a questa pagina: 53×11 – Un podcast sul ciclismo Ottava puntata del podcast ciclistico, targato Quelchepassa. Questa settimana Francesco “azazelli” Ciavattini e Mattia “safebet” Luchetta danno un rapido sguardo alle corse della settimana e vanno di preview misto hype sulla classica senza tempo, la Parigi Roubaix. Qui trovate la versione audio: S01E08 – Domenica di Roubaix Qui la versione video live: Canale Twitch 53×11 – S01E08 (disponibile solo per poche settimane) Vi ricordiamo che per non perdere nessuna delle puntate, ci trovate anche sulle varie piattaforme di distribuzione, a partire...

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La Roubaix più Roubaix di sempre

Si è fatta attendere ed i 903 giorni che sono trascorsi prima di poterla riammirare sono sembrati anche di più. L’ultima volta che abbiamo sgranato gli occhi sulla ripresa dall’alto della Foresta di Arenberg, l’ultima volta che siamo sobbalzati sul Carrefour de l’Arbre, l’ultima volta che abbiamo trattenuto il respiro all’ingresso del velodromo di Roubaix era il 14 aprile 2019, ma le immagini di Gilbert a braccia alzate con un Politt battuto in secondo piano sembrano davvero arrivare da un altro ciclismo, da un altro mondo. Sono passati 903 giorni e sono sembrati il doppio, ma alla fine la Parigi-Roubaix...

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Parigi Roubaix 2018 – Preview

Il momento più dolce dell’anno, e forse anche il più triste. Da settimana prossima si comincia a pensare alle Ardenne, ai Grandi Giri, ma domenica c’è solo lei, la regina, la Parigi – Roubaix, a chiudere il periodo più bello per ogni amante del ciclismo. Questa è una corsa a parte, una corsa dove se fori a 100 km dal traguardo dentro la foresta di Arenberg può anche darsi che non rientri più. Al Fiandre quasi sempre vince il più forte, perché dai e dai, su quei muri le gambe alla fine fanno la differenza. Alla Roubaix, invece, basta un...

Parigi Roubaix 2017 preview 0

Parigi Roubaix 2017 – Preview

Il momento più dolce dell’anno, e forse anche il più triste. Da settimana prossima si comincia a pensare alle Ardenne, ai Grandi Giri, ma domenica c’è solo lei, la regina, la Parigi – Roubaix, a chiudere il periodo più bello per ogni amante del ciclismo. Questa è una corsa a parte, una corsa dove se fori a 100 km dal traguardo dentro la foresta di Arenberg può anche darsi che non rientri più. Al Fiandre quasi sempre vince il più forte, perché dai e dai, su quei muri le gambe alla fine fanno la differenza. Alla Roubaix, invece, basta un...

Roubaix 3

Parigi Roubaix – Hayman all’improvviso

Vorrei dirvi chi è Mathew Hayman, anzi vorrei saperlo: ma mi viene in mente solo He-Man. E la forza di Grayskull oggi sarebbe anche in tema. Eppure l’australiano corre tra i professionisti da 16 anni e da quando è passato tra i grandi non ha mai saltato nemmeno per sbaglio una edizione della Roubaix, peraltro sempre arrivando al traguardo. Certo mai per primo (un ottavo e un decimo posto i suoi piazzamenti migliori), solitamente arrivava giusto in tempo per vedere il podio. Ma per il resto della sua carriera sino a ieri solo una volta era riuscito a vincere: Paris-Bourges, 06/10/2011, una corsa del...

Sky guida il gruppo nella foresta di Arenberg 7

Parigi Roubaix 2016 – Preview

E’ quasi finito, sì, il Nord è quasi finito. Tra poco arriva la bella stagione: le Ardenne, i Grandi Giri. Ma ancora manca qualcosa, la regina, la Parigi – Roubaix, a chiudere il periodo più bello per ogni amante del ciclismo. Ci sono corridori che a metà a aprile si possono già mettere il cuore in pace, quest’anno è andata male, speriamo nel prossimo. Perché di pavé da qui a ottobre ce n’è poco, e nessuno con il fascino di quello primaverile. Questa è una corsa a parte, una corsa dove se fori a 100 km dal traguardo dentro la...

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Il Ciclismo 2016

Lo so, sulla RAI ancora non hanno passato una gara in diretta, ma la stagione ciclistica 2016 è già cominciata. Gare di riscaldamento, buone per gregari e qualche australiano. Buone per farsi un’idea su chi potrebbe essere il prossimo Cavendish o forse il nuovo Ivan Quaranta. Di polvere ne hanno già respirata e ne respireranno ancora nei prossimi giorni. A noi però interessa soprattutto quello che succede da marzo in poi. Si comincia. Grandi Giri Seguo il ciclismo da almeno vent’anni e voglio essere sincero: non mi ricordo un’epoca con così tanti corridori da grandi giri eccezionalmente forti. Nibali e...

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Paris – Roubaix 2015: vuoti di potere

La Paris Roubaix 2015 rafforza un concetto ben emerso durante il Fiandre: le due monumento sul pavé c’hanno raccontato di un gruppo che soffre l’assenza di due mostri sacri come Tom Boonen e Fabian Cancellara. Lo si vede per tutta la corsa, nessuno avrebbe immaginato un attacco a 60 km dall’arrivo, ma arrivare in 6 con lo stesso tempo sull’arrivo della Roubaix è parso sin troppo e non può essere solo colpa del vento contrario sul Carrefour de l’Arbre. Parliamo di una corsa che negli ultimi anni ha sempre visto arrivi in massimo tre corridori. Dobbiamo arrivare al 2004 per un...

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Parigi – Roubaix 2015: l’inferno del Nord

Sembra ieri che ci esaltavamo per le Classiche appena iniziate, per i primi visi sofferenti e le gambe maciullate dalle pietre. E invece eccoci qua: il Nord è quasi finito. Arriva la bella stagione e con essa il profumo dei Grandi Giri. Manca solo lei: la regina, la Parigi – Roubaix, a chiudere il periodo più bello per ogni amante del ciclismo. Ci sono corridori che a metà a aprile si possono già mettere il cuore in pace, quest’anno è andata male, speriamo nel prossimo. Perché di pavé da qui a ottobre ce n’è poco, e nessuno con il fascino...

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Boom e boom: il Tour esplode alla quinta tappa

Oggi, alla 5a tappa, è esploso il Tour de France. Ci aspettavamo una tappa stravagante, sia per la vittoria parziale, sia per uno stravolgimento della classifica. Ma in pochi potevano immaginare che le due cose potessero combaciare sul traguardo all’entrata della foresta di Arenberg. Ma andiamo con ordine, perché prima del pavé il tour aveva già perso il suo protagonista più atteso: Froome non fa più parte della corsa. A meno 80 km dall’arrivo, dopo l’ennessima scivolata odierna (ben 3), è salito in macchina, visibilmente scosso, più che dolorante. Scosso dalla incapacità di restare in sella, più fragile di un...