NFL in pillole (wild card)

HOUSTON - SEPTEMBER 11: Defensive coordinator Wade Phillips at Reliant Stadium on September 11, 2011 in Houston, Texas. The Texans won 34-7. (Photo by Bob Levey/Getty Images)

Si, ci sono stati weekend di Wild Card migliori di questo.

Ora, se pensate che l’NFL debba aumentare il numero di squadre qualificate per i playoff potete pure smettere di leggere questo pezzo.

Breve accenno sulle panchina che stanno cambiando: gran colpo quello dei Chiefs che prendono Reid e danno seriamente l’impressione di voler puntare a ritornare grandi dopo anni di galleggiamento, ora serve trovare un QB però!

Marrone ai Bills è una scommessa, ma sinceramente le poche volte che ho visto giocare Syracuse mi son sempre divertito.

Chip Kelly rimane ad Oregon: o non gli hanno dato il potere che voleva oppure ha avuto rassicurazioni sul fatto che le sanzioni per Oregon tarderanno ad arrivare.

I Bengals di Lewis si confermano squadra che fatica ai playoff e quindi di nuovo tutti a chiedere la testa dell’Head Coach e pronti ad etichettare Dalton come chocker: non è che semplicemente hanno sempre incontrato squadre più forti di loro?

Wade “Cicciobello” Phillips

La partita è stata decisa sostanzialmente dalle difficoltà di Cincinnati a muovere la palla per più di 3/4 di partita: merito della difesa dei Texans tornata ad ottimi livelli o gameplan sbagliato?

Ribadisco che, per me, i Bengals debbono assolutamente trovare un RB efficace o rimarranno sempre nel limbo.

Trovare un sostituto di Maualuga non sarebbe male …

I Texans vanno dove li porterà la loro difesa e Foster, non credo che questo Schaub possa fare la differenza in positivo.

Quando vedi Wade Phillips felice ti viene sempre la voglia di abbracciare un peluche!

L’infortunio di Ponder poteva scombussolare i piani pre-gara dei Packers! Poi hanno visto uscire dal tunnel Webb e hanno capito che non ci sarebbe stato bisogno di nessun piano.

L’importanza del backup quarterback nel football è sempre troppo sottostimata.

Webb male male, ma il gameplan dei Vikings non sembrava fatto per aiutarlo, anzi!

I Packers hanno vinto in scioltezza, con l’impressione di non aver neanche avuto la necessità di aumentare le marce. Ma è stata vera gloria o solo “merito” di questa versione dei Vikings?

McCarty ha detto che aver giocato contro Webb li ha sicuramente preparati al dover affrontare Kaepernick sabato prossimo! Iniziamo già con le offese?

Clay Matthews ed il sack più involontario che la storia NFL ricordi. La faccia di Kalil dopo che vede vanificare i suoi sforzi di buttare a terra il rusher dei Packers è impagabile.

Poteva essere l’ultima partita della carriera di Ray Lewis. Per sua fortuna non lo è stata, ma se i Ravens vogliono vincere a Denver forse dovrebbero pensare ad utilizzarlo molto meno del solito perché le sue condizioni non sembravano proprio al meglio…

Al di là di tutto, è stato un onore poter seguire dal “vivo” la carriera di un giocatore del genere.

L’ultima danza di Ray

Veder giocare l’attacco dei Ravens ti dà sempre quella voglia di tirare qualcosa al televisore per spaccarlo perché danno l’impressione di non giocare mai come dovrebbero o di farlo solo per poco tempo!

Boldin è in declino fisico? Assolutamente si! Può essere ancora decisivo? Certamente, ma ormai le sue ricezioni sono sempre più contestate e difficili. Il fatto è che rimane sempre la più affidabile arma di Flacco perché Torrey Smith non sembra voler diventare più costante.

La stagione dei Colts è stata oltre ogni più rosea previsione, forse anche migliore di quello realmente meritato, ma in questa partita si è ampiamente visto che la strada da fare per tornare ad essere una contender è ancora tanta. Detto questo hanno l’uomo che ce li può guidare.

Luck è un rookie, e come tutti i rookie fa errori, anzi, come tutti i giocatori fa errori. Migliorerà? Penso che in pochi hanno dubbi a riguardo, magari giusto Phil Simms…

Il football è uno sport di squadra, lo sport di squadra per eccellenza, discutere su cosa avrebbe fatto qualcuno con un’altra squadra o con altri giocatori accanto o senza alcuni di questi è, come dire….una solenne puttanata!

La sfida tra Seahawks e Redskins doveva essere la più interessante del weekend e certamente lo è stata ma per favore, prima di far giocare un’altra gara di playoff in casa a Washington obbligateli a rifare il manto erboso che sembrava di giocare a San Siro! (E pare che le condizioni del Candlestick non sia molto meglio per sabato….)

L’inizio di gara di Washington è stato molto aggressivo, correvano molto bene e stavano superando fisicamente Seattle, poi, una volta sul 14-0, hanno come giocato al risparmio e poi non sono più riusciti a ricambiare marcia anche per le condizioni fisiche di RGIII.

Si, io non lo avrei cambiato finché non si è fatto definitivamente male.

Nei playoff si gioca per il presente, non per il futuro.

Matt Ryan è pronto

Continuare a definire Griffin un “QB runner” significa non conoscerlo.

Non so se è stato più merito dell’attacco di Seattle che ha cambiato modo di giocare (corse, TE e scramble di Wilson) o demerito della difesa dei Redskins che arrivava sempre in ritardo e sbagliava gli angoli di placcaggio, ma dal secondo quarto in poi non c’è stata partita.

Nell’AFC sembra tutto pronto per un championship tra Broncos e Patriots, ma specialmente i Ravens mi sembrano la squadra ideale per giocare da underdog.

Atlanta è il seed numero 1 più sottovalutato di tutti i tempi probabilmente. Per me, ripeto, sono i favoriti della NFC per andare al Super Bowl, specie se il riposo, mentale e fisico, post vantaggio casalingo acquisito ha fatto il suo dovere.

La difesa dei 49ers sarebbe peggiorata rispetto all’anno scorso? Ha fatto meno turnover questo si, ma ha concesso 14 yard in meno rispetto all’anno scorso, con 30 in meno sui passaggi. Io mi prendo quella di quest’anno. Il problema sono le condizioni in cui giocherà Justin Smith.

Prima volta sulla baia da giocatore avversario per Rodgers, lui che era tifoso niners sin da bambino. Dai che tifi ancora per noi Aaron…

angyair: Tifoso dei 49ers e dei Bulls, ex-calciatore professionista, olimpionico di scherma, tronista a tempo perso, candidato al Nobel e scrittore di best-seller apocrifi. Ah, anche un po' megalomane.
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