Lockout is over

Se pensavate di liberarvi di noi aprendo un blog senza dire nulla, se pensavate di far vincere il titolo ai Denver Broncos prima ancora di contattarci, se pensavate che vi avremmo fatto scrivere per mesi e mesi pezzi così seri, vi sbagliavate di grosso.

broncos

Siamo venuti a presentarvi in faccia il conto, e lo faremo parlando dell’argomento più caldo del momento: il lockout NHL. Dopo ben 113 nottate di agonia è finalmente arrivato l’annuncio ufficiale: “I giocatori possono tornare a picchiarsi come je pare e piasce” è ciò che avrebbe detto ai microfoni il Commissioner della NHL Gary Bettman, con la sciarpa della Lazio al collo.

Pare infatti che la Lega giocatori e i vertici Nhl abbiano raggiunto un accordo decennale sul nuovo contratto collettivo dei primi, che abbasserà di netto il salary cap sia per quanto concerne la stagione attuale sia soprattutto in vista di quella del 2013-2014, con ovvie ripercussioni per le squadre che hanno già rifirmato giocatori offrendo ingaggi stellari e che non possono quindi permettersi di mantenere a roster altre super-stelle.

Non sono ancora stati interamente resi pubblici i termini dell’accordo, ma tra le clausole inserite nel contratto, piuttosto dettagliato, non mancano alcune sorprese: pare infatti che i giocatori, al posto delle tradizionali visiere, saranno tutti obbligatoriamente minuti di occhiali, per riuscire a vedere meglio il disco.

Ai nastri di partenza della stagione, che avrà inizio il 19 gennaio e si articolerà in sole 48 partite, desta notevole interesse il debutto della prima scelta assoluta del draft 2013, il russo Nail Yakupov. Il rookie degli Edmonton Oilers verrà verosimilmente schierato con gli altri giovani talenti Ryan Nugent-Hopkins e Tylor Hall. I tre formeranno una linea che dovrebbe far parlare molto di sé da qui ai prossimi (almeno) dieci anni. Che per i meno informati, è un po’ come dire che Gonzales diventerà il centravanti titolare del Paraguay ai prossimi Mondiali.

Ma veniamo ad una rapida analisi del campionato oramai alle porte.

Tra le favorite, ad Est, spiccano su tutti i Pittsburgh Penguins, i Philadelphia Flyers e i New York Rangers.

I primi vengono da una stagione deludente e dovranno dimostrare di essere tornati ai fasti di qualche anno fa. La stella della squadra, Sidney Crosby, è tuttavia reduce da una regular season passata quasi interamente fuori dal campo a causa di una commozione cerebrale, che gli ha causato anche forti disturbi dissociativi. Non è un caso se Crosby, alla domanda di un giornalista che gli chiedeva come si sarebbe preparato per l’imminente inizio di stagione, ha risposto “Per prima cosa domani scrivo un pezzo sul blog di aza”.

Ciononostante, i Pens vantano forse il miglior roster tra le 30 militanti al campionato, con una difesa ancora da registrare ma con il nuovo backup Tomas Vokoun a dare maggior esperienza tra i pali.

Per quanto attiene ai Flyers, una stagione così breve potrebbe essere loro appannaggio, vista la naturale abitudine della squadra più amata della Nhl ad alzare il livello dello scontro e a mettere parecchia intensità sul ghiaccio. Giroux e compagni, stando poi agli ultimi rumors di mercato, potrebbero ritrovarsi ad inizio stagione nettamente rinforzati con l’arrivo del goalie Roberto Luongo, tra i più forti circolati negli ultimi anni.

Proprio Luongo è stato al centro del primo colpo di scena post-lockout: i Toronto Maple Leafs avrebbero licenziato il vulcanico gm Brian Burke perché questi si era opposto all’acquisto dello stesso portiere. Il suo posto è stato preso dall’ex gm dei Canucks Dave Nonis, mentre dovrete attendere il prossimo pezzo per scoprire chi sarà il nuovo gm dei Leafs se Luongo finirà a Philadelphia.

 Infine, i Rangers di New York, dopo la grande regular season dello scorso anno e il crollo verticale ai PO, con l’acquisto di Nash, ala canadese ex Phoenix Suns, sono tra i team più quotati dai bookmakers per la vittoria finale.

 Ad Ovest, il parco favorite sembra essere ben più largo e una sorta di curiosità mista ad incertezza aleggia su alcuni team. Mentre appare assai difficile il repeat dei Los Angeles Kings, che partiranno ad handicap senza la loro stella Anze Kopitar fuori almeno un mese, i riflettori sono tutti puntati sui Minnesota Wild, ricchi di prospetti di valore assoluto e reduci da una offseason piena zeppa di nuovi acquisti, tra cui il fortissimo difensore Ryan Suter e il paisà Zach Parise. Fu lui l’anno scorso a trascinare a sorpresa i Devils alla finale di Stanley Cup, anche se gran parte del merito per il raggiungimento di questo inatteso traguardo è sicuramente da ascrivere al coach dei diavoli, Pete DeBoer, terzo fratello dopo gli indimenticati Ronald e Frank.

deboer

A proposito di Devils, al primissimo posto -per distacco- della nostra personale classifica dei colpi di scena post lockout, si posiziona Ilya Kovalchuk. L’ala russa, oltre ad aver copiato il nome ad un noto forumista, avrebbe deciso di rimanere in Russia attratto dai soldi della KHL. Interpellato su un suo possibile ritorno in Nord America, ha infatti dichiarato: “Devo leggere il nuovo contratto collettivo prima di decidere dove andare a giocare”. Scontata la replica dell’entourage dei Devils: “Prima ancora devi imparare a leggere”.

 Da segnalare, da ultimo, il probabile trasferimento ad ovest, per motivi logistici, dei Winnipeg Jets: appena tornati e già non li vuole più nessuno.

Potrebbero interessarti anche...

7 risposte

  1. azazelli ha detto:

    Chiusura fantastica su Winnipeg !!!
    Di a Crosby che se vuole c’è posto anche per lui…

  2. polpaol ha detto:

    attendo con ansia il commento di un noto redattore sulle prime 3 righe dell’articolo.

  3. Kovalchuk ha detto:

    Non ho capito cosa hai scritto ma non sono d’accordo!

  4. angyair ha detto:

    E i Panthers?

  5. russianrocket10 ha detto:

    Rullocompressore grazie :truzzo:

    ps: Kovalchuk :noteworthy:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *