La mia Monza 2022

Sabato e domenica sono stato al mio primo Gran Premio di Formula 1. La rete è piena di resoconti indignati, schifati, arrabbiati. Io posso riportarvi solo la mia di esperienza e credo di essere stato fortunato e al tempo stesso forse meno esigente.

Ho preso un po’ qua, un po’ là quelle che sono le critiche lette in giro, provo a seguire quelle lamentele, andando per argomenti. Il disclaimer iniziale è necessario: come detto è la mia prima esperienza a Monza, la mia prima esperienza con la F1, un tempo, da giovane, ho frequentato una manciata di volte altri autodromi (Mugello per il motomondiale, Misano per la superbike).

Sabato: Ascari

Troppe code per raggiungere/lasciare il circuito

Non sono esperto di viabilità, per quel che ho visto le via attorno al circuito sono quelle, difficile non si congestionino. Avevo preso il biglietto online per il parcheggio, ho fatto un po’ di fila per arrivarci sabato attorno alle 10 (per lo più generata dal passaggio a livello della vicina stazione di Biassono o Lesmo), ne ho fatta un po’ di più, poco meno di un’ora domenica mattina alle 7. L’avevo messo in preventivo.

Alle 19 al sabato situazione abbastanza gestibile per uscire dal parcheggio. Domenica invece un po’ più di casino, sull’ordine di mezz’ora in più rispetto al tempo normalmente necessario per raggiungere la tangenziale, andando direttamente al parcheggio senza passare per il podio a gara finita.

Troppe code per entrare nel circuito

Ammetto che sabato avevo preso i tempi per riuscire a vedere la gara della F3 (ore 10,30), in realtà non ci sono riuscito (ed ho un po’ rosicato), la fila per entrare nel circuito, all’ingresso sotto la prima di Lesmo, è durata un’ora, attraverso un toboga dall’aspetto interminabile ma tutto sommato scorrevole. Ci siamo messi in fila alle 10,20 siamo entrati dopo aver superato controllo zaini e tornelli biglietto alle 11,30.

Per l’ingresso della domenica invece ammetto di aver avuto un po’ di culo: premetto che al sabato avevo biglietti alla tribuna all’ingresso dell’Ascari, mentre alla domenica avevo preso quelli per la tribuna esterna alla prima variante. Durante il sabato, assieme a mio fratello, siamo andati in perlustrazione per capire il giro che avremmo dovuto fare per raggiungere la tribuna 8 ed abbiamo scoperto che quella parte del circuito aveva una sorta di ingresso a parte, quindi se fossimo entrati alla Lesmo saremmo poi dovuto uscire nuovamente e fare un’altra fila per un altro check in. La cosa sembrava abbastanza strana, ma ci siamo adeguati.

Domenica abbiamo parcheggiato di nuovo allo stesso parcheggio ed abbiamo costeggiato a piedi il circuito fino al gate dedicato alla tribuna dove avevamo i biglietti. Nel fare questo tragitto abbiamo tremato, perché alle 7,30 di mattina (a cancelli immagino ancora chiusi) c’era una coda che era 4 volte tanto quella del giorno precedente. Quando invece siamo arrivati al “nostro” gate….non c’era nessuno, zero fila per gli zaini (ma steward più cagacazzo di quelli dell’altro gate…), zero fila al controllo biglietti. Probabilmente perché quell’ingresso era limitato a solo quella zona/tribuna, poi durante il giorno ovviamente la situazione è peggiorata anche lì, ma noi eravamo già dentro: fortunati per aver scelto la tribuna un po’ a “caso” (nel senso che non avevo idea di come erano gestiti gli ingressi), ma quella alla fine con meno coda.

Controllo zaini: il powerbank

In settimana ci eravamo informati di cosa poter portare e cosa no: ammetto che non l’avessi fatto una bella bottiglia senza tappo (…) da 2 litri l’avrei infilata nello zaino, me l’avrebbero fatta buttare. Massimo 50cl, ho messo 4 borracce da mezzo litro, sono entrate, senza storie. Una fine peggiore avrebbe fatto il powerbank, non capisco a pieno la logica, ma nel regolamento c’era scritto: niente powerbank, niente motoseghe, ho lasciato entrambe le cose in macchina…

Capisco che uno, dopo aver fatto ore di coda, si vede buttare via il powerbank, possa un attimo incazzarsi, ma loro avevano avvisato, poi amen.

Costa tutto troppo

Sì. Uno dei motivi per cui non ero mai stato al GP di Monza, pur da amante di sport dal vivo, erano i costi esagerati. Lo erano 20 anni fa (almeno così mi pare di ricordare) lo sono ancora oggi (140 euro sabato, 400 domenica), chi ha memoria migliore della mia potrà smentirmi, magari una volta costavano di meno. A questi prezzi poi si aggiunge il parcheggio (50 euro per la due giorni), il merchandising (tshirt 100 euro, cappellino 50 o 60 euro, ecc ecc…). Non sono prezzi all’altezza del servizio fornito? Può essere, ma immagino a questo punto non lo siano mai stati. Il “problema” è che le tribune erano stracolme domenica e nel mio caso anche il sabato. La gente, da ogni parte del mondo, riempiva i baracchini per comprare magliette, cappellini e quant’altro, allora a questo punto: fanno bene. Possono fornire di più? Possono organizzare il tutto in cui ci sia meno fila. Può essere, non credo sia però così immediato, la gente non era poca.

Domenica: prima variante

Troppe file per i servizi

File infinite per prendere un panino o una birra. Ammetto che in queste situazioni è una delle cose di cui mi interessa meno. Do per scontato che in questi casi se vuoi mangiare o bere devi avere pazienza e se non sei un tipo paziente ti arrangi prima, ti porti i panini, non ti bevi le birre, mangi meno.

Avevo letto questa cosa dei token, dei braccialetti da ricaricare, ecc ecc…l’avevo scartata ancora prima di finire a leggere il tutto. Non ho fatto mezzo secondo di fila al bar, non sono morto di fame, non ho bevuto birra. Non sono paziente, ma non mi sono incazzato. Ho visto comunque un sacco di gente che mangiava i loro panini, beveva la loro birra e faceva un sacco di fila.

Fun fact: Esattamente 11 anni fa, l’11 settembre 2011 ero allo Juventus Stadium per Juventus-Parma, all’intervallo sono andato al bar per prendermi un panino ed una birra, mi sono perso il gol di Pepe. Non sono più andato al bar durante le partite.

Il prato è una merda

Me ne sono reso conto sabato con la metà della metà della gente in giro per il circuito nel tratto che da Lesmo porta all’Ascari: il prato è una merda qua. Troppo schiacciato ad altezza pista, poca possibilità di scoprire tratti lunghi del circuito, gente ammassata alla rete. Io non conoscevo come era il prato a Monza, non ci ero mai stato, ero stato, come detto all’inizio, a quello del Mugello dove, vuoi anche per la conformità del circuito, delle colline, ti puoi godere comunque lo spettacolo senza dover soffrire le pene dell’estate e della calca (poi parlo di 20 anni fa magari la situazione è cambiata).

Ammetto che se avessi preso il prato quest’anno, l’anno prossimo non l’avrei più fatto: o divano o tribuna.

La situazione del prato domenica, affianco alla prima variante era ancora più insostenibile, secondo me c’è stata tanta gente che ha pagato 100+ euro (non so quanto costasse di preciso, ma attorno a quella cifra) per stare in quarta quinta fila con tante teste davanti ed una scorcio esiguo di circuito, sotto al sole per svariate ore…capirei l’incazzatura, io non avrei sopportato così tanto.

Esperienza in gara

Ok, io forse non sono del tutto normale in questo: quando vado a vedere gare di ciclismo alle volte non me ne frega nulla di chi vince e trovo a tratti romantico farsi “sorprendere” dalla corsa senza sapere bene cosa sia successo o cosa succederà. Quindi il mio è un punto di vista davvero poco esigente.

Fatta questa premessa: i maxischermi sono piccoli, non riesci a leggere i numeri dei tempi sia dalla tribuna Ascari che alla prima variante, stessa esperienza. La cosa, per me, più fastidiosa era non sapere a quanti giri si fosse, ogni tanto bisogna aggiornarsi con il proprio cellulare o quello del vicino o chiedendo info da casa e poi contare, magari con qualche app. I distacchi? Cronometro del cellulare, l’ho trovato divertente nonostante i 19-17 secondi di Leclerc da Verstappen non siano mai diminuiti come sperato.

Gli altoparlanti con la cronaca italiano/inglese della gara c’erano anche (sabato hanno aiutato durante la F3 ad esempio), è che non si sentivano, queste macchine (più le F2 che le F1) fanno rumore, bisogna arrangiarsi. Lo sport dal vivo è spesso così: ti dà delle cose, te ne toglie altre. Mi pare ovvio, no?!

Le gare

Poi ok, la direzione gara, l’arrivo in safety car, la gara di F3 fatta finire che ancora devo capire perché, quello esula da tutto questo, beccare una vittoria Ferrari alla prima esperienza, ci voleva fortuna anche lì, non posso però lamentarmi.

Resta la sensazione stranissima della prima F1 che passa all’Ascari nelle FP3 e fa quel doppio cambio di direzione che manco le “Mini 4WD” riuscivano a girare in quel modo. Il rumore tutto particolare delle motorizzate Honda, il boato alla pole di Leclerc, quelli ai sorpassi di Sainz, il saluto a Vettel durante la “parata dei piloti”, sicuramente il più applaudito tra i non ferraristi, le frecce tricolori che non m’hanno mai interessato più di tanto ma viste dal vivo passarti sopra la testa fanno un discreto effetto. Io, a Monza, ci tornerei.

azazelli

Da giovane registravo su VHS tutte le finali di atletica, mondiali ed olimpiadi, poi m'hanno cancellato il record di Donovan Bailey con Beautiful e mi sono dato al download. Vivo di sport, cerco di scriverne.

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