GIUGNO 2012: Lebron & SuperMario

Gioia per due

Gioia per due

A poche ore dalla fine del 2012, arriviamo in qualche modo a parlare di Giugno e iniziamo andando a curiosare quello che fanno i cugini francesi: sulla terra, che ritorna rossa, del Roland Garros va in scena la 111esima edizione degli Open di Francia, seconda prova annuale dello slam e ultimo canto per quel che riguarda il 2012 di Nadal, che celebra il settimo sigillo sui campi di Parigi elogiando la sua forza mentale, dichiara “conta la testa”, ma sarà il fisico a tradirlo. Il Roland Garros, però, ultimamente ha avuto un retrogusto italiano, soprattutto grazie ai successi di Francesca Schiavone, finalista nelle ultime due edizioni e vincitrice di una di esse. Questa volta la “leonessa” cade al terzo turno, ma questo, come avevamo accennato qualche mese fa, è l’anno della Erranivinci, che nella versione da “singola” arriva fino alla finale, poi persa a favore della Sharapova, mentre in quella “doppia” conquista il primo titolo dello Slam per una coppia italiana in gonnella. Tra i maschi ci pensa Seppi a tenere alto il tricolore arrivando sino a dove umanamente possibile, perdendo contro Djokovic, facendolo comunque soffrire, portando il match al quinto set.

Arrivano (finalmente) a conclusione anche i playoff d’oltreoceano: nonostante le sconfitte in gara 4 e gara 5, i Kings non sembrano mai dubbiosi circa la conquistare della Stanley Cup. La loro forza nasce da chi difende la porta, quel Jonathan Quick che porta alla squadra losangelina qualcosa che nemmeno Gretzky era riuscito a portare. Tra i canestri invece eravamo rimasti un turno in ritardo. Si giocano prima le finali di conference: i Thunder sembrano troppo giovani e ispirati rispetto agli Spurs e sono pronti a fare un altro passo verso l’anello. Ad est invece la serie offre più spunti e dubbi: Miami trova ancora Boston sul suo percorso verso l’agognato titolo. Se contro Indiana le spalle al muro erano arrivate sull’1-2 per i Pacers, questa volta l’asticella è posta ancora più in alto perché Boston gioca in casa gara 6 in vantaggio per 3-2 e i Celtics sono un osso ancora più duro. Gara6 è la consacrazione definitiva di Lebron James a questi livelli: 45 punti con 26 tiri, 15 rimbalzi e 5 assist, dominante, devastante, alieno. Gli Heat sanno che non possono più perdere e la sconfitta in gara1 delle Finals è solo un incidente di percorso. Per Durant e Westbrook ci saranno altre chance, ma questo ora è il regno di Lebron, che si mette al dito il primo anello (di 6? 7?), una vittoria rincorsa per quasi 10 anni. Ma non sembra essere un punto di arrivo….

I canestri italiani, invece, regalano l’ennesimo titolo alla Mens Sana. Siena vince il sesto scudetto consecutivo, il settimo della sua giovane storia per quel che riguarda i vertici del basket italico e non solo. È anche l’ultimo titolo per Shaun Stonerook, capitano e mente cestistica come poche altre. Scoperto e portato in italia da Cantù e poi esploso in Toscana, il “telespallabob” del basket si ritira e lo striscione dedicatogli dai tifosi senesi sintetizza il momento del basket italiano. Perché se da una parte c’è l’ennesima dimostrazione della superiorità di pensare e fare basket della Mens Sana, dall’altra sprofonda ancora una volta il tentativo più economico che tecnico dell’Olimpia Milano che si deve accontentare di aver evitato per lo meno il 4-0. Molto più divertenti erano stati i turni precedenti con la magia di Sassari che vince partite in serie con canestri allo scadere, anche da distanze improbabili, e con gli 11mila dell’AdriaticArena, un serbatoio di calore e di passione che Pesaro non dovrebbe dissipare, come tristemente invece sta facendo nella stagione in corso, in fondo alla classifica, ennesimo esempio di un movimento che non riesce ad autosostenersi, povero innanzitutto economicamente.

I dubbi su Scariolo

I dubbi su Scariolo

Chiudiamo come ormai da tradizione con il calcio. Giugno è il mese degli Europei, l’Italia vi si avvicina da par suo, scandali extra sportivi, scommesse, convocazioni annunciate e poi cancellate (Criscito), altre annunciate ma che a detta del popolo dovevano essere cancellate (Bonucci e Buffon). Dal campo arrivano solo sconfitte (ben 3 prima dell’Europeo) e il 3-0 contro la Russia sembra essere la pietra tombale sull’esperienza ucrain-polacca prima che questa prenda inizio. Si parte e al bel pareggio con la Spagna, segue quello un po’ meno bello contro la Croazia. Tutto è apparecchiato per il biscotto 2.0: dopo essere stato “fregato” dal Danimarca-Svezia 2-2 di 8 anni fa, l’italiano medio non ci sta e rivede fantasmi che, in realtà, Cassano prima e Navas poi aiutano a scacciare. Arriviamo ai quarti di finale, contro gli inglesi, mescoliano il loro the rigorosamente con il nostro cucchiaio e siamo all’ennessima ItaliaGermania. Ci accontentiamo di un meno epico 2-1, rispetto a quello storico quattroatre. E Balotelli è già Presidente della Repubblica. In finale ci aspettano gli spagnoli, alla loro sportività nel turno finale del girone dobbiamo il nostro passaggio ai quarti di finale, sempre alla loro sportività dobbiamo il fatto che ce ne abbiano fatti solo 4 in finale, ma quella è una storia di Luglio….una triste storia di Luglio.

NB. L’ anno è finito..e noi siamo ancora a Giugno…che vergogna!! La riunione redazionale (…) deciderà se continuare anche a Gennaio 2013 questo percorso…siamo più per il no che per il sì, ma non temete il bilancio mensile probabilmente vi tornerà a tenere compagnia, magari mese per mese, così sarà più facile ricordare quello che è successo!!

azazelli

Da giovane registravo su VHS tutte le finali di atletica, mondiali ed olimpiadi, poi m'hanno cancellato il record di Donovan Bailey con Beautiful e mi sono dato al download. Vivo di sport, cerco di scriverne.

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3 risposte

  1. angyair ha detto:

    Che finire qua! Devi assolutamente continuare con questi resoconti mensili anche perché “adesso” arrivano le olimpiadi di Londra….

  2. alvise ha detto:

    Continua, continua. io delle olimpiadi non ho visto niente causa figlio. Devo avere un sano e obiettivo resoconto.

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