Playoff picture di metà stagione

jim_mora_playoffsA metà del cammino di nostra regular season, mi pare necessario dare uno sguardo più ad ampio respiro alle classifiche e parlare di quella che è la famigerata playoff picture. Parto da due strisce interessanti che rischiano di terminare, la prima è la famigerata “beati gli ultimi che saranno i primi”: sostanzialmente dal 2003 almeno una squadra arrivata ultima in division l’anno precedente, ha vinto poi la division stessa l’anno successivo; le candidate a tenere aperta questa striscia ad inizio anno erano Buffalo, Cleveland, Houston, Oakland, Washington, Minnesota, Tampa e St. Louis, andremo poi più nel dettaglio ma a naso, stante la mia delusione per Houston, al momento l’unica squadra con qualche chance è Cleveland, il che lo rende ancora più difficile. L’altra striscia invece riguarda una cosa che ho sentito sbadatamente in telecronaca in una delle partite dell’ultima settimana (credo fosse durante il sunday night) che vuole che almeno una squadra con record negativo alla week 9 abbia poi a fine anno fatto i playoff a fine stagione: sono andato a controllare quanti sono gli anni consecutivi e sono 3 (2103: Eagles 4-5, 2012: Redskins 3-6, Bengals 3-5, 2011: Broncos 3-5), anche se l’analista mi pare riportasse valori su più anni. Disclaimer: dati soggetti ad errori, essendo di produzione privata.

Ma ora meglio andare un po’ più nel dettaglio, a partire dalla AFC, dove la lotta sembra molto più aperta con più squadre coinvolte a questo momento della stagione.

Le leader di division di East, West e South, secondo me, senza troppe sorprese, confermeranno il loro primato a fine stagione: Patriots e Broncos al momento hanno una sola sconfitta in meno rispetto alle inseguitrici, ma restano due squadre di valore generale decisamente superiore rispetto alle aspiranti e, mi sbilancio ancora di più, a fine anno dovrebbero anche essere le due a riposare nel wild card weekend.

La South merita una precisazione a parte, i Texans sono una ferita ancora aperta per me, attualmente con il record negativo (4-5), hanno vinto solo con Washington, Tennessee, Oakland e Buffalo, in sostanza, esclusa quest’ultima, tutte squadre con record perdente, di contro le L sono arrivate da squadre che lottano per fare i playoff, fatta eccezione per i Giants. Le 7 partite dopo il bye (con un QB nuovo? Mallett sembra avere buoni sponsor…), vedranno come avversari due volte i Jaguars ed una volta i Titans, ma se vogliono essere loro a mantenere aperte entrambe le due strisce di cui sopra, per una hanno anche bisogno che i Colts (6-3) rallentino vistosamente, e di loro devono metterci qualche vittoria convincente contro Indianapolis stessa e contro tutta la North, ovvero Cleveland, Baltimore e Cincinnati, dopo aver già perso a Pittsburgh.

I Colts contnuano a non entusiasmarmi particolarmente, sembrano sempre lo stesso tipo di squadra rispetto all’anno scorso, ma dovrebbe bastare per fare i playoff.

"Ho trovato i miei spinaci"

“Ho trovato i miei spinaci”

La North è la division più interessante ed intrigante dell’intero panorama NFL: 4 squadre sopra il 50% di vittorie e infiniti spunti di discussione. Al momento la squadra che sembra più in forma è Pittsburgh (6-3), che ha finalmente interrotto la pericolosa striscia di vinta-persa con cui aveva iniziato la stagione: nel futuro recente le due trasferte contro i Jets e i Titans potrebbero dare una spinta decisiva tanto al record quanto alla fiducia. Sia Cleveland, che peraltro sarebbe una bella storia da raccontare (cit.), oltre a mantenere aperta la striscia “from worst to first”, che Baltimora mi paiono leggermente meno pronte per la vittoria divisionale; mentre seppur portatrice di delusione, come Houston, Cincinnati è riuscita a collezionare 5 vittorie sinora, ma dovrà andarsi a conquistare il primo posto soprattutto in un finale di stagione tremendo che prevede i due scontri contro gli Steelers e i Denver Broncos nelle ultime 4 partite.

I miei due euro ad inizio anno l’avevo messi sui Bengals e non li posso più togliere, ma l’impressione lasciata da questi ultimi Steelers da fine secondo quarto contro Houston ad oggi, fa Ben sperare i loro tifosi per il futuro sia immediato che non.

Se ampliamo il discorso alla wildcard, la questione si fa veramente complicata, con tante partite già dalle prossime settimane che faranno da spartiacque per molto squadre: oltre alle già citate della North e la “speranza” dei Texans, dalla East e dalla West vengono fuori altre quattro squadre con legittimo interesse per la playoff picture: Buffalo e Miami da una parte, Kansas City e San Diego dall’altra, hanno il record e le prestazioni per inserirsi in questo contesto.

I Bills tra le 4 sembrano quelli con meno chance, l’ingresso di Orton ha dato una sculacciata alle prestazioni offensive, rispetto ai disastri combinati da EJ Manuel, ma non pare essere sufficiente per andare a vincere almeno 4 partite tra KC, MIA, CLE, DEN, GB, NE, dando per scontate (che poi scontate non sono mai) le 2 vittorie contro Jets e Raiders, per raggiungere quelle 11 vittorie secondo me necessarie (e forse non sufficienti) a fine stagione con le quali sedersi al tavolo dei tiebreak e sperare.

Miami pare essere la squadra più in forma del lotto e se Tannehill avesse trovato finalmente la continuità di rendimento che finora gli è mancata, potrebbero far girare più di qualche testa in questo finale di stagione (facciamo finta di non essere stati puntualmente delusi dai Dolphins da anni ormai….).

Le due della West vivono momenti contrastanti: i Chargers, a ranghi completi, hanno mostrato il più bel football sia offensivo che difensivo (anche contando quelle che erano le aspettative da quel lato del campo), almeno tra tutte le aspiranti ad una wild card della AFC, ora però la situazione è francamente imbarazzante, anche in uno sport in cui si tende ad accettare l’infortunio come parte integrante dello sport stesso: dopo il bye più che il calendario sarà fondamentale controllare l’infermeria, consci del fatto che le tre sconfitte consecutive con cui vanno al riposo di metà stagione hanno generato un divario con le altre che potrebbe non essere più recuperato.

I Chiefs dal canto loro sono il barometro di questa AFC: squadra solida e con un livello di gioco abbastanza standard, se, come l’anno scorso, la conference ha un livello medio basso, possono dire la loro per la qualificazione alla post season, se, come quest’anno, la conference ha molte contender che avanzano pretese, per loro si fa molto più difficile emergere.

Per riassumere, my 2 cents per la AFC: NE e DEN in bye, CIN e IND per il wild card game in casa, ai playoff anche PIT e CLE (o la super sorpresa HOU)

Adesso vediamo chi è il matto...

Adesso vediamo chi è il matto…

In NFC le cose sembrano essere molto più semplici, anche se sulla carta, le vincenti divisionali non sono ancora ben chiare, ma ci sono molte meno squadre in lotta per i sei posti dei playoff. Ad Est, Philadelphia (6-2), al di là del record abbastanza simile a quello di Dallas (6-3) e al di là degli infortuni di Foles e Ryans, pare abbastanza in controllo della situazione, anzi l’avrebbe già vinta se non fosse stato per l’inizio spumeggiante dei Cowboys che però ora sembrano un po’ aver finito le idee sorprendenti e stanno lentamente scivolando verso il consueto 8-8 e niente post season.

La South è l’altra division, secondo me, che possiamo già assegnare ed ovviamente ai Saints: è pur vero che avranno un Novembre difficilissimo (con SF, CIN, BAL e PIT), ma con le prime tre casalinghe dove ormai da anni sono una schiacciasassi e poi avranno un finale in discesa a Dicembre con CAR, CHI, ATL e TB. L’unica possibile insidia potrebbe arrivare dai Panthers i quali però non vincono da un mese e non sembrano avere una chiara idea di come farlo.

Per parlare della Nord partirei dal basso: i Bears (3-5), dopo un salutare riposo, riprendono una stagione sinora disgraziata dal Lambeau Field, sono la vittima sacrificale preferita di Aaron Rodgers e difficilmente questi giorni di riposo saranno riusciti a distendere un po’ gli animi piuttosto tesi all’interno di quello spogliatoio. Io non so come, ma se dovessero vincere a Green Bay, non li conterei del tutto fuori dalla playoff picture, stando sia ad un calendario non impossibile e ancora le due sfide contro i Lions da giocare, ma soprattutto non dimenticando un talento offensivo che in poche squadre possono contare.

Con Minnesota che la vedo vivacchiare tra le 7 e le 9 vittorie, almeno per quest’anno, le altre due sulla carta si stanno contendendo una division che comunque è già dei Packers, con metà America che si sta convincendo che la difesa dei Lions è “for real”, mentre l’altra metà sta facendo il conto alla rovescia per il meltdown pronosticabile.

Resta la West, dove a sorpresa, ma con merito, troviamo in vetta i Cardinals, usciti sinora sconfitti solo dal Mile High Stadium e con un resto del calendario abbastanza abbordabile, fatta eccezione per la doppia sfida contro Seattle, che per vincere la division non potrà più sbagliare. I Rams entrano in questo discorso sui playoff solo di striscio, più come attori non protagonisti, come domenica contro i 49ers, piuttosto che come reali contender, ancora schiacciati dalla situazione QB, da una squadra che vale più del record negativo che continua a collezionare e vittime di una division di ferro.

Non mi sono dimenticato di San Francisco, ma tagliandola completamente fuori dalla vittoria divisionale (un doppio sorpasso su Seattle e Arizona pare alquanto improbabile), mi resta ancora più difficile darle una collocazione in questa rincorsa ai playoff, dopo due sconfitte come quella proprio contro St. Louis e quella contro Chicago che rischiano di pesare tantissimo a fine stagione e qui entriamo nelle forche delle wild card: che sia Seattle o un’Arizona in frenata, una la prende quasi sicuramente la West. Escluderei senza troppe spiegazioni la South da questo discorso, mentre al di là di quello che si aspetta metà America non darei così per scontato l’implosione dei Lions che prima o poi recupereranno anche Megatron. In questo caso i giochi sarebbero chiusi. Se poi Detroit volesse davvero regalare qualche speranza agli inseguitori, detto che non ritengo credibili le chance dei Cowboys, sarà lo spogliatoio più coeso ad aggiudicarsi l’ultimo spot, quello dei Bears o quello dei 49ers?

Per riassumere, my 2 cents per la NFC: vincitrici divisionali PHI (bye), GB, NO, ARI (bye), due wild card SEA e DET (…oppure CHI?!?)

azazelli

Da giovane registravo su VHS tutte le finali di atletica, mondiali ed olimpiadi, poi m'hanno cancellato il record di Donovan Bailey con Beautiful e mi sono dato al download. Vivo di sport, cerco di scriverne.

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Una risposta

  1. piescic ha detto:

    “In NFC le cose sembrano essere molto più semplici, anche se sulla carta, le vincenti divisionali non sono ancora ben chiare, ma ci sono molte meno squadre in lotta per i sei posti dei playoff. Ad Est, Philadelphia (6-2), al di là del record abbastanza simile a quello di Dallas (6-3) e al di là degli infortuni di Foles e Ryans, pare abbastanza in controllo della situazione, anzi l’avrebbe già vinta se non fosse stato per l’inizio spumeggiante dei Cowboys che però ora sembrano un po’ aver finito le idee sorprendenti e stanno lentamente scivolando verso il consueto 8-8 e niente post season.”

    aza, non così spudoratamente, dai 😀

    Il problema dei Bears non è l’attacco. Non lo è mai stato dall’inizio della stagione. Niente playoff. Aspetto impaziente il lunedì successivo alla Week17.

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