Bentornato Jo

Ultimamente si usa da più parti e in diversi contesti l’espressione he’s back, ma dopo l’impresa compiuta ieri a Toronto ci sembra giusto utilizzarla anche per Tsonga.
E’ stata davvero la sua settimana, capace di eliminare in serie prima il numero 1 Djokovic, poi Murray, Dimitrov e in fine Roger Federer.
Quattro top ten, e tre dei famosi fab4, basterebbe questo a spiegare la grandezza dell’impresa di Jo, alla quale va aggiunto il fatto che veniva da una stagione travagliata nella quale era riuscito a raggiungere solamente una finale(perduta a Marsiglia contro Gulbis).

secondo master 1000

2° Master 1000

E’ tornato Tsonga.


A livello di Ranking sicuramente si (da oggi è di nuovo tra i primi 10 giocatori del mondo) a livello di tennis e continuità lo vedremo nelle prossime settimane.
Se la vittoria così netta su Djokovic aveva lasciato qualche perplessità sulle effettive condizioni del serbo, il capolavoro è stato il quarto di finale con Murray.
Vero, è il peggior Murray degli ultimi cinque anni, lo dice la classifica, lo dicono i risultati e lo dice probabilmente anche il suo volto quando è in campo, la fiducia è ai minimi storici, ma quando si è trovato avanti 3-0 al terzo set neanche il più sfegatato tifoso di Tsonga avrebbe pensato alla rimonta.
E invece, 64 finale.
Vittoria d’autorità in semi contro il Baby Federer Dimitrov, fino al capolavoro contro il vero Federer. In finale.
Lo svizzero è apparso abbastanza svuotato, forse ha pagato i due match contro Cilic e Ferrer finiti entrambi al terzo set, ma Cassius Jo è stato pressoché ingiocabile al servizio, come del resto lo è stato tutta la settimana, anche servendo una % modesta di prime palle in campo (intorno al 50%).

Detto di Tsonga e di quanto possa solo far bene al tennis un suo ritorno ad alti livelli, va menzionato un altro, dal gioco piuttosto simile, che in questo torneo ha fatto benissimo, ovvero sia Feliciano Lopez.
A dir la verità è da qualche mese che sta giocando a un buon livello, la vittoria sull’erba di Eastbourne e la finale al Queen’s lo dimostrano, ma questa semi in un Master 1000 dimostrano quanto il gioco del buon Feliciano, anche se in età avanzata, possa ancora pagare parecchi dividendi.
Sempre un piacere vederlo, con quei colpi ormai in via d’estinzione e quel gioco di puro istinto e sempre al massimo del rischio.
Forse anche la chiacchierata liaison con la collega Wozniacki ha del merito in questa rinascita di Lopez.

Detto dei vincitori veniamo a chi ha perso.
Dire Djokovic è troppo facile, dal numero 1 ci si aspetta sempre che vinca, ma sappiamo bene che l’obiettivo primario è lo Us Open e perchè no anche Cincinnati, che gli permetterebbe di diventare il primo giocatore a vincere tutti i Master 1000.

Murray come detto ha deluso, perchè uno come lui avanti 3-0 al terzo set la partita deve portarla a casa, se la fiducia la si riconquista solo con le vittorie, è anche vero il contrario e cioè che con le sconfitte la si perde ancora di più. Se poi chi dovrebbe aiutarti (cioè il tuo coach) è Amelié Mauresmo, beh bene ma non benissimo.

Federer fallisce ancora una volta l’appuntamento col primo “1000” stagionale, dopo le sconfitte di Indian Wells e Montecarlo.
Non avesse prolungato i suoi match di ottavi di finale e quarti, probabilmente avrebbe avuto un po’ più di benzina in finale, dove gli va dato il merito di aver attuato un gioco non propriamente nelle sue corde, dimostrando quindi voglia di lottare e di rimanere aggrappato al match fino all’ultimo.

Si torna in campo già oggi nell’Ohio, anche qui mancherà il campione in carica Rafa Nadal, ultimo test per i big in preparazione del quarto slam stagionale che scatta sul cemento di Flushing Meadows il 25 agosto.

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Una risposta

  1. Drugo ha detto:

    Bentornato davvero Jo, chissà se lo rivedremo ai livelli della semifinale degli AU del 2008. Io intanto mi vado a rivedere gli highlits di quella partita 🙂
    http://youtu.be/fJSpOvozUhI

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