Road to Venator Kingdom: intervista a Manolo Zecchini (#4 LW)

Il cognome Zecchini è di casa qui sulle nostre pagine.

Abbiamo avuto l’onore di intervistare tutti gli atleti della card di Venice Combat Event 1, la promotion messa su da Emanuele Zecchini, ma sappiamo tutti che quella card era orfana di uno dei talenti più cristallini del panorama italiano: Manolo Zecchini, figlio del succitato Emanuele.

Manolo (5-0) occupa il quarto spot dei ranking italiani dei pesi leggeri, nonostante la sua giovanissima età — classe ’96 — e anche lui ha firmato di recente con l’Italian Top Fighters Management di Alex Dandi.

Zecchini, dopo aver saltato a malincuore l’evento messo in piedi dal padre, torna a combattere sotto l’egida Venator dopo la vittoria in Venator III contro Dennis Coste.

Il 14 ottobre tornerai nella gabbia dopo più di un anno di stop. Pensi che questo possa crearti dei problemi?

Sì dopo un anno rientro nella mia casa e come in ogni lungo viaggio, tornare a casa è sempre bello ed entusiasmante.

Nonostante la tua giovane età e un record breve, ma senza sconfitte, sei già nella top 5 dei pesi leggeri, addirittura sopra a veterani come Alessandro Botti. Come ti fa sentire?

Non faccio caso ai ranking italiani. Mi sentirò entusiasta solamente quando sarò nella top 5 della mia categoria in UFC.

Cosa ti ha dato l’esperienza negli Stati Uniti alla Kings MMA? Con chi hai legato di più? Quale persona ti ha fornito i consigli più preziosi?

Come tutte le esperienze all’estero, è servita a migliorarmi e ad imparare nuovi metodi di combattimento e di allenamento. Le persone che mi hanno aiutato maggiormente e, di conseguenza ho legato di più, sono quattro: Marvin Vettori, Beneil Dariush, Giga Chikadze e Arthur Estrazulas.

Come procede una normale giornata di allenamento alla Kings MMA? Cosa ti ha impressionato di più di come funzionano le cose in una palestra così prestigiosa?

Una normale giornata di allenamento è composta da due allenamenti: uno mattutino e uno pomeridiano/serale. Di impressionante ho trovato il modo di come possano creare un allenamento mirato e utile dal niente.

Chi segue te e Marvin Vettori su Instagram sa che avete passato un bel periodo assieme in California. Siete stati coinquilini? Com’è Marvin al di fuori dell’ottagono e della palestra?

Sì, siamo stati coinquilini, nel mio scorso camp e nel suo debutto in UFC, e lo siamo tutt’ora. Marvin è un ragazzo simpatico, generoso. Siamo due alfa, di conseguenza abbiamo una linea di pensiero molto simile.

Com’è stato vivere negli Stati Uniti? Che consigli daresti a un ragazzo che vorrebbe fare un’esperienza del genere?

Vivere negli Stati Uniti non è come fare una vacanza una settimana. Io sono qui ormai da tre mesi e vivere qui è totalmente diverso dal vivere in Italia, nell’accezione negativa del termine. A chiunque, però, consiglierei di venire perché qui si porta il proprio livello ad uno stadio superiore.

In un certo senso sei una novità nel panorama italiano: giovanissimo, con record intonso e già altamente considerato; hai mai pensato di poter essere la figura in grado di dare quella spinta che sembra ancora mancare alle MMA italiane per diventare di dominio pubblico?

Io, sinceramente, continuo a pensare al mio unico obiettivo. Tutto ciò che invece riguarda notorietà, pubblicità, eccetera, se c’è, ben venga ma di certo non me la cerco io, almeno non in questo momento.

Quanto vedi vicina la cintura pesi leggeri di Venator? È un tuo obiettivo nel breve termine?

Sinceramente la cintura dei pesi leggeri non mi interessa o comunque, magari, per seconda. Non penso sia tanto distante da me, comunque.

E’ noto il tuo legame con Venice Combat Event. Ti è dispiaciuto non partecipare alla prima edizione? Come ti è sembrato l’operato di quel promoter che, potremmo dire, conosci come nessun altro?

Io con il Venice Combat Event non ho niente a che fare. Il promoter è mio papà, ma non abbiamo mai voluto scambiarci idee e non ho mai voluto mettermi in mezzo. Ero solo un atleta che doveva partecipare all’evento, ma dopo a causa dell’infortunio non ho potuto combattere. Mi è molto dispiaciuto, perché avrei giocato in casa.

Phre

Misantropo, cinico e sociopatico. Traduco serie TV. Marito di mio figlio, padre dei miei cani, figlio di mia moglie. Knickerbocker. Mi fingo esperto di MMA.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *