Parte la LBA Serie A! La preview delle 16 squadre

Ci siamo. La Supercoppa è stato un succulento antipasto, ma ora è arrivato il momento di fare sul serio anche per le altre 12 squadre. Sabato inizia finalmente il campionato LBA Serie A e, vedendo il livello medio, si preannuncia uno dei migliori degli ultimi anni. Andiamo allora ad analizzare i roster seguendo la classifica dello scorso anno:

EA7 EMPORIO ARMANI MILANO: Senza dubbio la squadra più attrezzata per campionato ed Eurolega. Molto profonda e completa in ogni ruolo, con Mirotic, Poythress e Kamagate hanno aggiunto classe e soprattutto chili ad un settore lunghi profondo e completo. Vedremo spesso anche in campionato dei quintetti pesanti con Mirotic o Ricci in posizione di ala piccola, mossa che genererà mismatch davvero difficili da contrastare. Da rivedere il reparto esterni soprattutto in cabina di regia. Pangos è ancora lontano da essere quello ammirato allo Zenit e Lo da solo non può reggere la baracca in tutte le competizioni. Giudizio sospeso su questo punto almeno fino a novembre, mese in cui potrebbero esserci movimenti di mercato con i tagli NBA.

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA: Meno talento rispetto allo scorso anno, ma più difesa e compattezza come del resto si è visto anche in Supercoppa. Gli innesti di Dunston e Dobric aggiungono acume difensivo anche in altre posizioni (sugli esterni Hackett e Pajola ne hanno già a iosa), mentre Polonara garantisce versatilità e pericolosità oltre l’arco. Manca anche qui un po’ di talento individuale a livello di playmaking, ma potrebbe essere portato da Lundberg che, con l’arrivo di Banchi, sembra essere stato ufficialmente reintegrato nel progetto.

BERTRAM DERTHONA TORTONA: Ha cambiato tanto, forse troppo tenendo conto della posizione in classifica dello scorso anno. Senza Christon e Macura perde molto a livello di imprevedibilità, ma ha aggiunto giocatori da sistema, Obasohan ne è l’esempio più calzante, forse più adatti ai dettami di coach Ramondino. Sono molto profondi e attrezzati per la doppia competizione, giocheranno anche in Champions League, con una rotazione di 12 giocatori validi. La scelta dei lunghi conferma il voler cercare soluzioni ragionate e un attacco sui 18/20 secondi piuttosto che cercare la transizione. In Supercoppa sono sembrati molto lontani dal trovare la famosa quadra, ma il tempo è dalla parte di Ramondino

UMANA REYER VENEZIA: Squadra costruita alla grande, con cognizione di causa, coperta e profonda in tutti i reparti e con grande talento in uscita dalla panchina. Poi purtroppo è arrivata la retromarcia di Bruno Caboclo che, nonostante il contratto firmato prima del Mondiale, ha ben deciso di non presentarsi in ritiro. La Reyer si è quindi trovata senza il centro titolare, su cui aveva costruito la squadra, a fine settembre e con un mercato che non offriva molto. Ha momentaneamente ripiegato su Wiltjer che però è uno stretch 5 molto simile a Simms. I rumors però dicono che con i tagli NBA potrebbe arrivare un centro vero e proprio per sostituire il brasiliano. Quintetto completamente nuovo con fisico e molto talento e una panchina costruita a specchio in modo da garantire sempre la stessa intensità nel corso dei 40’.

BANCO DI SARDEGNA SASSARI: La perdita di Bendzius è stata una mazzata terribile dato che stiamo parlando di un giocatore fondamentale per il schemi di coach Bucchi. E’ stato sostituito da McKinnie che però è un giocatore molto diverso, quindi sarà probabilmente Charalampopulos a farne le veci. Molto interessante il reparto esterni, completo e profondo, con Whittaker, Tyree Cappelletti, Gentile e Kruslin che, in modo diverso, garantiscono difesa, velocità e pericolosità dall’arco. Se coach Bucchi riuscirà a creare l’armonia degli ultimi due anni possono essere sicuramente una delle candidate al quarto posto.

DOLOMITI ENERGIA TRENTO: La solita Trento, costruita senza grandi nomi, ma con giocatori rognosi, ottimi difensori e in grado di garantire il livello a cui ci ha abituato negli ultimi anni. Flaccadori e Spagnolo non sono facili da sostituire, ma la combo Baldwin-Hubb (il primo ottimo difensore e play ragionatore a difesa schierata, il secondo go to guy designato) sembra ben costruita e assortita. Panchina di livello con Forray, Alviti, Udom e Biligha che garantiscono solidità difensiva e punti in attacco. Unico neo del roster Dereck Cooke, scelta abbastanza incomprensibile considerato il livello mostrato negli ultimi anni, ma capiremo forse più in la il ruolo che coach Galbiati ha in mente per lui.

HAPPY CASA BRINDISI: Ancora una volta anno zero, ma questa volta oltre ai giocatori è cambiato anche il manico con Corbani e DeRycke andati a sostituire Vitucci e Giofrè. Squadra improntata sull’attacco in transizione, seguendo la regola dei 7 seconds or less, i problemi potrebbero arrivare quando il piano partita non trova applicazione a causa dell’assenza di un play puro. Altro grosso punto interrogativo è la difesa, che potrebbe essere il vero tallone d’Achille di questa squadra. Laszewski e Mitchell sono due scommesse assolute, mentre negli spot di guardia e centro si è preferito andare sull’esperienza di Morris e JaJuan Johnson. La panchina non sembra di gran livello, anche se Riismaa fa registrare continui e importanti miglioramenti e Bayehe avrà minuti importanti anche nei momenti finali delle partite. Non è escluso che una volta rientrato Sneed si scelga di confermare anche Kyzlink come settimo straniero, soprattutto se dovesse proseguire il percorso in Champions League. In altri anni questa sarebbe una squadra con cui si poteva tranquillamente puntare ai playoff, ma con il livello così alto la salvezza diventa l’obiettivo principale.

CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO: Quintetto con un talento esagerato. McCallum e Bamforth sono due ottimi esterni, Bluiett e Ford molto simili e ottimi realizzatori, mentre Schilling sarà l’equilibratore difensivo. L’unica domanda è se sono adatti a un allenatore come Buscaglia che, solitamente, predilige un altro tipo di giocatori. Di sicuro i punti non mancheranno. Qualche dubbio invece sulla panchina. Mazzola avrà recuperato dall’infortunio al tendine d’Achille? Stazzonelli, giovane molto interessante, sarà pronto a giocare minuti importanti? Visconti è un cambio affidabile nello spot di guardia? Se questi dubbi saranno fugati Pesaro può tranquillamente ambire a una piazza playoff, in caso contrario la salvezza diventa l’obiettivo principale.

GERMANI BRESCIA: Dopo la delusione dei mancati playoff dello scorso anno, patron Ferrari ha deciso di far uscire le truppe pesanti offrendo a coach Magro un roster di altissimo livello, considerato anche che non farà le coppe. Una squadra con tanto talento offensivo, non proprio nello stile di coach Magro, e completa e profonda in ogni reparto. Escludendo Milano e Bologna ha forse la miglior panchina del campionato. Le sorti della squadra dipenderanno molto da quale Christon vedremo, a cui probabilmente Magro chiederà meno iniziative personali e più guida in transizione. Bilan sarà il vero creatore di gioco, mentre Petrucelli tornerà probabilmente a fare lo specialista difensivo con licenza di attacco così come visto due anni fa. Con roster del genere e senza coppe il quarto posto diventa l’obiettivo minimo.

GIVOVA SCAFATI: L’unica domanda da porsi di fronte a uno roster come quello di Scafati è: “Dureranno?”. Robinson, Logan, Gentile, Pinkins sono giocatori di assoluto valore, ma sono anche tanti galli nello stesso pollaio. Chi prenderà la palla nei momenti caldi, per chi saranno costruiti giochi principali in attacco, ci sarà applicazione in difesa? Il valore di Logan non si discute, ma ha pur sempre 41 anni, così come Gerald Robinson comincia ad avere problemi fisici sempre più seguenti. Anche l’anno scorso la squadra aveva questi problemi di “personalità”, ma Sacripanti seppe come mettere a posto le cose e portare la squadra alla salvezza. Vedremo se ci riuscirà anche quest’anno. Occhio a Nunge, rookie molto interessante e possibile grande sorpresa del campionato

NUTRIBULLET TREVISO: Rifondazione e nuovo corso affidato alle sapienti mani di Frank Vitucci e Simone Giofrè. I due hanno voluto portare il core della squadra allenata l’anno scorso a Brindisi, con Ky Bowman in cabina di regia, D’Angelo Harrison come guardia e Mezzanotte come ala grande dalla panchina. Il roster allestito è di assoluto valore con Young punta di diamante e Paulicap che è un lungo molto funzionale alle caratteristiche di Bowman. La panchina è forse un po’ carente nel settore lunghi, ma se Treviso dovesse arrivare ai playoff non sarebbe una sorpresa per nessuno

GEVI NAPOLI: Guida tecnica affidata a Milicic, allenatore molto competente e con una dimensione europea. Il roster però non convince del tutto. Talento ce n’è senza dubbio, quello di Ennis è fuori discussione, ma Pullen sarà ancora la PG di qualche anno fa? L’innesto di Owens fa pensare alla volontà di attaccare in velocità nei primi secondi dell’azione, cosa che però cozza con i ritmi blandi solitamente dettati da Pullen. Interessante invece Zubcic, un 4 perimetrale con un’ottima mano dall’angolo. La panchina è ben assortita con Jaworski che si candida al ruolo di giovane più interessante della Serie A.

OPENJOBSMETIS VARESE: Si è scelto di proseguire con la filosofia dell’anno scorso anche in assenza di Matt Brase. I dubbi ci sono, come del resto c’erano lo scorso anno, ma Ross (MVP del campionato) e Brown non sono così facilmente sostituibili. In panchina si è scelto di andare su Bialaszewski, alla prima esperienza da head coach ma con una grande preparazione e conoscenza del gioco. Il colpo ad effetto è sotto le plance con Willie Cauley Stein che è già l’acquisto dell’estate, dietro di lui però c’è ben poco dato che Ulaneo non sembra proprio da serie A e Okeke recupererà non prima di gennaio/febbraio 2024. Con il doppio impegno la coperta rischia di essere un po’ troppo corta. Squadra comunque interessante che farà divertire il pubblico di Masnago.

UNAHOTELS REGGIO EMILIA: Dopo la paura dello scorso anno a Reggio hanno scelto di fare le cose per bene e andare sul sicuro. Nuovo allenatore dalla grande esperienza europea, Priftis, roster rivoluzionato con innesti importanti, Galloway su tutti. Il settore lunghi, composto da Atkins e Hervey, è molto versatile e mobile e se le condizioni fisiche aiutano sarà uno dei migliori del campionato. La panchina è completa, ben strutturata e che genera parecchia curiosità (Grant per esempio). L’impressione è che si cerchi un attacco moderno, veloce, in transizione, con tiri rapidi e spaziature importanti. Sicuramente una candidata autorevole per i playoff.

VANOLI CREMONA: Guardi il roster la prima volta e pensi che siano i principali candidati a retrocedere. Poi lo guardi meglio e pensi che non è così male, poi lo guardi ancora meglio e pensi che sia stato costruito con grande criterio. Certo, il forfait di Bone, costretto a rientrare negli USA e sostituito da Zegarowski è una perdita importante, ma Trevor Lacey sembra in grado di essere il leader emotivo e tecnico di questa squadra. Il punto di domanda principale è Nate Adrian nello spot di ala grande. Molto bene l’anno scorso in A2 a Forlì, decisamente male due anni fa a Brindisi in serie A, ma comunque professionista serissimo. Occhio a Grant Golden, centro rookie dalle potenzialità immense. Grande visione di gioco e play aggiunto, se riesce a limitare le perse il prossimo anno potrebbe essere già un centro da squadra di media/alta Eurocup/ChampionsLeague.

ESTRA PISTOIA: neopromossa a sorpresa ha avuto la bravura e la forza di confermare i protagonisti della promozione. Varnado ai box a inizio campionato non è un gran notizia, ma la società ha saputo prontamente sostituirlo con Grant Basile. Purtoppo il budget è basso e sembrano i principali candidati alla retrocessione. Il parco italiani non sembra adatto alla Serie A, ma hanno un grande spirito di squadra, giocano un basket moderno e il roster sembra seguire alla grande i dettami di coach Brienza. L’unica possibilità di salvezza passa proprio dall’essere più squadra delle altre e, il fatto di aver cambiato poco, potrebbe aiutare molto all’inizio.

Le puntata di Vox&One Podcast dedicate all’analisi dei roster:

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