Lavagna Tattica – Semifinali di Champions League

uefa_champions_league_logo spagna germaniaSiamo arrivati alle top4 di questa edizione della Champions League, probabilmente le migliori squadre d’Europa al momento, e quindi specchio fedele di quello che è l’andamento nell’elite europea.

Due squadre spagnole, le due grandi di Spagna, due squadre tedesche, risultato conseguente del dominio mondiale da parte delle due nazioni, n. 1 e 2 del Ranking FIFA.

Saranno sicuramente due sfide molto spettacolari, due sfide che potrebbero diventare degli instant classic per il futuro del calcio mondiale, perché di fronte ci sono quattro squadre che giocano estremamente bene a calcio e che tatticamente e tecnicamente hanno tante armi in grado di garantire il viaggio verso Wembley.

La prima partita a giocarsi sarà probabilmente quella più affascinante, la sfida tra il Bayern Monaco e il Barcellona, quattro Champions League a testa, due tra le cinque grandi squadre della storia moderna, entrambe sempre presenti o quasi nelle prime quattro delle ultime edizioni di Champions.

Il Bayern Monaco visto contro la Juventus nei quarti di finale può essere inserita come favorita per la vittoria finale, ma in questi ultimi anni siamo spesso stati abituati a vedere la squadra tedesca sciogliersi nei momenti decisivi e il Barcellona è pur sempre la squadra che per molti può essere definita la migliore della storia del calcio, perciò un pronostico su questa sfida è quasi impossibile, ma è possibile un’analisi tattica su come le due squadre potrebbero conquistare la finale a discapito dell’altra.

Due moduli che pur diversi sviluppano il proprio gioco partendo dalle zone laterali, anche se per entrambe la finalizzazione dalla fascia con cross dal fondo è poco usata, in quanto si preferisce iniziare dal lato per poi sfondare con inserimenti centrali o comunque finalizzazioni nei 20 metri davanti alla porta avversaria.

Guardiola prima (e dopo?)

Guardiola prima (e dopo?)

Il Bayern Monaco ha in Robben e Ribery i due costruttori principali, anche se non bisogna dimenticare l’importanza di Schweinsteiger, metronomo iniziale del gioco della squadra che sarà di Guardiola, capace di catalizzare i palloni nella metà campo difensiva dei bavaresi per poi svilupparlo sulle corsie.

Sicuramente la zona dove i bavaresi sono più vivi è quella destra, perchè oltre a Robben c’è la presenza di Lahm, che con l’olandese forma un coppia ben affiatata in grado di sfruttare il movimento l’uno dell’altro e rendere sempre pericolose le manovre su quella fascia.

In generale Robben prende palla sulla trequarti per poi accentrarsi e sfruttare il suo piede mancino, creando quindi lo spazio dove Lahm si sovrappone e può essere servito o direttamente dall’ala orange, o come spesso accade da Schweinsteiger o Muller.

Si sa che il Barcellona tende a usare i terzini molto offensivi, fin dall’inizio della manovra, a volte tenendoli quasi come centrocampisti aggiunti, spostando Busquets indietro a formare un trio difensivo, ma in questo quarto di finale non avrà nè Puyol nè Mascherano, oltre ad avere un Piquè lontano dalla forma mostrata negli anni scorsi, perciò nella prima partita a Monaco probabilmente vedremo un Barça più guardingo e con Dani Alves e Jordi Alba molto più difensivi rispetto al solito proprio per evitare.

Proprio su queste difficoltà il Bayern Monaco dovrà fare la sua partita, tenendo conto che la prima partita in casa dovrà essere quasi decisiva per loro, visto che il Barcellona nelle due sfide ad eliminazione diretta non ha mai vinto nella prima partita in trasferta. Il gioco sulle fasce dovrà essere quasi automatico, sviluppandolo anche a sinistra dove Alaba dovrà sovrapporsi maggiormente a Ribery e cercare di essere molto più offensivo per sfruttare le amnesie difensive di Dani Alves.

Gli altri punti tattici che il Bayern dovrà sviluppare sono gli inserimenti centrali di Muller e il movimento ad incontro e poi a buttarsi in profondità di Mandzukic, in quanto il Barcellona ha dimostrato di soffrire parecchio questi movimenti, soprattutto con Piquè che viene portato fuori e lascia parecchio spazio nella sua zona dove colpire. Oltre a questo il pressing fisico sarà fondamentale, soprattutto nella partita di ritorno, per disinnescare il classico possesso palla della squadra di Vilanova sfruttando la disparità fisica a centrocampo fra i piccoletti del Barça e i corazzieri del Bayern.

A livello difensivo importantissimo sarà non schiacciarsi troppo al limite dell’area, creare la solita gabbia su Messi che non gli permetta di abusare dei suoi micidiali uno contro uno e non creare troppo spazio fra i laterali difensivi e i centrali, dove le ali del Barcellona amano buttarsi senza palla per ricevere il passaggio e concludere o servire il compagno a centro area.

Il Barcellona, invece, dovrà fare la sua solita partita, soprattutto all’Allianz, dove uscire indenni sarebbe già un bel passo in avanti verso la finale. Il Bayern nelle precedenti sfide ha sempre sofferto molto i  blaugrana, subendone il palleggio, il pressing sui centrocampisti e la velocità di inserimento delle ali fra gli spazi dei difensori.
Ecco queste deve essere lo stesso tema tattico nella partita di martedì sera, aumentato dal fatto che questo Bayern è molto più forte e consapevole della propria forza.

Sfruttare al massimo i tagli dietro i terzini delle due ali, per approfittare della lentezza dei centrali difensivi, farli uscire il più possibile con i movimenti di Messi, irretire il loro pressing con il solito palleggio controllato, pressare in modo deciso Schweinsteiger e non far ricevere palla in maniera troppo pulita a Robben e Ribery, tenere i due laterali più bassi del solito per evitare le sovrapposizioni pericolosissime dei tedeschi.

In più ci sarà la partita difensiva di Busquets che dovrà evitare gli inserimenti al limite dell’area di Muller, spesso decisivo nel movimento a rimorchio a ricevere il cross di Lahm dopo sovrapposizione, e la partita di Iniesta che spesso con il suo gioco a stazionare tra le linee difesa-centrocampo può dialogare con Messi e creare sempre delle occasioni da goal. I quattro giocatori centrali del Bayern, tra difesa e centrocampo, difettano di velocità nel breve e la ragnatela fitta e rapida di scambi del Barcellona potrebbe sicuramente metterli in difficoltà.

L’altra partita sarà forse meno affascinante sulla carta, però dal punto di vista tecnico/tattico e spettacolare potrebbe essere addirittura meglio della più blasonata Bayern-Barcellona.

C'eravamo già incontrati

C’eravamo già incontrati

Il Real Madrid di Mourinho contro la banda di ragazzini terribili del Borussia Dortmund di Klopp. Due squadre che si sono già affrontate nel girone eliminatorio, in un andata/ritorno che ha visto i gialloneri prevalere ai punti e dimostrare di poter far male alla corazzata spagnola, nella corsa alla finale di Champions e alla decima Coppa.

Soprattutto a Madrid il Dortmund ha mostrato che la velocità di gioco, la freschezza atletica e la tecnica dei propri avanti può far molto male alla squadra di Mourinho, e il fatto di giocare per primi davanti allo splendido pubblico del Westfalenstadion potrebbe non essere un vantaggio per i madrileni, visto che in caso di risultato negativo, dover recuperare al Bernabeu contro una squadra che può ribaltare il campo in un attimo potrebbe far saltare il banco.

Una dei punti fondamentali di questa sfida, sicuramente non tattico, è vedere come approccerà la partita la squadra di Klopp, perché arrivare a questo punto aumenta esponenzialmente la pressione e già nel quarto di finale contro il Malaga si è visto un Dortmund in difficoltà, che ha rischiato seriamente l’eliminazione, mancando di concretezza davanti e di compattezza difensiva.

Il Real dovrà cercare di mettere la sfida dalla propria parte cercando di segnare a Dortmund, dove i fuoriclasse offensivi come Cristiano Ronaldo, Benzema, Ozil e Di Maria possono disporre a piacimento di un reparto difensivo che lascia sempre spazi enormi, soprattutto sulle fasce e che non dispone della velocità per bloccare le bocche di fuoco del Real.

I movimenti esterni ed interni a creare pochi punti di riferimento metteranno in grossa difficoltà la difesa tedesca e se Klopp non inserirà almeno uno tra Kehl e Bender, gli spazi potrebbero essere ancora maggiori, soprattutto per Ozil, che da ex Schalke avrà tanta voglia di mettere a tacere gli acerrimi rivali del derby della Ruhr.

In fase difensiva ci vorrà molta compattezza, per evitare di lasciare spazi agli avanti del Borussia Dortmund, che nelle partite del girone eliminatorio hanno creato tantissimi problemi nei 20 metri davanti alla porta del Real.

Soprattutto Gotze e Reus sono giocatori che con il loro movimento senza palla, molto veloce ad inserirsi tra le linee, è in grado di trovare il modo di superare la difesa del Real, soprattutto dalla parte di Sergio Ramos, che nella fase difensiva ha mostrato più di qualche lacuna nelle ultime partite europee.

Mourinho potrebbe riproporre Essien da terzino destro, proprio per contrastare fisicamente e in velocità il movimento di Reus dalla sua parte, provando a tenere vicini Varane e Sergio Ramos per stoppare l’entrata in area di Gotze, aiutato da un Lewandovski abilissimo a creare varchi dove le frecce dietro di lui possono entrare.

Klopp invece dovrà, come detto, cercare di compattare il più possibile la fase difensiva, magari rinunciando ad un regista dai piedi buoni come Gundogan, ma poco mobile, inserendo la coppia Kehl-Bender che può garantire un filtro maggiore davanti alla linea difensiva e permettere anche degli aiuti in raddoppio sulle fasce, dove il Dortmund va spesso in difficoltà.

Se la scelta sarebbe comunque per Gundogan con uno dei due mediani difensivi, magari in casa per garantire maggiore spinta offensiva, il Dortmund dovrà essere abile a far scendere almeno uno tra Reus e Blaszczykowski o Grosskreutz (forse meglio il secondo per questo tipo di sfida) in aiuto sulla fascia e dare meno spazi possibili tra laterali e centrali difensivi, sperando che Hummels sia vicino al 100% della forma, perché la sua presenza potrebbe essere fondamentale in questa sfida.

In fase offensiva la partita deve essere quella solita dal punto di vista tattico, con pochi punti di riferimento, tanti inserimenti senza palla dei tre dietro a Lewandovski, che avrà il compito di far muovere a turno Varane e Ramos dalla propria zona e facilitare il gioco dei suoi compagni, oltre che trovarsi pronto sugli scarichi in area e sui filtranti dalla trequarti.

In più ci sarà da sfruttare in modo continuativo la sovrapposizione esterna dei due laterali bassi, che soprattutto a destra possono trovare una certa libertà, se Cristiano Ronaldo in fase difensiva resterà alto come spesso accade e se Ozil non farà il lavoro per il portoghese, andando a dare una mano a Coentrao.

Il punto fondamentale, già mostrato nel quarto contro il Malaga, sarà la concretezza offensiva, perché sprecare due-tre palle goal nitide, soprattutto nella partita d’andata in Germania, potrebbe essere decisivo per le sorti di questa semifinale, perché il Real Madrid un goal, se non di più, sia all’andata che al ritorno può farlo tranquillamente, ed andare al Bernabeu con un risultato negativo sarebbe già un lasciapassare per l’ennesima finale europea dei blancos.

Tutto pronto quindi per queste bellissimi semifinali, riflettori accesi, spettatori ansiosi di godersi lo spettacolo, analisti con taccuini aperti per scovare le alchimie tattiche.

Germania contro Spagna, le due potenze del calcio mondiale si giocano il viaggio a Wembley.

Alla fine potrebbe esserci il più grande Clasico della storia, un derby teutonico o un’altra sfida internazioni per garantire la supremazia europea.

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3 risposte

  1. mlbarza ha detto:

    Una sfida sui 180′ che mi sarebbe piaciuta vedere negli ultimi anni è sempre stata quella tra Barcellona e Borussia Dortmund, le due squadre che meglio hanno giocato negli ultimi anni. Peccato

    Parlando di campo, penso che gli uomini decisivi saranno da un lato Mueller e Ribery, con Robben in terza battuta che non dovrà “sporcare il foglio” evitando di passarla ai compagni ed incamponendosi nel voler dribblare tutti. Per il Barça concordo che saranno decisivi gli esterni ed aggiungo Iniesta ed il terzo d’attacco, posto che Messi non sia al 100% dato il recente infortunio.

    Nell’altra sfida saranno importanti i difensori del Real. Non possono rischiare di concedere tante palle gol come ha fatto il Malaga e sperare che Gotze o chi per lui sbaglino tanto. Per i gialloneri invece sarà molto importante il lavoro di Reus, ma soprattutto dei due centrali difensivi.

    Credo che in finale ci sarà una rivincita di una delle semifinali dello scorso anno ed il Real arriverà alla decima, anche se le mie speranze vanno sempre per i gialloneri.

  2. azazelli ha detto:

    A me il Bayern sembra più completo del Barcellona, ha qualche soluzione offensiva in più, sinceramente tra le due vedo un pizzico più favoriti i tedeschi…e penso che sia la prima volta che il Barça giocherà senza i favori del pronostico.

    Sull’altra, il Real ha troppi campioni davanti (questi hanno Modric in panchina…..) e il Borussia non è più quello di questo inverno.

  3. mlbarza ha detto:

    Vista la notizia di stamattina, ossia che l’anno prossimo Gotze se ne va a Monaco per 37M di cucuzze, chissà se qualche cosa nell’approccio psicologico della gara di domani cambierà. Son tedeschi e non son molto dietrologi come noi in questo (ricordo un Weah iradiddio nel PSG che divenne un agnellino in una doppia sfida contro il Milan che l’aveva già comprato per l’anno dopo) però, si sa mai 🙂

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