Diario Atletico – Day 8: Rocky Balboa

Come per le Olimpiadi e gli Europei dell’anno scorso, il gruppo di visione virtuale via whatsapp si riunisce nuovamente e seguirà per voi i Mondiali di Atletica di Londra (tra virgolette proprio gli estratti tratti da whatsapp).

Si torna a gareggiare di mattina, la nostra redazione soffre le sessioni mattutine, in altri termini: lavora!! “ah no, ero in pausa caffé….ora mi connetto”

Kendra Harrison (QCP favourite) si presenta ai 100h con un bel 12.60. Non male per essere mattina e per esserci un vento un po’ fastidioso. “Se la fanno gareggiare in nona corsia…..”

Ritroviamo anche la Visser, che avevamo già apprezzato nell’eptathlon: “ooooh che piacere”

Quanti pensieri…

Dai 100h ci aspettiamo delle gran cose, sia in fatto di pathos che di tempi.

Alla mattina non c’è la Caporale nella zona mista, il “supplente” Luca Di Bella si rende protagonista di uno dei siparietti più strani di questi mondiali. Intanto l’americana Manning molto graziosa (fatta eccezione per questa mania del rossetto dark) si siede alla Alba Parietti durante l’intervista, ma lui niente, professionale non si distrae, la solita domanda e poi “wish you luck”, ma lei resta lì a guardarlo estasiata, c’è del tenero? Lui la guarda e la invita a bere qualcosa? No! Le sussurra un gelido “bye”, risata imbarazzata di lei che se ne va.

Poteva nascere un amore e invece…”bye”

L’asticella del salto in alto balla ma non cade mai: “dai l’hanno incollata”, a noi ci va anche bene più di una volta con Gimbo che supera con molta fortuna sia 2,17 che 2,22 ed anche 2,26. “Leeeeeeento, leeeeeeeento” intenso nell’entrata del salto, che invece era la sua forza. Ma lento anche a prepararsi: “Mamma mia quanto tempo ci mette prima di saltare….sembra una donna davanti al bancone degli yougurt”, se sarà il prossimo testimonial della Danone, sapete dove trovarci…per tirarci delle mazzate.

“Studia il movimento e si offende, poi si gira e fomenta il pubblico, bacio in cielo, segni della croce, bestemmie, male, errore netto, mani in faccia, un minuto sul materasso”.

Anche a 2,29 terzo tentativo l’asticella balla ma non cade! Potrebbe bastare? A giudicare da tutta la sceneggiata successiva di Gimbo lui è sicuro di sì: via la maglietta, festeggiamenti alla telecamera, promesse di “half shave”, tutto il campionario…

….poi succede che 2,29 lo saltano in 17 e si deve rivestire e ritrovare da qualche parte almeno le forze mentali, visto che quelle fisiche a prescindere da tutto potrebbero anche non bastare lo stesso.

E non bastano. Gimbo out. Niente drammi (né noi, né lui…consiglio non ascoltato considerando l’intervista piangente), tornare ai livelli pre doppia operazione ci vuole tempo e lavoro. Tornerà.

L’importante è che nel mentre non riprenda la carriera dietro ad un microfono. Per favore!

“Mi dispiace perché ora attaccheranno coach Tamberi Sr. che per me è uno dei pochi bravi in Italia, ma nono riscontra molte simpatie forse”

Ma quanto è simpatico il cinese Zhang, con i suoi balletti dopo ogni cavolo di salto?! Quaaaaaaanto?! “Non ci sono più i cinesi di una volta”. Se ve lo siete perso ci dispiace per voi, domenica farà la gru sul divano di casa: “Un piede sul divano!!” (semicit.)

Senza particolari motivi apparenti

Donald Thomas, dalle Bahamas, salta in una maniera davvero strana, specie con le braccia, ma come al solito la tecnica è una cosa individuale, se sei efficace perché sforzarsi ad uniformarsi? Ecco, appunto, se sei efficace…Thomas out.

Orfano di Tamberi, in finale noi abbiamo già chi tifare (tanto vincerà Barshim): David Luiz Ivanov, il bulgaro dalla folta chioma che a 2,31 va al personale e con facilità anche. “Vedrete che 2,31 basterà anche per le medaglie…”

Passiamo il pomeriggio a sognare: “l’atletica italiana sarà salvata da Lingua”, #SiamoQuesti, “per me va in trance, si carica a molla…e fa tre nulli”, “sì ma tutti e tre oltre gli 80 metri e ce li racconterà per 15 anni”

Finale che vai, quasi italiano che trovi: “Possiamo dire che la Bartoletta è un po’ italiana?”, “Un po’ troppo italiana direbbe Stanis

100h: sulla Manning e il suo cognome non facciamo battute, le capirebbero i pochi che seguono anche il football (pochi?)

La QCP Favourite Harrison rischia di brutto, errore sul primo ostacolo e tutto il resto della semifinale a rincorrere come una forsennata. Si salva per 2 centesimi e in redazione si tira un sospiro di sollievo: “tutto previsto e programmato, l’ha fatto per avere la nona corsia, ve l’ho detto già stamattina…”

L’impressione migliore ce l’hanno fatta la Paerson e la Manning. Ma in generale sarà una gara tiratissima, basta una piccola sbavatura per buttare tutto all’aria.

“Ma negli 800 non possono fare tipo Coppa America? Tutte si sfidano e poi la vincitrice sfida il Generale Caster

“La Caporale che traduce la risposta è poi ridà il microfono senza fare un’altra domanda è oltre il trash”, mancava il “bye” finale.

Come si dice paraculo in turco? E in azero? Così:

Guliyev, due bandiere ed un saluto militare

Ci siamo, siate sinceri con voi stessi innanzitutto: se siete arrivati a leggere/scrollare fino a qui è solo perché non vedevate l’ora di leggere le prossime righe. Perché Lingua “ha la panza come noi”, ma “puoi assomigliare a Marcolingua, ma non potrai mai essere Marcolingua“.

“Mio figlio sta spostando il camioncino, credo sia un buon segno”

“Eccomi sono ancora in tempo?”, “Lingua ha detto che non lanciava se non arrivavi”, vogliono esserci tutti stasera, la redazione è un forno, c’è tensione, c’è paura, c’è consapevolezza che comunque vada sarà un successo.

Swagger

Primo lancio: “sfiorata la rete?”, “questo Inzaghi lo faceva”, “70 scarsi”, “aveva paura”, “anche noi”, “si caga sotto”, “anche noi”, “ha lanciato prima”, “in sicurezza”, “si, considerato che sarà l’unico lancio buono non è male…”, “li lascia scappare e poi li colpisce quando non se l’aspettano”, “quanto cazzo è bella la Klishina”, eh no ragazzi, non durante il martello, restiamo concentrati, eccheccazzo.

Secondo lancio: beh beh, buono, “75,31”, “quindi per lui sarà 75,35”, “non basta comunque: nono, ad un passo dall’Olimpo”, “Si sta scaldando”, “è carico”,

Terzo lancio: “Può finire una gara senza un nullo?”, domanda retorica, amaramente retorica. “No, infatti entra negli 8 e poi fa i suoi tanto amati tre nulli”. “Eccolo”, “non so se riesco a guardare”, “me lo sento….me lo sento…”, si ma cosa? “NULLO”, “gara onesta, niente da dire”, La dedica alla telecamera: “Il prossimo anno ci vediamo”, già minaccia.

Strano gelo al commento in RAI: “dai, non è morto nessuno oh”, “gli è caduta la lingua” (se volete smettere di leggere qui, vi capiremmo, ma tenete duro), “te l’eri preparata da mesi eh?!”, “come Devon Allen

Ma noi lo sappiamo che la serata di Marco è solo all’inizio, intanto cerchiamo di tirarci su il morale: “Zero finalisti, zero punti di track and field”, potremmo darci al decathlon, a staffetta però nel senso che forse schierandone uno per specialità potremmo fare qualcosa, forse….no eh? Nemmeno così?!

Fortuna che arriva Marco dalla Caporale a distarci da cattivi pensieri: “Non è bastato, ma sapete cosa vi dico? Sono contento lo stesso perché sono il decimo al mondo, considerando che questo è il mio hobby”, F4 basito, “sono andato non bene, benissimo”, “tra un turno di lavoro e un altro, quando trovavo il tempo mi allenavo, attenzione ricordiamolo a tutti a casa, è un miracolo che sono qua, mi son meritato questo decimo posto tutto: peccato che con 75 cm di più entravo negli otto” io con 10 cm di più non ti dico dove entravo….stavolta però non ha “rubato” sui centimetri, respect. “Sapete cosa vi dico: prossimo anno negli Europei entrerò negli 8”, poi giù di saluti: Guardia di Finanza di Biella inclusa (stavolta non ha nominato il colonnello) e poi in chiusura dal nulla “l’altro anno con 75,10 mi pare che entravo negli 8 a Rio” BOOOM, fuoriclasse.

Emblematico il commento di Bragagna, rimasto muto per tutta l’intervista, riprende così: “Sokyrskii, quarto. Per essere terzo da 77,50 dovrebbe passare a 77,67, ecc ecc ecc…”. Pattiniamo via, di classe.

“Comunque il suo ottimismo non è contagioso?”,  “È la serenità dell’essere uno che lo fa per hobby”, “Ore 21,30 proviamoci, minimo entro negli 8”, “ore 22, è solo un hobby“.

Torniamo alle altre gare.

“La Klishina da neutrale è più forte che da russa”: 7 metri spaccati, che non bastano per 2 cm per l’oro. Due ragazze sopra i 7 metri, ringraziamo il Signore….

“La Reese invece è la sorella di Wambui?”

Caos nel lungo, tutto scoppia da questo tweet:

L’entourage della Spanovic legge quanto detto da Massimiliano e va su tutte le furie, perché da regolamento il numero non fa parte dell’atleta e quindi non possono misurare quello. In arrivo un ricorso: “la faranno saltare domani da sola”. Tutto (quasi) vero eh, aggiornamenti magari oggi in giornata: chiederemo a Micelli, un po’ come quando Cassani fece squalificare Rasmussen.

“Come caspiterina fanno a fare sempre il super salto all’ultimo?!”, “CHEBBBBBOTTAAA”, all’improvviso ci riappare Roata “RIGAPPICCICATA, invece che pedana perfetta!”, grave dimenticanza non avergli dedicato un pensiero sino ad ora. Per il dopo Bragagna (sì, ragazzi, ci sarà un dopo Bragagna e sarà una merda)…per il dopo Bragagna allora vogliamo Roata!

La Caporale dopo che Reese ricorda il nonno scomparso da poche settimane inizia con “fantastico”, ma fantastico cosa?!

Outing compromettenti: “Comunque lo confesso io sono un fan della Caporale. Mi divertirei molto meno senza di lei.”, “io adoro il trash, ma quando c’è lei cambio canale”.

All’improvviso nei 3000siepi femminili, una roba tipo la punizione dello Zambia contro il Brasile ai mondiali del ’74

E Tilli voleva pure squalificarla, allora accaniamoci con chi già ha fatto una figura di malta.

“Come si chiama la tizia che ha sbagliato strada?”, “idiota?” severo, ma giusto.

“Emma Coburn rischia una medaglia alla Bradbury” , arriva la medaglia (è pure d’oro), ma non solo: arriva pure il momento hot: “ad un certo punto speravo le due americane a terra limonassero, devo ammetterlo”:

Caption this (cit.)

L’inno alle bionde però non è finito, perché ci sono i 200 metri e c’è Dafne Schippers: “la Ta Lou fregata di nuovo”, “rettilineo infinito”, “bella bella bella gara!!”, e non serve per forza il tempo fantasmagorico. Lo (ri)diciamo? “La Smith se fosse stata in nona corsia avrebbe fatto podio”.

Spalla a spalla intensissimo tra l’olandese e l’ivoriana per tutto il rettilineo: chissà che adrenalina deve scorrerti dentro in quei 3 4 secondi. Tra l’altro i 3 centesimi di differenza finale sono anche gli stessi iniziali di reazione allo sparo.

Che rimonta della Miller che era sesta/settima ad 80 metri dall’arrivo, una rimonta così perentoria che quasi lascia l’amaro in bocca.

Ma la vera eroina dei 200 metri è Crystal Emmanuel, che riesce a non fare ultima pur essendo in seconda corsia, curva stretta, direte voi. Invece no, ma provate a correre i 200 metri “con un tacchino in testa” e fare 22″60. Sport estremi.

Dietro era pure peggio.

Tutto finito? NO! Questa sera allo studio post gare “sullo sgabello istituzionale c’è l’azzurro meno istituzionale di tutti: MARCO LINGUA!!” E allora chiudiamo questa giornata con le sue parole, fedelmente riportate:

“Tu ti alleni da solo, ti allena tua moglie”: “Sono il Rocky Balboa del lancio del martello mondiale”, ROCKY. BALBOA. “Solo io al mondo riesco a fare 5 giri e queste misure incredibili”, “Non era male, purtroppo ho fatto 75 cm in meno e non sono entrato negli otto, tutto lì, ci vuole anche un pizzico di fortuna, la pedana era molto ruvida, hanno fatto tutti difficoltà, Fajdek di solito faceva 81, ma anche la polacca primatista mondiale ha fatto solo 77 “solo”, ma se ti ricordi faceva anche 82″, “io lo sapevo che primo e secondo lo facevano loro due, ah no ha fatto terzo vero”, “ma è stato un garone, come ho detto prima a Bragagna con 75,10 entravo negli 8 a Rio”, “la mia figura l’ho fatta”.

“Come è nata questa idea dei 5 giri”: “sono tutte sensazioni, esperimenti che ho durante la giornata, sono un sensitivo del lancio del martello, tutto quello che capto poi è verità, è pazzesco ma è così. Provo le cose sul mio corpo, le provo e le riprovo, 20 anni che faccio tutti i giorni così, con una dedizione incredibile, una passione, un’amore..solo mia moglie vi può spiegare veramente che vive lì con me cosa significa arrivare a questi livelli.”,

“L’atletica per me è un hobby, difatti mi sento un grande proprio per questo motivo qua perché quando ho tempo vado a fare i miei lanci o i pesi sotto al mio porticato. I lanci vado a farli nel campo di mio zio che è contadino, ma sempre con il sorriso capisci e forse è per quello che sono qua a 39 anni e che farò le olimpiadi di Tokyo, sono convinto perché non ho problemi fisici, posso fare ancora meglio”

I momenti di difficoltà: “Purtroppo lo devo ricordare, ho fatto due olimpiadi in cui in tutte e due ho fatto tre nulli. Ma mi sono tirato su e sono arrivato qua che sono il decimo al mondo (risata compiaciuta), quindi non esiste l’impossibile e non piangete troppo…”

Ponchio lo guardava un po’ perplesso, Bragagna aveva alzato il microfono. Rendiamoci conto Lingua ha fatto stare zitto il Franco nazionale per quasi 10 minuti. “Non esiste l’impossibile”.

Riassumendo, ovvero nel caso vi interessasse chi ha vinto il martello oltre a Lingua:

TITOLI ASSEGNATI SINORA (in grassetto quelli di ieri)

Lungo F: 1) Brittney REESE (USA), 2) Darya KLISHINA (ANA), 3) Tianna BARTOLETTA
Martello M: 1) Pawel FAJDEK (POL), 2) Valeriy PRONKIN (ANA), 3) Wojciech NOWICKI (POL)
3000siepi F: 1) Emma COBURN (USA), 2) Courtney FRERICHS (USA), 3) Hyvin Kiyeng JEPKEMOI (KEN)
200m F: 1) Dafne SCHIPPERS (NED), 2) Marie-Josée TA LOU (CIV), 3) Shaunae MILLER-UIBO (BAH)

100m M: 1) Justin GATLIN (USA), 2) Christian COLEMAN (USA), 3) Usain BOLT (JAM)
200m M: 1) Ramil GULIYEV (TUR), 2) Wayde VAN NIEKERK (RSA), 3) Jereem RICHARDS (TTO)
400m M: 1) Wayde VAN NIEKERK (RSA), 2) Steven GARDINER (BAH), 3) Abdalelah HAROUN (QAT)
800m M: 1) Pierre-Ambroise BOSSE (FRA), 2) Adam KSZCZOT (POL), 3) Kipyegon BETT (KEN)
10.000m M: 1) Mo FARAH (GBR), 2) Joshua Kiprui CHEPTEGEI (UGA), 3) Paul Kipngetich TANUI (KEN)
Maratona M: 1) Geoffrey Kipkorir KIRUI (KEN), 2) Tamirat TOLA (ETH), 3) Alphonce Felix SIMBU (TAN)
110h M: 1) Omar MCLEOD (JAM), 2) Sergey SHUBENKOV (ANA), 3) Balázs BAJI (HUN)
400h M: 1) Karsten WARHOLM (NOR), 2) Yasmani COPELLO (TUR), 3) Kerron CLEMENT (USA)
3000siepi M: 1) Conseslus KIPRUTO (KEN), 2) Soufiane ELBAKKALI (MAR), 3) Evan JAGER (USA)
Lungo M: 1) Luvo MANYONGA (RSA), 2) Jarrion LAWSON (USA), 3) Ruswahl SAMAAI (RSA)
Triplo M: 1) Christian TAYLOR (USA), 2) Will CLAYE (USA), 3) Nelson ÉVORA (POR)
Asta M: 1) Sam KENDRICKS (USA), 2) Piotr LISEK (POL), 3) Renaud LAVILLENIE (FRA)
Peso M: 1) Tom WALSH (NZL), 2) Joe KOVACS (USA), 3) Stipe ZUNIC (CRO)
Disco M: 1) Andrius GUDŽIUS (LTU), 2) Daniel STÅHL (SWE), 3) Mason FINLEY (USA)

100m F: 1) Tori BOWIE (USA), 2) Marie-Josée TA LOU (CIV), 3) Dafne SCHIPPERS (NED)
400m F: 1) Phyllis FRANCIS (USA), 2) Salwa Eid NASER (BRN), 3) Allyson FELIX (USA)
1500m F: 1) Faith Chepngetich KIPYEGON (KEN), 2) Jennifer SIMPSON (USA), 3) Caster SEMENYA (RSA)
10.000m F: 1) Almaz AYANA (ETH), 2) Tirunesh DIBABA (ETH), 3) Agnes Jebet TIROP (KEN)
Maratona F: 1) Rose CHELIMO (BRN), 2) Edna Ngeringwony KIPLAGAT (KEN), 3) Amy CRAGG (USA)
400h F: 1) Kori CARTER (USA), 2) Dalilah MUHAMMAD (USA), 3) Ristananna TRACEY (JAM)
Triplo F: 1) Yulimar ROJAS (VEN), 2) Caterine IBARGÜEN (COL), 3) Olga RYPAKOVA (KAZ)
Asta F: 1) Ekaterini STEFANIDI (GRE), 2) Sandi MORRIS (USA), 3) Robeilys PEINADO (VEN), 3) Yarisley SILVA (CUB)
Peso F: 1) Lijiao GONG (CHN), 2) Anita MÁRTON (HUN), 3) Michelle CARTER (USA)
Giavellotto F: 1) Barbora ŠPOTÁKOVÁ (CZE), 2) Lingwei LI (CHN), 3) Huihui LYU (CHN)
Martello F: 1) Anita WŁODARCZYK (POL), 2) Zheng WANG (CHN), 3) Malwina KOPRON (POL)
Eptathlon: 1) Nafissatou THIAM (BEL), 2) Carolin SCHAFER (GER), 3) Anouk VETTER (NED)

TITOLI DA ASSEGNARE OGGI

20.05 Alto F
21.05 100h F
21.15 Giavellotto M
21.20 5000 M
21.45 1500 Decathlon
22.30 4×100 F
22.50 4×100 M

MUST WATCH

Ci sono le staffette e gira voce che Bolt possa presentarsi pure per la batteria.

Per il resto tanto Decathlon, tutto quello che resta. E serata piena di finali. C’è tanta attesa per i 100h, dove può succedere di tutto, potrebbe vincere anche una nostra favorita (Harrison), un po’ più difficile nei 5000m F (Muir batte Ayana forse solo al pub).

A proposito della Harrison, correrà in terza corsia e non in nona, maledetti.

ITALIANI IMPEGNATI OGGI

12.32 4x400m F, ITALIA (Chigbolu, Folorunso, Grenot, Spacca), batteria 2, corsia 7

Dura entrare in finale: ci sono solo due speranze: la prima è fare un gran tempo magari più vicino al 3’25” (che sarebbe record italiano, troppa grazia…) che al 3’30”; la seconda è la Panterita (che si è presa un anno sabbatico dalle competizioni individuali) che ci regala due tre frasi in terza persona dalla Caporale.

PROGRAMMA COMPLETO DI GIORNATA

azazelli

Da giovane registravo su VHS tutte le finali di atletica, mondiali ed olimpiadi, poi m'hanno cancellato il record di Donovan Bailey con Beautiful e mi sono dato al download. Vivo di sport, cerco di scriverne.

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2 risposte

  1. maxmicio ha detto:

    Non devi chiedere a me. Ho solo riportato il commento di un funzionario IAAF sentito alla TV tedesca. Dalle immagini si vede che il numero non attaccato bene tocca la sabbia. Cosa dice il regolamento non lo so, ma anche altri siti parlano del numero
    https://www.iaaf.org/news/report/world-champs-london-2017-women-long-jump-fina
    https://www.lequipe.fr/Athletisme/Actualites/Saut-en-longueur-comment-ivana-spanovic-a-perdu-la-medaille-d-or/825007

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