NFL in Pillole 2022 – Week 3: vietato scherzare con il fuoco

Storicamente (seppur una storia relativamente breve) la partita del giovedì è una partita tra l’osceno ed il noioso, ci sono anche motivazioni tecniche, di preparazione accorciata. E spesso vengono selezionate squadre del “menga”: Cleveland e Pittsburgh in questo momento sono un po’ squadre del menga…

…però va ammesso che il TNF di questa settimana è stato godibile. Nonostante Trubisky.

A renderlo vivo fino alla fine poi c’ha pensato il solito braccino corto che viene ai Browns. Terza week, terzo onside kick affrontato: non l’hanno mai controllato in campo, stavolta almeno hanno avuto l’accortezza di farlo finire fuori (e c’era stato anche l’offside degli Steelers).

Della capacità di essere così aleatorio di Trubisky abbiamo già detto settimana scorsa, le cose non sono cambiate. Però i suoi passaggi sono così imprevedibili che permettono ai ricevitori di finire spesso negli highlight di giornata con circus catch a raffica, questa volta è toccato a Pickens:

Ah…occhio a Pickens!!

Najee Harris, altro giro, altro difensore saltato. Quando era giovane Najee era sicuramente uno di quelli che saltava i fossi per lungo.

Andiamo bold? Andiamo bold: il calendario nei prossimi mesi non è facilissimo, ma Brissett consegnerà a Watson una squadra ancora a caccia di un posto nella postseason. Poi lì conterà: 1) quanta ruggine ci sarà in Deshaun, 2) la sconfitta di settimana scorsa contro i Jets.

Quanto è pesata e peserà l’assenza di TJ Watt?

….tanto così! Quando si dice, “che senso ha il premio di DPOY“?

Non capiremo mai dove finiscono i demeriti della OL ed iniziano quelli del QB: però la deep ball di Fields è davvero davvero sospetta.

Per fortuna per i tifosi Bears che la squadra in attacco almeno riesce a correre: 5.4 di media in stagione e questa settimana Khalil Herbert non ha fatto nemmeno rimpiangere l’infortunato Montgomery.

Chicago vs Houston è probabilmente la sfida tra i due peggior parchi ricevitori della lega. I Bears completano per una media di 78 (!!) yard a partita (i penultimi ne fanno almeno il doppio), il miglior WR di Houston è 40esimo per yard ricevute.

Non sorprende quindi che a decidere la partita sia stato un intercetto nei secondi finali e sorprende ancora meno che a metterlo a segno sia stato Roquan Smith, uomo ovunque.

A proposito di intercetti: i Bears sono 12-0 quando Eddie Jackson ne mette a segno uno…e se bastasse quello…

A Tennessee hanno rivisto il Derrick Henry dei giorni migliori, quello à la Transformers, che ha bisogno di 3 difensori per essere arginato. Se poi i difensori sono quelli dei Raiders, fate anche 6.

Ecco, la difesa dei Raiders: cambiano i coaching staff, cambiano i giocatori, ma quel senso di arrendevolezza resta immutato negli anni.

Se poi l’attacco si dimentica di fare i punti una volta raggiunta l’endzone ecco che lo 0-3 è servito. Unici in NFL (Houston ha almeno un pareggio).

Specchio della confusione Raiders: 4th&10…delay of the game. Poi per fortuna c’ha pensato Hollins a dare una flebile speranza.

Ecco, unica nota veramente lieta di questo inizio di stagione per Vegas: le ricezioni di Hollins.

Kansas City aveva vinto fin qui ma mai convinto a pieno, Indianapolis fin qui aveva perso e convinto proprio tutti: nel male però.

Sarà per questo che i Chiefs hanno giocato con una sufficienza tipica di chi si crede di poter vincere la partita in qualsiasi momento: drop in endzone, finte di calcio bizzarre, calci che forse era meglio fintare…così a forza di scherzare con il fuoco, sono rimasti bruciati.

E il nervosismo traspare:

https://twitter.com/NFLonCBS/status/1574106345703292928

Dall’altra parte ai Colts è stato abbastanza utile evitare intercetti (prima partita senza per Matt Ryan, anche se ha commesso un fumble) ed alzare decisamente la percentuali di completi. Certo solo 8 yard a completo, ma baby step.

Certo non fai in tempo a parlar bene di Edwards-Helaire che questo fa 7 portate per 0 yard. Zero (ed un TD).

Nick Kyrgios, sei tu!?!

Quando a gennaio Miami ha silurato Brian Flores, in molti hanno storto la bocca (e lui è passato per vie legali…), dopo 3 settimane di football però bisogna ammettere che Mike McDaniel sta dando quel qualcosa in più a questa squadra, che era già in decisa crescita.

Da rivedere un attimo il “concussion protocol” se permette di rientrare in campo un Tua che sembrava decisamente rintronato. Ed infatti la NFLPA sta investigando…

4 minuti e 3 secondi da giocare nel secondo quarto della terza partita della stagione: arriva il primo 3rd&10 per l’attacco di Josh Allen e del suo attacco.

I Bills comunque hanno di che recriminare: nel secondo tempo hanno conquistato 256 yard contro 100 ed hanno perso il parziale 7-3 (+2).

Il +2 meriterebbe però un capitolo tutto suo: il butt punt, signori:

Dopo una safety del genere perdere per un calcio allo scadere sarebbe stato davvero atroce, per fortuna per loro poi (nel drive successivo) il cronometro è andato a zero e Dorsey ha distrutto tutto.

Ed anche a fine secondo quarto i Bills avevano provato a fare un casino, buttando via 3 punti e rischiando un pick6, per uno spike fallito. Cose da matti, in una partita così equilibrata.

Dan Campbell dà (3 su 3 nei quarti down nel primo quarto), Dan Campbell toglie: ancora una rimonta subita, ancora un playcalling nei momenti decisivi un po’ sospetto, ancora una volta i Lions che perdono gli one-possession game. Doloroso.

Interrotta anche la striscia di almeno un TD per quarto, che durava da 18 quarti. A secco anche Amon-Ra, autore comunque di un’altra partita super solida.

Il fatto è che capita di rado, ma quando Kirk Cousins is on fire, le difese fanno bene ad essere terrorizzate.

E dire che tutto ciò è avvenuto senza Justin Jefferson: a proposito Jeff Okudah è pregato di restituirlo ai suoi cari che lo aspettano con ansia.

https://twitter.com/PFF/status/1574383285215502336

Quando Detroit deve fare il salto di qualità finisce sempre per inciampare, quando da Minnesota non ti aspetti più nulla finisce sempre per vincere. Il risultato? Un limbo, per entrambe le squadre. I Packers ringraziano.

I Patriots hanno messo in difficoltà i Ravens molto più di quello che ci si poteva aspettare e di quanto il risultato finale (37-26) dica: c’è una difesa che lotta in quel di Foxborough.

E nonostante questo, Lamar Jackson ha messo giù un’altra prestazione da MVP (con l’aiuto determinante di Mark Andrews).

Justin Tucker è un cheat code.

A DeVante Parker non mancano di certo le prestazioni da WR1 in questa lega (segnare +1 dopo domenica, 156 yard, a 3 yard dal suo massimo in carriera), quello che gli manca è la continuità, lo attendiamo già da domenica prossima.

Più aumenta il volume di gioco di Mac Jones più aumentano gli alti e i bassi, domenica per larghi tratti sembrava anche una buona partita, poi vai a leggere il tabellino e ci sono 3 intercetti. Holy cow!

Ma per lui le pessime notizie non sono finite con la partita: infortunio alla caviglia, lo terrà fuori qualche settimana ed ecco che ancor prima di vedere il rookie Zappe in campo, vedremo il ritorno di Hoyer come QB1, non succede dal 5 ottobre 2020 ed è successo solo 3 volte dal 22 ottobre 2017, quando perso il posto da C.J. Beathard a San Francisco.

La partita però l’ha decisa Agholor con quel fumble sanguinoso.

Lo so che eravate saliti sul carro di Flacco, non vi giudico, ma ora scendete.

Contro i Bengals, i Jets non sono mai stati in partita e Cincinnati ha pure portato il cugino scarso di Chase alla partita.

Se i Jets non sono mai stati in partita, cosa dire dei Commanders?! Niente, meglio non dire niente.

Carson Wentz ha subito 9 sack. Più sack che punti fatti.

Philadelphia è alla terza partita in cui maltratta gli avversari (il 38-35 finale contro Detroit s’è aggiustato un po’ nel garbage time), i prossimi saranno i Jaguars.

In difesa ti prendono a sberle, in attacco fanno tante cose e tutte bene, soprattutto grazie a questo Hurts: l’MVP a Lamar Jackson di cui sopra? Not so fast, my friend.

Sarà complicato trovare una secondaria in grado di arginare AJ Brown e Devonta Smith.

Tra i risultati di cui non mi so dare una spiegazione, inserisco per direttissima Saints 14 – Panthers 22.

Sarà l’assenza di Sean Payton, sarà quella di Brees (più datata), ma questo attacco s’è rotto: non mancano le yard, mancano i punti ed il senno.

A proposito di punti: sono 10 quelli segnati nei 3 primi tempi giocati fin qui. Deprimente.

I Chargers sembravano aver girato due viti in difesa, i Chargers sembravano aver fatto finalmente quello step per diventare una contender. Poi sono arrivati gli infortuni, i dubbi ed alcune scelte del coaching staff e del management criticabili. Ed ecco che i Chargers rischiano di attorcigliarsi nuovamente su se stessi.

Da quando è entrato in NFL, Herbert ha completato 27 passaggi da 40+ yard, nessuno meglio di lui: ma glielo vogliamo dare un ricevitore capace di andare sul profondo o no?!?!

Questa palla per Guyton è arte:

https://twitter.com/NFL/status/1574156268100632580

PS. Anche Guyton tra gli infortunati (stagione finita).

I Jaguars hanno corso (30 portate, 145 yard tra i due RB), i Jaguars hanno lanciato (72% di completi e 3 TD per Lawrence, con un’altra partita solida), i Jaguars hanno dominato.

I Jaguars hanno pescato un gran bel giocatore: Devin Lloyd, uomo aggiunto in copertura, 6 passaggi difesi, 2 intercetti nelle ultime due partite.

A Cooper Kupp possiamo dare pure una scopa, così ci ramazza pure la stanza?

I Rams danno l’impressione di essere ancora in terza marcia e di mancare di killer istinct: citofonare Akers per quel fumble sulla yard line.

L’emblema della partita dei Cardinals: un drive da 19 giochi, 65 yard, quasi 10 minuti di possesso e….3 punti. D’altronde in questa partita sono arrivati solo FG per Arizona.

Aaron Donald è il più veloce, tra i DT, ad arrivare a 100 sack: animale diverso! La cosa “simpatica” è che il suo 100esimo è combaciato con il numero 110 subito da Kyler Murray, in una partita da 58 lanci, con questi ritmi non ci arriva a mangiare il tacchino…

58 lanci è il suo massimo in carriera, supera i 54 registrati nella sua prima partita in NFL.

E benvenuto nella stagione 2022 pure a Kyle Pitts!

La cosa terrificante per Seattle è che Geno Smith non è il colpevole principale delle loro sconfitte.

Cordarrelle Patterson che banchetta sul front seven nello stadio dei Seahawks, il mondo è cambiato, ma questo scenario nemmeno su Black Mirror se lo sarebbero immaginato.

Rodgers vs Brady: woooow, chissà quanti punti?! 26. Chissà quanti TD?! 3.

I turnover!! Ecco, i turnover invece non sono mancati: 4.

Uno di questi però merita l’highlight di giornata: Vita Vea che droppa in copertura e va a fare il tackle, vedere per credere:

https://twitter.com/NFL/status/1574148063903350784

Il secondo tempo ha visto nell’ordine: punt GB, fumble TB, punt GB, punt TB, intercetto GB, FG TB, punt GB, punt TB, punt GB, punt TB, punt GB, punt TB, punt GB, TD TB, conversione 2 punti per il pareggio fallita, fine dello strazio. Vittoria GB 14-12

La cosa più sorprendente dell’attacco dei 49ers è che Garoppolo sembra un QB2 arrivato in settimana e che non ha fatto in tempo a leggere il playbook. Fuori timing, fuori target, per tutto la partita. Mah.

E pure fuori campo (per sua fortuna):

Ad un certo punto considerando la bizzarria del punteggio, l’unica gioia sarebbe stato uno scorigami:

Mai una gioia.

La cose più belle di questo Sunday Night Football? I punt.

Quando in offseason Denver ha fatto carte false per regalarsi finalmente un QB, non si aspettava di certo questo Russell Wilson.

Il football è strano, Beppe:

Cowboys e Giants entravano nella partita come squadre tra le più indisciplinate della lega, il Monday Night non ha fatto eccezione. Ora sono seconde, entrambe appaiate a 28 flag (comprese quelle rifiutate), ma ben 6 falli dietro a Denver. E sono state pure graziate una manciata di volte da degli arbitri a tratti bizzarri.

La flag più bella? Donovan Wilson, safety di Dallas, che schiaffeggia la palla al volo allontanandola dalla presa dell’arbitro che trasforma un 2nd&4 sulle 30 dei Giants in un primo down quasi a metà campo. Chapeau.

In questi mesi senza contratto, Jason Peters non è dimagrito, assolutamente no. Ora è spendibile anche come guardia.

Partita equilibrata, la vince chi ha il sopravvento sull’avversario nella lotta tra le linee: entrambe le squadre hanno creato buoni varchi per le corse, ma la pressione sui lanci di Lawrence (3 sack) e compagni alla fine ha fatto pendere la partita verso Dallas.

Non sono bastati ai Giants i settordici screen giocati.

Il TD di Lamb: gran lancio di Rush, ancor meglio la presa di CeeDee, d’altronde aveva qualcosa da farsi perdonare…

https://twitter.com/BallySports/status/1574574555590320128

Ok, perdonato:

Un abbraccio a Sterling Shepard che si infortuna senza essere toccato da nessuno e nemmeno facendo chissà quale movimento, il tutto nell’azione in cui Diggs registra il suo primo intercetto in stagione, dopo essersene mangiati una manciata in queste settimane, e chiude la partita.

Per il WR dei Giants si teme qualcosa di serio e non sarebbe la prima volta nella sua carriera, per New York ora dovrà fare un passa avanti Golladay, ancora impalpabile.

azazelli

Da giovane registravo su VHS tutte le finali di atletica, mondiali ed olimpiadi, poi m'hanno cancellato il record di Donovan Bailey con Beautiful e mi sono dato al download. Vivo di sport, cerco di scriverne.

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