Baltimore Ravens 2015 – Occhio ai corvi!

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Corvi con i muscoli

La sconfitta nel divisional dell’anno scorso contro i Patriots poi campioni non è stata certo facile da superare. I Ravens, nonostante in pochi gli dessero qualche chance di arrivare al Championship, sono arrivati veramente ad un passo da riconfermarsi bestia nera di New England, nonché squadra da non incontrare a gennaio. Quest’anno sono cambiati in diverse pedine, seguendo la loro solita filosofia, ma non abbiate dubbi che a dicembre inoltrato e gennaio saranno ancora tra le migliori squadre dell’NFL a giocarsi il titolo.

D’altronde quando hai una società solida alle spalle, un general manager che sbaglia poche mosse, un coaching staff affiatato e sempre di livello, leader rispettati nello spogliatoio e in campo sia in attacco che in difesa e giovani rampanti in rampa di lancio non puoi che essere un team sempre ai vertici della lega, che ovviamente non può vincere sempre ma che certamente è sempre lì pronto a sfruutare ogni occasione come nel gennaio perfetto di 3 anni fa.

OFFENSE

L’anno scorso Baltimora si è confermata una squadra molto efficiente in attacco, e Flacco, sotto la guida di Kubiak, ha vissuto la sua miglior regular season della carriera confermandosi un quarterback tra i più solidi della lega. Si, magari non sarà mai un nome che farà stracciare i capelli, non sarà mai l’uomo copertina della lega, ma i progressi che ha fatto da quando è entrato nella lega sono innegabili per tutti e ad oggi è certamente il fulcro dell’attacco dei Ravens.

Sotto la nuova direzione di Trestman, mente offensiva di primo livello, probabilmente si cercherà di andare molto di più sul profondo rispetto al solito, e il buon vecchio Joe possiede di sicuro il braccio per andarci con costanza, solo che dovrà migliorare la precisione per cercare di risultare più produttivo, magari con l’aiuto di qualche drop in meno dei suoi ricevitori (uno di questi, Torrey Smith, per altro è andato via). Come backup è arrivato Matt Schaub che come riserva è certamente un discreto lusso, basta non doverlo schierare troppe volte.

Per non far sentire la mancanza di Torrey Smith a Flacco, il GM Ozzie Newsome ha preso al draft il velocissimo ricevitore da UCF Breshad Perriman, anche lui con qualche dubbio sulla consistenza delle mani ma pericoloso sul profondo per le difese avversarie e magari anche collezionista di penalità come colui di cui dovrebbe prenderne l’eredità. Se non è andato via, l’altro Smith, Steve, è rimasto con l’obiettivo di riprendersi la rivincita per lo scorso divisional e contro chi, i Panthers, l’aveva considerato finito prima del tempo in quella che sarà la sua ultima stagione da professionista: la velocità non è più quella di un tempo, ma la capacità di separazione dal difensore non è solo questione fisica ma anche tecnica e lui ne ha ancora da vendere, e per quanto riguarda la durezza in campo, beh, “che te lo dico a fare?” direbbe Donnie Brasco.

Andiamo a picchiare qualcuno!

Andiamo a picchiare qualcuno!

A dare profondità nel ruolo ci dovrebbero pensare Marlon Brown, Michael Campanaro e Kamar Aiken. Come dite? Si, se Perriman non si dimostrasse subito pronto o a uno dei 2 titolari gli viene un raffreddore siamo nella merda. Certo se Pitta recuperasse a pieno regime si potrebbe pensare di sfruttare maggiormente i tight end, specie avendo preso dal draft un prospetto interessantissimo came Maxx Williams e potendo anche contare sul terzo giro dello scorso anno Crockett Gilmore (senza dimenticare Nick Boyle, quinta scelta di quest’anno), ma prima di tutto le nubi sul futuro di Pitta sono molto dense e nere a causa dei continui infortuni che gli faranno iniziare la stagione in PUP list e che ne mettono addirittura in dubbio la carriera, e poi Trestman ama molto le formazioni con 1 RB, 1 TE e 3 WR (anche se magari vedendo il suo parco ricevitori qualche domanda se la porrà anche lui).

La scorsa stagione di Justin Forsett è la dimostrazione lampante che quasi tutti in NFL, se messi nel posto giusto, al momento giusto, se lavorano duramente e sono pronti a cogliere l’occasione possono fare successo. A Baltimora però sono consapevoli che lui non può essere la risposta nel lungo periodo (se ormai esistessero risposte nel lungo periodo per il ruolo di RB nell’NFL), e anche se gli hanno dato un contratto di 3 anni per un totale di 9 milioni, hanno molte speranze nel rookie da USC Javorius “Buck” Allen , RB grosso e con ottime mani in ricezione. Nel mix c’è poi Lorenzo Taliaferro che se riuscirà ad evitare i problemi di fumble che hanno caratterizzato un po’ troppo la sua stagione da rookie potrebbe dire la sua specie in situazioni di redzone.

Ma se è vero che Forsett ha un’ottima visione di gioco e una grande capacità nel colpire il buco, però gran parte del merito per la sua grande stagione è da dare ad una linea offensiva che sulle corse è stata semplicemente devastante nel 2014 e che ha tutte le carte per ripetersi anche nel 2015. I punti di forza sono certamente le 2 guardie Marshal Yanda e Kelechi Osemele, statistiche alla mano tra i migliori nel ruolo in NFL, che per altro sono entrambi in scadenza e che quindi si giocheranno il rinnovo a base di prestazioni sul campo (siamo pronti a scommettere che Newsome rifirmerà solo uno dei 2).

Il centro sarà Jeremy Zuttah, considerato il più scarso del gruppo e che sarebbe facilmente tra i migliori di almeno altre 25 squadre, mentre i due tackle saranno Eugene Monroe a sinistra (reduce da una stagione sotto-par causa diversi problemi fisici, specie in pass protection, ha grandi margini di miglioramento visto anche quando fatto in passato) e Ricky Wagner a destra che, scelto al quinto giro del 2013, è emerso a sorpresa nel training camp dell’anno scorso e grazie ad una tecnica sopraffina come bloccatore e con ottime e continue prestazioni si è manifestato come uno dei migliori right tackle della lega. Come backup attenzione tra gli altri al genio della matematica da Penn State John Urschel che può giocare entrambi i ruoli di guardia e ai tackle James Hurst e Marcel Jones.

Lo special team rimane tra i più affidabili della lega (non casualmente John harbaugh è stato un coordinatore del reparto) con un kicker come Justin Tucker che al momento è il più accurato calciatore di tutta la storia dell’NFL e, grazie alla sua gamba giovane e potente permette di segnare anche da posizioni molto difficili, e un punter come Sam Koch molto abile a piazzare i propri calci. Dopo il taglio di Jacoby Jones c’è curiosità nello scoprire chi sarà il ritornatore principale anche se al momento il favorito è Michael Campanaro.

DEFENSE

Passano gli anni, cambiano i giocatori, ma il marchio di fabbrica dei Ravens rimane sempre la difesa ed anche quest’anno le fortune di questa squadra passeranno sempre da lì, dalle prestazioni di Suggs e compagni che hanno perso pedine importanti ma che hanno già chi è pronto a sostituirle, sperando di confermare la grande solidità contro le corse, l’enorme capacità di portare pressione specie dall’esterno e cercando di migliorare la difesa contro i passaggi puntando soprattutto sul cercare di far rimanere sani i propri cornerback.

La defensive line ha perso il suo uomo-copertina, quell’Haloti Ngata, tradato ai Lions, che però sembrava sempre più in fase calante a causa dell’età e dei tanti, troppi, acciacchi fisici che ne hanno condizionato spesso le prestazioni negl’ultimi 2 anni. Il suo posto sarà preso da Timmy Jernigan che nel suo anno da rookie, quando è stato chiamato a sostituire lo squalificato Ngata, ha mostrato lampi di classe assoluto con 4 sack e una notevole capacità di penetrare nel backfield avversario: se riuscirà ad essere più costante anche con un impiego più esteso i Ravens possono dormire sonni tranquilli.

Il mastodontico Brandon Williams, capace di una bench press di oltre 500 pound, sarà ancora una volta il perno centrale contro le corse avversarie, mentre l’altro end dovrebbe essere il veterano Chris Canty che però già sente alle spalle la spinta di giovani come Brent Urban, Carl Davis e Kapron Lewis-Moore, attenzione anche a Lawrence Guy per quella che è comunque la si guardi una rotazione molto forte e completa.

Negli schemi dei Ravens, come detto prima, il compito di portare pressione al QB avversario è soprattutto affidato ai linebacker esterni, e Terrell Suggs e Elvis Dumervil sono tra i migliori interpreti nel ruolo anche se l’età non è più verde. 29 sack in tandem sono comunque qualcosa che è difficile trovare anche sotto i 30 anni e quindi non c’è da preoccuparsi troppo per i tifosi di Baltimora. Certo la partenza di Parnell McPhee non è facile da assorbire, ma la speranza è che finalmente Upshaw dimostri più di qualche flash e che il rookie Za’Darius Smith si dimostri subito pronto a fare il suo.

“Caro C.J. ti spiego un paio di cosine…”

Il centro del campo sarà invece, per il secondo anno di fila, il regno incontrastato dell’ex Alabama C.J.Mosley che, dopo l’infausta scommessa su Arthur Brown, sembra proprio essere il degno erede di un mostro sacro come Ray Lewis: intelligenza di gioco, occhio per sapere sempre dov’è la palla, velocità, difficile pensare che a fine anno Mosley non sia considerato già tra i primi 5 giocatori nel ruolo. Di fianco a lui per altro gioca il solidissimo e sottovalutato Daryl Smith, molto bravo sia in copertura che contro le corse, con McClellan e il già citato Brown a dare profondità. Se questo non è il miglior front 7 della lega ci andiamo abbastanza vicino.

Le note dolenti sono però nelle secondarie che, almeno al momento, non offrono molte garanzie soprattutto a livello fisico. Il leader di questa unità è certamente Jimmy Smith, che l’anno scorso stava giocando ad altissimi livelli prima dell’infortunio che l’ha spedito in IR ma su cui i Ravens puntano decisamente visto anche il rinnovo contrattuale da 48 milioni in 4 anni fattogli firmare; mentre molti dubbi si hanno su come recupererà fisicamente Lardarius Webb, che fino a 2 anni fa sembrava in rampa di lancio ma che i tanti problemi fisici, specie alla schiena, non permettono più di considerarlo un punto fermo della squadra.

Per cercare di trovare uno slot cornerback affidabile si è arrivati anche a firmare Kyle Arrington, ma la speranza è che magari il rookie Tray Walker si dimostri una piacevole sorpresa perché altrimenti si rischerà di trovarsi ancora una volta nella situazione dell’anno scorso in cui il livello dei CB messi in campo era veramente basso ed il compito per i QB avversari molto più facile del lecito. Asa Jackson, Rashaan Melvin e Cassius Vaughn rientrano sempre nella categoria di tentativi disperati di trovare qualcuno presentabile, ma attenzione perchè Baltimora è una squadra sempre pronta sul mercato e non ci stupiremmo di qualche intervento in corsa, sia a livello di firme tra i free agents (magari qualche veterano con contratto pesante) che magari di una trade.

L’arrivo di Kendrick Lewis dovrebbe portare ad un deciso miglioramento nelle prestazioni delle safety, e se il redivivo Will Hill dovesse dimostrare i miglioramenti mostrati l’anno scorso dopo le brutte prestazioni in maglia Giants i motivi per sorridere aumenterebbero certamente per i corvacci, anche perché sciagura Matt Elam si è già infortunato nel training camp evitando così che i tifosi Ravens lo debbano vedere in campo. Magari se Terrence Brooks recuperasse dai guai fisici che si porta dietro si potrebbe pensare anche più positivamente.

COACHING STAFF

John Harbaugh è certamente tra i primissimi coach della lega, per preparazione, organizzazione e capacità di guidare e controllare la squadra, ma possiede anche l’ottima qualità di sapersi circordare di ottimi coordinatori e allenatori di reparto, senza la paura di doverli poi veder andar via verso altri lidi. Va via Gary Kubiak dopo un’ottima stagione dell’attacco? Non c’è problema, si firma Marc Trestman in cerca di riscatto! Dan Pees è un’ottimo coordinatore della difesa molto apprezzato in giro per la lega, e anche tutto il resto dello staff è preparato e di qualità (Marty Mornhinweg è un lusso come QB coach, mentre confermato il buon Bobby Engram come WR coach), ed è inutile negare che tutto questo è ben evidente quando la squadra viene messa in campo, anche se non soprattutto quando si è costretti ad affrontare emergenze d’infortuni.

PREDICTION

I Ravens sembrano una squadra molto interessante per la prossima stagione che ha però 2 grossi punti di domanda nei ruoli di ricevitori e cornerback, specie per quanto riguarda la profondità, che per altro sono reparti molto importanti nell’NFL attuale. Se le risposte a queste domande fosssero positive tenetevi pronti ad una nuova lunga avventura per Baltimora anche perché al momento l’American Conference non sembra avere un padrone designato ed anzi sembra molto aperta. Per carità, il calendario non è agevole e la division molto agguerrita, ma sono pronto a puntare a dei Ravens di nuovo ai playoff pronti poi a poter di nuovo soprendere quando la palla è pesante (tranne se non è stata sgonfiata).

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angyair

Tifoso dei 49ers e dei Bulls, ex-calciatore professionista, olimpionico di scherma, tronista a tempo perso, candidato al Nobel e scrittore di best-seller apocrifi. Ah, anche un po' megalomane.

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9 risposte

  1. Alessandro ha detto:

    bell’articolo, sono ottimista per l’attacco, la squadra con kubiak ha già assimilato la west coast e trestman ha il compito facilitato

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