Europilloloni – Ottavi (Day 1): Mett’acchiesa

La giornata di Italia – Austria è lunga e si deve passare il tempo: c’è chi si è fatto l’abbonamento a The Athletic.

“Ma tanto leggi solo le prime 2 righe!”, “Ma alla fine sono 3 euro e qualcosa al mese, meno di quello che pagavo per leggere Bagatta su ASB”

Si cerca di passare il tempo guardando il Tour, anzi le cadute del Tour, ma è comunque lunga…

Anche perchè poi si scopre che “ma anche oggi la rai fa solo una partita?”, “Ce ne sono altre oltre a Italia Austria?”, effettivamente…

Qualcuno fa outing: “io sono stufo delle gag sui francesi che non vincono il Tour quindi non mi dispiacerebbe lo vincesse un francese, tipo la nazionale inglese di calcio”, ma viene subito messo in riga: “No i classici non stancano mai.”

Inizia Galles – Danimarca intanto: “Emozionante scontro fra i due portieri del Leicester”

A Lecce si tifa Danimarca

Parte benino il Galles ma poi è solo Danimarca: “Gran gol. Direi TIRAGGIR

Roggero è già a 10 metafore”, “Di Roggero e Mogol?”, pronto per Sanremo.

In pochi davanti alla TV comunque: “Iniziato bene il Galles, primo quarto d’ora. Poi l’han vista poco, ma l’ho vista poco pure che io dovevo lavare la cucina. Livello bassino”, “Livello bassino il tuo a lavare la cucina?”, “Esattamente”, #cenerentola.

“Aggiornamento? Io sono a un saggio musicale di un mio amico. Hanno fatto con la tromba la marcia dell’Aida, mi ricordava la marcia trionfale di Ventura”

Raddoppia la Danimarca: “È tutto apparecchiato per la replica del 92”, “Perchè?”, “Perché doppietta di Dolberg che aveva fatto schifo e ha giocato solo per l’infortunio di Poulsen”

3-0.

4-0. #SunsInfour #DensInFour

“Bel girone aveva l’Italia”, “Subito a sminuire”, “quindi la danimarca ha messo al suo posto una delle squadre con cui abbiamo dominato”, siamo già in modalità #fuoriagliottavi

Arriva la formazione dell’Italia: “Fuori Locatelli dentro Verratti”, “Verratti giusto? Ci sta abbiamo più bisogno di possesso”

Presagi positivi: “Mancini torna nello stadio dove ha giocato la partita più importante della sua carriera. E l’ha persa.”

E’ il momento degli inni e qualcuno è già su di giri: “tenetevi l’Adige m***e, voi e il vostro inno di m***a”.

Si parla anche della polemica di questi giorni: “M’inginocchio all’inno. Per Kap e per i neri”, “Davanti a Insigne peraltro”, “e sono piú alto”.

“Noi per chi tifiamo?”, “sempre per l’italia, e per l’annessione del tirolo all’aAustria. Win Win situation”

“Loro picchiano abbastanza”, “La mettono sul piano fisico. Giusto per questo gioca Verratti“, “Dobbiamo batterli col palleggio”, “o con l’evasione fiscale”

“Come odio gli austriaci”, “chi non li odia scusa?”, sale la tensione. “Io sarò teso solo dalla semifinale in poi”, “Quindi non lo sarai”, realismo.

“Immobile sembra me quando gioco da punta a calcetto”, è un complimento?

Per ora l’Italia è solo TIRAAGGIR. E nostri insulti a Insigne.

“All’inizio la Rai ci ha tenuto a dire che è la prima volta che Italia e Austria giocano a Wembley ma NON contro l’Inghilterra”, interessantissimo….

Occasionissima per Barella ma il portiere fa il miracolo. Sale l’ottimismo: “se la sblocchiamo finisce 11-0”. “parata da portiere di pallamano”, “Di solito parano col cazzo loro”, dovremmo seguire maggiormente la pallamano?

“Hanno deciso di rompere Barella”, di farlo uscire in….barella direi.

“Sono indeciso tra il 14-0 per noi o lo 0-1 di Arnautovic al 93º”

“Ci hanno un po’ intimiditi e ora non mettiamo più la gamba, come quella volta a Caporetto“, “Lì ci avevano intimorito tanto”

Italiani nel mondo

Tiro ignorantissimo di Immobile dal nulla: incrocio dei pali! “Uuuuuuuhhhhh”, “dedicato a questa chat”, “una cosa sa fare Immobile e gliela lasciano”, “Oh qualcosa per stare in A deve avere. Se no farebbe panca a Carpi”, “dicevano lo stesso di Sculli”, “Sculli infatti aveva i parenti giusti”, sono solo dicerie eh.

“Ma a Londra quanti gradi ci sono? 40″, “Ma umido”, “è la variante delta”.

Spinazzola prova la mossa tuffarsi a caso”, contro gli arbitri inglesi funziona benissimo per altro…

Il primo tempo finisce 0 a 0: “Inizio già a sentire i rigori. Sindrome mia, non ci posso far niente.”

“Ma tutte queste pubblicità di Mancini che fine faranno se perdiamo stasera?”, “Le faranno fare a Ventura”

Comincia il secondo tempo, e l’antro degli oracoli comincia a riempirsi di fumo.
“Io ne capisco zero ma tenere Berardi a lungo è controproducente”.

Arnautovic fa ballare la nostra difesa, “Arnautovic 15 dribbling”, “Bonucci no”.

La partita prosegue, punizione pericolosa per l’Austria ma i nostri non perdono la concentrazione: “Cazzo ha fischiato?” “Inglese di merda”, ma c’è fiducia, “Ok sappiamo come va a finire”. Un po’ di scaramanzia.

“Togli Verratti pliz”, “Sento aria di purga o di supplementari”, qualcuno spoilera il finale.
“Deve cambiare Verratti”, “Deve levare Berardi”, “Uscirà pure Barella”, “Pessina per Barella”, “Locatelli per Verratti”, “Chiesa per Berardi”, Mancini ancora non sa quel che farà, noi si, tutto alle 22.24 con alcuni minuti di anticipo.

Intanto avanzano parallelamente domande esistenziali: “Sirigu dite che non lo mette oggi?” “Mette Meret”.

Poi la grande paura, il gol annullato al simpa della cumpa, Arnautovic. Volano parole grosse in chat, offese a Donnarumma, il var ci salva, ma le domande restano, “ma come fa il terzino a farsi mangiare così in testa”….”E IO TI ABBRACCIO BEPPE CHE È FUORIGIOCO”, Caressa caressing.

L’Italia soffre, l’Austria riesce a non far vedere all’arbitro un fuorigioco, un mani prima di reclamare un rigore, il var controlla …fuorigioco.
Sale la tensione in chat, “Gente che diceva vinciamo facile.”, “oh se non ci sblocchiamo prima o poi ce lo fanno però”, ma i nostri oracoli tengono duro, “Continuo a pensare che l’Austria sia una mezza squadra, però noi male, ecco”. Ma c’è chi mette tutti d’accordo con un “forse ci accoppiamo male, come si dice in NBA”.

La partita si avvia stancamente alla fine dei regolamentari, ma c’è chi soffre di più. “Sai che a sto punto metto Bernardeschi per i calci piazzati?”

Poi la consapevolezza

“Forse soffro il caldo”

L’ingenuità dei compagni “Accendi la condizionata”

Il dramma finale: “rotta”.

E la domanda finale sull’Austria, “87′ niente cambi?”, “sono passati da Bangsbo”.

“Almeno una volta criticavamo Del Piero, e lasciavamo a casa Beccalossi” “E Mancini, Vialli, Baggio…” Sale la tristezza. “In panca.. Emerson Cristante Raspadori e Bernardeschi”, che diventa depressione.

Ma all’improvviso, apertura di Spinazzola,

LA CHIESA AL CENTRO DEL VILLAGGIO

È IL NOSTRO PIANO B CHIESA

e Caressa (nome) ancora caressa (verbo). Uno a zero. Ma non perdiamo la calma.

Scatto ai supplementari di Schlager, “Se questo dopo la partita piscia su un vaso, cresce una foresta”.

Arriva il secondo gol, Pessina, “Gooooooooooool”, c’è chi si illude sull’assist “Più Belotti in 3 minuti che immobile in una carriera in nazionale”, ma subito viene messo al suo posto “Mi vergogno, mi devo lavare gli occhi, ma era Acerbi”. E poi quel che è giusto è giusto, “Bravo Mancio coi cambi”, ma anche “Male Mancio con la formazione iniziale, secondo me”, “E anche lento nei cambi”. Dicevamo, appunto: quel che è giusto è giusto.

Sprechiamo un paio di contropiedi, “C’è chi ha il falso 9 e chi ha lo scarso 9”.

Discesa di Di Lorenzo, “Di Lorenzo alla Maicon”, “No alla Bruno Peres”, “ma senza il cassonetto”.

Ci preoccupa Kalajdžić, e infatti 2-1, “Alla fine siamo riusciti a prenderlo da coglioni” “Giorgio sbaglia a staccarsi dal palo”.

Ma resistiamo, e finisce. 2-1, “Finita”, “Manco avessimo vinto gli europei”, e adesso tutti a festeggiare dietro a Saverio Monitingelli

Che bello vedere Vialli e Mancini festeggiare di nuovo insieme.

Paesi Bassi-Repubblica Ceca

Budapest – 27 giugno, 18.00

Da quando non esiste più la Cecoslovacchia le due squadre si sono affrontate 11 volte dal 1994 a oggi, con 3 vittorie olandesi, 3 pareggi e 5 vittorie dei cechi (14 gol per gli Orange, uno in più per la Repubblica ceca). Tante le sfide nelle qualificazioni visto che di amichevoli, tra i precedenti, ne troviamo una sola nel 1999 (1-1). L’esordio è un pareggio a reti inviolate in terra olandese durante le qualificazioni ad Euro 96, proprio come anche l’ultimo confronto, vinto 3-2 dalla Repubblica Ceca in trasferta, era una gara valida per qualificazioni al torneo continentale (Euro 2016). Alle fase finali troviamo due scontri diretti: nel 2000, con i Paesi Bassi nazione ospitante che si impongono all’esordio con un rigore di Frank De Boer nel finale, mentre il “replay” arriva nell’edizione successiva, durante il girone, con i cechi che ribaltano lo 0-2 iniziale e vincono 3-2. Usciranno entrambe in semifinale. L’unica volta in cui i Paesi Bassi sono riusciti ad infilare due vittorie di fila è stato durante le qualificazioni ai mondiali del 2006 (2-0 in entrambe le partite). Alla Repubblica Ceca “l’impresa” è riuscita due volte e la striscia è attualmente aperta. SofaScore indica al 79% una vittoria degli arancioni lasciando un misero 9% di chance ai cechi, con un 12% che scommette sui supplementari.

Belgio-Portogallo

Siviglia – 27 giugno, ore 21.00

Sfida tra le più affascinanti degli Ottavi quella tra una delle favorite, quei Diavoli Rossi che da tempo attendono una consacrazione visto che veleggiano al numero uno del ranking FIFA da un po’, senza riuscire a mettere nulla in bacheca, ed i campioni in carica. Diciotto i precedenti, 5 le vittorie del Belgio, 7 i pareggi e 6 i trionfi lusitani, 3 dei quali nell’era CR7, una fase storica che, dal 2003, ha visto il Belgio costantemente incapace di battere i portoghesi (3 sconfitte ed un pareggio a reti involate nell’ultima sfida in assoluto, un’amichevole del 2018).
Sono 22 le reti segnate dalla nazionale oggi di Romelu Lukaku e 20 quelle messe a segno dalla formazione che si affida attualmente ai piedi di Cristiano Ronaldo. Primo incontro in assoluto un’amichevole del 1930 (2-1 per il Belgio), mentre non si registra nessun confronto in fasi finali di qualsivoglia torneo. Le uniche gare ufficiali vanno quindi ricercate tra le qualificazioni; ben 3 volte le due squadre si sfidano prima di una fase finale europea: succede alle qualificazioni per il 1972 (una vittoria belga, 3-0 in casa e un pari, 1-1), a quelle per gli Europei italiani del 1980 (1-1 in Portogallo e 2-0 per i padroni di casa al ritorno, i quali arriveranno poi alla finale della fase finale persa contro la Germania Ovest) ed infine alle qualificazioni ad Euro2008. E’ già l’era Ronaldo che, infatti, all’andata, in casa, ne mette a referto due nel rotondo 4-0 finale, risultato di maggior scarto di sempre tra le due compagini, mentre il ritorno è un 2-1 in trasferta che arride di nuovo ai lusitani. L’altro doppio confronto ufficiale avviene per le qualificazioni ad Italia 90: altri tempi, ed il Belgio di Vincenzo Scifo pareggia in trasferta 1-1 e liquida la pratica con un secco 3-0 tra le mura amiche. I belgi vinceranno il girone da imbattuti, mentre i portoghesi rimarranno a casa giungendo terzi. Quello di domenica deciderà il primo scontro valevole per una fase finale già in modalità win-or-die. Per i cliccatori di SofaScore c’è un buon equilibrio: 48-37 per il Belgio, con il 15% che vede prolungarsi la partita oltre il novantesimo.

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