Quante “belle storie da raccontare” in questo primo giro?

Pensieri sparsi, che possono sembrare i pensieri di uno che ha fatto nottata a parlare a vanvera (su twitch con Radio Bonanza) delle pick fino all’alba e ora, dopo 4 ore di sonno, pretende pure di fare un riepilogo chiaro di quello che è successo e cosa ne pensa…

Disclaimer: la cit. “belle storie da raccontare” arriva dall’allora ct della nazionale di calcio italiana, Cesare Prandelli, che usò quella frase per giustificare la convocazione di un enigmatico Balotelli al mondiale di Brasile 2014. Il resto è storia….

La scelta che ho più apprezzato? Credo quella di Christian Darrisaw (OT, Virginia Tech) alla 23 per i Vikings o in alternativa quella di Rashawn Slater (OT, Northwestern), 13esima ai Chargers, o, in extrema ratio, quella di Penei Sewell (OT, Oregon) ai Lions alla 7. Sì insomma per me gli OT sono scesi più del loro valore (caso a parte è quello preso dai Raiders, Leatherwood, che non mi aspettavo a metà primo giro).

La scelta che più mi ha sorpreso? Detto dei Raiders, escluso dal pensiero il giocatore preso da chi sceglie con la 32 (che storicamente per me può fare quello che vuole, anche scrivere “So’ Lillo” sul foglietto consegnato al commissioner), non mi aspettavo al primo giro (benché in fondo) i due giocatori scelti in fila da Saints e Packers (rispettivamente ed in ordine cronologico Payton Turner, Houston, edge ed Eric Stokes, cornerback, Georgia) Peraltro due squadre accomunate dalla situazione complicata (per motivi diversi) nel ruolo di QB.

Ecco i QB: alla fine ne sono stati scelti 5 nelle prime 15 pick. Non c’è stato il primo storico 4 su 4 ad aprire il draft. San Francisco ha finito tutto sto can-can mediatico prendendo quello che era stato detto un po’ da tutti a caldo al momento della trade settimane fa: Trey Lance è l’uomo che è costato 2 draft e il futuro recente della franchigia con la speranza che ne sia il futuro (anche remoto). Ritengo, per quello che ho visto (poco di Lance e Wilson) e più in generale letto, che Fields fosse il miglior QB degli altri non scelti alla prima assoluta e come valore assoluto l’avrei messo a malapena dentro la top 10. Ma il draft dei QB è come il cuore, ha le sue ragioni che la ragione non conosce.

Per me quindi l’affare vero nel ruolo l’avrebbe fatto la squadra che si sarebbe preso il prodotto di Ohio State. E quindi ora dico i Bears. Hanno dato via non poco per arrivarci (primo e quarto del prossimo anno, quinto di quest’anno, oltre alla 20), ma se devo fare una mossa disperata, farla per Fields per me è un “rischio calcolato”. Potenzialmente poi è il miglior QB che hanno draftato negli ultimi 30 anni (e no, Trubisky non era così, era già criticato sin “da piccolo”).

Jones è stato, secondo me giustamente, l’ultimo rimasto del mazzo, è quello che pare avere meno margini ed è sicuramente il meno “sexy” dei 5. Ma non è detto sia quello che faccia peggio. Intanto dopo tutti i discorsi sulle facce buffe fatte da Belichick durante il suo pro day, possiamo dire che non siamo tra i migliori a leggere il linguaggio del corpo (o a capire la mente di BB….) o che alla fine la pick l’abbia fatta anche quest’anno il suo cane. Poi fa strano che l’ex Alabama sia un giocatore molto diverso rispetto all’attuale QB titolare dei Patriots. Cam e Mac sono uno il contrario dell’altro anche a partire dal nome: pazzesco. Jones è quello che volgarmente e superficialmente definiamo un QB da “sistema” è finito nel Sistema. Magari funziona!

E i Dallas Cowboys? Da tifoso è stato un primo giro che non posso definire deludente, però mi lascia un po’ di amaro in bocca. Intanto Parsons mi pare un buonissimo giocatore, forse in un ruolo difensivo che sta diventando quello che sono i RB per l’attacco, ovvero un po’ marginale per la direzione che sta prendendo il gioco (ma almeno sono più duraturi…certo non sempre…e a Dallas ne sanno qualcosa). Il middle linebacker di una volta non serve più, però Micah da LB University (alias Penn State) ha atletismo e QI footballistico di primo ordine che lo discosta dall’iconografia del LB vecchio stampo. Come detto in fase di predraft era ampiamente tra i giocatori che avrei scelto alla 10, specie fosse già stato scelto uno dei due CB.

Ecco, qua arriva l’amaro di cui sopra: archiviate educatamente le prime 7 scelte di 7 giocatori che pensavo potessero andare via (magari con ordine diverso e con la X sul QB dei 49ers), mai mi sarei aspettato che entrambi i CB “attenzionati” dalla questura dei Joneses potessero sparire dalla board prima della 10: ho rosicato (e tra le due squadre spero, fanciullescamente, che i Broncos possano finire nel girone dantesco dei rimpiangenti, dove passeranno l’eternità a vedere gli highlights di Fields in maglia Bears), hanno rosicato pure Jerry e Stephen Jones e sono andati di trade down guadagnando un terzo giro (non male tutto sommato), accontentando Philadelphia che è salita a prendere l’ “ultimo” top WR rimasto in board (davanti ai Giants) e rimanendo sostanzialmente con la board che si erano fatti per la pick 10 tutto sommato ancora utilizzabile (o Parsons o, credo, a quel punto Slater).

L’amaro in bocca però è doppio perché questa mattina mi sono svegliato pensando: “ma Chicago quell’offerta per salire alla 11 l’ha fatta anche a noi alla 10? L’abbiamo mica rifiutata?” Alla fine, persi i due CB, ci siamo trovati in una situazione incredibilmente vantaggiosa per i Bears/Patriots/Saints/Steelers/ecc di turno vogliosi di un QB come Fields. Parsons mi piace ma forse quella manciata di pick e l’opportunità magari di prendere un Darrisaw comunque alla 20 è una alternativa che avrei preferito. Doppia rosicata, amen.

A proposito di CB: bella o “bella” scommessa dei Titans, che si evitano l’ennessimo WR preso al primo giro, ma vanno su uno di quei prospetti classici che popolano il draft: “questo è sceso perché ha problemi fisici, come talento vale la top 10/il primo giro/il ruolo da titolare”. Caleb Farley è il primo a forgiarsi di questa targhetta nel draft 2021, ma tranquilli che stanotte sarà pieno tra secondo e terzo giro.

Nel girone in cui ho cavallerescamente mandato i Broncos potrebbero finirci pure i Bengals. Avevo scritto che dovevano scegliere tra amicizia e salvavita: ha vinto l’amicizia, in questo che è stato il draft delle reunion (sono saltate solo Diggs-Surtain e Herbert-Sewell…), altresì note appunto come “belle storie da raccontare”. Burrow ha riavuto in locker room Ja’Marr Chase, da LSU. Per me resta incomprensibile l’aver passato il giocatore 2a di questo draft (il Sewell appena citato), specie nella loro situazione. Ma tant’è, non hanno preso uno scarso, tutt’altro, vediamo come aggiusteranno la linea anche con i prossimi giri, ma Sewell….Sewell non l’avrei mai passato.

A proposito di reunion: un po’ a sorpresa la seconda pick dei Jaguars al primo giro. Si pensava potessero andare su qualche ruolo difensivo (e la safety Moehrig è ancora sulla board…con i Jaguars già on the clock per il secondo giro di stanotte da mezzanotte), invece hanno preso un RB, per di più il secondo scelto. Loro si augurano che Etienne (da Clemson come Trevor Lawrence) possa essere il nuovo Kamara, potrebbe anche diventarlo.

Breve excursus inutile: il back to back RB in quella porzione di primo giro mi ha ricordato il draft 2008 dove tra 22, 23 e 24 andarono Felix Jones (Dallas), Rashard Mendenhall (Pittsburgh) e Chris Johnson (Tennessee). Pittsburgh ancora protagonista, stavolta però nel ruolo di quelli che hanno potuto scegliere la locomotiva del trenino di pick, con Najee Harris che è un RB molto più da Steelers di quanto lo sia Etienne e penso che anche a pick invertite forse sarebbero andati comunque con gli stessi prospetti.

Ultima considerazione, anzi penultima in generale ed ultima sul draft: i pass rusher. Mi aspettavo ne venisse scelta, in maniera quasi randomica, una manciata nella seconda metà del primo giro e tutto sommato così è stato. Fa strano leggere che è il ruolo più scelto anche in questa classe in cui c’era cotanto ben di dio spalmato nei ruoli offensivi, ma il sack tira più di un carro di buoi. Non sarei altresì sorpreso se tra 3 anni il 90% dei DE scelti in questo primo giro sia considerato un bust, ma quello dipenderà molto dal lavoro dei coaching staff (questo vale per tutti, ma per i DE in generale e di questa classe in particolare, mi pare valga ancor di più).

Termino questo lungo sproloquio con uno che con il classico timing che si confà alle dive ha deciso, da divo quale è, di “rovinare” dapprima l’annuncio di Tebow (che vorrebbe tornare in NFL come TE e sta provando con i Jaguars) e poi il clima pre draft con l’annuncio (peraltro non nuovo) del suo mal di pancia: Aaron Rodgers avrebbe fatto sapere ai Packers che non vuole più giocare con loro, per carità sono mesi che lo sentiamo sussurrare, per precisione dal draft dell’anno scorso con la scelta di Love e il CB preso al primo giro quest’anno non pare essere un pick da “facciamo pace”. Vorrà solo più soldi (Kaka move), vorrà davvero sfanculare Green Bay (caca move)? Ancora non lo sappiamo, di certo da questo draft un paio di squadre, se ci fosse mai l’occasione, un posticino per lui l’hanno lasciato: che siano i Broncos o i Saints ancora non lo sappiamo e magari lo scopriremo nelle prossime settimane, intanto l’ultimo che ha fatto un’uscita del genere, Deshaun Watson, più che di una nuova squadra ha bisogno di un nuovo avvocato…ma questa è un’altra storia…e non sembra di quelle “belle storie da raccontare”.

azazelli

Da giovane registravo su VHS tutte le finali di atletica, mondiali ed olimpiadi, poi m'hanno cancellato il record di Donovan Bailey con Beautiful e mi sono dato al download. Vivo di sport, cerco di scriverne.

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