Milano Sanremo 2023 – Preview

Guardavo l’elenco dei vincitori recenti della Sanremo e mi è venuto in mente che questa è davvero la corsa più complicata da vincere in assoluto. Nessuno degli ultimi 12 vincitori l’ha rivinta, l’ultimo a fare il bis (anzi il tris) fu Oscar Freire nel 2010. C’è di più: dal 2016 la corsa è stata decisa in modi e momenti sempre diversi: volate da gruppi ristretti, assoli dal Poggio, sprint di gruppo, attacchi in discesa, stoccate da finisseur. Provateci voi a scommettere su chi vincerà quest’anno.

Il percorso

Tecnicamente questa dovrebbe essere l’Abbiategrasso – Sanremo, perché per motivi organizzativi quest’anno non si partirà dal centro storico di Milano, come vorrebbe la tradizione. Per il resto è lo stesso dell’anno scorso. I Capi cominciano a circa 60 km dal traguardo, Mele e Cervo sono poco più che cavalcavia, Berta mette un po’ di fatica nelle gambe.

La Cipressa arriva ai -27: sono 5,6 km al 4%, robetta per i professionisti ma dopo 260 km le gambe rispondono in maniera diversa. Discesa, qualche km in costa e poi si attacca subito il Poggio (3,7 km al 3,7%). Occhio perché la discesa può anche essere più selettiva della salita (Mohoric docet). Dalla fine della discesa mancano solo 2 km, quindi le squadre hanno poco tempo per riorganizzarsi e riportare in testa i propri uomini veloci. Anche quando succede, questa è sempre una volata caotica.

I Favoriti

Wout Van Aert (Jumbo) – Incredibilmente questa è l’unica Monumento che il fenomeno belga ha vinto finora in carriera. A inizio stagione si è nascosto (un paio di top10 alla Tirreno), ma rimane il favorito tecnico di questa gara. Se è al 100%, staccarlo sul Poggio è quasi impossibile e batterlo in volata è quasi impossibile. La speranza degli altri sta in quei due “quasi” e nello spazio che separa la cima del Poggio dall’arrivo in via Roma.

Tadej Pogacar (UAE) – L’anno scorso ha preso le misure a questa corsa, se vogliamo anche in maniera scriteriata. Attaccare 18 volte controvento nei primi km del Poggio è strategia perdente anche per un mostro come Pogacar. Lui però è uno che impara in fretta: se vuole vincere serve un attacco deciso, magari quando gli altri si guardano per un secondo.

Pronti a vincere

Caleb Ewan (Lotto) – Me lo ricordo spianare il Poggio come fosse un cavalcavia nel 2021 e poi farsi fregare da quella fagianata di Stuyven. L’anno scorso dovette dare forfait a causa di un virus intestinale ma quest’anno dovrebbe esserci. Non ha ancora vinto una corsa nel 2023 (fregato due volte dal photofinish)… che sia il momento giusto?

Mathieu van der Poel (Alpecin) – Anche lui dopo il mondiale cross sembra essere andato in letargo. Spento alle Strade Bianche, quasi invisibile alla Tirreno. Questa però è una corsa in cui non serve andare in rosso a lungo, basta una sparata seria negli ultimi 15 minuti e te la puoi giocare. Non ci scommetterei contro.

Matej Mohoric (Bahrein) – l’anno scorso ha fatto un numero clamoroso sulla discesa del Poggio e dietro non han saputo mettersi d’accordo per andare a riprenderlo. Difficile ripetersi, però se c’è uno che guida la bici talmente bene da poterci riprovare è proprio lo sloveno.

Mads Pedersen (Trek) – ci sono volute diverse stagione (e il forfait all’ultimo minuto di Stuyven l’anno scorso) per convincerlo a correre la Sanremo. Assurdo, perché è una corsa disegnata col sarto per le sue caratteristiche. Tra i pochi che possono pensare di battere Van Aert in volata se arriva un gruppetto.

Quelchepassa outsider

Julian Alaphilippe (Soudal) – inizio di stagione in chiaroscuro: vincitore all’Ardeche Classic, poi impotente alle Strade Bianche, di nuovo qualche lampo alla Tirreno. Al picco lui aveva la sparata per staccare tutti sul Poggio, o andarci vicino. Può ancora farlo?

Arnaud De Lie (Lotto) – il profilo è quello di un corridore che può vincere, forse in futuro anche dominare la Sanremo, ma non ha MAI corso una Monumento in carriera. E quei 290 km possono fare la differenza. Ha dimostrato comunque di avere le gambe per tenere su una salita come il Poggio.

Biniam Girmay (Intermarche) – allo sprint sembra anche più veloce dell’anno scorso. C’è però qualche punto di domanda sulla tenuta in salita, perché in quest’inizio di stagione ha faticato spesso. Molto bene 12 mesi fa all’esordio nella Classicissima.

Filippo Ganna (Ineos) – molto brillante per cominciare il 2023 e le pendenze del Poggio sono il suo pane. Bisogna capire se ha la stamina per le corse sopra i 250 km, in cui finora non ha mai fatto risultato. Deve comunque inventarsi un numero alla Stuyven per vincere.

Christophe Laporte (Jumbo-Visma) – lui se ne starà lì, quatto quatto, a vedere che succede. Poi se si trova nel gruppo buono e c’è anche Van Aert magari prova la fagianata.

Qualche altro velocista qualora la corsa non fosse particolarmente selettiva: Philipsen, Demare, Gaviria, Coquard, Cort e Bennett.

Gli italiani: non vinciamo la Sanremo dal 2018, da quell’attacco magico e inaspettato dello Squalo che poi non si voltò più fino a via Roma. Detto di Ganna e qualche velocista (Consonni, Mozzato, Ballerini, Moschetti) non sono moltissime le frecce al nostro arco.

Jonathan Milan (Bahrein) – lui è uno col motore per pensare, un giorno, di vincere questa corsa. Nelle salite brevi ha dimostrato di potersi difendere e allo sprint ha tanti watt da buttare sulla strada. Vediamo che effetto gli fanno 290 km.

Alberto Bettiol (EF) – la domanda con lui è sempre la stessa: come si alza quel giorno? Perché quando è al 100% questo ha la classe per stare coi grandissimi in ogni corsa importante, ma non succede spesso. Bisogna sperare.

Lorenzo Rota (Intermarche) – lui invece è un corridore che si è costruito gradualmente, crescendo di anno in anno. Non ha il ceiling di Moscon o di Bettiol, ma quando serve c’è sempre. Anche l’anno scorso ha scollinato il Poggio molto vicino alla testa. Gli servirebbe un’intuizione nel finale.

Qualche nota storica

– L’ultimo a vincerla per due anni di fila è stato Erik Zabel, che nel quinquennio dal 1997 al 2001 ne ha vinte addirittura 4, piazzandosi al secondo posto nella rimanente.

– Dei 168 corridori che prenderanno il via sono 7 quelli che hanno già vinto la Classicissima: Degenkolb (2014), Demare (2016), Kwiatkowski (2017), Alaphilippe (2019), Van Aert (2020), Stuyven (2021) e Mohoric (2022).

– L’ultimo ad avere una vittoria multipla alla Sanremo è l’ormai ritirato Oscar Freire: ne vinse 3 (2004, 2007, 2010)

Twitter

L’account Twitter ufficiale della corsa è @Milano_Sanremo, mentre per i commenti live potete usare l’hashtag #MSR. Per aggiornamenti sulla corsa seguite @53x11Podcast, sia per sagaci commenti e discussioni live, sia per ascoltare il nostro podcast. Saremo live su twitch sabato mattina attorno alle 11.00 per una preview della corsa!

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