NFL in Pillole – Week 17: Travaglio

Non riguarda la NFL, ma è d’uopo iniziare le pillole di questa settimana citando questo tweet e questo video:

RG3 che durante la prima semifinale del college football riceve la telefonata dall’ospedale dove sua moglie incinta è appena entrata nel travaglio e inizia a correre verso casa, cioè verso l’aeroporto e poi verso casa. Il tutto live-twittando tra azioni della partita e richieste di attesa rivolte alla moglie stessa. Un folle!

Cowboys 27 – Titans 13

92+84: i Titans non ci hanno mai convinto ma c’è da dire che sono stati un pochino sfortunati sia l’anno scorso che quest’anno, avendo usato il maggior numero di giocatori in entrambe le stagioni, e se l’anno scorso il numero può essere pompato dal fatto che poi tanto non avevano più nulla da chiedere, quest’anno è più “reale”.

Tra gli 84 di quest’anno ci sono 3 QB: giovedì ha giocato Dobbs, panchinato Willis, perché? Eh…perché…

Parsons è leggermente calato in questa seconda parte di stagione, ma recuperare un fumble con la mano “ingessata” resta comunque una chicca.

Kevin Byard con il doppio intercetto di giovedì notte è arrivato a 27 “ricezioni” dal 2017 (secondo suo anno nella lega). Nelle ultime 6 stagioni, solo Xavien Howard ha fatto meglio della safety dei Titans.

A proposito di intercetti, vogliamo dire che che non tutti andrebbero messi nella stat line del QB: basta vedere la differenza tra i due lanciati da Prescott nell’ultimo TNF. Dak che comunque ne sta lanciando almeno uno da 6 partite consecutive, 14 in tutto l’anno, leader NFL con 4 partite (e mezzo) in meno: uomo in missione, ma la missione è quella sbagliata.

Dallas aveva poco da chiedere a questa partita. Innanzitutto evitare infortuni: obiettivo fallito, considerando il centro Biadasz che rischia di saltare i playoff.

Una cosa però l’abbiamo scoperta, grazie al match di giovedì: che numero ha Jabril Cox (quarto giro 2014, da LSU, di quelli che “questo è sceso, ma vale molto di più”, il 14!

Nahshon Wright al primo intercetto in carriera, fratello di Rejzhon, chi ha visto “Last Chance U – Season 5” avrà sentito parlare già entrambi. Qui per approfondire.

I Titans arrivano alla sfida decisiva per l’accesso ai playoff con una serie di 6 sconfitte consecutive: non vincono dal 18 novembre, corsari al Lambeau Field.

Cardinals 19 – Falcons 20

Ogni tanto su redzone mettevano un field goal di questa partita. Ne hanno calciati sette, tre nell’ultimo quarto che hanno definito 3 cambi di leadership.

Alla fine ha vinto Atlanta, per quello che conta.

Sembrava impossibile, ma Ridder sta lanciando per meno yard di Mariota (161 vs 170 a partita): certamente “small sample size”, ma il dubbio che la questione sia anche abbastanza intrinseca al sistema, al di là delle doti dei due QB, viene.

Bears 10 – Lions 41

I Bears sono durati un drive e mezzo. Poi i Lions hanno segnato 34 punti “senza risposta”.

Three and out, fumble dopo 3 giochi, intercetto al primo snap, three and out, three and out, three and out, three and out: questi in sequenza i drive di Chicago. Non avevamo manco voglia.

15esimo TD stagionale su corsa per Jamaal Williams (che ci ha messo intorno anche una gran partita). Stavolta ha dovuto correre una yard di troppo per raggiungere la endzone, rispetto al suo solito: 2 invece che 1. Ah, con un altro TD nell’ultima aggiornata eguaglierebbe il record di franchigia, di un tale Barry Sanders.

Doppietta di TD sia per D’Andre Swift che per Brock Wright. Del TE che ha “sostituito” Hockenson avevamo accennato un paio di settimane fa su queste pagine: continua a non essere un target à la TJ, ma può essere un bersaglio interessante in endzone. Tra l’altro dei 4 TD segnati in stagione, 3 li ha fatti proprio a Chicago.

Vittoria di Detroit che comunque pare tardiva: per rientrare nei playoff hanno bisogno di un doppio incastro. Battere Green Bay al Lambeau e sperare che i Rams facciano uno sgambetto a Seattle. Dietro ai 41 punti di domenica, c’era più la rabbia per la sconfitta contro i Panthers di settimana scorsa, che la voglia di non mollare.

I Bears fino a domenica sera erano una delle due squadra ancora attive in NFL a non aver mai avuto una striscia di 9 sconfitte consecutive. Ora sono rimasti solo i Vikings.

L’intercetto di Hutchinson è…boh…

Broncos 24 – Chiefs 27

Solita Kansas City che gigioneggia, stavolta più in difesa che in attacco.

Russell Wilson che pare meno “depresso” di quanto visto quest’anno: fa molte più cose, certe non le fa tutte corrette, anzi…ad un certo punto sembrava di essere ad “oggi le comiche”. Però il siluramento di Hackett ha dato un piccolo risveglio sia a lui che a tutto il resto.

Siamo giunti praticamente alla fine di questa regular season ed i Chiefs non hanno dato quasi mai la sensazione di dominare, ma probabilmente incide molto l’assuefazione alla loro grandezza?

A dicembre McKinnon ha giocato 4 partite e segnato 6 TD (5 su ricezione, uno su corsa), varcando la endzone in tutti i match. Gennaio è iniziato con altri 2 TD (entrambi su corsa). Sembra veramente quello che immaginavamo potesse essere dopo gli anni di Minnesota: era il 2017, prima di uscire letteralmente dalle lega per 2 anni per infortuni.

Dolphins 21 – Patriots 23

Senza Tua i Dolphins non sanno vincere. Poi domenica era assente anche mezza difesa e durante la partita è entrato pure il QB3. Mancavano giusto le cavallette.

Poco più di un mese fa, Miami era 8-3, poi sono arrivate 5 sconfitte consecutive e tolto il blowout subito a San Francisco, le altre 4 partite si sono concluse rispettivamente con 6, 3, 6, 2 punti di scarto. Insomma sono arrivati corti, in tutti i sensi.

New England è padrona del proprio destino, ma è un destino beffardo che porta il nome dei Bills. Siamo al “redde rationem“: dal 2001 al 2019 il record tra queste due squadre è stato 34-4 per i Patriots (inclusa una striscia di 15 vittorie consecutive), bullizzati, billizzati. Dal 2020 però I Patriots sono 1-5 ed ora vorrebbero chiedere scusa per quel doppio decennio di soprusi ed un minimo di clemenza per l’ultima giornata.

La sensazione è che Jakobi Meyers sia tanto decisivo e perfetto per questo sistema, quanto un’incognita preso fuori da questo contesto. A fine anno sarà unrestricted free agent, potremmo toglierci il dubbio.

Colts 10 – Giants 38

Ai Giants mancava davvero poco per conquistare matematicamente l’accesso ai playoff. Poi sono arrivati i Colts, manco fossero i Re Magi.

E per quanto visto durante l’anno, attraverso settimane in cui si credeva fossero detentori di un record falzo, possiamo altresì dire che è stata una qualificazione più che meritata. Oltre che sorprendente.

Ci sono voci che dicono che ad Indianapolis stiano pensando di confermare Saturday per l’anno prossimo: smokescreen? Io penso di sì, perché altrimenti altro che tanking, questi sono proprio sciemi, con la i.

Riusciranno ad Indianapolis a mettere un QB dietro al centro che non sia già oltre quota 100?

Qualche polemica di fine anno:

Saints 20 – Eagles 10

Ok, forse Hurts incide molto molto di più di quello che pensavo. Però l’attacco di Philadelphia contro Dallas si era comunque salvato, contro New Orleans invece Minshew non c’ha capito nulla.

E la linea non l’ha aiutato: la striscia di almeno 6 sack messi a segno è ancora viva, ma si è aperta anche quella di almeno 6 sack subiti.

Secondo matchpoint per division e seed numero 1 fallito per gli Eagles, ne resta ancora uno, il più semplice, contro una squadra (i Giants) che se vince è sesta, se perde è sesta e che verosimilmente farà riposare molti titolari.

I Saints vincono per la terza settimana consecutiva ma sono eliminati dalla corsa playoff.

Andy Dalton sarà QB1 anche l’anno prossimo? Qui o altrove? Qualcuno ha più notizia di Jameis Winston?

Giocatori da cui ripartire l’anno prossimo: Juwan Johnson è stata una bella scoperta 2022, da seguire nel 2023.

Panthers 24 – Buccaneers 30

Prima vittoria dell’anno con gli avversari che segnano più di 16 punti. Prima vittoria dell’anno andando over secondo la quota decisa dai bookmaker (40,5 per questa partita). Prima partita di Mike Evans da Mike Evans (e pure qualcosa di più).

45esima rimonta in carriera firmata da Tom Brady.

Seconda vittoria divisionale consecutiva, prima volta che succede nella storia della franchigia dei Bucs.

In NFC si sente un odore strano….è proprio l’odore della paura. Per capire chi si sta cagando addosso però bisognerà aspettare settimana prossima.

Onore comunque ai Panthers, che stavano facendo più del pronosticabile anche in questa partita, ispirati da un ottimo Darnold, al di là di qualche onesta sbavatura.

Browns 24 – Commanders 10

Cosa deve fare Carson Wentz per non avere più nessuna chance in NFL? Partita brutta la sua (e dei suoi compagni) la peggiore nel momento più critico dell’anno. Buttare via tutto così è davvero frustrante.

Si può sostituire Carson Wentz con Ron Rivera e leggere la pillola qui sopra allo stesso modo.

Ma quando c’è la convinzione, c’è tutto (o quasi):

I Commanders proprio domenica avevano presentato la nuova mascotte, c’è chi dice che è un cinghiale, c’è chi dice che è un maiale. A giudicare da come è andata la partita, direi che non ci sono troppi dubbi.

Cosa c’entri con il nome “Commanders” poi non ci è dato sapere, ma è tutta la franchigia che da un po’ va a caso su tante questioni, una più, una meno, non fa differenza.

Altra partita di Deshaun Watson in cui onestamente sembra un ospite più che il leader, poi ogni tanto la giocata ce l’ha, ma servirà una offseason a lavorare per riaverlo sul serio.

Jaguars 31 – Texans 3

Lovie Smith HC nel 2023 è ancora peggio che Ron Rivera. Cosa abbiano visto l’anno scorso per mettere lui su questa panchina è ancora un enigma.

Partita che aveva poco da dire, ma che Jacksonville ha onorato schierando comunque i titolari e giocandola per davvero. La lega come premio gli ha regalato una settimana con riposo accorciato contro una squadra che ha giocato di giovedì, facendo riposare invece tutti. Come è umana, NFL… (semicit.)

La finale della AFC South infatti si giocherà sabato notte. Turno di playoff anticipato.

Etienne ci arriva di rincorsa…

49ers 37 – Raiders 34 (OT)

19esimo overtime della stagione, quinto vinto dalla squadra che non ha vinto il sorteggio. 17esimo che non si chiude in pareggio.

Gran bella partita, in questa che per anni è stata anche una rivalità geografica. Certo ad inizio anno, ma anche solo fino ad un mese fa, non ci si aspettava di vedere 71 punti segnati da squadre guidate da Brock Purdy e Jarrett Stidham.

Ad un certo punto Davante Adams pareva diretto verso un’altra partita incolore, poi ha messo su 153 yard e 2 TD.

Sempre sospetta la gestione offensiva di Josh McDaniels. I Raiders non faranno i playoff e, a naso, l’idea è che avessero il talento per farli quasi in carrozza. Mentalità e management da rivedere.

I 49ers conquistano la 9a vittoria consecutiva, ma noi ve lo dicevamo anche quando erano 3-4 che bisognava tenerli molto da conto per la division e per la conference. Ed eccoci qua, ad un passo dal seed numero 2, ad un miracolo dal seed numero 1.

Quando McCaffrey gioca in quel modo lì, bisogna solo goderne (specie se ce l’hai al fantasy).

Ayiuk ha risposto presente per la seconda settimana consecutiva. Gli hanno chiamato pure una corsa à la Deebo Samuel, seconda corsa della stagione, la prima l’aveva fatta in week 1. E soprattutto hanno chiamato il suo numero in maniera continuativa per tutto il drive decisivo: 4 ricezioni per 4 primi down, un uomo solo al comando. Non c’è solo Kittle.

Josh Jacobs è il primo RB a correre almeno 60 yard contro San Francisco. Ora nessuno ne ha corse più di 69…

A proposito di Jacobs, appena superate le 2000 yard dalla linea di scrimmage, cosa che ai Raiders prima di lui era riuscita solo a Marcu Allen, 37 anni fa.

Jets 6 – Seahawks 24

Partita che incrociava i destini da playoff di squadre in conference diverse, tra due squadre in difficoltà di risultati (da dicembre avevano un preoccupante 1-7 combinato).

Pensavamo che la squadra che recuperava il QB titolare e che nel complesso aveva una difesa da playoff potesse avere la meglio. In realtà i Jets non sono stati mai in partita ed hanno lasciato i sogni da postseason a Seattle.

I Seahawks ora devono solo battere i Rams e sperare che i Lions battano i Packers. Facile no?

Non è un caso che Seattle si sia regalata questa vittoria proprio nel giorno in cui Kenneth Walker è sembrato quello di inizio stagione.

Vikings 17 – Packers 41

Three possessions game. Sconfitta pesantissima per Minnesota, sia nella dimensione che negli strascichi che potrà lasciare nell’animo dei giocatori.

Green Bay è stata lasciata moribonda, era dietro a Giants, Commanders, Lions, Seahawks che poi hanno iniziato a rallentare ed ora eccoci qua…vale il discorso fatto per i Bucs e Brady. Nessuno può dormire sonni tranquilli in NFC.

Che poi quella dei Packers non è stata una rimonta impetuosa, a parte il match di ieri, hanno vinto partite senza convincere mai a pieno o senza fare chissà quale salto di qualità rispetto ai primi mesi.

Ma adesso vaglielo a dire alle altre che “no, tranquilli, non vi dovete preoccupare, non hanno fatto il salto di qualità”…

Aaron Rodgers quest’anno lancia a meno di 220 yard di media, non arriverà a 4000 yard, probabilmente farà segnare il valore più basso in stagioni in cui ha giocato almeno 15 partite. E la cosa disturbante è che per come sono strutturati i Packers queste sembrano essere tutte buone notizie quest’anno.

Kirk Cousins disastroso. Nemmeno Hockenson ha potuto salvarlo.

Justin Jefferson cancellato e poi pure sbeffeggiato da Jaire Alexander con tanto di “griddy in faccia“.

Rams 10 – Chargers 31

Secondo derby di Los Angeles della storia, nella versione Rams-Chargers. Record ora di 1-1.

Qua però c’era davvero poco in palio: i Rams e Baker Mayfield stanno solo cercando di capire come sfruttare per il futuro queste partite, i Chargers volevano capire cosa si prova ad arrivare a 2 giornate dalla fine senza temere chissà quale drama improvviso.

Chargers che nella vittoria senza patemi hanno pure scoperto che potrebbero pure agguantare il seed numero 5, che gli eviterebbe una trasferta complicata tra (potenzialmente) BUF/KC/CIN.

Si sono pure tolti lo sfizio di far fare qualche lancio a Chase Daniel: sono arrivati i tentativi di passaggio numero 264, 265 e 266 in carriera!! Non so se mi spiego: Chase Daniel è in NFL dal 2009, ha girato 6 squadre, ha guadagnato quasi 42 milioni, tentando una ventina di lanci a stagione. Maestro di vita.

Steelers 16 – Ravens 13

Pittsburgh rimanda all’ultima settimana il momento in cui Tomlin chiuderà la sua prima stagione con record perdente. Se poi Cleveland darà una mano…

Ancora viva anche la possibilità di fare i playoff: serve un doppio improbabile sorpasso su New England e Miami, ma pare già sorprendente, per quanto visto nella prima metà di stagione, essere ancora qua.

Il Sunday Night è stato quello che ci si aspetta da queste due squadre ormai da anni: punteggi bassi, meglio se con entrambe sotto i 20 punti, botte da orbi, mai più di 10 punti di scarto, drive finali decisivi. Poi alle volte la vince Tucker, alle volte sta a Big Ben tirare fuori il drive decisivo. Oh, wait…

Ok, se vi infastidiscono le bestemmie fermatevi qua e passate al prossimo capoverso: nel drive finale, Pickett ha tirato fuori 3 4 lanci che non si vedevano da Prime Big Ben.

Però poi è arrivata subito la doccia fredda sotto forma di tweet di Pete Prisco:

Pete Prisco non ci prende mai, spiaze.

Najee Harris su una cosa può eccellere: l’atletismo. Domenica notte gli manca pure un TD, perché quello che vedete segnato nella stat line di Pickett su corsa, in realtà è stato Harris che ha portato Pickett che portava la palla in endzone.

Bills – Bengals

azazelli

Da giovane registravo su VHS tutte le finali di atletica, mondiali ed olimpiadi, poi m'hanno cancellato il record di Donovan Bailey con Beautiful e mi sono dato al download. Vivo di sport, cerco di scriverne.

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