Giro d’Italia 2015 – I Favoriti

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Se il percorso del Giro è nettamente il migliore tra i grandi giri del 2015, non lo stesso si può dire del campo partenti. Il Tour dà maggiore visibilità mediatica, gli sponsor vogliono visibilità, per cui i migliori, a parte gli italiani, vanno al Tour. Con la significativa eccezione di Alberto Contador, che probabilmente è il migliore di tutti, e che quest’anno proverà la leggendaria doppietta Giro – Tour, impensabile per chiunque altro dai tempi di Marco Pantani.

Nella corsa al Trofeo senza fine, accanto al Pistolero, ci sono tanti ottimi corridori, qualche giovane di luminose speranze e come sempre un manipolo di italiani pronti a gettare il cuore sulle strade di casa.

Prima di cominciare con l’analisi dei favoriti, ecco qualche dato sui partecipanti:

17 le squadre World Tour al via, 5 le Wild Card, di cui 4 italiane (Androni, Bardiani, Southeast e Nippo-Fantini) e 1 straniera (CCC-Sprandi)

198 i corridori che prenderanno il via da S. Lorenzo al Mare

– il più giovane al via sarà Rick Zabel (21 anni e 175 giorni), mentre il più vecchio sarà Alessandro Petacchi (41 anni e 148 giorni)

108, è il dorsale ritirato in memoria di Wouter Weylandt, morto sulle strade del Giro nel 2011

Il Favorito

Alberto Contador (Tinkoff-Saxo) – Il più forte di tutti, uno che il Giro l’ha già vinto due volte (anche se l’Albo d’Oro se ne dimentica uno). Ha cominciato l’anno con piazzamenti un po’ ovunque, senza mai dominare. Normale per uno che ha bisogno di due picchi di forma assoluti in questa stagione, a caccia della doppietta che lo consacrerebbe tra i più grandi di sempre. La squadra, con Basso, Kreuziger e Rogers, pare all’altezza della situazione. Potrebbe pagare qualcosa nella lunga cronometro, ma c’è il terreno per recuperare con gli interessi in salita.

GIRO D'ITALIA - STAGE SIXTEEN

Pronti a vincere

Richie Porte (Sky) – Dopo un 2014 fallimentare, quest’anno il tasmaniano è andato in modalità berserk. Negli ultimi due mesi ha vinto Parigi – Nizza, Catalunya e Giro del Trentino, mettendo in fila tutti i principali contendenti al Giro. Forte a crono, forte in salita e con una squadra carrarmato a proteggerlo, sembra pronto a fare lo step decisivo. Da valutare la tenuta sulle tre settimane, perché in carriera ha sempre avuto almeno una giornata storta nei GT.

Fabio Aru (Astana) – Tra virus intestinali, licenze con l’asterisco, diatribe su Twitter e risultati sotto le aspettative, la primavera del sardo è stata la peggiore possibile. Certo, anche l’anno scorso era stato invisibile per mesi prima di rivelarsi al mondo durante il Giro, ma il punto di domanda sullo stato di forma rimane. In condizioni ottimali è forse l’unico che può guardare negli occhi Contador in salita, anche grazie al supporto di compagni fortissimi.

Domenico Pozzovivo (Ag2r) – Nono, ottavo, decimo, quinto: sono i piazzamenti di Domenico Pozzovivo negli ultimi 4 Giri conclusi. Manca un podio, e forse mai come quest’anno la chance di arrivarci pare concreta. Bene in primavera, ha mostrato di essere già vicino al picco di forma alla Liegi. Dovrà però accontentarsi di una squadra piuttosto debole.

Rigoberto Uran (Etixx-Quickstep) – Il Giro è la sua corsa: viene da due secondi posti consecutivi, gli italiani lo adorano e lui è uomo da percorsi duri, anche con temperature rigide. Sa che deve difendersi in salita, ma se arriva alla crono di Valdobbiadene a contatto coi primi in classifica generale può dare una mazzata epica. Il punto debole più evidente è la squadra, perché tolto Boonen (e forse Brambilla) la Etixx ha mandato veramente i fondi di magazzino.

Cycling: 97th Tour of Italy 2014 / Stage 13

Quelchepassa Outsider

Leopold König (Sky) – Nono alla Vuelta 2013, settimo al Tour dell’anno scorso. Sempre sotto il radar. Se Porte crolla, può anche essere uomo da podio.

Damiano Cunego (Nippo-Fantini) – Quinto al Trentino e poi terzo nel Giro dell’Appennino. Non lo si vedeva così in palla da almeno un paio d’anni. Lui le tre settimane le ha sempre rette bene. Non per il podio, ma per un piazzamento tra i 10 e magari una tappa sì.

Benat Intxausti (Movistar) – La squadra spagnola non ha un capitano, ma tanti possibili outsider (Izagirre, Fernandez, Anton, Quintana junior). Benat è quello che conosce meglio le strade del Giro. Me lo aspetto ai piani alti fino alla crono di Valdobbiadene. Poi, come molti baschi, dovrebbe pagare le salite sopra i 1000 metri.

Jurgen Van Den Broeck (Lotto-Soudal) – Questo è uno che ha fatto podio al Tour non più tardi di tre anni fa. Uomo da grandi giri, ma anche da grandi cadute con conseguenti ritiri. Impronosticabile.

John Darwin Atapuma (BMC) – La squadra statunitense arriva senza un vero uomo di classifica, ma il colombiano sembra l’unica carta credibile da giocarsi nella terza settimana.

Ilnur Zakarin (Katusha) – Campione europeo a crono a 17 anni, sospeso per steroidi a 19, naviga nel torbido tra il 2009 e il 2013. Poi la Katusha gli dà una chance e lui vede la luce. Oggetto misterioso che viene dalla stupefacente vittoria al Romandia. Non testato sulle 3 settimane.

Froome 2.0?

Froome 2.0?

Per le tappe

I migliori velocisti saranno tutti al Tour, ma questo potrebbe garantirci tappe meno controllate e volate più caotiche (sperando che nessuno si faccia male). Sulla carta il migliore è André Greipel, che però quest’anno è parso più mulo da pietre che sprinter. Da tenere d’occhio ci saranno anche Michael Matthews, Luka Mezgec e Juan Jose Lobato, oltre al folto contingente italiano formato da Elia Viviani, Sacha Modolo, Giacomo Nizzolo, Matteo Pelucchi e Nicola Ruffoni. Senza dimenticare Alessandro Petacchi, 

Per le frazione più mosse c’è da registrare la prima partecipazione in carriera di Tom Boonen. Dopo l’infortunio della Parigi – Nizza punta a vincere almeno una tappa e magari a prendere la Maglia Rosa nei primi giorni. Ci sarà anche Philippe Gilbert, che dovrebbe aver messo nel mirino le tappe 4, 9 e 11. Chi potrebbe piazzare la zampata in un arrivo con gruppo ristretto è Gianni Meersman, come anche Simon Gerrans e il nostro Fabio Felline. Proveranno qualche sparata da finisseur anche Sylvain Chavanel, che al Giro non ha mai vinto. Menzione infine per Enrico Battaglin: negli ultimi due anni ha vinto due sole corse, entrambe al Giro.

Quanto alle fughe da lontano, i nomi tendono a restare sempre gli stessi. I Bardiani sono i primi della lista, specie Stefano Pirazzi, che è probabilmente il corridore più asociale della storia, visto che la compagnia del gruppo gli fa proprio schifo. Altri che potremmo vedere spesso nelle fughe della prima ora sono Lars Ytting Bak, Pieter Weening, Simon Geschke, Bert-Jan Lindeman e Tom Danielson. Tra gli italiani occhio a Giovanni Visconti, Oscar Gatto, Mauro Finetto e Damiano Caruso.

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Giovani e belli

Davide Formolo (Garmin-Cannondale) – L’anno scorso ha stupito al primo anno tra i pro e adesso si confronta per la prima volta con un GT. Malino in primavera, ma è questo il suo grande obiettivo stagionale. Se tutto va come deve andare da top10 nella generale.

Sebastian Henao (Sky) – Stupefacente l’anno scorso nella brutale tappa dello Stelvio e poi nella crono del Grappa. In alta montagna gli sono davanti in pochi. Peccato che dovrà fare quasi sempre il gregario.

Moreno Hofland (LottoNL-Jumbo) – Unico raggio di luce nella stagione finora disastrosa della squadra olandese. Può dire la sua in qualche volata, magari anche in quelle da gruppo ristretto.

Stefan Kung (BMC) – Campione del mondo nell’inseguimento su pista a febbraio e vincitore di una tappa del Romandia con assolo di 30 km sotto l’acqua, è l’erede naturale di Fabian Cancellara. Motore pazzesco, forte contro il tempo, una bestia.

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Albo d’Oro

2014 | Nairo Quintana

2013 | Vincenzo Nibali

2012 | Ryder Hesjedal

2011 | Alberto Contador (Michele Scarponi)

2010 | Ivan Basso

2009 | Denis Menchov

2008 | Alberto Contador

2007 | Danilo Di Luca

2006 | Ivan Basso

2005 | Paolo Savoldelli

Twitter

L’account Twitter ufficiale della corsa è @giroditalia, mentre per i commenti live potete usare l’hashtag #Giro.

Starting List

Dalla Gazzetta dello sport di sabato 9 maggio 2015:

starting list giro gazzetta

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Una risposta

  1. 9 Maggio 2015

    […] parte il 98esimo Giro d’Italia, su queste pagine abbiamo ben illustrato percorso e partecipanti, quindi non dovrebbero esserci più segreti per voi, ma per celebrare compiutamente […]

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