Diario Atletico – Day 4: Siamo uomini o Caporale?

Come per le Olimpiadi e gli Europei dell’anno scorso, il gruppo di visione virtuale via whatsapp si riunisce nuovamente e seguirà per voi i Mondiali di Atletica di Londra (tra virgolette proprio gli estratti tratti da whatsapp).

Si parte subito con le batterie dei 200, siccome Van Niekerk l’abbiamo visto poco in questi giorni, giusto iniziare i 200 prima di fargli concludere i 400.

Come al solito nei primi turni della velocità non è importante fare il tempo, ma bisogna fare il tempo mostrando che non ce ne fotte nulla del mondo.

Anche in questo ha vinto Van Niekerk, che mancava poco chiedesse il numero di telefono a Talbot: “Van sembrava un papà che corre con il figlio adeguandosi alla sua velocità”, “ma quanto corre male Talbot?!”.

“Andiamo a cena assieme?”

Secondo nel premio “sono un figo, perché non mi interessa” il trinidadiano Richards: “si tifa Trinidad, si va per l’underdog anche qui”, “non puoi non tifare per uno che corre come Van Niekerk”.

Iniziano anche le qualificazioni del triplo maschile: “Claye salta con il cappello, chiaro omaggio a Carlo Bigatto”, “a me ricorda il principe di Bel Air”

Makwala non parte per i 200, all in sui 400 per lui oggi. Basterà trovare una malattia da scrivere nel certificato:

#EspertoAtletica: “Tortu per me passa“.

Passa (terzo!) ma non brillantissimo “gli sono mancati una trentina di metri a metà rettilineo”. Avanti verso le semifinali. “Come ha corso rigido”. Ringraziamo Makwala.

Prima dichiarazione: “Non sono contento perché volevo fare il personale, perché ogni volta che scendo in pista voglio fare il personale”, bene, benissimo, occasione di farlo in semifinale, anche se la condizione mostruosa pre infortunio pare lontana.

“Speriamo che nessuno faccia ricorso, se no siamo fottuti: ci daranno Tortu“…..inevitabile, solo questa, promesso!

Fisici da martelliste: “La Klaas l’ho vista uguale uguale all’IKEA reparto comodini”, “L’americana veniva buona per i Denver Broncos”, “Kopron sembra l’unica non gigante“.

Questo il palmares di Anita Włodarczyk (sì, copincolla…), prima della finale di ieri:

(da wikipedia)

Indovinate chi ha vinto…

#EspertoAtletica goes to #VeggenteAtletica: “La Forolunso passa facile” (ed anche qua ci siamo)

#VeggenteAtletica goes to #MagoDoNascimientoAtletica: “Folorunso fa finale entro tre anni”.

Nel frattempo però finisce sotto le cure dei medici per un calo di forze o qualcosa del genere.

All’improvviso Evil Caporale, intervistando la Caravelli: “Sia tu che Pedroso siete andate male, ma lei passa il turno e tu no” #pappapero

Insomma due su tre passano in semifinale, benissimo anche qui.

Oltre alle qualificazioni maschili, anche la finale femminile: oggi è la giornata del triplo, non è un caso che ricorra il 22esimo anniversario da quel record del mondo di Jonathan Edwards, che nella finale di Goteborg andò 2 volte oltre i 18 metri, i primi nella storia.

….non era nemmeno pronto il tabellone dietro oltre i 18 metri.

Gli ultimi 40 metri per recuperare il passaggio diretto alla finale dei 400h M di Kerron Clement sono stati impressionanti, tanto quanto gli altri 360 passati ad andare a spasso.

L’ultimo ostacolo è sempre il più bastardo, ci arrivi quasi cotto e rischi la figuraccia: spiega il tutto il francese Hann nella seconda semifinale, ringrazia lo svizzero in corsia due, mentre tutti guardavamo alle corsie centrali.

Le domande retoriche “Samba è qatariota o qatariota?”, “Esistono qatarioti nati in Qatar?”, “Barshim!!”

Bencosme molto dispiaciuto per non aver centrato la finale.

Mentre in redazione gira questo articolo che spiega come in questo stadio sia quasi vantaggioso correre in nona corsia, in TV va in scena la prima semifinale dei 400m F, in nona corre Ashley Kelly che arriva a due secondi dalla penultima e 4 dalla prima: “se non correva in nona arrivava domani?”

Come si fa a non tifare Allyson Felix? “S’è fermata ai 300 metri ed ha iniziato a correre dopo 200”, intanto scopriamo la “bambina del Bahrein” da leggere con la pronuncia bragagnesca. #bragagners

Svelato l’arcano dello stadio sempre sempre pieno: “Sono tutti abbonati del West Ham, gli avevano detto che avevano preso Ciccio Brienza”

Vi ricordate Massò nel lungo maschile che andava troppo in alto? La Rojas è il suo alter ego, se per caso passa un foglio di Gazzetta durante il suo salto triplo rischia di inciampare.

Abbiamo aspettato invano il salto oltre ai 15 metri per dare un senso più intenso a questa finale, ma specie tra le prime due (Rojas e Ibarguen) il drama non è mancato con 6 salti tra il 14,80 e il 14,92.

Rojas che spinge di più con le caviglie per esultare la vittoria, che per conquistarla.

Ibarguen che si ferma a 3 centimetri dall’oro con l’ultimo salto.

Intanto pensiamo a come evolvere l’atletica e il mondo dei salti in particolare: “Questa tedesca è un terzo rispetto alle altre finaliste”, “Sempre pensato. Come per il salto in alto. Se sei alto 1,60 e salti 2,10 metri dovresti prendere l’oro rispetto a uno che salta 2,40 ma è alto 2 metri”, “si facciamo pure le categorie di altezza, come quelle di peso negli sport per combattimento….”, il fair play finanziario fisico.

Finale 110h: “Merritt alla corsia nove vince di 2 metri”, mmmm no. La Giamaica vince finalmente un’oro. McLeod lo dedica a Bolt.

Niente, siamo in fissa con le altezze: “McLeod è il più basso del lotto, gran tecnica per saltare l’ostacolo”

La notizia vera è l’argento di ANA (…) e il bronzo per l’Ungheria: “Baji, finiti i 110h continua la corsa scaglia un giavellotto oltre gli 80 metri e poi s’arrampica in tribuna per picchiare qualcuno”, triathlon!

Darien e i riti pre partenza: “mancava solo tirasse fuori dei pupetti”.

Surreale la situazione post gara di Shubenkov che non può fare alcun riferimento alla Russia: “è in campo che cerca una bandiera di ANA con cui fare il giro di festeggiamento”, “Se vince un ANA, che inno fanno? L’inno alla Gioia?”, “Deve dimostrare di non aver avuto alcun contatto con la federazione russa”, “In pratica se ti alleni fuori dalla Russia e ti dopi in America, va bene.”

“QCP BEFFATO, BEFFATO” (semicit.), Muir superata sull’arrivo dalla rimonta “col motorino” della Semenya. Ma peggio di tutte il finale della Hassan, spalla a spalla per mezzo rettilineo finale per l’oro e poi finisce addirittura quinta. Delusione invece da parte della Dibaba, ultima.

Semenya che ha corso i 1600 metri (sempre all’esterno per tutta la gara). “Ma gli 800 li domina correndo con le mani sul pacco in tasca”.

“La Muir è già tornata ad essere scozzese?!” (à la Andy Murray)

Finale dei 1500 meravigliosa come ce la aspettavamo.

Ma tutto scompare innanzi allo spagnolo della nostra “bordocampista” rai preferita: “La Caporale fa schifo in tutte le lingue”, “parla spagnolo come lo parlerei io dopo 3 tequila”, “Minchia lo spagnolo della Caporale è come quello di Totò e Peppino”, “Che ta dicio?”, “Praticamente parla in veneto e spera che la capisca”, “A qui…. lindo… mira…. mira Canà… el risultado saltando…”

La Caporale intervista la Semenya: “Siamo uomini o Caporale?”

Riassumendo:

TITOLI ASSEGNATI SINORA (in grassetto quelli di ieri)

Martello F: 1) Anita WŁODARCZYK (POL), 2) Zheng WANG (CHN), 3) Malwina KOPRON (POL)
Triplo F: 1) Yulimar ROJAS (VEN), 2) Caterine IBARGÜEN (COL), 3) Olga RYPAKOVA (KAZ)
110h M: 1) Omar MCLEOD (JAM), 2) Sergey SHUBENKOV (ANA), 3) Balázs BAJI (HUN)
1500m F: 1) Faith Chepngetich KIPYEGON (KEN), 2) Jennifer SIMPSON (USA), 3) Caster SEMENYA (RSA)

100m M: 1) Justin GATLIN (USA), 2) Christian COLEMAN (USA), 3) Usain BOLT (JAM)
10.000m M: 1) Mo FARAH (GBR), 2) Joshua Kiprui CHEPTEGEI (UGA), 3) Paul Kipngetich TANUI (KEN)
Maratona M: 1) Geoffrey Kipkorir KIRUI (KEN), 2) Tamirat TOLA (ETH), 3) Alphonce Felix SIMBU (TAN)
Lungo M: 1) Luvo MANYONGA (RSA), 2) Jarrion LAWSON (USA), 3) Ruswahl SAMAAI (RSA)
Peso M: 1) Tom WALSH (NZL), 2) Joe KOVACS (USA), 3) Stipe ZUNIC (CRO)
Disco M: 1) Andrius GUDŽIUS (LTU), 2) Daniel STÅHL (SWE), 3) Mason FINLEY (USA)

100m F: 1) Tori BOWIE (USA), 2) Marie-Josée TA LOU (CIV), 3) Dafne SCHIPPERS (NED)
10.000m F: 1) Almaz AYANA (ETH), 2) Tirunesh DIBABA (ETH), 3) Agnes Jebet TIROP (KEN)
Maratona F: 1) Rose CHELIMO (BRN), 2) Edna Ngeringwony KIPLAGAT (KEN), 3) Amy CRAGG(USA)
Asta F: 1) Ekaterini STEFANIDI (GRE), 2) Sandi MORRIS (USA), 3) Robeilys PEINADO (VEN), 3) Yarisley SILVA (CUB)
Eptathlon: 1) Nafissatou THIAM (BEL), 2) Carolin SCHAFER (GER), 3) Anouk VETTER (NED)

TITOLI DA ASSEGNARE OGGI

20.20 Giavellotto F
20.35 Salto con l’asta M
22.10 3000siepi M
22.35 800m M
22.50 400m M

MUST WATCH

Altra giornata “solo” serale, ma sarà così sino al weekend (venerdì, sabato e domenica torneranno le gare mattutine).

Imperdibile la finale dei 3000siepi maschile e da approfondire il rapporto con il Kenya. 15 edizioni, nelle prime due (1983 e 1987) non ne piazzarono nessuno sul podio (la seconda fu vinta da Panetta con un 8’08″57 che è ancora record italiano), nelle successive 13 questo il bottino: 11 ori, 12 argenti, 5 bronzi. 3 volte hanno riempito tutto il podio (inclusa l’ultima edizione, due anni fa), gli unici due ori mancanti li ha vinti il “qatariota” Saif Saaeed Shaheen, noto fino al 2002 come Stephen Cherono, kenyano. In tutto ciò si inserisce Ezekiel Kemboi, 35 anni, alla ottava partecipazione mondiale: 3 argenti (2003, 2005, 2007), 4 ori (2009, 2011, 2013, 2015).

Quindi Kenya facile? No, se vi abbiamo messo tutti questi dati è perché stavolta potrebbe vincere Jager (USA).

E poi ci sono i 400m M, LA GARA di questi mondiali. Ce ne aspettiamo 4 sotto ai 44″, poi chissà….

Il trattamento dedicato a chi tenta la doppietta 200-400 tra i maschi, varrà anche per le femmine: la Miller sarà in pista per le batterie dei 200m F.

ITALIANI IMPEGNATI OGGI

21.10 Irene SIRAGUSA, 200m F, batteria 6, corsia 5, 23″00 (record personale e stagionale)
21.18 Gloria HOOPER, 200m F, batteria 7, corsia 8, 23″14 record stagionale, 22″89 record personale

21.45 Ayomide FOLORUNSO, 400m F, semifinale 2, corsia 8, 55″82 record stagionale, 55″50 record personale
21.55 Yadisleidis PEDROSO, 400m F, semifinale 3, corsia 2, 54″87 record stagionale, 54″54 record personale

L’obiettivo (raggiungibile) per tutte e quattro è evitare l’ultimo posto nella propria batteria.

PROGRAMMA COMPLETO DI GIORNATA

Da iaaf.org

azazelli

Da giovane registravo su VHS tutte le finali di atletica, mondiali ed olimpiadi, poi m'hanno cancellato il record di Donovan Bailey con Beautiful e mi sono dato al download. Vivo di sport, cerco di scriverne.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *