Tour de France 2021 – I Partecipanti

L’anno scorso era finita così, con Roglic sorridente e sportivo che abbracciava il connazionale rivale Pogacar che gli aveva sfilato la gialla proprio all’ultima occasione possibile. Il Tour di quest’anno riparte proprio da questo duello. Sono loro il favorito 1A ed il favorito 1B della Grande Boucle che parte sabato dalla Bretagna.

Nei prossimi giorni vi presenteremo anche il percorso sul quale si sfideranno, oggi invece andiamo a vedere, squadra per squadra, chi altro si potrà inserire in questo duello che si preannuncia stellare, ma che potrebbe anche prevedere più di qualche sorpresa o variabile.

ASTANA – PREMIER TECH

ARANBURU AlexDE BOD StefanFRAILE OmarFUGLSANG JakobGRUZDEV DmitriyHOULE HugoIZAGIRRE IonLUTSENKO Alexey

L’Astana si trova un po’ in mezzo al guado, dopo anni in cui partiva ad ogni GT con un lineup da fuoco e fiamme, si presenta al Tour’21 senza un vero e proprio capitano per le 3 settimane: Fuglsang curerà la classifica e lotterà per una top 10, ma per andare sul podio serviranno diversi allineamenti tra i pianeti.
Verosimilmente, senza un velocista (Aranburu nelle volate a gruppo compatto non farà fatica a piazzarsi ma per vincerle avrà bisogno di situazioni particolari), punteranno molto ad uscire di classifica con più gente possibile e poi far valere il talento che comunque da Fraile ad Izagirre, passando per lo stesso Aranburu ed il meno citato De Bod non sembra mancare una volta centrata la fuga vincente.

COFIDIS, SOLUTIONS CREDITS

MARTIN GuillaumeLAPORTE ChristopheHERRADA JesúsPEREZ AnthonyGESCHKE SimonFERNÁNDEZ RubénPÉRICHON Pierre-LucWALLAYS Jelle

Guillaume Martin, ormai 28enne, vive ancora nel limbo di quelli che non sanno se si divertono di più ad andare fuori classifica e poi veleggiare in fuga ad ogni tappa o hanno una chance, con un po’ di fortuna, di correre al risparmio e magari strappare una top 10. Il francese comunque piace, riesci spesso a dare spettacolo e va seguito con interesse qualsiasi sia la scelta per questo Tour.
In volata probabilmente ci proverà Laporte (magari anche solo per il gusto di battere l’ex compagno e mai tanto amato Bouhanni), Christophe però nel frattempo è diventato un corridore magari meno veloce, ma sicuramente più completo ed interessante. Quindi da tener d’occhio anche in tappe più mosse.
Poi c’è Herrada, che di solito quando vede il Mont Ventoux trova sempre l’ispirazione giusta. Resta comunque una squadra un po’ troppo vecchia per i nostri gusti.

TREK – SEGAFREDO

BERNARD JulienELISSONDE KennyMOLLEMA BaukeNIBALI VincenzoPEDERSEN MadsSKUJIŅŠ TomsSTUYVEN JasperTHEUNS Edward

Nibali userà le prossime settimane per rodarsi al meglio in vista di Tokyo, probabilmente l’ultimo grande obiettivo di una carriera stellare. Al Giro ha sofferto molto, il Tour probabilmente non sarà molto meglio anche in fatto di soddisfazioni sulle singole tappe. La classifica ormai lo sa bene anche lui non è più fattibile.
A quella forse guarderà Mollema, anche lui abbastanza deludente all’ultimo Giro, dove è uscito presto di classifica, ha beccato spesso fughe vincenti ma non ha mai vinto. Stuyven, Theuns e Pedersen cercheranno di vincere volate ristrette, mentre per quelle affollate probabilmente ogni giorno decideranno chi dei tre avrà la chance migliori.

TEAM QHUBEKA ASSOS

CLARKE SimonGOGL Michael, CAMPENAERTS Victor, WALSCHEID Max, BENNETT Sean, DLAMINI Nic, HENAO Sergio, BARBERO Carlos

Gogl resterà per sempre la risposta a “chi c’era davanti con Van der Poel, Alaphilippe, Bernal, Van Aert, Pidcock e Pogacar alla Strade Bianche del 2021?”. Anche perché il 27enne austriaco non è che abbia fatto molto altro sia prima che dopo. La Qhubeka non ha molte velleità in questo Tour: Simon Clarke (peraltro ottavo a quella Strade Bianche) il più l’ha dato, un po’ come Henao. Il gigante Walscheid potrebbe avere qualche volata tutta per sé, Campenaerts proverà ad inventarsi qualche numero in fuga in questo nuovo ruolo che pare anche divertirlo. Aggiunto all’ultimo Barbero, per un Aru visibilmente ancora lontano dal poter gareggiare.
Nota sociale: Dlamini sarà il primo sudafricano nero a correre un Tour de France, un evento che non poteva che non toccare al Team Qhubeka.

TEAM BIKEEXCHANGE

DURBRIDGE LukeJUUL-JENSEN ChristopherMEZGEC LukaYATES SimonCHAVES EstebanMATTHEWS MichaelJANSEN Amund GrøndahlHAMILTON Lucas

Non vedremo più il Chaves del 2016, l’abbiamo messa via. Ma quella di quest’anno è tutto sommato una stagione fin qui positiva per Esteban Sorriso, fatta di piazzamenti e una gamba che può anche fargli sognare una top 10, come è riuscito a fare in tutte e 3 le corse di una settimana a cui ha partecipato (Catalogna, Baschi e Svizzera). Certo i km a cronometro e il recupero su tre settimane ci indicano davvero un best case scenario come top 10, ma noi ci vogliamo credere.
Per il resto Simon Yates è uscito piuttosto provato dal Giro, farà il possibile o lavorando per Chaves (ove ce ne fosse bisogno) o lanciandosi in qualche azione di qualità. Interessante vedere se Lucas Hamilton riuscirà a fare uno step verso i gradi da capitano o resterà sempre un gregario di lusso.
Molti comunque lavoreranno per far raggiungere la nona vittoria in una tappa di GT per Michael Matthews, a 4 anni di distanza dall’ottava.

BAHRAIN – VICTORIOUS

BILBAO PelloCOLBRELLI SonnyHAIG JackTEUNS DylanPOELS WoutMOHORIČ Matej, HALLER MarcoWRIGHT Fred

La Bahrain nell’ultimo mese e mezzo è in totale stato di grazia, anche qua si presenta con una formazione con ruoli non proprio ben definiti in attesa che sia la strada a determinare su chi puntare: noi il nostro scellino lo mettiamo su Jack Haig, alla prima vera grande occasione della carriera (e potrebbe anche essere l’ultima).
Teuns, Mohoric e Colbrelli andranno a caccia di tappe come se non ci fosse domani (gli ultimi due peraltro freschi di vittoria nei rispettivi campionato nazionali). Haller coprirà dal vento chiunque.

UEA-TEAM EMIRATES

POGAČAR TadejBJERG MikkelCOSTA RuiFORMOLO DavideHIRSCHI MarcMAJKA RafałMCNULTY BrandonLAENGEN Vegard Stake

Ridendo e scherzando la UAE ha messo su uno squadrone. Ci sono gran motori per ogni terreno: indubbiamente tutti (anche Majka?) lavoreranno per Pogacar. McNulty, Formolo, lo stesso Majka…questa è gente che dovesse guardare esclusivamente al proprio orticello (ovvero la classifica generale) rischierebbe di fare top 10, qua saranno gregari di extra lusso. Bjerg terrà tutti al coperto in pianura; Hirschi, dopo il trasferimento quasi fuori tempo massimo, in inverno, ha fatto una stagione un po’ al di sotto delle aspettative e sicuramente meno di quanto mostrato nella strana stagione 2020. Insomma uno per tutti e tutti per uno.

AG2R CITROEN TEAM

COSNEFROY BenoîtVAN AVERMAET GregPARET-PEINTRE AurélienO’CONNOR BenPETERS NansNAESEN OliverSCHÄR MichaelGODON Dorian

La top 20 al Giro 2020 di Paret-Peintre è stata per lo più ninjesca. Il corridore è buono, ma non così buono, sicuramente completo, senza eccellere in nessun aspetto. L’AG2R non ha più Bardet verso cui riversare tutte le proprie speranze (prima) e frustrazioni (poi), non ha più l’eterna promessa Latour e deve attendere un po’ Champoussin prima di capire se sarà materiale da GT (al Giro intanto è stato respinto). Cosa resta? Praticamente nulla per la classifica generale.
Le speranze di gloria, anche per gratificare sponsor comunque importanti, sono riposte soprattutto sul talento Cosnefroy, sul nome di GVA ed sul fiuto per le fughe di Peters.
No, non ci siamo dimenticati di Oliver Naesen: è che non volevamo abbassare ulteriormente il rapporto vittorie/aspettative generate dai suoi piazzamenti. Però 2 delle 3 vittorie WT raccolte in carriera sono arrivate al Bretagne Classic e quest’anno il Tour parte proprio da quella zona, visto mai…

TEAM JUMBO-VISMA

VAN AERT Wout, ROGLIČ PrimožTEUNISSEN Mike, GESINK Robert, VINGEGAARD JonasMARTIN TonyKUSS SeppKRUIJSWIJK Steven

Negli ultimi 5 GT a cui ha preso parte ha fatto 4° (Tour 2018), 3° (Giro 2019), 1° (Vuelta 2019), 2° (Tour 2020), 1° (Vuelta 2020): messa così non è facile criticare Primoz Roglic. Certo tutti sappiamo come ha perso il Tour dell’anno scorso, come stava per perdere la stessa Vuelta e come ha perso la Parigi-Nizza quest’anno. In quei momenti c’è anche bisogno di una grande squadra e questa Jumbo decisamente lo è, anzi forse anche più che “semplicemente” grande. Lui non corre da fine aprile, di più non ne sappiamo, di certo il podio è il risultato minimo.
Van Aert, ma anche Teunissen, Vingegaard e Kuss proveranno a vincere qualche tappa perché la Lotto Jumbo è fatta per dominare.
Tony Martin prenderà il via al 13esimo Tour consecutivo!

MOVISTAR TEAM

VALVERDE AlejandroVERONA CarlosMAS EnricERVITI ImanolGARCÍA CORTINA IvánARCAS JorgeSOLER MarcLÓPEZ Miguel Ángel

Sì, vinceranno la classifica a squadre del Tour. Sì, saranno al centro di critiche tattiche, scelte discutibili, materiale sugoso per la prossima stagione di “El dia menos pensado”. A proposito, per chi non l’avesse ancora visto, consigliamo caldamente, su Netflix, la visione delle due stagioni già uscite (il titolo in italiano “Dietro la prossima curva”): un gioiello.
Sì, Soler farà discutere. Sì, Miguel Angel Lopez farà incazzare: “ma perché non attacca” è il tweet che potete già salvare nelle bozze, pronto all’uso.
Come al solito ci sono troppi galli nel pollaio, impossibile disattendere queste attese. Sarà l’ultimo Tour di Don Alejandro, sarebbe bello sigillarlo con una vittoria di tappa.

BORA – HANSGROHE

OSS DanielPÖSTLBERGER LukasSCHELLING IdeKELDERMAN WilcoSAGAN Peter, POLITT Nils, BUCHMANN EmanuelKONRAD Patrick

Sagan, al solito, andrà a caccia della maglia verde, sarebbe l’ottava delle ultime 10 edizioni (in pratica sulla strada non ha vinto solo quella dell’anno scorso). La Bora comunque è tra le squadre più complete di questo Tour: ci sono ottimi passisti come Oss e Politt, finisseur come Postlberger, talenti in crescita come Schelling (4° alla Freccia del Brabante quest’anno), buoni scalatori “di fatica” come Konrad e una doppia punta per un buon piazzamento in classifica.
Ecco il duo Buchmann-Kelderman darà vita sulla strada alla lotta per i gradi da capitano, in una lotta abbastanza pari a chi mollerà per ultimo: i due sono corridori molto simili, l’olandese meglio a crono, il tedesco meglio in salita, nessuno dei due è spettacolare, raramente li vedi all’attacco, raramente li vedi proprio, non correranno mai per vincere nemmeno quando stanno vincendo (vedi Wilco al Giro dell’anno scorso).

INEOS GRENADIERS

CARAPAZ RichardCASTROVIEJO JonathanGEOGHEGAN HART TaoKWIATKOWSKI MichałPORTE RichieROWE LukeTHOMAS GeraintVAN BAARLE Dylan

Ci sono squadre con capitani più forti, non ci sono squadre con così tanti corridori che possono realisticamente vincere questo Tour. Il best case scenario di ogni appassionato è: Roglic/Pogacar che guadagnano tempo nella prima metà del Tour, la Ineos che mette a fuoco e fiamme la seconda metà. C’è da dire che negli anni quando sono stati costretti a farlo non hanno mai deluso tirando fuori azioni e corse molto divertenti. Almeno uno sul podio a Parigi ce lo piazzano.
Carapaz dopo aver sfiorato la Vuelta dell’anno scorso rivendica un ruolo di prima punta che probabilmente sulla carta possiede, più lui di Geraint Thomas (ma siamo lì). Richie Porte pare vivere una seconda giovinezza, con poche, pochissime pressioni. Poi c’è il vincitore del Giro 2020, scusa se è poco. Veramente siamo ad un “scatenate l’inferno” da vivere uno dei Tour più divertenti degli ultimi 10 anni.

LOTTO SOUDAL

SWEENY HarryVAN MOER BrentEWAN CalebDE BUYST JasperVAN DER SANDE ToshDE GENDT ThomasKLUGE RogerGILBERT Philippe

Uno dei migliori treni di questo Tour al servizio di uno dei migliori velocisti di questa stagione: ne devono andare storte tante per non vedere una manciata di vittorie di Caleb Ewan. L’australiano vuole lottare per la maglia verde (magari non si ritirasse prima della fine…) e può tranquillamente bissare le vittorie ottenute al Giro d’Italia. De Gendt e Gilbert proveranno ad aggiungere qualità alle potenziali volate di quantità di Ewan, ma, anche se duole dirlo, il loro ormai pare un lento cammino sul viale del tramonto.
Per il resto, come al solito, la classifica generale di un GT in casa Lotto Soudal semplicemente non interessa.

DECEUNINCK – QUICK STEP

ALAPHILIPPE JulianASGREEN KasperBALLERINI DavideCATTANEO MattiaCAVENDISH MarkDECLERCQ TimDEVENYNS DriesMØRKØV Michael

Ci sono due tipi di velocisti: quelli che hanno come lead out Morkov e quelli che non vincono. In questo contesto si inserisce l’incredibile storia (recente) di Mark Cavendish che è passato dall’essere un ex corridore (o quasi) al poter ambire o quanto meno lottare per la maglia verde.
La squadra poi, archiviato Almeida (direzione UAE per il 2022), rimandato comprensibilmente Remco, si trova senza pressioni per la classifica generale ed oltre alla volate di gruppo, lotterà da par suo per qualche tappa: su tutti chiaramente c’è il campione del mondo in carica, che avendo già dato forfeit per le Olimpiadi, siamo sicuri vorrà dare spettacolo un giorno sì e l’altro pure attraverso il suo Paese. Oltre ad Alaphilippe ci sono da tenere d’occhio soprattutto Asgreen e Cattaneo (con l’italiano che speriamo di trovare protagonista tra Alpi e Pirenei).
Menzione finale la merita Ballerini, corridore che adoro, aspetto solo che gli venga data qualche responsabilità in più.

EF EDUCATION – NIPPO

HIGUITA SergioURÁN RigobertoCORT MagnusPOWLESS NeilsonBISSEGGER StefanVALGREN MichaelGUERREIRO RubenRUTSCH Jonas

Erano anni che non vedevamo un Uran così pimpante come l’abbiamo visto al Tour de Suisse pochi giorni fa. Ed in tempo zero siamo (ri)saliti sul suo carro! Alla fine solido per i Grandi Giri lo è sempre stato, ma quest’anno forse si può sognare qualcosa di più, infastidire i super big per la top 5: si può fare!
Guerreiro, Powless, Bisseger possono essere anche di aiuto per il capitano in determinate fasi della corsa. Cort da par suo cercherà di infilarsi tra le pieghe delle volate, soprattutto quelle complicate riesce a leggerle sempre molto bene. Valgren si è un po’ perso.
Ah sì, poi c’è Higuita: possiamo dire una delle delusioni più cocenti dal covid in avanti? Ci aspettavamo un decisivo miglioramento nelle sue prestazioni e risultati, invece è rimasto un po’ lì, se non regredito. Vedremo se questo Tour lo aiuterà a recuperare un po’ di visibilità, almeno.

GROUPAMA – FDJ

ARMIRAIL BrunoDÉMARE ArnaudGAUDU DavidGUARNIERI JacopoKONOVALOVAS IgnatasKÜNG StefanMADOUAS ValentinSCOTSON Miles

Squadra più votata alle volate di Démare che a proteggere la classifica di Gaudu, che comunque andrà all’assalto della top 5, magari dando più spettacolo che sostanza, ma i francesi dovrebbero aver trovato l’ennesimo nome a cui aggrapparsi per sognare. E intanto sono 36 anni dall’ultimo successo di Bernard Hinault.
Gaudu comunque sta facendo miglioramenti anno dopo anno, la sua non è stata una crescita dirompente alla Pogacar, ma potrebbe essere un suo valido rivale nei prossimi anni, prestazioni a crono permettendo, dove paga e temiamo pagherà sempre molto rispetto ai big.
Tra gli altri ci aspettiamo un colpo da parte di Madouas, che invece in questo processo di crescita per ora ha perso qualche passaggio qua e là.

ISREAL START-UP NATION

HOLLENSTEIN RetoGREIPEL AndréZABEL RickGOLDSTEIN OmerBOIVIN GuillaumeFROOME Chris, MARTIN DanWOODS Michael

Ormai è solo una questione di fede: non pretendiamo più nemmeno la classifica, ci accontenteremmo di vederlo protagonista in una tappa (va bene pure una cronometro…), ma oggettivamente, per quello che abbiamo visto dall’infortunio in avanti, siamo coscienti del fatto che Froome non tornerà più. E la cosa ci fa davvero molto male. A questo Tour c’è solo per il nome che porta con sé.
Per il resto si correrà per le tappe: Dan Martin viene da una top 10 al Giro, dove tutto sommato è riuscito sia a mettersi in luce nei singoli successi che appunto restando attaccato alla generale, ma due GT di fila forse sono troppo per sperare di replicare entrambe le cose. Quel doppio ruolo proverà a ricoprirlo Woods, ma la generale qua è molto più complicata per lui.
Andre Greipel è agli ultimi dischi, gli resta da ballare qualche lento, il periodo del rock e del pogo è passato.

INTERMARCHE’ – WANTY – GOBERT MATERIAUX

BAKELANTS JanKOCH JonasMEINTJES LouisVLIEGEN LoïcVAN POPPEL DannyVAN POPPEL BoyZIMMERMANN GeorgROTA Lorenzo

Louis Meintjes, te lo ricordi Louis Meintjes?! Pare una carriera fa quando da under 25 impilava top 10 nei GT. Poi siamo passati nel giro di poco tempo dal criticare il suo modo remissivo di correre al non vederlo più inquadrato e non sembra ci sia verso di cambiare la situazione mediocre ormai consolidata.
I fratelli Van Poppel si tireranno a vicenda le volate (Boy per Danny). Zimmermann proverà a fare top 30 senza farsi mai inquadrare, l’esatto opposto di gente come Vliegen e soprattutto Rota che invece ci aspettiamo inquadrati molto spesso, alla ricerca della fuga vincente.

TEAM DSM

KRAGH ANDERSEN SørenBENOOT TiesjBOL CeesDONOVAN MarkEEKHOFF NilsNIEUWENHUIS JorisPEDERSEN CasperSÜTTERLIN Jasha

I’m not impressed. Lo so, già nel recente passato le mie opinioni sui lineup del team DSM (o Sunweb) sono state drasticamente rimbalzate dalla strada, ma ribadisco ancora: non sono per nulla impressionato da questi 8 corridori. Poi magari uno tra Donovan e Eekhoff sboccia come un girasole e si infila nella top 15 di questo Tour, ma è una cosa che faccio fatica a vedere arrivare.
Benoot in pratica non si è più visto dopo la Parigi-Nizza dell’anno scorso che aveva improvvisamente aperto orizzonti nuovi al belga nel passaggio alla nuova squadra. Alla fine il corridore più solido a cui si chiederà qualche miracolo per portare a casa delle tappe è Kragh Andersen che proprio al Tour dell’anno scorso fece faville.

ALPECIN-FENIX

VAKOČ PetrSBARAGLI KristianMERLIER TimMEURISSE XandroVAN DER POEL MathieuDILLIER SilvanPHILIPSEN JasperRICKAERT Jonas

L’Alpecin è una squadra divertente: su MVDP c’è poco da aggiungere, più che altro ci sarà da capire quanto vorrà spendere, in ottica Tokyo, nel suo modo tanto scriteriato quanto affascinante di correre. Ma questo team non è solo Van der Poel: Merlier si lancerà in ogni volata di gruppo con l’intenzione di vincerla. Da non sottovalutare pure la velocità di Philipsen o il motore di Dillier.
Da citare anche Vakoc che purtroppo non è mai tornato il corridore che sembrava poter essere nei primi anni alla Quick Step, ma che anche per problemi fisici alla fine non è mai stato.

TEAM TOTAL ENERGIES

LATOUR PierreTURGIS AnthonyDE LA PARTE VíctorRODRÍGUEZ CristiánBOASSON HAGEN EdvaldSIMON JulienDOUBEY FabienCABOT Jérémy

Forse non diventerà il corridore da GT che tutta la Francia attende da anni, ma Pierre Latour per il suo modo di scalciare in bici e di lottare resta un nostro “favorito”, anche ora che con la “bocciatura” dell’AG2R è finito un po’ più ai margini del ciclismo che conta. Chi invece è definitivamente decollato quest’anno è Turgis, che ha fatto una primavera a rincorrere laqualunque, risultando spesso il ciclista più in palla e al tempo stesso meno vincente per quanto mostrato.
Sono loro i corridori più interessanti di questa squadra. Da tenere d’occhio anche Rodriguez che può essere protagonista in qualche tappa di montagna. Mentre Boasson Hagen è più verso l’ammazzacaffè.

TEAM ARKEA SAMSIC

BARGUIL WarrenBOUHANNI NacerQUINTANA NairoGESBERT ÉlieSWIFT ConnorRUSSO ClémentMCLAY DanielDELAPLACE Anthony

Bouhanni per le volate per una volta non dovrà nemmeno litigarsi il ruolo con qualche suo compagno. Senza dubbio gli investimenti della squadra sono tutti incentrati su quella che sarà poi la classifica finale di Nairo Quintana: il colombiano non ha fatto un 2021 paragonabile alla prima parte del 2020, dove davvero sembrava rinato. Per carità la voglia di “intentare” pare esserci quasi sempre, le gambe per fare la differenza a questi livelli già un po’ meno. Allora converrà tenere d’occhio Gesbert, che sulle montagne potrà essere protagonista.

B&B HOTELS P/B KTM

ROLLAND PierrePACHER QuentinCHEVALIER MaximeBONNAMOUR FranckBARTHE CyrilGAUTIER CyrilLEMOINE CyrilCOQUARD Bryan

Pierre Roland e Bryan Coquard sono un po’ come quei nomi che le squadre PCT si giocano per ottenere gli inviti alle corse WT. Missione compiuta. Poi però non aspettiamoci di vederli protagonista. O quanto meno Rolland sembra davvero aver perso 3 o 4 marce nel suo motore, Coquard invece può ambire a dei buoni piazzamenti, vincere magari è più difficile ma non si sa mai.
Tra gli altri se proprio avessimo un sesterzio da buttare, lo faremmo su Maxime Chevalier, che pare trovarsi a suo agio quando la strada punta verso l’altro.

azazelli

Da giovane registravo su VHS tutte le finali di atletica, mondiali ed olimpiadi, poi m'hanno cancellato il record di Donovan Bailey con Beautiful e mi sono dato al download. Vivo di sport, cerco di scriverne.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *