Quel che passa il nastro – US Open 2016

US open 2016

Bentornati cari lettori sulle pagine di Quel che passa il Nastro!

Anche questa stagione 2016 è arrivata rapidamente al quarto e ultimo slam, lo US Open che lo scorso anno, al femminile, scrisse una pagina indelebile nella storia del tennis italiano, la finale tricolore tra Flavia Pennetta e Roberta Vinci. In campo maschile vinse il torneo Novak Djokovic, “cementificando” una superiorità schiacciante e poco democratica sull’hard condita dai tanti successi nei Master 1000 americani.

Quest’anno la situazione sembra molto più equilibrata perché, pur mancando il finalista dello scorso anno Federer, Murray e Nishikori sembrano molto più in palla e ci sono tanti outsider che possono dare fastidio nella prima settimana ai big, con la variabile impazzita di Del Potro.

TABELLONE

Nella parte alta troviamo la testa di serie numero 1 Novak Djokovic che avrà dei primi turni ideali per mettersi in forma contro avversari fastidiosi, ma non abbastanza per impensierlo (l’incostante Janowicz, il Vesely che l’ha battuto quest’anno, ma su terra e un Klizan/Fratangelo al terzo turno).

Agli ottavi l’incrocio con il bombardiere Isner o con Gasquet, mentre nei quarti si prospetta la sfida balcanica contro il vincitore 2014 degli US Open, Marin Cilic dato in grandissima forma.

Nel secondo spicchio troviamo Rafael Nadal (#4) che trova l’istrionico Istomin al primo turno e uno tra Seppi e Robert al secondo. Dipende tutto dalla condizione di Nadal, se è quello che ha dominato i primi turni del Roland Garros (prima dello stop per il polso) non avrà grossi problemi ad arrivare alla sfida dei quarti con Milos Raonic (#5) che dovrà affrontare una partenza difficile contro l’idolo di Qcpls Dustin Brown.

Us Open: Brown vs Nadal

We have a dream

Passiamo alla parte bassa, con il primo spicchio che dovrebbe consegnare agli annali un quarto di finale tra Dominic Thiem (#8) e Stan Wawrinka (#3). Dovrebbe, ma ho la ferma convinzione che nessuno dei due riesca ad arrivare ai quarti di finale. Thiem è davvero in un periodo di down dopo una straordinaria primavera sulla terra: non credo riuscirà a superare l’ostacolo Querrey (già fatale a Djoko a Wimbledon) al terzo turno.

Per lo svizzero più alto nel ranking (sigh) è una corsa ad ostacoli sin dal primo turno, ci fosse l’Oscar per la peggior non testa di serie da incontrare al primo turno io sceglierei senza alcun dubbio Fernando Verdasco Al secondo turno il bombardiere Kudla e al terzo l’astro nascente del tennis mondiale Zverev.

Riuscisse a superare questa prima settimana drammatica, avrebbe un ottavo di finale contro uno tra Kyrgios e Tomic… insomma per Stan sarà davvero durissima.

L’ultimo spicchio di tabellone è quello del simpatico Murray che da quando è tornato ad essere allenato da Ivan Lendl non ha più perso una singola partita. Conoscendo il suo carattere, non avrà perso nemmeno ad una gara di bambole con la piccola primogenita Sophia…

Murray fino non avrà problemi nei primi tre turni, qualche insidia in un potenziale ottavo con Feliciano Lopez (a cui ogni appassionato di tennis dovrebbe voler bene per come gioca di fantasia, al contrario dello scozzese) o il rinato Dimitrov.

L’incrocio nei quarti prevede lo scontro con il giapponese Nishikori che, infortuni premettendo, dovrebbe partire con i favori del pronostico contro Karlovic o Goffin

Ipotetici ottavi di finale

  • Djokovic – Isner
  • Tsonga – Cilic
  • Nadal – Bautista Agut
  • Muller – Raonic
  • Querrey – Dolgopolov
  • Kyrgios – Zverev
  • Nishikori – Goffin
  • Lopez- Murray

CONSIGLI PER LE SCOMMESSE

Scommettere su Del Potro è vincente fino ad un certo punto, perché le quote saranno bassissime. Puntate su Dolgopolov che al primo turno può battere un Ferrer in parabola discendente. Per il resto affidatevi sui giovani come Zverev, Sock e Tomic: non vi sbaglierete.

ITALIANS

Complimenti a Thomas Fabbiano e Alessandro Giannessi che hanno passato le qualificazioni. Sorprendente soprattutto lo spezzino Giannessi che è sempre stato un terraiolo, grandissimo risultato. Entrambi abbastanza chiusi al primo turno, ma bravissimi già ad esserci.

Per il resto, classico ritiro assegno premio per Paolo Lorenzi, arrivato addirittura al numero 39 del mondo grazie ad una grandissima vittoria nel torneo di Kizbuhel. L’avversario al primo turno è fattibile (Berlocq), lo vedo favorito. Poi è abbastanza chiuso già al secondo turno.

Situazione complicata per Andreas Seppi, sprofondato addirittura al numero 88 questa settimana. L’avversario al primo turno è complicatissimo, Robert è il classico francese che batte sempre gli italiani. Il secondo turno con Nadal però è davvero sfizioso da raggiungere.

E passiamo a Psyco Fognini reduce da un’Olimpiade incredibile dove è stato in vantaggio 3-0 nel set decisivo contro la futura medaglia d’oro Murray. Ha perso 6-3 non facendo più neanche un 15 praticamente. Fare pronostici con Fognini è come azzeccare il numero di fagiolini dentro la scatola come richiesto in un famoso gioco a premi degli anni 90′..si tira a caso. Primo turno con Gabashvili, secondo turno con Ferrer o Dolgopolov, terzo turno contro Del Potro o Steve Johnson. Potenzialmente ottavi con Thiem o Querrey, poi ci fermiamo con i sogni.

US Open 2016 - Fognini

Ci vorrebbe il Fognini olimpico, forse…

La realtà la sappiamo tutti, con giocatori non ingiocabili al servizio Fognini non parte mai battuto, nemmeno su cemento. La storia è sempre la stessa, da slam a slam.

LA MEGLIO GIOVENTÙ

Continua l’ottima estate dei giovani italiani che stanno finalmente mostrando il potenziale che per troppo tempo era rimasto nascosto.

L’Oscar va sicuramente a Federico Gaio (’92) che ha vinto due challenger (San Benedetto e Biella) battendo scalpi davvero importanti come il brasiliano Bellucci, che gli hanno consentito di conseguire il suo best ranking al numero 169.

In ordine di classifica troviamo poi Matteo Donati (’95) che è ancora ben distante dal best ranking dello scorso anno (attualmente 221, best ranking 159) ma che sta trovando una continuità di risultati molto importante a livello challenger. Non ha praticamente più punti da difendere fino al termine dell’anno, potrà quindi provare ad avvicinarsi sensibilmente al best ranking.

Non possiamo non citare Stefano Napolitano (’95’) al best ranking al numero 227, giocatore davvero miglioratissimo dotato di una buona combinazione servizio e dritto grazie all’altezza, giocatore davvero molto simile al primo Andreas Seppi.

Ottimi segnali da Gianluigi Quinzi (’96) che è tornato a giocare una semifinale challenger dopo tre anni. Il nuovo allenatore Leigteb (ex coach di Thomas Muster) sta facendo un grande lavoro su Quinzi impostandolo come un terraiolo. Gianluigi ha migliorato decisamente il fondamentale del servizio e del recupero fisico che si vanno ad aggiungere ad un rovescio (soprattutto quello incrociato) naturale e profondo. Resta il problema della poca profondità del dritto, ma c’è il cartello “work in progress” ben visibile, di certo il ritocco del best ranking dopo 3 anni è un bel segnale.

Ultimo nome da segnalare è Lorenzo Sonego (’95) che ha migliorato anche lui il best ranking. Giocatore da terra con un ottimo dritto di manovra e una capacità atletica eccellente, deve forse mettere un po’ di massa per riuscire a chiudere prima gli scambi, ma ha ormai acquisito il livello Challenger.

Insomma, tante belle notizie per i giovani con la speranza che il ricambio arrivi prima di quanto ci si aspettasse anche solo lo scorso anno. Il merito va al progetto OVER 18 della Federazione che ha consentito a questi ragazzi di essere seguiti da un coach internazionale come Umberto Rianna. Non a caso i risultati stanno arrivando in maniera prepotente.

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