Super Bowl LI – Preview

Da appassionati di football e di NFL abbiamo sofferto un mese, un mese in cui ci aspettavamo grandi sfide, pathos e grandi giocate e in cui invece siamo stati delusi da partite spesso decise sin dai primi quarti e nelle quali per lo più abbiamo visto lezioni seppur di altissimo livello impartite ad avversari inspiegabilmente impreparati a riceverle. Dallas-GreenBay e in parte KansasCity-Pittsburgh hanno fatto eccezione, ma su 10 partite sono un contentino, specie se consideriamo a come eravamo abituati negli ultimi 4 5 anni. Ecco quindi che arriva il Super Bowl, ci meritiamo una gioia finale, almeno chi non seguirà la partita da “tifoso”, chiaro per loro l’importante domenica notte sarà “vincere”.

Dopo avervi accompagnato attraverso qualche storia tratta dal mondo Falcons (Genesi di un roster da Super Bowl e il camaleontico Kyle Shananah) e dal mondo Patriots (I supporting cast di Brady e Matt Patricia, l’ingegnere) è arrivato il momento di parlare della partita, di quelli che saranno i matchup fondamentali e provare ad immaginare dove potrà decidersi il Super Bowl 51.

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Atlanta Offense vs New England Defense

Running game

Considerando solo le yard su corsa, si affrontano il quinto attacco della lega e la terza difesa. I Falcons al massimo hanno affrontato la sesta difesa sul running game ed essendo quella dei Panthers l’hanno affrontata per ben due volte: nel primo caso hanno corso 90 yard (in media con quanto concesso da Carolina, 30 yard in meno rispetto alla propria media stagionale) in una partita che però vide Ryan superare le 500 yard lanciate, nel secondo caso le yard su corsa furono ben 152.

Facendo una media delle posizioni occupate dalle difese su corsa affrontate in stagione dall’attacco di Atlanta otteniamo il valore di 16,12, una sorta di strenght of schedule dedicata al running game. Facendo lo stesso ragionamento per gli attacchi affrontati dalla difesa dei Patriots il valore medio è di 14,43, quindi sensibilmente più difficile.

Un valore più basso dovuto anche al fatto che Hightower e soci hanno incontrato per ben due volte il miglior attacco su terra della lega, quello dei Bills e in più hanno affrontato anche i 49ers, quarti. Con Buffalo (che di media ha corso 164,4 yard), New England (che ha viaggiato a 88.6 yard subite su corsa) ha concesso 134 e 167 yard, per nulla poche. Con San Francisco (126,2 in stagione) le yard concesse a Hyde&Kap sono state 122.

Fronte Patriots questi ultimi dati possono essere un campanello d’allarme, ma più di questi numeri è viva nella nostra memoria la partita giocata due settimane fa, nella quale è pur vero che Le’Veon Bell è stato tolto dalla partita da un infortunio, ma DeAngelo Williams è stato letteralmente cancellato.

Nel Championship della AFC ci aspettavamo che Pittsburgh fosse in grado di far male a questa difesa soprattutto sfruttando le doti di Bell anche in ricezione (non a casa Williams fu chiamato in causa ben 7 volte fuori dal backfield). Freeman e soprattutto Coleman possono essere una spina nel fianco di New England anche con screen pass e variando il punto di attacco della linea di scrimmage. Fondamentali da questo punto di vista saranno le letture e gli angoli di impatto che riuscirà ad avere Patrick Chung.

Statistica interessante: sono stati solo 3 i fumble in fase di corsa per i Falcons, di cui uno soltanto recuperato dagli avversari (minimo NFL). Proteggere la palla, prima di tutto.

Bilancio: Leggero vantaggio ATL.

Passing game

Questo è il campo di battaglia dove probabilmente verrà vinta/persa la guerra. Gli altri matchup possono variare gli equilibri di questa mini-sfida: costringere Atlanta ad essere monodimensionale, farla correre male o poco o tenerla fuori dal campo sono gli aspetti essenziali per New England per poter pensare di buttare sabbia negli ingranaggi che uniscono Matt Ryan alle sue numerosi armi aeree.

I Falcons sono il terzo attacco aereo per yard lanciata, i Patriots sono la dodicesima difesa. Se dovessimo considerare invece le yard per tentativo, Atlanta con un fantascientifico 9.2 non solo è prima per quest’anno ma si iscrive ad un club che negli anni 2000 vede iscritte solo altre 3 squadre ad aver superato su base stagionale la media di 9: Green Bay 2011, Indianapolis 2004 e St. Louis 2000.

Non è quindi soltanto la quantità o il volume del loro passing game, ma anche la qualità sopraffina a rendere questo attacco per larghi tratti nemmeno lontanamente arginabile. Sfideranno una difesa che invece concede soltanto 6.8 yard per tentativo (ottava NFL).

Atlanta lancia bene (quasi il 70% di completi e 116 di rating in stagione, ripeto: 116!) e sbaglia pochissimo (solo 7 intercetti, complessivamente le 11 palle perse sono il minimo NFL in coabitazione proprio con New England), ma anch’essa ha qualche punto debole: 37 sack concessi non sono per nulla pochi, ma la difesa dei Patriots non è famosa quest’anno per i sack (34 messi a segno, proprio come Atlanta, 16esimo posto NFL per entrambe). Il problema poi è come arrivare ad atterrare Ryan? Mandando tanti blitz? Patricia&Belichick dopo aver visto il Championship potrebbero obiettare. Due domeniche fa infatti nei 14 blitz mandati da Capers, Ryan ha avuto un dominante 9-14, 177 yard e 2 TD. Insomma pressione, ma con raziocinio.

Malcolm Butler, dopo aver contribuito ad azzerare Antonio Brown si troverà a dover fronteggiare un altro dei migliori 2 ricevitori della Lega, con caratteristiche fisiche però decisamente diverse. Julio Jones sta prendendo sempre più le sembianze di Megatron, non sarà facile limitarlo, ma soprattutto anche se il piano partita dovesse essere efficace come lo è stato contro gli Steelers, qua non troverebbero Cobi Hamilton, Eli Rogers o Sammie Coates a far pasticci: il dato più preoccupante per i vari Eric Rowe, Logan Ryan e Devin McCourty è che quando Atlanta ha dovuto fare a meno di Jones o del tutto o parzialmente, ovvero nelle partite in cui ha ricevuto meno di 40 yard, il record è stato comunque immacolato (6-0) e soprattutto l’attacco è riuscito comunque a mettere assieme una media di 37 punti in quelle partite.

Bilancio: vantaggio ATL.

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New England Offense vs Atlanta Defense

Running game

Una stagione da ricordare per LaGarrette Blount: era dall’anno da rookie che non superava le 200 portate (lì furono 201, qua addirittura 299) e le 1000 yard, per la prima volta è andato in doppia cifra di TD ed esclusa l’annata da separato in casa a Tampa Bay, non era mai andato sotto le 4.0 yard di media a portata. Molte luci ma anche qualche ombra quindi. In generale il running game dei Patriots non brilla per qualità, ma genera un volume tale da farlo essere il settimo della lega, in questo nemmeno tanto distante da quello dei Falcons, che ruba molto più l’occhio.

La doppia cifra dei TD di Blount è forse il dato più sbalorditivo: 18 era una cifra che in NFL non si vedeva dal 2009 con un 24enne Adrian Peterson, giocatori ovviamente diversi ma era giusto per contestualizzare un evento attorno al quale è girato molto dell’efficienza dell’attacco per il resto volto molto più al passing game. Sono mancati i TD di Gronkowski, da qualche altra parte bisognava andare a trovare produttività in redzone.

Atlanta in difesa in generale ha avuto buone prestazioni, il problema è che mediamente ne esce un reparto piuttosto mediocre al momento. Sul running game le cose vanno leggermente meglio rispetto al passing game, almeno statisticamente parlando. Questo dei quattro incroci è però quello meno entusiasmante e che in linea teorica peserà di meno sulle economie della partita. Da tenere d’occhio gli snap che saranno concessi a Dion Lewis: la sua è stata una stagione molto difficile, tenuto sulla sideline per molti mesi ed una guarigione che è stata più tribolata del previsto: una continua rincorsa della forma che però ha mostrato in questi playoff qualche buon lampo, aver avuto due settimane di tempo di pausa pre playoff ed altre due in questa finestra pre Super Bowl sicuramente avranno giovato alla sua condizione. Chiaro non sarà al 100% ma non saremmo del tutto sorpresi se fosse già in grado di mettere a segno qualche big play con la sua elusività in grado da spaccare la partita. E poi con lui in campo New England non ha mai perso: talismano.

La linea difensiva di Atlanta per il running game comunque pare piuttosto solida, specie nei ruoli centrali dove verosimilmente Blount andrà a fare a scornate. Mentre per le scorribande di Lewis probabilmente toccherà a De’Vondre Campbell cercare di arginarle: il suo atletismo e velocità sono di primo livello.

Bilancio: parità, con leggero vantaggio NE dovuto all’incognita Lewis.

Passing game

Le assenze di Desmond Trufant e di Rob Gronkowski, benché molto pesanti, sono state ormai metabolizzate da entrambe le squadre che hanno avuto molte partite per sperimentare e trovare vie alternative. Considerando una pass rush che rispetto agli ultimi anni è sensibilmente migliorata, i Falcons hanno comunque bisogno di più talento possibile tra cornerback e defensive back per arginare i top attacchi aerei della lega. La prestazione che due settimane fa ha quasi cancellato il passing game più caldo del momento è stata quindi sbalorditiva: Rodgers è sembrato quello di inizio stagione e il merito va tanto agli allenatori quanto ai giocatori che ora sono chiamati a ripetere quella prestazione.

Il problema però è che pur se meno appariscente, il passing game di Brady è molto più complesso e meno “leggibile” di quello dei Packers, che troppo spesso tendono ad adagiarsi sul talento del singolo. Qua al di là di Brady, ci sono game plan e varietà di giocatori da coprire che rappresentano un esame ancora più arduo. New England è il quarto attacco NFL contando le yard e se Ryan raggiunge un inarrivabile 9.2 yard per tentativo, Brady con 8.2 è il primo degli altri (davanti a Cousins). Si troverà ad affrontare un reparto che ha concesso tantissimo in stagione regolare: quintultimo come mole totale di yard e anche come TD concessi (31, tanti, troppi).

Se in tutti i matchup visti sinora era emerso comunque uno scontro equilibrato qua, ad analizzare l’intera stagione, viene fuori un netto vantaggio pro New England. Peraltro le secondarie dei Falcons sono molto giovani e potrebbero trovarsi di fronte una serie di tracce o di idee offensive che sinora non hanno mai affrontato. I Patriots poi, sia per una linea offensiva rinvigorita dal ritorno del coach Dante Scarnecchia sia per lo stile di gioco, concedono davvero pochi sack (24, quinti migliori della lega) e pressioni ai front 7 altrui, aspetto in cui i Falcons già di per loro non brillano: inoltre, dei 34 placcaggi messi a segno ai danni dei QB (metà “classifica”), quasi la metà (15,5) provengono da un unico giocatore (Vic Beasley), che in questi playoff è parso meno brillante della stagione regolare. Gli offensive tackle dei Patriots hanno tutto per contenere questa minaccia, qualche perplessità in più nei ruoli interni dove però difficilmente Atlanta riesce a mettere pressione.

Bilancio: vantaggio NE.

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New England Coaching Staff vs Atlanta Coaching Staff

Sono pochissimi i coaching staff che possono ritenersi più astuti, più preparati e pronti dello staff che ogni anno costruisce e forma Bill Belichick. La gestione delle partite dei Falcons però lascia pochi dubbi sul fatto che al di là del valore dei singoli giocatori, questa squadra sia ben allenata e ben guidata sia in fase di preparazione che durante la partita stessa. In questo Dan Quinn non avrà migliorato tantissimo la difesa (che era uno dei motivi principali della sua promozione da defensive coordinator di Seattle), ma di certo è stato un passo avanti rispetto alla gestione in-game di Mike Smith.

Lo scontro più interessante si prospetta essere senza dubbio quello tra Matt Patricia (DC Patriots) e Kyle Shanahan (OC Falcons, presto HC 49ers), non a caso abbiamo dedicato loro un pezzo di approfondimento negli scorsi giorni. Chi saprà modificare meglio il tiro del proprio game plan, imparando partita facendo, consegnerà alla propria squadra le chance maggiori.

Bilancio: vantaggio NE.

Esperienza/Intangibles

L’organizzazione dei Patriots ha giocato 7 Super Bowl negli ultimi 15 anni. Sbalorditivo. La centrifuga che porta alla partita inizia a girare 14 giorni prima e soprattutto nella seconda settimana potrebbe distrarre chiunque. Poi è chiaro che alla fine sarà il campo a decidere il tutto e ci sono giocatori che possono trasformare la pressione/distrazione mediatica in qualcosa di positivo, ma l’esserci già stati potrebbe aiutare, averlo fatto così tante volte è un vantaggio che può pesare.

Atlanta poi non gioca una partita tirata dal 4 dicembre (sconfitta di 1 contro Kansas City), poi sono arrivate tutte vittorie quasi senza faticare: 42-14, 41-13, 33-16, 38-32 (ma era 38-13 a 13′ dalla fine) più le due asfaltate nei playoff. Potrebbero massacrare pure New England, ma se le cose dovessero farsi complicate, sarebbero mentalmente preparati per affrontarle?

Bilancio: vantaggio NE.

Chi vince?

Nelle due partite di playoff i Falcons hanno devastato qualsiasi matchup, benché fossero favoriti in entrambe le partite, nessuno pensava potessero avere un impatto così devastante: hanno reso inerme sia la difesa dei Seahawks che l’attacco dei Packers, ora davanti a loro si presenta una squadra però molto più completa di quelle affrontate sinora, con meno punti deboli e con punti forti forse meno “comprensibili”. Probabilmente Atlanta ha avuto e potrà avere picchi di rendimento più alti, ma nel complesso tra le due vedo leggermente favorita New England, specie se la sfida dovesse essere equilibrata. Sulla sideline hanno risorse maggiori e questo potrebbe fare la differenza.

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azazelli

Da giovane registravo su VHS tutte le finali di atletica, mondiali ed olimpiadi, poi m'hanno cancellato il record di Donovan Bailey con Beautiful e mi sono dato al download. Vivo di sport, cerco di scriverne.

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