Europilloloni – Quarti (Day 2): Se poi schierano MacGyver

Prima di buttarci nei quarti che decideranno la semifinale della parte bassa del tabellone, si riflette sulle capacità educative di uno schiaffo tirato al momento giusto con la giusta motivazione:

“Vedi come è cresciuto bene poi Lapadula?! Due gol in Copa America”, De Rossi l’educatore.

Ma non divaghiamo troppo, è il momento dei processi…per gli altri: “Che capra Martinez“, che fatica a fare il CT, alla fine sono tutti scarsoni…che poi è davvero spesso così: “dai, il livello medio del CT è davvero basso, ci finiscono solo i falliti, gente con nome o qualcuno in strani momenti della propria carriera.”, “Anche perché non riesci veramente ad allenare”. Anche noi quando prendemmo Mancini…in pochi credevano potesse fare così bene, soprattutto come allenatore nel vero senso della parola.

“E comunque a me pare che sono tanto forti questi belgi quando caratterialmente limitati”: alla fine sono passati 5 anni, il Belgio che battemmo 2-0 guidati da Antonio Conte era questo Belgio ma aveva la scusante dell’essere ancora acerbo, a 5 anni di distanza, gli abbiamo fatto fare la stessa figura. “Il secondo tempo erano sotto e la partita la continuavamo a fare noi”.

Ma ormai siamo troppo tracotanti: “Domanda retorica: a noi di Repubblica Ceca – Danimarca frega qualcosa?”, “Solo se segna Autogol”, resteremo delusi.

“Danesi già avanti, squadra del destino”, gol su calcio d’angolo, “sbaglio o non tantissimi in questo Europeo?”, all’appello manca ancora il gol su punizione diretta anche. “Che poi il calcio d’angolo era pure inesistente”, cerchiamo almeno la polemica.

Abbiamo ancora gli incubi da ieri sera: “Immobile gioca anche nella Repubblica Ceca?”, “Perché?!”, “Boh, c’è uno che ha provato una rovesciata con il suo inconfondibile stile”, “ma non era Berardi quello?”, un popolo di santi, poeti e rovesciatori.

Ma questo è l’Europeo bergamasco: “Che palla che ha messo Maehle“, “Trivela, che poi è semplicemente esterno”, alla faccia del semplicemente, “esterno destro in corsa”, “giri contati, grand’azione, gran gol”, “Hanno fatto proprio il solito gol di Gasperini”, “Pazzesco Dolberg”, si dai, diamo meriti anche a chi l’ha messa dentro, anche se non gioca nell’Atalanta.

“Tifo per una Semifinale Danimarca-Ucraina”, un po’ tutti, tanto ormai….

Ma Schick ci regala un secondo tempo: “Se non ci fosse Autogol, parleremmo dell’Europeo di Schick”, “Vicecapocannoniere”, “Speranze per i supplementari, dai”.

In RAI intanto l’impensabile: “La Serra corregge Bizzotto, ne sa più di lui”, “Dai Bizzotto viene buono solo per le pronunce”, “Su cosa l’ha corretto?”, “Su ruolo e caratteristiche di un tale Wass”, un tale Wass, Serra ne sa di più anche di noi: onesto, ci sta.

Schmeichel vola in uscita a salvare il risultati: “Uff speravo gol di testa fasciata di Soucek”, “Già è tanto che non abbia dato una craniata al palo”, “Soucek alla Churchill: blood, toil, tears and sweat”.

6 minuti di recupero: “Fortuna qua non c’è Caressa a fare la telecronaca da bar anche per la Danimarca”. Danimarca che torna quindi in semifinale 29 anni dopo gli Europei del 1992, “Lì però era un Europeo da 8 squadre”, “E noi manco c’eravamo qualificati”, “Maledetti russi”, “Maledetti palo di Rizzitelli”.

Anche Inghilterra – Ucraina ci mette molto poco a stapparsi: “Errichen, come dicono in RAI”, “Agostinelli?”, proprio lui!! Fuoriclasse della pronuncia: “In una stessa frase ha nominato Maguire 3 volte e l’ha detto in 3 modi diversi”, “Si va verso un MacGyver”.

Nel gol gran palla illuminante di Sterling: “E pensare che da “giovane” era un po’ come Immobile, incapace di fare la scelta giusta”, “qua si è accentrato, un po’ come Insigne…”, “…ma senza tiraggir”, “Sta anche giocando sulla fascia che fu di Spinazzola”. Il fu Spinazzola #seceraSpinazzola.

“C’è aria di 6-0“, “Dici il quinto set di Medvedev-Cilic?”, dai però andiamo all’intervallo ed è tutto ancora aperto, con l’Ucraina che peraltro è andata in crescendo nella seconda metà del primo tempo. C’è fiducia….

….ed infatti nel giro di 5 minuti MacGyver (“Sbronza di Maguire in serata a Campo de Fiori a quanto è data?”, “Spero nel posto giusto cosi rimedia due cartoni”) e di nuovo Errichen ci mandano a vedere qualche film: “Io apro Prime Video”, “Che batosta”, “Mi ricorda Italia-Ucraina 2006”, un’altra squadra del destino? “Kane sta facendo il percorso di Paolo Rossi ai Mondiali ’82. Niente nel girone iniziale, scatenato nei turni successivi”.

Arriva pure il quarto gol: “Povero Sheva“, in RAI vanno con i consigli quelli efficaci: “Foss in Sheva mi arrabbierei”, stile #AltrimentiCiArrabbiamo, “Ma con chi si deve incazzare? Con chi non ha insegnato a questi scappati di casa come si fa una marcatura?”, “Quindi Tassotti”, “E non è ancora saltato nessun setto nasale? Strano”, “Aspettava la finale con la Spagna.”

Questa è fatta: “Dai che gli inglesi si gasano a mille e la Danimarca li batte.”

Intanto da Prime Video: “Volevo segnalarvi che nel nuovo film su Amazon Video nelle scene iniziali viene interrotta la finale di coppa del mondo di calcio tra Brasile e salcazzo. Se volete giocarvi la previsione alla SNAI”, apro sito di scommesse, cerco quota di salcazzo.

“Anche questi però, Sancho, Bellingham, Rice, James, Rashford, Mount. Son messi bene per anni”, “tanto li bruciano”, “più o meno del Belgio di 6 7 anni fa?”

Finisce con Agostinelli che si bulla di aver pronosticato correttamente il fatto che l’arbitro non avrebbe dato recupero: “So’ soddisfazioni“. L’Inghilterra torna in semifinale ad un Europeo da quello giocato in casa (un po’ come questo…) del 1996, quindi 25 anni fa e, come già accennato incontrerà una squadra che non ci arriva da 29 anni.

“E devono ancora prendere un gol”.

Ma noi siamo già in clima semifinale e che semifinale:

ITALIA-SPAGNA

LONDRA – MARTEDI’ 6 LUGLIO, ORE 21.00

Sono ben 35 i precedenti di questa partita che negli anni ha assunto non solo i contorni di una classica del calcio europeo, ma anche il peso di partite chiave all’interno della competizione continentale. È avanti la Spagna con 10 vittorie e 14 pareggi (due dei quli con vittorie ai rigori degli iberici) a fronte delle 9 vittorie degli Azzurri (36 gol iberici e 34 italiani). Primo confronto in amichevole nel 1924 che finisce a reti inviolate, seguono poi la prima vittoria spagnola (in casa, 1-0 nel 1925) e la pronta rivincita azzurra (a Bologna, 2-0, dove si registra anche il primo autogol della serie). Nel 1934 le squadre si fronteggiano ai mondiali, finisce 1-1 la prima sfida e ripetizione vinta dall’Italia con un gol di Giuseppe Meazza al 12º. Nel 1942 l’Italia infila un netto 4-0 in amichevole, sconfitta più pesante della serie che la Spagna vendicherà parecchi anni dopo su un palcoscenico decisamente più importante. Tornando ai mondiali, le due squadre si sarebbero ritrovate ai quarti di USA 94 con trionfo della squadra di Sacchi grazie al gol decisivo di Roberto Baggio (2-1). Gli altri precedenti mondiali sono alle qualificazioni dell’ultima edizione che finiranno 1-1 in Italia e 3-0 per la Spagna (ultimo scontro diretto finora) tra le mura amiche: Spagna qualificata, Italia ai playoff (persi) con la Svezia.

Tanti gli incontri agli Europei, tutti nelle fase finali, con un record relativo al torneo che recita così: 1 vittoria per le furie rosse, 2 per l’italia e 3 pareggi. Il primo scontro è nel girone di Italia 80 e finisce 0-0 con gli azzurri che non accederanno alla finale (non c’erano le semifinali). Nel 1988 in Germania è 1-0, gol di Gianluca Vialli al 74º; è ancora il girone e stavolta l’Italia lo passa (uscirà in semifinale, nel frattempo aggiunta, contro l’URSS). Nel 2008 si è au quarti di finale, finisce di nuovo 0-0, ma la Spagna vincerà ai rigori quella che in un certo senso diventa la serata spartiacque tra il “prima” e il dominio assoluto di quel quadriennio (vittorie a europeo 2008 mondiale 2010 e, di nuovo, europeo 2012).

Quattro anni dopo le due squadre riescono ad affrontarsi ben due volte. Finiscono nelle stesso girone, il C, e all’esordio una buona Italia frena i favoritissimi campioni in carica andando addirittura in vantaggio anche se per solo 3 minuti (1-1 alla fine). La seconda volta lo scontro avviene in finale ed è un trionfo… a tinte rosse: 4-0 Spagna senza troppe discussioni. Dopo uno 0-0 nella semifinale della Confederations Cup 2013, con il 7-6 ai rigori che qualifica di nuovo la Spagna (un solo errore, di Leonardo Bonucci, se ci è permesso rimarcarlo), le due nazionali si ritroveranno a Euro 2016, stavolta agli Ottavi.

È la nazionale di Antonio Conte ad imporsi (2-0, Chiellini e Pellè) per poi uscire ai quarti ai rigori con la Germania. Ogni 69 amici di SofaScore su 100 che piazzano una giocata, lo fanno puntando per l’Italia, 21 per la Spagna (ma non sono più nemmeno amici in questo caso) e 10 scommettono sul pareggio.

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