Vuelta a Espana 2021 – I Partecipanti

Sabato 14 agosto si parte per il terzo ed ultimo Grande Giro della stagione. Oggi vi presentiamo i partecipanti: grazie all’assenza di Pogacar, tutto lascia presagire una lotta a due tra Bernal (che è alla caccia del secondo GT in un anno e della conquista della “triplice corona”) e Roglic (deluso dalla caduta&ritiro dal Tour ma galvanizzato da un oro olimpico esagerato nella crono).
Ma le sorprese (….Vlasov….coff coff….) nei GT sono sempre dietro l’angolo e di angoli in 3 settimane ce ne sono a bizzeffe….

ISRAEL START-UP NATION

EINHORN Itamar WÜRTZ SCHMIDT MadsVANMARCKE SepNIV Guy CIMOLAI DavideBERWICK SebastianCATAFORD AlexanderPICCOLI James

Ultima squadra a presentare ufficialmente il roster per la corsa spagnola e prima ad essere presentata in queste righe: senza Dan Martin (già fatto Giro e Tour quest’anno), Froome (tornerà mai a buon livello?) e Michael Woods (a riposo dopo mesi di sovrautilizzo), l’uomo “copertina” di questo lineup è Vanmarcke, che andrà a caccia di tappe: terreno per lui qua e là sembra esserci, chiaramente è uno di quelli che ritiene la vittoria una cosa volgare (ultima volgarità 1 settembre 2019, unica gioia WT in carriera…).
Wurtz e Cimolai si giocheranno le volate, il danese a 27 anni pare stia attraversando la sua migliore stagione in carriera, ha avuto una buona primavera e poche settimane fa ha vinto il titolo nazionale. Davide ha corso un giro molto solido, 4 top 5 e secondo posto nella classifica a punti (che, va detto, ha visto ritirarsi molti “runner-up”).
Due righe le dedico anche a James Piccoli e Sebastian Berwick: quest’ultimo, scalatore 21enne, aveva mostrato qualcosa nelle corse di secondo piano australiano al debutto tra i pro l’anno scorso, ma poi è rimasto abbastanza anonimo. Piccoli invece è un feticcio che chi segue le corse “notturne” americane aveva imparato ad amare nelle passate stagioni, uno volta arrivato in Europa ha sbattuto contro un muro decisamente diverso.

AG2R CITROEN TEAM

BOUCHARD GeoffreyCALMEJANE LilianCHAMPOUSSIN ClémentCHEREL MikaëlDEWULF StanPRODHOMME NicolasTOUZÉ DamienVENTURINI Clément

Clement Venturini è un corridore di culto su questi schermi. Prevediamo per lui 5 settimi posti, non ci deluderà. Scherzi a parte si troverà bene nelle volate di questa Vuelta, poi vincere è inelegante per lui (è della scuola dei Vanmarcke in questo), ma nella top 10 ci si infilerà sempre, quando ci saranno le occasioni.
Calmejane e Dewulf punteranno a qualche tappa e fuga, il belga ha fatto un ottimo Tour de Wallonie (secondo nella tappa regina molto spettacolare, secondo nella generale: in entrambi i casi dietro a Simmons), il motore c’è, la gamba è buona. Calmejane invece sta un po’ deludendo in questo primo anno in una WT, piuttosto anonimo. Per le fughe ovviamente occhio alla maglia verde del giro di quest’anno, Bouchard, ma quello è parso già troppo.
Il corridore più interessante è Champoussin: il 23enne francese ha deluso al Giro, ci riprova alla Vuelta, magari non riuscirà a stare in classifica, ma ce lo aspettiamo piazzato in qualche tappa di montagna dopo qualche segnale di ripresa.

UAE-TEAM EMIRATES

DE LA CRUZ DavidDOMBROWSKI JoeGIBBONS RyanMAJKA RafałMOLANO Juan SebastiánOLIVEIRA RuiPOLANC JanTRENTIN Matteo

Chi farà la classifica? Forse De La Cruz, forse Dombrowski, forse Majka, forse nessuno. De La Cruz vanta due top 10 alla Vuelta (le uniche raccolte in carriera nelle 12 partecipazioni ad un GT), l’ultima proprio l’anno scorso; JoeDombro c’ha illuso in tenera età, poi nel 2018 ha fatto 12esimo al Giro, ma lì in pratica si è fermato, al Giro matto della prima settimana quest’anno dopo la vittoria a Sestola era secondo nella generale, 2 giorni dopo si è ritirato, sigh. Qua basterà la prima cronometro a buttarlo fuori dalla generale…su Majka che dire, le solite cose: correrà per sé, farà quello che vuole e va detto che spesso riesce a farlo bene.
Per le volate Molano pare in formissima e dovrebbe essere lui il deputato a farle, più di Gibbons e più di Trentin (il 2017 quando vinse 4 tappe in questa corsa pare lontano per lui, che però immaginiamo cercherà gloria più in fuga che in arrivi a gruppo compatto).
Occhio anche a Polanc per le vittorie con fughe a lunga gittata.

TEAM BIKEEXCHANGE

HAMILTON LucasHOWSON DamienMATTHEWS MichaelMEZGEC LukaNIEVE MikelSCHULTZ NickSTANNARD RobertZEITS Andrey

Lucas Hamilton avrà una chance per misurarsi da capitano designato sin dall’inizio sulle tre settimane ed è la prima vera chance. Il talento non manca (restando a quest’anno top 10 nelle generali di Catalogna, Romandia e ParigiNizza dove ha sfiorato il podio), però non basta, intanto bisogna finirle le corse da 3 settimane (2 ritiri negli ultimi due tentativi).
Schultz si butterà in qualche fuga, Nieve proverà il solito numero d’altri tempi (senza riuscirci…); Stannard proverà a battere qualche colpo, il ragazzo è ancora giovane (23 anni da compiere), ma fin qui ha mostrato pochi progressi rispetto a quanto bene si parlava di lui una volta arrivato tra i pro.
Per le volate più Matthews che Mezgec, ma sono due che di solito si trovano bene nelle strade spagnole.

INTERMARCHE’ – WANTY – GOBERT MATERIAUX

EIKING Odd ChristianHIRT JanKREDER WesleyMINALI RiccardoMEINTJES LouisPETILLI SimoneTAARAMÄE ReinVAN MELSEN Kévin

Chiaramente non sono qui per far classifica, ma cercheranno di dare un senso alla loro presenza attaccando il più possibile: certo la presenza a roster di mister “ultima ruota del gruppo” Meintjes non depone a favore di questa idea offensiva. Ecco Louis, forte del suo 14esimo posto al Tour de France, sempre in mode ninja on, potrebbe tentare la top 20 anche qua, ma non chiamiamolo “far classifica”….
Hirt, Eiking e Petilli proveranno a farsi trovare al posto giusto nei momenti giusti. Minali speriamo di vederlo battagliare nelle volate: gli anni da “promessa” con tanto di passaggio tra i pro all’Astana sembrano ben più lontani dei 4 effettivi, al Giro quest’anno è stato abbastanza “in disparte”, ma la condizione in questo finale di stagione pare in crescendo!

ASTANA – PREMIER TECH

VLASOV AleksandrARANBURU AlexRODRÍGUEZ ÓscarIZAGIRRE GorkaSÁNCHEZ Luis LeónFRAILE OmarIZAGIRRE IonNATAROV Yuriy

L’Astana storicamente si è trovata bene alla Vuelta ed in Spagna in generale: la squadra è molto filo iberica.
Vlasov, come al Giro, si presenta come obiettivo minimo il podio che sarebbe anche il suo massimo in carriera. Post Giro d’Italia non ha corso tanto e alla Vuelta Burgos è stato abbastanza nascosto, ma vuol dire poco.
Poi è la solita Astana: molti attaccanti, gente ormai con una certa esperienza: noi andiamo pazzi per Aranburu, uno che per caratteristiche e mentalità potrebbe vincere uno spettro ampio di corse in 10 modi diversi, ma poi alla fine non vince quasi mai e finisce spesso per piazzarsi. Gli manca il killer istinct, potrebbe chiederne un po’ a LuLu Sanchez
Per qualche colpo di classe occhio anche a Fraile, che però negli ultimi 3 anni pare si sia un po’ arenato.
Quando la strada punta verso l’alto occhio anche a Rodriguez.

TEAM JUMBO VISMA

ROGLIČ PrimožGESINK RobertKRUIJSWIJK StevenVAN HOOYDONCK NathanBOUWMAN KoenHOFSTEDE LennardKUSS SeppOOMEN Sam

Roglic è il grande co-favorito di questa Vuelta, peraltro corsa dove si trova piuttosto bene (2 partecipazione, 2 vittorie, le ultime 2).
Sugli altri siamo davvero curiosi di sapere cosa sia successo a Kruijswijk da un paio di stagioni a questa parte. Comunque lui, Kuss, Oomen (altro che si è un po’ perso), il veterano Gesink ed un Bouwman che però immaginiamo ad un livello inferiore rispetto all’ottimo Giro, sono un bel drappello da poter spendere in salita per fare o controllare la corsa.
Le ultime due righe dedichiamole a Sepp Kuss: la vittoria della tappa al Tour ha messo un freno ad una stagione che sembrava abbastanza incolore. Vedremo se nelle prossime tre settimane torneremo a vedere quello del 2020 che magari non finalizzava le azioni, ma che comunque dava l’impressione di poter spianare qualsiasi montagna.

BORA – HANSGROHE

SCHACHMANN MaximilianBENEDETTI CesareZWIEHOFF BenGROßSCHARTNER FelixLAAS MartinGAMPER PatrickMEEUS JordiPALZER Anton

Schachmann può fare il capitano praticamente in ogni corsa a tappe di una settimana, può vincere qualche tappa complicata (ma non eccessivamente dura) e qualche classica, ma leader in un GT? My 2 cents: no way.
In generale questa è una versione molto deludente della Bora. Magari Grossschartner proverà a dire la sua in qualche tappa di montagna.
Oltre al nostro intramontabile Benedetti ed al duo di velocisti Meeus-Laas, con il primo favorito sul secondo a parità di condizione anche per volate in altimetrie più complicate, c’è un po’ di curiosità nel duo Palzer & Zwiehoff: i due (rispettivamente classe ’93 e ’94) sono diventati ciclisti professionisti da strada praticamente da quest’anno, Palzer correva (anche con buoni risultati) ma a piedi ed in montagna, mentre Zwiehoff viene dalla mountain bike, fin qui è stata una stagione di apprendistato con poche chance di mettersi in mostra.

EF EDUCATION – NIPPO

CAICEDO Jonathan KleverCAMARGO Diego AndrésCARR SimonCARTHY HughCRADDOCK LawsonKEUKELEIRE JensCORT MagnusSCULLY Tom

In Spagna Carthy si trova bene, ciclisticamente parlando c’è cresciuto e il podio dell’anno scorso a Madrid ne è la conferma. Quest’anno ci riproverà visto che anche al Giro ha flirtato con il podio quasi fino alla fine, chiudendo poi ottavo. Hugh ormai è un corridore che ha raggiunto una certa maturità e costanza di rendimento, non l’avremmo mai detto fino a 2 anni fa, ma qualcosa è cambiato e ne siamo contenti.
Caicedo potrebbe essere il piano B se le cose dovessero mettersi male per Carthy, ma sinceramente l’ecuadoriano fin qua non è mai riuscito a fare quello step che tutti si aspettavano da lui e la carta d’identità recita 1993 come anno di nascita.
La squadra poi ha Cort per le volate (altro corridore che alla Vuelta si trova una favola) e soprattutto Simon Carr: il 22enne britannico ha il talento per azzeccare prima o poi la vittoria di livello che fin qua gli è sempre sfuggita.

BAHRAIN – VICTORIOUS

LANDA MikelARASHIRO YukiyaCARUSO DamianoHAIG JackMÄDER GinoPADUN MarkPOELS WoutTRATNIK Jan

Siamo di nuovo qua, caro Mikel, che vogliamo fare? Lo vogliamo portare al termine un GT senza duecento problemi, sfighe, imprevisti? Ce la facciamo? No eh, ok, fa nulla.
Haig e Caruso si giocano il ruolo di capitano di scorta, sinceramente Caruso ha dimostrato di valerlo, Haig è ancora un’enigma, al Tour sarebbe dovuto toccare a lui, ma è durato 3 tappe, immaginiamo avrà altre chance.
La Bahrain comunque è la squadra dell’anno ha raccolto vittorie ovunque e con chiunque. Padun e Mader qua ce li aspettiamo ancora come cacciatori liberi da doveri di squadra e se sono quelli che abbiamo visto fin qui, non sarà facile star loro appresso quando apriranno full gas.

TREK – SEGAFREDO

CICCONE GiulioNIBALI AntonioLÓPEZ Juan PedroBRAMBILLA GianlucaKIRSCH AlexSIMMONS QuinnELISSONDE KennyREIJNEN Kiel

Ciccone ha la sua chance da capitano unico, peraltro in un percorso che potrebbe andare verso le sue caratteristiche. Finora non è mai riuscito a mettere in fila 3 settimane perfette, è nelle sue corde farlo? E’ nel suo carattere correre più da “capitano” che da “attaccante, no matter what”? Belle domande, ma a noi Giulio piace già così.
Non ha una squadrone per la classifica, tutt’altro, dovrà spesso cavarsela da solo. Da tenere comunque d’occhio il solito Brambilla che pare in buona condizione quest’anno. Lui e Simmons andranno a caccia di tappe: l’americano è un altro che pare stare molto bene: ottimo giro di Vallonia per lui (vittoria della generale e della tappa principale), dopo mesi un po’ troppo anonimi per il tipo di corridore che è.
Ellisonde ce lo immaginiamo fido scudiero nelle salite per Ciccone, almeno lui.

DECEUNINCK – QUICK STEP

BAGIOLI AndreaJAKOBSEN FabioČERNÝ JosefKNOX JamesSÉNÉCHAL FlorianŠTYBAR ZdeněkVAN LERBERGHE BertVANSEVENANT Mauri

Dopo la caduta al Laigueglia, la stagione di Bagioli è (ri)iniziata meno di un mese fa con Giro di Vallonia e Tour de l’Ain: specialmente quest’ultimo ci ha mostrato un “Bagiolino” niente male e la cosa ci galvanizza non poco. D’altronde proprio al Tour de l’Ain dell’anno scorso stampò Roglic ed alla Vuelta 2020 finì terzo in una tappa con il solito finale spagnolo.
A proposito di ritorni, vedere Jakobsen in gruppo è una gran bella cosa, ci ha messo un po’ a recuperare colpo di pedale e serenità a stare in mezzo agli altri, ma meno di un mese fa è tornato alla vittoria (2 volte) e siamo sicuri sarà protagonista delle volate nelle prossime settimane.
Per la classifica occhio a Vansevenant, 22ennne, ottimo scalatore, al primo GT ma che ha già avuto modo di mostrare il suo talento quando la strada si fa dura: 2 anni fa ha vinto il Giro di Valle d’Aosta, non ci chiediamo se “arriverà”, ma quando.
Stybar e Senechal ce li immaginiamo a fare la gamba per affinare o per conquistare una chiamata per i mondiali di fine settembre.

INEOS GRENADIERS

BERNAL EganCARAPAZ RichardNARVÁEZ JhonatanPIDCOCK ThomasPUCCIO SalvatoreSIVAKOV PavelVAN BAARLE DylanYATES Adam

Esagerati. Adam Yates è al primo ed unico GT della stagione, non ci fosse Bernal probabilmente la Ineos correrebbe per lui, con Carapaz che immaginiamo sia un po’ stanco dopo il podio del Tour e l’oro olimpico. Probabilmente l’ecuadoriano sarà un gregario di lusso (come l’abbiamo visto correre in alcune corse a tappe di una settimana ad inizio stagione).
Ma Bernal c’è e correrà per vincere anche questa Vuelta, corsa a cui finora non ha mai partecipato. Vincendola diventerebbe l’ottavo corridore a vincere in carriera almeno una volta tutti e 3 i GT (Anquetil, Gimondi, Merckx, Hinault, Contador, Nibali, Froome) ma il più giovane a riuscirci (Merckx, Contador ed Hinault l’hanno fatto a 25 anni).
Yates resta un piano B molto valido e c’è molta curiosità su Pidcock, la sua è stata una stagione variegata e si trova alla partenza del suo primo GT: su strada quest’anno ha solo 15 giorni di corse. Scopriremo se è qua solo per affinare la condizione per il mondiale in Belgio o proverà a togliersi qualche soddisfazione.
E poi c’è Sivakov, temiamo non ci siano chance di classifica per lui, ma teniamo duro, prima o poi accadrà!

MOVISTAR TEAM

LÓPEZ Miguel ÁngelMAS EnricVALVERDE AlejandroOLIVEIRA NelsonVERONA CarlosJACOBS JohanROJAS José JoaquínERVITI Imanol

Alla Movistar perdono il pelo (ogni riferimento all’ormai stempiato Valverde è puramente voluto), ma mai il vizio: si presentano qua con 3 capitani, che poi forse è solo uno (Enric Mas), però bisogna comunque confonderlo.
La domanda a cui speriamo prima o poi ci daranno una risposta è: che fine ha fatto Miguel Angel Lopez? Eppure quest’anno pareva una buona stagione pre Tour, poi alla Grande Boucle è stato totalmente ed inspiegabilmente anonimo: ormai siamo quasi certi non vincerà mai un GT, ma è corridore da podio e quanto meno uno che deve essere protagonista in montagna. Vediamo se questa Vuelta lo rimetterà in pista.
Uno dei tre (diciamo uno dei due, con Don Alejandro al solito battitore libero alla ricerca di una vittoria di tappa) deve finire sul podio. Però non potranno far conto del solito aiuto di Soler (…contiene sarcasmo…peraltro ha già cambiato casacca per la stagione 2022)

LOTTO SOUDAL

CRAS SteffFRISON FrederikHOLMES MatthewKRON AndreasMONIQUET SylvainVAN GILS MaximVANHOUCKE HarmVERMEERSCH Florian

Insisto, testardo come un mulo: Vanhoucke può (e deve) fare classifica in un GT. Il Giro di quest’anno ci ha deluso tantissimo, subito fuori gioco, ha poi provato a beccare qualche fuga (molto bene a Montalcino), ma noi vogliamo di più, lo vogliamo aggrappato alla top10, assieme ai migliori, almeno fino a quando non scoppia la bagarre. Viene anche da un buonissimo Tour de l’Ain.
Per il resto è la solita Lotto Soudal da GT, che ti lascia sempre un po’ così quando leggi la sua startlist: va detto che qua ci potrebbe essere un po’ più di interesse nel seguire le gesta di un trio abbastanza giovane che ha già fatto intravedere qualcosa di interessante: Kron, Van Gils e Vermeersch. Il primo al debutto in una WT ha già piazzato due vittorie di prestigio al Tour de Suisse e alla prima tappa della Catalogna, mostrando motore, astuzia e sprint nei finali post fuga; gli altri due sono classici corridori belgi, quando il percorso è nervoso ed ondulato, loro si trovano a loro agio.

BURGOS-BH

CANAL CarlosSANCHEZ PelayoMADRAZO ÁngelCABEDO ÓscarOKAMIKA AnderNAVARRO DanielBOL JetseRUBIO Diego

Madrazo in pratica vive di rendita dal successo in una tappa proprio della Vuelta di 2 anni fa, anno in cui vinse anche la maglia di miglior scalatore.
Un po’ di curiosità ci può essere nei due “ragazzini” Canal (classe 2001) e Sanchez (classe 2000): il prima è più un passista, ma che finora ha mostrato davvero poco, il secondo è più scalatore e viene da una buona prestazione nella tappa con arrivo in leggera salita all’Arctic Race (nono). Dani Navarro (classe 1983) potrebbe essere loro padre.
Ah poi c’è Jetse Bol, uno che vive di rendita dal fatto che fece secondo nella tappa vinta da Madrazo di cui sopra: la rendita della rendita, chapeau.

CAJA RURAL – SEGUROS RGA

ABERASTURI JonLASTRA JonathanAMEZQUETA JulenLAZKANO OierMARTÍN Sergio RomanCUADROS ÁlvaroCEPEDA Jefferson AlveiroBAGÜES Aritz

Aberasturi non è più di primo pelo, ma sta attraversando un ottimo momento: quest’estate tra Giro di Slovenia e Vuelta a Burgos ha collezionato cinque top 5, dimostrandosi veloce e astuto anche in tappe un po’ più mosse.
Il corridore più interessante è senza dubbio Lastra: il 28enne (per lui 5 anni tra i pro, tutti con questa squadra) sta avendo una stagione molto buona, in tappe con salita ha dimostrato, in corse seppur “minori”, di poter resistere con i migliori per molto tempo, non ha mai vinto, ma grazie a questa sua resistenza in montagna, ha fatto top10 nella generale di Algarve, Andalusia e Slovenia, meno appariscente alla Burgos corsa la settimana scorsa.
Per le tappe di montagna occhio anche ad Amezqueta.

EUSKALTEL – EUSKADI

AZPARREN Xabier MikelBIZKARRA MikelBOU JoanITURRIA MikelLOBATO Juan JoséMARTÍN GotzonMATÉ Luis ÁngelSOTO Antonio Jesús

Inutile nascondere la polvere sotto il tappeto: qualche anno fa, nel 2015 per la precisione, avevamo messo Juan Jose Lobato tra i nostri outsider per la Milano Sanremo, a 6 anni di distanza possiamo dire che la sua carriera non è evoluta come ci aspettavamo. Ormai sono più le volte che nemmeno partecipa alla volata di quelle che si piazza. Le primavere sono pure 32.
A proposito di primavere: Luis Angel Mate è arrivato a 37 ed ha un contratto con la squadra basca anche per l’anno prossimo. Lui peraltro pare continuare a divertirsi e non facciamo fatica ad immaginarlo dentro ad una manciata di fughe pure nelle prossime tre settimane. Curiosità: 14 stagioni tra i pro, solo un anno in una WT, ma giusto perché la Cofidis, dove ha militato molti anni, nella passata stagione è diventata WT, “a sua insaputa”!
Bizkarra, di certo un altro “non giovane”, è il miglior scalatore di questo team. Mentre tra gli altri nominiamo giusto il più “fresco”, il 22enne Azparren, che quanto meno sembra un cronoman decente (per la media piuttosto bassa dei cronoman spagnoli).

TEAM DSM

ARENSMAN ThymenBARDET RomainDAINESE AlbertoDENZ NicoHAGA ChadSTORER MichaelHAMILTON ChrisTUSVELD Martijn

Bardet è piaciuto molto al Giro: ha corso sulla difensiva quasi sempre (bello comunque l’attacco in discesa nell’ultima tappa di montagna), ma si è rimesso in “pista”, dopo un momento difficile anche a livello mentale: sarà il capitano della squadra anche alla Vuelta, se l’è meritato.
Tra gli altri: Denz, Haga, Storer, Hamilton li conosciamo, allora un occhio speciale va dato ad Arensman e a Dainese. Il 22enne olandese l’anno scorso su queste strade ha fatto già intravedere il suo talento: ottimo motore, ottimo cronoman. Dainese invece si butterà nelle volate ed attenzione, non ha ancora vinto tra i pro ed ha un paio di secondi posti magari con avversari più deboli di quelli che troverà in Spagna, ma le volate della Vuelta le conosciamo, sono pazze, chissà…

ALPECIN-FENIX

PLANCKAERT EdwardTHWAITES ScottPHILIPSEN JasperVINE JayMODOLO SachaKRIEGER AlexanderDE TIER FlorisBAYER Tobias

Altra stagione complicata per Sacha Modolo, fin qui solo 15 giorni di corsa (erano stati 16 in tutto il 2020), ma a noi fa davvero piacere vederlo alla partenza di una corsa così importante.
L’Alpecin l’abbiamo imparata a conoscere quest’anno, è una squadra che bada poco alle tattiche ed è aggressiva nell’interpretare le corse: qua le volate saranno terreno fertile per Philipsen, ma gli altri in generale non staranno a guardare.
Ecco a proposito di “generale” non cercateli nella classifica per la Roja, non sono qui per quello.

GROUPAMA – FDJ

DÉMARE ArnaudGENIETS KevinGUARNIERI JacopoLE GAC OlivierLUDVIGSSON TobiasMOLARD RudyROUX AnthonySINKELDAM Ramon

La classifica non interessa. Per lo più si correrà per la maglia a punti e per le tappe da tenere chiuse per giocarsela con il miglior velocista al via della Vuelta: tutti per Démare insomma o per tenerlo davanti o per non farlo andare fuori tempo massimo.
Poi magari nelle tappe più mosse qualcuno avrà la luce verde: Geniets, Molard su tutti.
Ludvigsson potrebbe anche giocarsi a tutto gas le due crono per racimolare una top 10.

COFIDIS, SOLUTIONS CREDITS

MARTIN GuillaumeHERRADA JesúsALLEGAERT PietBARCELÓ FernandoFINÉ EddyHERRADA JoséMORIN EmmanuelROCHAS Rémy

Guillaume Martin andrà alla caccia di una top 10 finale e/o di una tappa: non è da escludere che alla fine il filosofo possa conquistare entrambi gli obiettivi. Noi tifiamo affinché ciò avvenga.
Allegaert crediamo sia il deputato a fare le volate, più lui che Morin, ma saremmo molto sorpresi se si piazzassero almeno una volta in top3.
Gli altri, soprattutto i fratelli Herrada, ce li aspettiamo già in fuga.

TEAM QHUBEKA NEXTHASH

ARU FabioHENAO SergioJANSE VAN RENSBURG ReinardtCLAEYS DimitriSUNDERLAND DylanLINDEMAN Bert-JanARMÉE SanderBROWN Connor

Ben tornato Fabio Aru!! Certo la corsa in Romania (secondo dietro ad Aleotti) non era così significativa, già meglio da questo punto di vista il risultato raggiunto alla Vuelta a Burgos (secondo dietro Landa), ma non facciamo gli schizzinosi: fino ad un mese fa era forte la sensazione (che perdurava da anni) di essere davanti ad un ex corridore, questi risultati invece ci mettono di buonumore: certo la Vuelta è un altro conto, non pretendiamo e non deve pretendere troppo, non deve guardare alla classifica, si deve divertire e magari tenere un po’ il passo dei big in qualche tappa impegnativa. Forza Fabio!
La convocazione a questo GT fa da contraltare alla mancata presenza in extremis al Tour e poi lui in questa corsa si è sempre trovato bene.

E niente…quello che avevo scritto su Aru resta, potete leggerlo tra uno sbarrato e l’altro, ma la notizia dell’ultima ora è che questa sarà la sua ultima corsa da ciclista professionista, ha appena annunciato il ritiro a fine Vuelta, che dire: che sia un finale dolce per lui e grazie per le emozioni che ci ha regalato. In bici da qualche anno non si divertiva più, le ultime settimane erano state positive, magari anche perché liberatosi del peso del “dover continuare”, non lo sappiamo, ad ogni modo, ci ripetiamo: grazie e buona vita!
Per il resto la squadra non ha molto da offrire: giusto Sergio Henao può fare top 20 da ninja.

E per finire, quella che non può mancare mai, la mia lista di “favoriti“: giusto per dire alla fine “io non l’avevo detto!”:
1.Bernal, 1b.Roglic, 3.Vlasov, 4.Landa, 5.Mas-Lopez, 6.Carthy, 7.Bardet, 8.A.Yates, 9.G.Martin, 10.Ciccone, 11.Vansevenant, 12.L.Hamilton 13.Meintjes 14.Vanhoucke

azazelli

Da giovane registravo su VHS tutte le finali di atletica, mondiali ed olimpiadi, poi m'hanno cancellato il record di Donovan Bailey con Beautiful e mi sono dato al download. Vivo di sport, cerco di scriverne.

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