Winner/Loser della prima settimana del Tour

WINNER

Chris Froome – c’avevano detto che sulle pietre non ci sa andare, che se prende vento vola via, che sui muri non è abbastanza esplosivo, e tante altre cazzate. Infatti è in maglia gialla e guarda tutti dall’alto in basso. Mettici pure la squadra che sembra tornata ai fasti di un paio d’anni fa. Nettamente il favorito a questo punto.

Tejay Van Garderen – aza sta gongolando come nemmeno il padre di Macaulay Culkin due settimane dopo l’uscita del film “Mamma ho perso l’aereo”, Tejay nel frattempo si conferma corridore da corse di una settimana. C’è tempo prima che la sua condizione sfiorisca, per ora se la gode.

TJVG chiede aiuto per le prossime due settimane

TJVG chiede aiuto per le prossime due settimane

Warren Barguil – migliore dei francesi nella generale, contro qualsiasi pronostico. Attento e ben scortato dallo sfortunato Dumoulin nella tappa del vento, con i migliori sul muro di Huy, strabiliante sulle pietre dove a tratti è parso addirittura più a suo agio di Degenkolb. Sapevamo che era forte, ma qui stiamo esagerando.

Tony Martin – eroico nella sua battaglia personale contro la sfiga, che pareva vinta con la fagianata sul pavé e che l’ha invece visto capitolare a Le Havre (l’ultimo a ritirarsi in maglia gialla era stato Rasmussen). La sbroccata di Bramati in ammiraglia e Trentin che si bulla perché Martin ha vinto con la sua bici ci resteranno comunque nel cuore.

Fabian Cancellara – anch’egli costretto al ritiro dopo una caduta, in quello che potrebbe essere il suo ultimo Tour. Rafforza la leadership nella classifica tra i corridori che hanno vestito per più giorni la maglia gialla senza mai averla vinta a Parigi. Ben 29.

Rohan Dennis – prologo più veloce di sempre a 55,446 km/h. Mai più visto da allora.

Peter Sagan – Prima trolla Greipel invitandolo a tirare dopo un traguardo volante, poi gli sfila la maglia verde con saltino celebrativo sul podio, sfiora la gialla e dichiara che magari la prenderà nelle prossime tappe. Come fai a non amarlo anche se non vince?!?

I nostri lettori – che ringraziamo, perché continuano ad arrivare da Google tramite le ricerche più improbabili, tra cui segnaliamo:

– “quanto pedala storto teklehaimanot” (a proposito, primo africano a indossare una maglia di leader al Tour)

– “tutti i paesi che passa la tappa venerdi 10 lugglio tour de france”

– “tour de franci crono a scuadre”

– “tour de france left tappe” (3 lingue in 5 parole)

LOSER

MPCC – praticamente la vicenda Boom è andata così. Boom ha livelli di cortisolo troppo bassi. L’MPCC dice: Boom non deve correre. Vino dice: sticazzi, Boom corre lo stesso. Chiarendo ai pochi che ancora non lo sapevano che l’MPCC è una farsa totale.

Peter Sagan – Ma come è sia perdente che vincente? Peter riesce a dividere su tutto. Non vince una tappa al Tour dal 05/07/2013, nel compenso da allora s’è classificato per 20 volte nei primi 5, di cui 7 nelle prime 9 tappe di quest’anno (crono a squadre inclusa). Ha cambiato squadra per sentirsi meno solo, per poi scoprirsi gregario di lusso. Sul pavé ha pilotato Contador come fa la nonna con il nipote quando gli insegna ad andare in bici. Incompreso a peso d’oro.

Sep Vanmarcke – siamo alla decima foratura nel momento chiave di una corsa sul pavé. L’anno prossimo consigliamo queste ruote:

Stone wheel

RAI – il Tour 2015 fa il 97% (NOVANTASETTE) di ascolti in più su Eurosport Italia rispetto all’anno scorso. Continuiamo con le cronache gialle e gli amarcord di Beppe Conti, avanti così.

Astana – Facile fare i padroni al Giro quando le altre squadre hanno mandato i fondi di magazzino. Poi vieni al Tour e ti scordi che in Olanda tira vento, col tuo capitano là da solo a rosikare.

Le ambulanze del Tour – senza parole.

Thibaut Pinot – sfigato, d’accordo, ma ogni volta che qualcosa va storto lui crolla. Per fare il corridore da GT servono le gambe, ma anche la testa e due palle cubiche stile Sugar.

Luca Paolini – vale tutto quello che ha scritto aza il giorno dopo, ma vale anche questo.

https://www.facebook.com/777520762325917/videos/vb.777520762325917/822333287844664/?type=2&theater

 

 

Potrebbero interessarti anche...

13 risposte

  1. salsadinuvole85 ha detto:

    Gli amarcod di Beppe Conti sono il male minore li…il problema è la De Stefano che non ne azzecca una…impulsività incredibile..spara cazzate su cazzate…e purtroppo anche chi gli sta a fianco non può far altro che peggiorare…povero Garzeli da Domani 🙂

  2. azazelli ha detto:

    A Van Garderen (come a Barguil) ci sono affezionato da qualche anno, dell’americano mi sa che avevamo discusso anche su queste pagine nei mesi scorsi, per me c’è talmente tanta salita che non dovremo aspettare molto prima che infranga le nostre (mie) speranze sulle tre settimane, comunque con questo percorso non ce lo vedo a correre all’attacco, tenterà di resistere più possibile (a questo punto la crono gli avrebbe fatto comodo, da qualche parte). Barguil invece l’abbiamo conosciuto con le due tappe vinte alla vuelta due anni fa ed in salita ha qualcosa in più, anche lui (classe 1991) poco testato a pieno a livello di classifica generale, anche se alla Vuelta l’anno scorso fu molto più invisibile e correndo per la classifica fece un buon ottavo posto. Vediamo…se riesce a restare nei 10 anche in questo Tour che è pieno di fenomeni.

  3. Babbo Natale ha detto:

    Capitolo Sagan, è vero che vince molto meno di quello che potrebbe ma è anche vero che in qualsiasi situazione ci prova che sia pavè, una volata di gruppo, una salitella; questo lo espone a facili ironie ma essere sempre lì tra i primi non è comunque roba da tutti. In fin dei conti ha 25 anni e negli ultimi due anni per un verso o per un altro si è trovato sempre senza compagni capaci di supportarlo nel momento del bisogno.
    Meriterebbe di stare tra i pro anche solo per aver trainato letteralmente Contador sul pavè.

    • azazelli ha detto:

      Grazie al tuo spunto l’ho inserito anche tra i vincitori, ammetto che stanotte la parte su Sagan era l’unica cosa (assieme a quella su TJ) che toccava a me ed inizialmente volevo inserirlo proprio in entrambe le categorie….poi ero troppo stanco e mi sono limitato alla questione loser (che loser non è, ma vabbè…nello spirito del pezzo ci stava). Su Twitter m’hai fatto ricordare il vine dove prendeva in giro Greipel e quindi ho colto l’occasione per editare e per metterlo anche tra i primi 😀
      Grande Peter, comunque lo amiamo!

  4. mlbarza ha detto:

    Vado a memoria quindi mi potrei sbagliare: ma TJVG nei due anni in cui è arrivato quinto al Tour non è mica migliorato nell’ultima settimana, rispetto alle altre? Ok, percorsi diversi, ma quantomeno l’anno passato mi pare proprio di ricordare che andò nettamente meglio alla fine rispetto che all’inizio.

    (Pozz)Sagan paga il fatto di essere Sagan, nel bene e nel male. Non c’è nessuno che vuole essere battuto da uno che poi ci gode nel trollare o fare il “buffone”, giocoforza non troverà mai nessuno che lo aiuti. E seppur il ciclismo sia uno sport individuale, quando le cose che devi fare da solo sono troppe, finisce che qualcuna la sbagli. Poi lui passa da essere in una squadra non all’altezza, in una in cui per giochi interni nessuno lo può aiutare (anzi è lui a dover aiutare) quindi un po’ sfigatino da questo punto di vista il buon Peter lo è.

    Tra i vincitori aggiungerei Vuillermoz: podio sul muro e vittoria di tappa penso che nemmeno nei suoi sogni se li aspettasse.

    • mattialuchetta ha detto:

      Direi costante, ma non in crescita. Nel 2012 fu visibile nella terza settimana soprattutto perché all’inizio stava ancora lavorando per Evans. L’anno scorso più o meno sempre allo stesso livello in tutti gli arrivi in salita. Non è uomo da crolli, ma per stare coi migliori deve produrre qualche watt in più rispetto ai suoi standard. Non sono sicuro ne sia capace.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *